Calciomercato Inter 2011-2012
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"Rimango al Porto". Così Villas Boas, nelle settimane scorse, ha spazzato via tutte le voci che lo volevano lontano dall'Estadio do Dragao. Quattro titoli e una stagione da predestinato, da Special Two, come Mourinho alla prima stagione in biancoblù. La seconda andò ancora meglio, con la vittoria della Champions League, ma Villas Boas potrebbe decidere di non continuare. La notizia è destinata a fare rumore, perché domani il tecnico portoghese dovrebbe essere in Italia, più precisamente a Milano, per parlare con la dirigenza nerazzurra. Già ieri, prima della finale, c'è stato un primo contatto, seppur informale perché Villas Boas era ospite dei nerazzurri. La preoccupazione di Villas Boas riguarda la competitività della società portoghese, perché Falcao e Fernando sono sul piede di partenza, e l'esodo potrebbe non fermarsi qui (Hulk?). Quindi, a parte la conferma dell'entourage nerazzurro, si lavora anche su una seconda opzione. Speciale, chiaramente.
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Re: Calciomercato Inter 2011-2012
Oltre Pastore Moratti vorebbe Ilicic, Zamparini difficilmente si accontenterebbe di meno di 10-12 milioni per mandarlo a Milano
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Re: Calciomercato Inter 2011-2012
Oggi leggevo ancora di Bale. Lo valutano 60 milioni ma secondo me per 40 possono cederlo.
Maicon + Muntari = 30 milioni + 10 milioni cash e compri Bale.
Via Pandev e Motta ( 20 milioni ) + 25 milioni cash e prendi Montolivo e Sanchez
In pratica ne cedi 4, ne prendi 3 (2 campionissimi giovani e uno normale) spendendo 35 milioni (25 se l'Inter riuscisse a inserire qualche giovane nella trattativa per Sanchez)e come peso di ingaggi siamo li.
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Re: Calciomercato Inter 2011-2012
Se Moratti compra Bale per uno spompo, un segagambe e 10 mln cash diventa il re del mercato..19angelo85 ha scritto:Oggi leggevo ancora di Bale. Lo valutano 60 milioni ma secondo me per 40 possono cederlo.
Maicon + Muntari = 30 milioni + 10 milioni cash e compri Bale.
Via Pandev e Motta ( 20 milioni ) + 25 milioni cash e prendi Montolivo e Sanchez
In pratica ne cedi 4, ne prendi 3 (2 campionissimi giovani e uno normale) spendendo 35 milioni (25 se l'Inter riuscisse a inserire qualche giovane nella trattativa per Sanchez)e come peso di ingaggi siamo li.
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Re: Calciomercato Inter 2011-2012
Conta però che la squadra ha bisogno di 2-3 innesti di qualità e giovani.
Maicon lo vorrebbe il Real e non credo che lo daranno via per meno di 18-20 milioni e Muntari in Inghilterra lo vogliono in molti. Anche li 8-10 milioni (io non lo comprerei neanche a 0,1 milione ) ci stanno tutti..
Poi oh, io ho contato 40 per Bale e 35 per Sanchez però secondo me se vai degli inglesi con 35 cash te lo cedono così come se vai dall'Udinese con 28-30 più un paio di giovanotti te lo danno
Maicon lo vorrebbe il Real e non credo che lo daranno via per meno di 18-20 milioni e Muntari in Inghilterra lo vogliono in molti. Anche li 8-10 milioni (io non lo comprerei neanche a 0,1 milione ) ci stanno tutti..
Poi oh, io ho contato 40 per Bale e 35 per Sanchez però secondo me se vai degli inglesi con 35 cash te lo cedono così come se vai dall'Udinese con 28-30 più un paio di giovanotti te lo danno
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Re: Calciomercato Inter 2011-2012
Mi sembra un po' troppo fantamercato.
D'accordo sia sulla valutazione di Maicon sia su quella di Muntari (purchè vednuto in Inghilterra altrimenti non tel prendono neanche gratis).
