Il c.t. non risponde alle domande sul barese e Amauri, tantomeno sul suo futuro e di "tutte queste cavolate qui". Poi aggiunge: "Se volete parliamo tre minuti di Italia-Svezia". Il giocatore del Parma bacchetta il talento della Samp
CERVIA (Ravenna), 17 novembre 2009 - "Oggi ho poche cose da dire, e sono tutte su Italia-Svezia. Non mi interessa nulla di Cassano, Amauri, di dove sarò nel futuro e di tutte queste cavolate qui". Marcello Lippi, alla vigilia dell'amichevole con la Svezia dribbla a tono l'attualità che ruota attorno alla nazionale. Il c.t., senza annunciare nome per nome la formazione come aveva fatto prima dell'Olanda, però conferma che giocherà la squadra provata anche questa mattina, cambiata ben in nove undicesimi rispetto a quella schierata con gli "Orange", con l'esordiente Maggio, la conferma di Candreva a centrocampo e Pazzini in attacco, mentre il capitano sarà Di Natale.
4-2-3-1 ANTI SVEZIA — Poi la garbata ironia a proposito del match: "Se volete parliamo tre minuti di Italia-Svezia. È una partita importante, non ho voluto stravolgere la squadra anche se ci saranno avvicendamenti. Voglio apportare modifiche in un contesto che mantenga equilibrio". Per la cronaca, nella rifinitura del Mannuzzi a Cesena, Lippi ha fatto disputare una partitella a ranghi misti e a campo ridotto, schierando da una parte i titolari e dall'altra le riserve. Lippi ha provato la formazione che scenderà in campo: 4-2-3-1 con Marchetti tra i pali, difesa a 4 con Maggio, Legrottaglie, Chiellini e Criscito da destra verso sinistra, a centrocampo Montolivo e Biondini, quindi tre trequartisti: Marchionni a destra, Candreva al centro e Di Natale a sinistra. Unica punta Pazzini.
GALLOPPA BACCHETTA CASSANO — Ma la questione Amauri-Cassano tiene banco fra gli azzurri. Dopo la sortita di Pazzini ("non mi sento in ballottaggio con Amauri perché io sono italiano e lui è brasiliano") ecco quella altrettanto foprte di Daniele Galloppa, centrocampista del Parma. "Amauri è un grande calciatore, ma se venisse convocato potrebbe innescare una reazione a catena" spiega. Ancora più diretto, se non pesante, invece su Cassano. "Se ne sta parlando troppo, se un ragazzo con un talento così evidente come il suo non viene convocato è soltanto colpa sua".
GRUPPO — Più diplomatico Legrottaglie: "Amauri può dare una grossa mano a questo gruppo, ma la stessa cosa vale per Pazzini. Io spero che vengano convocati entrambi". Giorgio Chiellini dà una interpretazione diversa, badando di più agli interessi della Nazionale. "Pazzini ha preso una posizione per difendere il gruppo, ma non ci sono fazioni pro e contro Amauri e Cassano, quando siamo in azzurro non parliamo degli assenti, ma difendiamo i presenti" è l'analisi del bianconero.
gazzetta.it
Indipendentemente dall'essere o meno d'accordo con le parole di Pazzini e Galloppa su Cassano ed Amauri, obiettivamente credo che ultimamente i calciatori, soprattutto gli ultimi arrivati poi, parlino un po' troppo di situazioni che non li riguardano.