Lettera di risposta al sign. Pasquale Casillo
sabato 12 febbraio 2011
Egr. sig. Casillo, avremmo preferito non commentare le ultime affermazioni diffuse a mezzo comunicato stampa, ma era impossibile tacere sulle tante “storielle” raccontate. Ci limiteremo in questo comunicato a rispondere punto su punto, facendo conoscere la nostra verità:
- Come confermato dal suo comunicato, in occasione della gara Juve Stabia – Foggia del 26 settembre 2010 sono stati concessi num. 100 biglietti di tribuna e num. 4 pass auto per soddisfare le sue molte esigenze. Non corrisponde a verità, però, che la percentuale del 15% spettante alla società ospitata sia stata trattenuta dalla S. S. Juve Stabia spa a parziale copertura del costo dei tagliandi omaggio concessi. A conferma di ciò c’è da registrare come in occasione della gara di Coppa Italia Foggia – Juve Stabia del 01.12.2010 alla S.S. Juve Stabia spa non è stata corrisposta la quota del 50% prevista dal regolamento. Va specificato, però, che ci fu in quella circostanza un tacito accordo tra i dirigenti delle due società di definire la questione dare/avere in occasione del match di ritorno da disputarsi domenica 13 febbraio. - Egr. sig. Casillo lei sostiene, che “durante ed al termine di Juve Stabia – Foggia è stato ferito da una bottiglietta d’acqua lanciata dal settore tribuna, tanto da costringere l’intervento delle Forze dell’Ordine e degli steward in servizio”. Sbugiardare tale affermazione è molto facile: basta interpellare le Forze dell’Ordine presenti al Romeo Menti in quella data e verificare che non risulta nessun suo ferimento od intervento per sedare tentativi di aggressione. Lei stesso, sig. Casillo, è stato accompagnato negli spogliatoi dagli incaricati della società. La invitiamo, duqnue, a non infangare inutilmente una città civile quale è Castellammare di Stabia ed, a questo punto, di non infangare neanche i suoi numerosi amici e conoscenti stabiesi, gli stessi che in quella circostanza l’hanno accompagnata in tribuna. - Altra affermazione da sbugiardare è quella della denuncia effettuata in Lega: la invitiamo a mostrare le prove di tale denuncia in quanto non ci risulta di aver effettuato alcun esposto in Lega od in nessuna altra sede competente. Prima di fare accuse del genere, sarebbe meglio documentarsi, si corre il rischio di fare brutta figura.- Riguardo all’infortunio del calciatore del Foggia Tomi c’è da fare una precisazione doverosa: lo sfortunato calciatore foggiano è stato vittima di un contrasto di gioco col difensore della Juve Stabia Dicuonzo la cui intenzione non era certamente quella di rompere i legamenti della caviglia all’avversario. Egregio sig. Casillo, il calcio è uno sport di contatto fisico e soventemente i calciatori sono vittime di infortuni. Per fare un banale esempio possiamo dirle che negli ultimi campionati i nostri calciatori sono stati vittime a più riprese di infortuni gravi (rottura dei legamenti del ginocchio) causati da interventi di gioco da parte degli avversari. Cosa avremmo dovuto fare? Nel settembre del 2008 ad esempio durante Foggia – Juve Stabia di campionato il nostro capitano di allora Massimo Rastelli si infortunò gravemente (rottura dei legamenti del ginocchio) e fu costretto a rimanere lontano dai campi di gioco per cinque mesi circa. In quell’occasione, così come per gli altri infortuni occorsi ai nostri calciatori in altre gare, la nostra società non si è mai permessa di dare la responsabilità ala società avversaria, a nostro giudizio incolpevole per l’accaduto. Senza colpe, però, ci dichiariamo noi della S.S. Juve Stabia per l’infortunio a Tomi, così come senza colpe è da considerarsi, per l’infortunio di Tomi, il nostro calciatore Dicuonzo. Su di un punto siamo d’accordo con lei sig. Casillo: non è la categoria in cui si gioca a determinare la correttezza ed il buonsenso di una società di calcio. Egregio sig. Casillo il buon senso e la correttezza sono una prerogativa dei proprietari della S.S. Juve Stabia. Ci dispiace dirlo, ma dal suo pulpito non ci può essere nessuna predica: come può lei dare lezioni di buon senso e correttezza un dirigente che minaccia telefonicamente i dirigenti della società ospitata?Egr. sig. Casillo ribadiamo un concetto già espresso nel nostro precedente comunicato: la Juve Stabia verrà a giocare una partita di calcio a Foggia e verrà seguita dai suoi dirigenti, sarà il suo buon senso a consigliarla come accogliere la nostra squadra e la nostra dirigenza.Una domanda però sorge spontanea: come mai solo a pochi giorni dalla gara di ritorno di campionato il Sig. Casillo sta denunciando queste presunte mancanze della Juve Stabia? Che motivo c’è di inventare queste storielle travisando la verità? Egr. Sig. Casillo facciamo in modo che Foggia – Juve Stabia sia semplicemente una partita di calcio tra due squadre che si affronteranno per avere la meglio una sull’altra e non avveleniamo i contorni di quella che resta, pur sempre, una giornata di sport.
