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da Meridiano » 17.10.09 - 06:27
La prima volta dell'Africa
Ghana campione Under 20
E alla fine venne la volta dell’Africa: dopo quattro finali perse il continente nero inizia a mettere le mani sul Mondiale Under 20. Se è un antipasto di quanto succederà in Sudafrica lo sapremo fra qualche mese. Vince il Ghana e lo fa in maniera europea, con una solida difesa e intelligenza tattica, nonostante giochi in 10’ dal 37’ del primo tempo.
Vince con un ribaltamento durante i rigori, quando pareva spacciato, ma viene salvato da un tiraccio alto di Maicon, e poi esaltato dal suo portiere Agyei, non eccelso, ma in serata di grazia.
Il Brasile recrimina, e perde un Mondiale dopo un supplementare dominato e con una occasione divorata sempre da Maicon al 5’ del p.t.s, con la collaborazione di una buona uscita di Agyei. Douglas Costa, subentrato, è l’uomo in più (pericoloso due volte), ma non basta per evitare i rigori e la disfatta dei favoriti numero uno.
FATTORE ROSSO — Come in molte altre gare di questa competizione, che ha fatto segnare il record di cartellini, spunta presto un fattore rosso a condizionare almeno una delle due squadre in campo. E’ il 37’ quando Teixeira parte in contropiede, Addo è saltato e prova un tackle. Forse tocca anche la palla, ma l’esperto arbitro De Bleeckere lo manda negli spogliatoi.
Fino a quel punto la gara era stata piuttosto bloccata, con le spinte dei rispettivi terzini che si annullavano e la fase distruttiva che prevaleva su quella costruttiva a centrocampo: una punizione di Giuliano e un altro contropiede di Teixeira rendevano comunque il Brasile più pericoloso degli africani. In dieci Tetteh retrocede Badu in difesa e Rabiu centrale di centrocampo: continua a coprire bene il campo, ma perde qualcosa davanti.
FATTORE KARDEC — Il Brasile comunque cresce col passare dei minuti: se ne accorgono anche sulla panchina ghanese, e inseriscono un centrocampista per lo spento Osei. Ma arrivano comunque buoni palloni per Alan Kardec, il centravanti che fin qui era stato arma letale: tre volte di testa non trova l’impatto giusto, una di piede manda di poco a lato.
GHANA SPUNTATO — Con l’uomo in meno, e con solo Adiyiah a sbattersi là davanti fra due buoni difensori come Toloi e Dalton, il Ghana fatica a rendersi pericoloso: ci riesce quando Ayew salta l’uomo e parte in velocità (specialità della casa), oppure con qualche punizione di Badu, e un tiro da fuori di Inkoom. Alla fine i ghanesi accoglieranno i supplementari e poi i rigori con sollievo.
UNGHERIA TERZA — Nel pomeriggio Koman e Gulacsi portano l’Ungheria sul gradino più basso del podio, battendo ai rigori la Costa Rica. Partita sonnolenta e condizionata dal gran caldo (36°, il massimo durante il periodo del torneo) fino al 70’: poi si scatena l’Ungheria, ma Nemeth liberato da Koman viene ipnotizzato da Alvarado, mentre al 79’ Andras Simon prende il palo. Più concreto Urena, che all’81’ si libera in mezzo a tre dal limite e infila. Finita? Macché, all’89’ fallo di Mena (rosso) su Nemeth, e Koman freddissimo trasforma per l’1-1. Niente supplementari, subito rigori, dove finisce 2-0. Il portiere del Liverpool ne para tre (come coi cechi), di cui un cucchiaio, e ne vede un altro andare sulla traversa. Conferme da Red e dal leader Koman: il Bari gli dia una possibilità.
Fonte:gazzetta.it
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