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Gattuso ci mette il pepe
Ci voleva uno come "ringhio" Gattuso per aggiungere un po' di pepe a questa lunga attesa che precede l'esordio azzurro all'Europeo. I toni sono pacati, ma le parole che escono dalla bocca del centrocampista rossonero sono un urlo che squarcia il silenzio del ritiro azzurro. Il tema del contendere è il posto da titolare nelle due posizioni che si collocano davanti alla difesa nel trapattoniano 4-2-3-1. Il commissario tecnico da tempo ormai pare avere scelto per quel ruolo il collaudato duo Perrotta-Zanetti.
Ringhio non ci sta: "Spero che la possibilità di giocare dall'inizio sia data anche a me. Io sono qui da 5 anni e sembra sempre che sia il primo. Eppure con 33 presenze sono il decimo (più convocato, ndr) della rosa. Il c.t. fa le sue scelte ed è pagato per quello, ma io vengo da due stagioni esaltanti e sono migliorato anche tecnicamente". Non è (solo) una battaglia personale quella di Gattuso. La chance che reclama per sé la chiede a gran voce anche per il suo compagno di squadra Andrea Pirlo: "Mi sembra assurdo non vederlo in campo perché a livello internazionale lui è uno tra i più forti al mondo, dal punto di vista tattico e tecnico. Certo non contrasta come me, ma ha un'intelligenza tattica non indifferente".
Qualcuno gli ricorda che Trapattoni sostiene di non poter far giocare anche Pirlo perché il modulo della nazionale non è lo stesso rossonero e soprattutto non sono uguali gli interpreti, ma Gattuso non è d'accordo nemmeno su questo punto: "Alla fine è qualcosa che deve funzionare e io penso che i contesti vadano provati prima di dire che non possono andare. Dire che la nazionale non può giocare come il Milan perché gli mancano giocatori come Kakà o Shevchenko mi sembra una banalità, non credo che uno che conosce bene il calcio possa dire una cosa così. Mi sembra strano, non so se l'abbia detto, comunque io non la penso così. Penso che in un modulo tutti gli uomini siano importanti. E poi se vogliamo anche la nazionale ha il suo Kakà che è Totti. Un po' meno veloce, ma è solo quello, no?".
Mancano i toni polemici, ma non muta la sostanza. Anche Stefano Fiore chiede un posto da titolare con la differenza, rispetto a Gattuso, che lui in passato lo ha avuto, e proprio nell'ultimo Europeo quando fu protagonista nell'Italia di Zoff. "Sto bene, sto benissimo. Si è molto parlato del mio problema muscolare, ma in fondo non ho perso che tre giornate piene di allenamento. Il lavoro differenziato l'ho fatto per recuperare senza strappi visto che di tempo ce n'è. Ma vengo da una stagione strepitosa, non ho avuto un acciacco, sono in grandissima condizione e non bastano certo tre giorni di stop per fartela perdere." Anche qui qualcuno ricorda i tormentoni di Trapattoni che vedrebbe Camoranesi più utile in fase di copertura. "No, non credo proprio che lui sia più portato a difendere di me. Abbiamo caratteristiche simili e io vengo da una grande stagione". Camoranesi invece…
Ringhio non ci sta: "Spero che la possibilità di giocare dall'inizio sia data anche a me. Io sono qui da 5 anni e sembra sempre che sia il primo. Eppure con 33 presenze sono il decimo (più convocato, ndr) della rosa. Il c.t. fa le sue scelte ed è pagato per quello, ma io vengo da due stagioni esaltanti e sono migliorato anche tecnicamente". Non è (solo) una battaglia personale quella di Gattuso. La chance che reclama per sé la chiede a gran voce anche per il suo compagno di squadra Andrea Pirlo: "Mi sembra assurdo non vederlo in campo perché a livello internazionale lui è uno tra i più forti al mondo, dal punto di vista tattico e tecnico. Certo non contrasta come me, ma ha un'intelligenza tattica non indifferente".
Qualcuno gli ricorda che Trapattoni sostiene di non poter far giocare anche Pirlo perché il modulo della nazionale non è lo stesso rossonero e soprattutto non sono uguali gli interpreti, ma Gattuso non è d'accordo nemmeno su questo punto: "Alla fine è qualcosa che deve funzionare e io penso che i contesti vadano provati prima di dire che non possono andare. Dire che la nazionale non può giocare come il Milan perché gli mancano giocatori come Kakà o Shevchenko mi sembra una banalità, non credo che uno che conosce bene il calcio possa dire una cosa così. Mi sembra strano, non so se l'abbia detto, comunque io non la penso così. Penso che in un modulo tutti gli uomini siano importanti. E poi se vogliamo anche la nazionale ha il suo Kakà che è Totti. Un po' meno veloce, ma è solo quello, no?".
Mancano i toni polemici, ma non muta la sostanza. Anche Stefano Fiore chiede un posto da titolare con la differenza, rispetto a Gattuso, che lui in passato lo ha avuto, e proprio nell'ultimo Europeo quando fu protagonista nell'Italia di Zoff. "Sto bene, sto benissimo. Si è molto parlato del mio problema muscolare, ma in fondo non ho perso che tre giornate piene di allenamento. Il lavoro differenziato l'ho fatto per recuperare senza strappi visto che di tempo ce n'è. Ma vengo da una stagione strepitosa, non ho avuto un acciacco, sono in grandissima condizione e non bastano certo tre giorni di stop per fartela perdere." Anche qui qualcuno ricorda i tormentoni di Trapattoni che vedrebbe Camoranesi più utile in fase di copertura. "No, non credo proprio che lui sia più portato a difendere di me. Abbiamo caratteristiche simili e io vengo da una grande stagione". Camoranesi invece…
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francia e olanda le avversarie più temute
Sono Francia e Olanda le avversarie piu' temute dagli azzurri partiti oggi per Lisbona per l'attesa avventura europea. Anche Repubblica Ceca, Portogallo e Spagna sono viste come insidie, mentre nessuno menziona l'Inghilterra e solo Camoranesi ricorda la Germania. Fra gli azzurri, Buffon indica Francia e Portogallo, Toldo teme la Francia, Oddo l'Olanda e i cechi. Per Pirlo "le piu' forti sono Francia e Spagna", alle quali Fiore aggiunge l'Olanda, preferita invece da Nesta.
"l'eternità è il lasso di tempo che intercorre tra l'assegnazione dei minuti di recupero e il fischio finale quando la tua squadra sta vincendo 1 a 0."
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