Non sono d'accordo sul'arrivo di Bale. Per me non si muove da lì; ho l'impressione che ci sia un fortissimo legame tra lui e la società.
Allo stesso tempo non piace il suo utilizzo in quel modo. Se prendo Bale lo sfrutto come esterno alto di 4-2-3-1 esaltando le sue doti offensive. Con Eto'o davanti, che più volte ha dichiarato di non voler più fare lavoro di cpoertura come nel 2010, e Nagatomo dall'altra vorrebbe dire schiacciare Bale sulla linea dei difensori. Uno spreco per quello che lo paghi e per le doti che ha.
Sanchez per me alla fine arriverà all'Inter per una cifra intorno ai 25/30 milioni più contropartite (non è escluso Pandev). Montolivo arriverà nel 2012. Nel breve periodo vedo più probabile Poli.
D'accordo sia sulla valutazione di Maicon sia su quella di Muntari (purchè vednuto in Inghilterra altrimenti non tel prendono neanche gratis).
Non sono d'accordo sul'arrivo di Bale. Per me non si muove da lì; ho l'impressione che ci sia un fortissimo legame tra lui e la società.
Allo stesso tempo non piace il suo utilizzo in quel modo. Se prendo Bale lo sfrutto come esterno alto di 4-2-3-1 esaltando le sue doti offensive. Con Eto'o davanti, che più volte ha dichiarato di non voler più fare lavoro di cpoertura come nel 2010, e Nagatomo dall'altra vorrebbe dire schiacciare Bale sulla linea dei difensori. Uno spreco per quello che lo paghi e per le doti che ha.
Sanchez per me alla fine arriverà all'Inter per una cifra intorno ai 25/30 milioni più contropartite (non è escluso Pandev). Montolivo arriverà nel 2012. Nel breve periodo vedo più probabile Poli.
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Re: Calciomercato Inter 2011-2012
Toglietevi Bale dalla testa
Non si muove da Londra. Ha firmati 2 mesi fa il rinnovo fino al 2015 e più volte ha dichiarato di voler rimanaere
L'unico che dovrebbe muoversi dagli Spurs è Modric
Non si muove da Londra. Ha firmati 2 mesi fa il rinnovo fino al 2015 e più volte ha dichiarato di voler rimanaere
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Re: Calciomercato Inter 2011-2012
Quando un ciclo sta volgendo al termine, bisogna essere bravi e capaci ad intervenire, rinsaldando le basi della squadra e magari ringiovanendone i pilastri. Operazione delicata, e sicuramente difficile, ma inevitabile se l'obiettivo è quello di tornare a primeggiare. E' la situazione che si sta trovando ad affrontare l'Inter in vista della prossima stagione, base fondamentale per riaprire senza interromperla, una nuova era di successi. Ci saranno sacrifici, anche eccellenti, e da essi dipenderà molto, se non tutto del mercato nerazzurro. Maicon, Pandev, Milito, sono gli indiziati numero uno a lasciare Appiano, possibilmente sostituiti da giovani promettenti e nel pieno della carriera, se non addirittura da fuoriclasse. Il sogno, l'uomo cui Moratti vorrebbe affidare la rifondazione, infatti, si chiama Cesc Fabregas. Obiettivo suggestivo, invitante, ma praticamente impossibile da raggiungere. Serve un'offerta talmente invitante da far dimenticare al catalano le lusinghe blaugrana, in pratica, servirebbe dissanguare in questo solo colpo tutto il patrimonio.
Banega sembra una soluzione decisamente più percorribile, anche per età, considerando la nuova linfa che i campioni del mondo sembrano essere intenzionati ad inserire in squadra. La ventata di freschezza e gioventù, è ben leggibile nelle carte d'identità dei vari nomi associati in queste settimana, partendo dall'obiettivo primo Sanchez, e passando per i vari Mata, Poli, Pastore e Casemiro. Basi giovani, solide ed affidabili su cui costruire qualcosa di importante.
