crash83 ha scritto:
Beh uno che presenta il discorso dicendo che "gli africani per natura non hanno il gol nel sangue e sono solo grandi atleti" significa etichettarli come razza tecnicamente inferiore nel gioco del calcio, dai, almeno suona terribilmente così. Un conto è dire che Eto'o potrebbe essere un pacco per la cifra per cui verrà pagato, e appoggio la tua provocazione dandoti ragione, un conto è dire che perchè è africano non è in grado di fare più di 7 gol, o addirittura è "nervoso e poco sereno da come tira e dal fatto che torna a centrocampo per prendere palla". Ripeto: tu dici che gli africani sono grandi atleti ma non hanno il gol nel sangue, io ti rispondo dicendo che i migliori centravanti nel mondo sono Drogba o Eto'o. Come la mettiamo? E' un discorso troppo carico di pregiudizio e secondo me sarebbe un gesto di grande onestà intellettuale ammettere di avere un pochino esagerato o enfatizzato una proprio convinzione (che comunque in estrema sintesi appoggio).
Io di esagerato ho solo colto il tentativo di etichettare il mio discorso come razzista quando invece afferiva semplicemente alle tradizioni che nello sport esistono, non centrano nulla con il razzismo, e sarebbe sciocco negarlo.
Non mi pare che ci si possa scandalizzare se un americano dice a un italiano che nel baseball, o nel basket, loro sono molto più forti di noi.
Così come venendo al calcio noi possiamo sbeffeggiare anche i brasiliani nell'organizzazione difensiva e nei difensori, così come loro possono fare lo stesso per quanto riguarda per il talento e gli attaccanti che, TRADIZIONALMENTE, sono più talentuosi e forti dei nostri.
Il bello dello sport è, secondo me, cogliere proprio le differenze, le tradizioni, se vogliamo il DNA di uomini-atleti nati e cresciuti in un certo contesto... ed eventualmente far notare quando esistono delle eccezioni come potrebbe essere il camerunese dell'Inter (ma secondo me, almeno qui in Italia, non lo sarà).
Per quanto riguarda i migliori attaccanti che sarebbero questi Drogba ed Eto'o vorrei rispondere con un concetto retrogrado di un vecchio con i primi capelli bianchi. Quali sono stati gli africani cannonieri che in Italia, paese dove la tradizione calcistica è imperniata sull'organizzazione e la tenacia difensiva (spesso ai limiti del regolamento), e dove formidabili attaccanti che altrove hanno fatto scintille e che spesso da noi hanno deluso, negli ultimi 15 anni si sono messi in evidenza superando almeno la doppia cifra?
A me viene in mente un fantastico Weah, direi una vera "eccezione" nella sua nazione, grande tecnica, grande attaccante... eppure anche lui di gol mica ne segnava così tanti... e stiamo parlando del "top dei top" ....
Detto tutto questo io non ho nulla contro gli africani, anzi, li considero una razza atleticamente superiore (per TRADIZIONE) e calcisticamente INFERIORE (sempre per tradizione). Non c'è nulla di male in tutto questo.
Può essere che ci siano le eccezioni, può essere che con il tempo le tradizioni sfumano, e che anche noi italiani diventiamo dei fenomeni al baseball, ma secondo me non sarà nè l'uno, nè l'altro, il caso di questo Eto'o.
E lo dico semplicemente dopo averlo osservato e avendo giocato alcune volte in quel ruolo.