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da Meridiano » 28.07.09 - 06:38
Per Caceres questione di ore...
L'addio di Ibrahimovic, unito a quello di Kakà, entrambi risucchiati nel campionato spagnolo, nuova Mecca per ed architetture mediatiche di prestigio, avranno pur snellito il carico di responsabilità adagiato sulle spalle di Ciro Ferrara, chiamato a centrare il primo trionfo della nuova era bianconera.
Uscendo dal perimetro, assai generoso, delle valutazioni estive, non sempre in sintonia con i valori reali di una stagione ancora in divenire, la creatura d'argilla plasmata dal tecnico bianconero sembra aver finalmente imboccato il sentiero dell'investimento e della qualità.
Caratteristiche fondamentali per poter competere, senza l'ausilio della vana speranza, al trionfo in campionato. Inaugurata una nuova politica gestionale, non più schiava delle confuse esigenze tattiche di un allenatore confuso, Ranieri, deciso a richiedere Almiron, Tiago, Poulsen e Jorge Andrade, ma per lo più basata sulla costante ricerca di elementi in grado di garantire incisività e costanza di rendimento, stabilito il sempre maggiore coinvolgimento di Ferrara nelle scelte della società, il mercato estivo dei bianconeri riserverà un'ultima grande operazione in entrata.
Certo, la dismissione della "zavorra" Poulsen, uno che sembra aver mercato solo nei paesi del "terzo mondo", capace di rifiutare ben quattro milioni a stagione dai turchi del Fenerbhace, adducendo responsabilità, più o meno ondivaghe, sulla qualità della vita sul Bosforo, e la cessione di Almiron, dotato di un carattere dalla medesima consistenza di un rotolo di marzapane, dovranno produrre un capitale sostanzioso. O, quantomeno, avranno il compito di ridurre ulteriormente un monte ingaggi già alleggerito dagli addii di Nedved, Mellberg, Knezevic e Marchionni. In attesa di benedire il passaggio di Poulsen in qualche "quartiere" inglese, con Tottenham, Fulham, Portsmouth e West Ham in fila per "contendersi" l'evoluzione mediocre di uno dei mediani più promettenti, e cattivi, d'Europa ai tempi, oramai lontani, del Copenaghen. Nel guazzabuglio di trattative abbozzate e mai concluse, di refoli tanto simili a semplici spifferi mercantili, la certezza è che il prossimo acquisto bianconero sarà Martin Càceres. Come peraltro annunciato, fra le "righe", dal presidente Cobolli Gigli.
Il giovane difensore uruguayano, tradito da Guardiola, il quale, dopo avergli promesso un ruolo di primo piano, ha invece scelto di "tarare" la retroguardia catalana sulcapitano Puyol, Marquez e sul giovane Piquè, preferendo arretrare il centrocampista Yaya Tourè nella finale di Coppa dei Campioni con il Manchester United pur di non azzardare l'ingresso di Càceres, si aggregherà alla Juventus entro giovedì prossimo. Ridimensionate le richieste, a dir poco esose, del Barcellona, ancora "scottato" dalla spesa di quindici milioni compiuta soltanto dodici mesi prima, la trattativa, orchestrata dal procuratore Fonseca, in ottimi rapporti con il direttore sportivo Secco, verrà realizzata sulla base di un prestito annuale oneroso, circa due milioni, con diritto di riscatto già fissato in dieci milioni. L'operazione, se osservata da una prospettiva squisitamente economica, consentirà alla Juventus di valutare l'impatto di un investimento tutt'altro che secondario, considerando la presenza ad "interim" di un Cannavaro più vicino al tramonto che all'alba di una carriera straordinaria.
Da un punto di vista tecnico, invece, la soluzione Caceres offrirebbe ampio respiro ad un processo di ringiovanimento inaugurato con l'arrivo dei brasiliani Felipe Melo e Diego, oltre che dalle conferme dei vari Molinaro, Chiellini, De Ceglie, Marchisio, Sissoko e Giovinco.
Colonne portanti della Juventus che verrà. L'ingaggio di Càceres, superata di slancio la concorrenza del "partenopeo" Santacroce sia il carneade Esposito del Lecce, consentirà inoltre alla Juventus di ampliare il ventaglio di soluzioni a disposizione di Ferrara. Duttile almeno quanto malleabile, Càceres potrà giostrare sia nel ruolo di centrale difensivo, al fianco di Chiellini, perno insostituibile della retroguardia, sia in quello di terzino destro. Considerato a tutti gli effetti unico ruolo "scoperto" della linea difensiva, con il "partigiano" Zebina alla ricerca dell'equilibrio fisico e psicologico perduto, e l'ordinato Grygera, sempre presente nel biennio Ranieri, unica certezza su di una corsia, quella destra, poco popolata. Ma se l'affare Caceres dovesse andare in porto...
Fonte:tuttomercatoweb
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