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Banega sembra una soluzione decisamente più percorribile, anche per età, considerando la nuova linfa che i campioni del mondo sembrano essere intenzionati ad inserire in squadra. La ventata di freschezza e gioventù, è ben leggibile nelle carte d'identità dei vari nomi associati in queste settimana, partendo dall'obiettivo primo Sanchez, e passando per i vari Mata, Poli, Pastore e Casemiro. Basi giovani, solide ed affidabili su cui costruire qualcosa di importante.
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Re: Calciomercato Inter 2011-2012
Dopo le operazioni per acquistare in comune i giovani centrocampisti Nwankwo ed Obi, Parma ed Inter potrebbero tornare anche quest'estate a fare affari insieme. Prima però bisognerà aspettare la scadenza dell'opzione del Real Madrid sull'attaccante argentino del Boca Juniors, Sergio Araujo (18), su cui i due club hanno messo gli occhi e che vorrebbero acquistare in compartecipazione. Il suo talento è sbocciato durante il Sudamericano Under 17 del 2009, torneo nel quale ha realizzato tre reti in cinque presenze.
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Re: Calciomercato Inter 2011-2012
Moratti: "Siamo su Sanchez, ma al 60% non si fa. Pastore e De Rossi..."
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Re: Calciomercato Inter 2011-2012
Sanchez lo prende l'Inter di sicuroMeridiano ha scritto:Moratti: "Siamo su Sanchez, ma al 60% non si fa. Pastore e De Rossi..."
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Re: Calciomercato Inter 2011-2012
RUMePERA ha scritto:Sanchez lo prende l'Inter di sicuroMeridiano ha scritto:Moratti: "Siamo su Sanchez, ma al 60% non si fa. Pastore e De Rossi..."
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Re: Calciomercato Inter 2011-2012
"Negli ultimi giorni, la società ha visto Leonardo per stilare un piano addii. Difficilmente sarà riscattato Houssine Kharja, che però ha giocato tanto e ha qualche margine di possibilità; chi è stato inserito sulla lista dei cedibili è Thiago Motta, che ha sempre giocato quando è stato in forma ma troppo spesso è stato costretto all'infermeria. L'italo-brasiliano è più vicino alla Roma rispetto allo Zenit San Pietroburgo. Restano in bilico anche gli altri, come Philippe Coutinho, visto che sono sicuri di restare solo Zanetti, Cambiasso e Stankovic. Wesley Sneijder non è più intoccabile per motivi disciplinari e fisici, ma l'Inter ha deciso che lo cederà in nome del Fair Play Finanziario solo se dovesse arrivare un'offerta pari a 40 milioni di euro. Intanto, Leonardo si è già rassegnato all'addio di Maicon, verso City o Real Madrid, e Goran Pandev, che figura nella lista dei partenti, per incassare denaro fresco e reinvestirlo sul mercato".
Fonte: Sky
Wesley non lo darei per meno di 50 milioni.
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Re: Calciomercato Inter 2011-2012
Intervista a Massimo Moratti da Inter channel
Francesco da Pavia chiede a Moratti chi ha le probabilità più alte di vestire la maglia nerazzurra tra Alexis Sanchez, Javier Pastore e Daniele De Rossi.
"Difficile fare una percentuale nel momento nel quale si sta cercando di capire se vendono, come vendono, a che prezzo vendono e quanto vogliono guadagnare o come si riesce a fare cerrti scambi. Pero, diciamo che quello con il quale stiamo parlando, non so con che percentuale poi di successo, è certamente Sanchez perchè è tanto tempo che se ne parla, perchè è un giocatore che ha molte qualità e poi perchè abbiamo intavolato un certo tipo di discorso con l'Udinese. Diciamo, un 60%, non che venga, ma tra gli altri gli diamo un po' di possibilità. De Rossi a mio parere non è affatto una cattiva idea, ma non credo che l'Inter abbia iniziato nessun tipo di trattativa con la Roma anche perchè il club si sta riorganizzando come società, leggevo che c'era ancora un rimando di un mese. Non credo ci siano contatti tali da poter studiare che cosa si possa fare, poi il giocatore è legato al suo club e soprattutto a Roma, ma anch'io lo considero un giocatore di grande qualità e di carattere, quindi non gli farebbe male fare un'esperienza...(ndr.:sorride). Pastore sappiamo tutti che è bravissimo, ha fatto bene anche con noi nella finale, ma non credo sia trattabile".