Fonte: ssjuvestabia
Ulteriore precisazione sul comunicato dell´U.S. Foggia
sabato 12 febbraio 2011
Egr. Sig. Pasquale Casillo, pensavamo che quello trasmesso agli organi di stampa alle ore 18,25 di oggi 11 febbraio 2011 fosse un comunicato chiarificatore. In effetti, quasi tutti i chiarimenti effettuati con il predetto comunicato non hanno trovato repliche da parte sua, che evidentemente ha accettato, tacendo, la verità oggettiva raccontata dalla S.S. Juve Stabia. Lei, però, ha manifestato, in serata“l’intenzione di adire le vie legali per calunnia nei confronti di chiunque continui a diffondere notizie false e lesive della dignità di Pasquale Casillo”. Egr. Sig. Pasquale Casillo lei, interpretando male un passaggio della lettera delle ore 18,25, ha creduto che ha la S.S. Juve Stabia spa l’abbia accusata di aver minacciato il sig. Salvatore Di Somma telefonicamente. Lei, caro sig. Casillo non ha minacciato il nostro responsabile dell’area tecnica Salvatore Di Somma, ma, come da lei più volte ribadito, ha comunicato al sig. Di Somma che non ci sarebbero stati biglietti omaggio e pass auto a disposizione della S.S. Juve Stabia e che allo stadio Pino Zaccheria di Foggia non era gradita la presenza al seguito della squadra dei dirigenti della nostra società. Ha ragione sig. Casillo, la minaccia non era rivolta a Salvatore Di Somma (ma nel nostro precedente comunicato non stava scritto ciò) la minaccia era rivolta agli altri dirigenti della S.S. Juve Stabia. La cosa che non torna, però, è che tanto astio nei confronti dei dirigenti della S.S. Juve Stabia si stia manifestando a distanza di quasi cinque mesi e non si sia manifestato in occasione del match di Coppa Italia Lega Pro del 1 dicembre 2010. In quell’occasione, egregio sig. Casillo non fece riferimento ai nessuno degli episodi raccontati in queste ultime ore, anzi ebbe un atteggiamento cordiale. Comunque, egr. sig. Casillo siccome lei, contraddicendo i suoi stessi collaboratori che affermano il contrario, continua ad affermare che a Castellammare di Stabia il trattamento riservato è stato pessimo, continuando ad offendere ed infangare la città di Castellammare di Stabia, gli stabiesi e la S.S. Juve Stabia, siamo giunti ad una conclusione: sig. Pasquale Casillo lei è un bugiardo. La nostra verità siamo pronti a dimostrarla davanti a qualsiasi organo di giustizia che lei riterrà più idoneo. A testimoniare, sul trattamento riservato a lei ed alla sua dirigenza, oltre alle Forze dell’ordine, saranno i presenti a quella giornata di calcio vissuta al Romeo Menti di Castellammare di Stabia il 26 settembre scorso, molte centinaia di spettatori, tra i quali anche chi ha beneficiato dei suoi biglietti omaggio. Non abbiamo paura di dimostrare la vera verità, ma allo stesso modo la esortiamo sig. Casillo a non continuare a raccontare queste bugie altrimenti, potremmo anche decidere noi di adire le vie legali per diffamazione. Lei se lo ritiene opportuno, se è in pace con la sua coscienza riguardo al trattamento che ha ricevuto al Romeo Menti, ci quereli pure ma -dimostri coi fatti e non con le chiacchiere che lei ha ragione.
Fonte: ssjuvestabia