Quanto conta la volontà del presidente di un club rispetto alla fattibilità di un affare nel calciomercato?
"Mette in condizione chi deve andar a trattare di sentirsi più forte, protetto, appoggiato, spinto dal presidente. A volte si ha anche paura di farlo arrabbiare perchè non si è riuscito a chiudere un affare e questo può essere una motivazione in più. Del resto tutto si fa con i soldi purtroppo, ma anche con l'abilità di sapere scambiare e di saper trovare qualche cosa di buono per l'altra squadra che equivalga alla cifra che ti possa chiedere, quindi poi tutto dipende dai soldi e il presidente vale per il fatto che dica si o no e che faccia il sacrificio".
Paolo da Trento le chiede un giudizio sulla stagione e il nome, se c'è stato, di un giocatore che ha fatto la differenza.
"L'ultima è una domanda difficile, ma credo che gli altri possano non offendersi se dico Samuel Eto'o. Ha avuto un rendimento talmente alto che sarebbe come togliere Messi dal Barcellona, che forse senza di lui non avrebbe raggiunto i traguardi che ha raggiunto. Noi interisti, mi metto anche io tra i tifosi, non siamo mai contenti perchè c'è di mezzo la rivalità con gli altri e perchè vorremmo essere felici sempre. Però, di per sé, la stagione è andata bene, considerando tutto quello che è accaduto all'inizio, dopo una partenza in fin dei conti non fortunata e che è durata parecchi mesi. Ad esempio, prendiamo novembre, l'ho rivisto l'altro giorno in uno nei vostri servizi, mi sembra sia stato un periodo spaventoso, ci ha ammazzato. Fortunatamente, c'è stato il campionato del Mondo che ci ha ridato forza e, soprattutto, l'arrivo di Leonardo che ha alleggerito l'ambiente da un punto di vista mentale da tutti quelli che potevano essere i complessi che ci stavamo creando. Questo è servito molto per disputare un successivo semestre sottimo, sfortunatamente abbiamo avuto 7 o 8 giorni negativi e bisogna studiare il perchè e come si è arrivati a quel punto. Forse perchè eravamo tutti fin troppo convinti che fosse abbastanza normale, non facile, ma normale essendo abituati a vincere il campionato, essere lì e avere agguantato l'avversario. Invece la sconfitta con il Milan ci ha rimesso in una condizione antipatica, ma è stato ancora bravo Leonardo, pur avendo avuto l'intervallo della coppa dei campioni, a riprendersi e bravissimi i giocatori a fare altrettanto perchè, molte volte, una squadra piena di allori magari non trova più le motivazioni per fare un buon finale di campionato. Noi, invece, l'abbiamo concluso con molto orgoglio, molto bene, con un partita vincente seguita tutti, anche all'estero, perchè lì nessuno molla il calcio, sono come noi, quindi questo trovo che sia stata un'ottima cosa. Direi che l'anno, di per sé, è un anno da 7, quindi un ottimo anno".
Durante la finale contro il Palermo, allo stadio "Olimpico" c'era un'atmosfera particolare, veramente di grande prestigio.
"Era l'atmosfera di una finale in campo neutro, in un bel campo neutro come può essere quello di Roma, come può essere Wembley o come può essere a Parigi o come era a Madrid, spettacolare. Così come a Madrid non c'era violenza, così non c'è stata a Roma o a Londra nella finale di Champions League".
Con il fair play finanziario quanto è importante scovare giovani talenti per inserirli in un gruppo di grandi campioni?
"Dobbiamo avere la forza di mantenere questo obiettivo anche perchè il nostro tipo di squadra deve essere impostato su quel punto di vista: avere dei giovani pronti a sostituire questi campionissimi. Per questo motivo, bisogna trovarne di tantissima qualità, vedere che siano poi all'altezza, perchè non è facile visto che i nostri hanno particolare valore. È questa l'impostazione da seguire, che non credo sia soltanto economica, ma anche sportiva perchè credo che sia necessario fare così. Se riusciamo a farlo mettendoci anche in condizione di non avere grossi sacrifici economici nell'insieme e arrivare puntuali al momento del fair play finanziario, questo sarebbe una bellissima cosa".
Paola da Livorno chiede al presidente il nome del giocatore nerazzurro più simpatico?
"Non posso non dire Nagatomo, che in questo momento è diventato la mascotte della squadra. Nonostante i problemi che avuto in Giappone è un ragazzo così intelligente che è riuscito comunque a mantenere questa sua allegria all'interno del gruppo. È un ragazzo intelligente e simpaticissimo e quando si è simpatici è involontaria la cosa, si è simpatici, punto. Poi, non si tratta di una riserva che fa allegria, ma di un bel giocatore"
Il più "pazzo"?
"Detto assolutamente come complimento, dico Maicon'.
Il giocatore più permaloso?
"Non saprei, anche perchè si offendono se faccio un nome in particolare (ndr.:sorride)".
Massimo da Trapani chiede al presidente quale centravanti, nella storia dell'Inter, potrebbe essere paragonato a livello di importanza e qualità a Samuel Eto'o.
"A livello di stile è difficile perchè ogni centravanti ha il suo e quello di Eto'o è particolare. Se parliamo di importanza posso dire che per noi, malgrado adesso sia nel Milan, ci è servito molto Ibrahimovic perchè ci ha fatto vincere tre campionati quindi è stato un grande attaccante. Andando ancora più indietro, al di là di Altobelli, che credo sia stato un centravanti valido e italiano, è stato Angelillo, che ha il record delle reti segnate in una stagione in campionato, era formidabile, una cosa fuori dal normale. La Grande Inter del mio papà non aveva grandi centravanti, cioè Mazzola ad esempio non era un centravanti, ma una mezz'ala di punta, definizione che io continuo ancora a usare".
Marcello da Pescara chiede quali siano le doti per essere un grande presidente?
"(ndr.:sorride) Sinceramente non le conosco, altrimenti sarei bravissimo".
Si aspettava, dopo una stagione come quella passata, di poter vivere ancora un anno di vittorie?
"Lo speri, ma mi faceva al tempo stesso paura quello che poi è successo, cioè sentirsi destinati comunque a vincere, pensare che sia normale. Ne perdi anche il sapore della vittoria. Quest'anno abbiamo imparato che per vincere il campionato bisogna essere concentrati sempre, anche in una partita che ti sembra facilmente superabile e questo può servire come motivazione per il prossimo anno. Per il resto sono molto contento: la gioia della finale di Coppa Italia, che non è né campionato né Champion League, condivisa con il pubblico ha avuto un risvolto di gioia da parte dei giocatori, ha avuto un significato importante, quello di una squadra che è assolutamente sempre a quel livello e che sa godere a pieno delle proprie vittorie.
Questo è una fortissima motivazione per il prossimo anno, anche se con questo non voglio dire che l'anno scorso non abbiamo gioito delle vittorie però ognuna aveva un tempo breve perchè poi avevamo da giocare il campionato e poi c'era la finale Champions League. Quest'anno, invece, alla fine siamo stati obbligati a dedicarci sulla Coppa Italia, ma questo poi ci ha dato una grandissima soddisfazione".
Leonardo è stato un grande giocatore, poi un grande dirigente, un grande uomo squadra, un grande comunicatore e attualmente è un grande allenatore. Moratti crede nell'essere poliedrici, nel fatto che quando uno è bravo possa fare tante cose ottenendo gli stessi risultati?
"Sì, ma credo che poi ci si debba applicare in una delle cose. Se fai l'allenatore, avendo avuto la fortuna di aver imparato per tua capacità e volontà altre cose che potresti fare, devi fare l'allenatore; se fai il direttore generale devi fare il direttore generale. Leonardo, per conto mio, ha le qualità per essere un ottimo direttore generale perchè è una persona che sa vedere nell'insieme le cose, ma ha saputo con sacrificio ed entusiasmo mettersi nelle condizioni per essere un buon allenatore, ottimo per il risultati. Adesso deve proprio concentrarsi lì perchè è quello che li servirà per poi migliorarsi".
La scelta di Leonardo è stata coraggiosa. Moratti si sente ardito nelle scelte che compie?
"Chi fa scelte che poi vengono viste ardite, da chi è nell'ambiente vengono viste scelte fatte con una propria logica. È vero, anche in altri campi, sono visto come qualcuno che fa o vuol fare delle scelte che sembrerebbero fuori dal mazzo, ma in realtà è perchè quel tipo di scelta nella tua logica la vedi molto più semplice di quella che può essere visto in una logica di continuità. È come ricominciare daccapo una cosa che hai scritto: molte volte quando ci si intestardisce su quello che si sta scrivendo si sbaglia tutto, se si ricomincia si fa una bella cosa. Questa è un po' l'impostazione attraverso la quale si arriva a fare delle cose che possono essere anche sbagliate, ma che non vengono considerate solitamente come, non dico come logiche, ma di buon senso e poi invece alla fine sono le più semplici, le più facili. Poi, tutto dipende anche dalle persone, in questo caso specialmente: la fiducia nei confronti di Leonardo dipendeva e dipende dal suo modo di fare".
In tanti ci hanno scritto dicendo che hanno fatto bene i media a sottolineare la grande presenza di tifosi palermitani nella finale di Coppa Italia, che era per il Palermo una serata unica. Dicono, al tempo stesso, che sono anni che gli interisti vincono tutto e ciò nonostante, sono andati a Roma in massa, quindi onore ai palermitani ma anche ai tifosi nerazzurri.
"Ai nostri faccio un grande ringraziamento, allo stesso tempo dico che i palermitani sono stati simpaticissimi, magari mal interpretati da qualcuno che voleva rappresentarli, ma bravissimi anche prima della partita. Devo dire che gli interisti, che magari potevano avere anche la pancia piena, in realtà sono venuti a Roma con un entusiasmo incredibile e altrettanti, quindi posso capire che la stampa sia stata per forza dalla parte dei tifosi siciliani perchè era una novità e forse venivano più da lontano, ma io devo ringraziare i nostri perchè mi ha fatto impressione non solo la qualità del tifo, ma anche la quantità".
Vedere Massimo Moratti con questo entusiasmo ancora dopo tanti anni per noi è una garanzia, quindi la ringraziamo.
"Lasci stare l'entusiasmo, che è quello che mi frega...(ndr.:sorride)".
Fonte: Inter channel
Francesco da Pavia chiede a Moratti chi ha le probabilità più alte di vestire la maglia nerazzurra tra Alexis Sanchez, Javier Pastore e Daniele De Rossi.
"Difficile fare una percentuale nel momento nel quale si sta cercando di capire se vendono, come vendono, a che prezzo vendono e quanto vogliono guadagnare o come si riesce a fare cerrti scambi. Pero, diciamo che quello con il quale stiamo parlando, non so con che percentuale poi di successo, è certamente Sanchez perchè è tanto tempo che se ne parla, perchè è un giocatore che ha molte qualità e poi perchè abbiamo intavolato un certo tipo di discorso con l'Udinese. Diciamo, un 60%, non che venga, ma tra gli altri gli diamo un po' di possibilità. De Rossi a mio parere non è affatto una cattiva idea, ma non credo che l'Inter abbia iniziato nessun tipo di trattativa con la Roma anche perchè il club si sta riorganizzando come società, leggevo che c'era ancora un rimando di un mese. Non credo ci siano contatti tali da poter studiare che cosa si possa fare, poi il giocatore è legato al suo club e soprattutto a Roma, ma anch'io lo considero un giocatore di grande qualità e di carattere, quindi non gli farebbe male fare un'esperienza...(ndr.:sorride). Pastore sappiamo tutti che è bravissimo, ha fatto bene anche con noi nella finale, ma non credo sia trattabile".
Quanto conta la volontà del presidente di un club rispetto alla fattibilità di un affare nel calciomercato?
"Mette in condizione chi deve andar a trattare di sentirsi più forte, protetto, appoggiato, spinto dal presidente. A volte si ha anche paura di farlo arrabbiare perchè non si è riuscito a chiudere un affare e questo può essere una motivazione in più. Del resto tutto si fa con i soldi purtroppo, ma anche con l'abilità di sapere scambiare e di saper trovare qualche cosa di buono per l'altra squadra che equivalga alla cifra che ti possa chiedere, quindi poi tutto dipende dai soldi e il presidente vale per il fatto che dica si o no e che faccia il sacrificio".
Paolo da Trento le chiede un giudizio sulla stagione e il nome, se c'è stato, di un giocatore che ha fatto la differenza.
"L'ultima è una domanda difficile, ma credo che gli altri possano non offendersi se dico Samuel Eto'o. Ha avuto un rendimento talmente alto che sarebbe come togliere Messi dal Barcellona, che forse senza di lui non avrebbe raggiunto i traguardi che ha raggiunto. Noi interisti, mi metto anche io tra i tifosi, non siamo mai contenti perchè c'è di mezzo la rivalità con gli altri e perchè vorremmo essere felici sempre. Però, di per sé, la stagione è andata bene, considerando tutto quello che è accaduto all'inizio, dopo una partenza in fin dei conti non fortunata e che è durata parecchi mesi. Ad esempio, prendiamo novembre, l'ho rivisto l'altro giorno in uno nei vostri servizi, mi sembra sia stato un periodo spaventoso, ci ha ammazzato. Fortunatamente, c'è stato il campionato del Mondo che ci ha ridato forza e, soprattutto, l'arrivo di Leonardo che ha alleggerito l'ambiente da un punto di vista mentale da tutti quelli che potevano essere i complessi che ci stavamo creando. Questo è servito molto per disputare un successivo semestre sottimo, sfortunatamente abbiamo avuto 7 o 8 giorni negativi e bisogna studiare il perchè e come si è arrivati a quel punto. Forse perchè eravamo tutti fin troppo convinti che fosse abbastanza normale, non facile, ma normale essendo abituati a vincere il campionato, essere lì e avere agguantato l'avversario. Invece la sconfitta con il Milan ci ha rimesso in una condizione antipatica, ma è stato ancora bravo Leonardo, pur avendo avuto l'intervallo della coppa dei campioni, a riprendersi e bravissimi i giocatori a fare altrettanto perchè, molte volte, una squadra piena di allori magari non trova più le motivazioni per fare un buon finale di campionato. Noi, invece, l'abbiamo concluso con molto orgoglio, molto bene, con un partita vincente seguita tutti, anche all'estero, perchè lì nessuno molla il calcio, sono come noi, quindi questo trovo che sia stata un'ottima cosa. Direi che l'anno, di per sé, è un anno da 7, quindi un ottimo anno".
Durante la finale contro il Palermo, allo stadio "Olimpico" c'era un'atmosfera particolare, veramente di grande prestigio.
"Era l'atmosfera di una finale in campo neutro, in un bel campo neutro come può essere quello di Roma, come può essere Wembley o come può essere a Parigi o come era a Madrid, spettacolare. Così come a Madrid non c'era violenza, così non c'è stata a Roma o a Londra nella finale di Champions League".
Con il fair play finanziario quanto è importante scovare giovani talenti per inserirli in un gruppo di grandi campioni?
"Dobbiamo avere la forza di mantenere questo obiettivo anche perchè il nostro tipo di squadra deve essere impostato su quel punto di vista: avere dei giovani pronti a sostituire questi campionissimi. Per questo motivo, bisogna trovarne di tantissima qualità, vedere che siano poi all'altezza, perchè non è facile visto che i nostri hanno particolare valore. È questa l'impostazione da seguire, che non credo sia soltanto economica, ma anche sportiva perchè credo che sia necessario fare così. Se riusciamo a farlo mettendoci anche in condizione di non avere grossi sacrifici economici nell'insieme e arrivare puntuali al momento del fair play finanziario, questo sarebbe una bellissima cosa".
Paola da Livorno chiede al presidente il nome del giocatore nerazzurro più simpatico?
"Non posso non dire Nagatomo, che in questo momento è diventato la mascotte della squadra. Nonostante i problemi che avuto in Giappone è un ragazzo così intelligente che è riuscito comunque a mantenere questa sua allegria all'interno del gruppo. È un ragazzo intelligente e simpaticissimo e quando si è simpatici è involontaria la cosa, si è simpatici, punto. Poi, non si tratta di una riserva che fa allegria, ma di un bel giocatore"
Il più "pazzo"?
"Detto assolutamente come complimento, dico Maicon'.
Il giocatore più permaloso?
"Non saprei, anche perchè si offendono se faccio un nome in particolare (ndr.:sorride)".
Massimo da Trapani chiede al presidente quale centravanti, nella storia dell'Inter, potrebbe essere paragonato a livello di importanza e qualità a Samuel Eto'o.
"A livello di stile è difficile perchè ogni centravanti ha il suo e quello di Eto'o è particolare. Se parliamo di importanza posso dire che per noi, malgrado adesso sia nel Milan, ci è servito molto Ibrahimovic perchè ci ha fatto vincere tre campionati quindi è stato un grande attaccante. Andando ancora più indietro, al di là di Altobelli, che credo sia stato un centravanti valido e italiano, è stato Angelillo, che ha il record delle reti segnate in una stagione in campionato, era formidabile, una cosa fuori dal normale. La Grande Inter del mio papà non aveva grandi centravanti, cioè Mazzola ad esempio non era un centravanti, ma una mezz'ala di punta, definizione che io continuo ancora a usare".
Marcello da Pescara chiede quali siano le doti per essere un grande presidente?
"(ndr.:sorride) Sinceramente non le conosco, altrimenti sarei bravissimo".
Si aspettava, dopo una stagione come quella passata, di poter vivere ancora un anno di vittorie?
"Lo speri, ma mi faceva al tempo stesso paura quello che poi è successo, cioè sentirsi destinati comunque a vincere, pensare che sia normale. Ne perdi anche il sapore della vittoria. Quest'anno abbiamo imparato che per vincere il campionato bisogna essere concentrati sempre, anche in una partita che ti sembra facilmente superabile e questo può servire come motivazione per il prossimo anno. Per il resto sono molto contento: la gioia della finale di Coppa Italia, che non è né campionato né Champion League, condivisa con il pubblico ha avuto un risvolto di gioia da parte dei giocatori, ha avuto un significato importante, quello di una squadra che è assolutamente sempre a quel livello e che sa godere a pieno delle proprie vittorie.
Questo è una fortissima motivazione per il prossimo anno, anche se con questo non voglio dire che l'anno scorso non abbiamo gioito delle vittorie però ognuna aveva un tempo breve perchè poi avevamo da giocare il campionato e poi c'era la finale Champions League. Quest'anno, invece, alla fine siamo stati obbligati a dedicarci sulla Coppa Italia, ma questo poi ci ha dato una grandissima soddisfazione".
Leonardo è stato un grande giocatore, poi un grande dirigente, un grande uomo squadra, un grande comunicatore e attualmente è un grande allenatore. Moratti crede nell'essere poliedrici, nel fatto che quando uno è bravo possa fare tante cose ottenendo gli stessi risultati?
"Sì, ma credo che poi ci si debba applicare in una delle cose. Se fai l'allenatore, avendo avuto la fortuna di aver imparato per tua capacità e volontà altre cose che potresti fare, devi fare l'allenatore; se fai il direttore generale devi fare il direttore generale. Leonardo, per conto mio, ha le qualità per essere un ottimo direttore generale perchè è una persona che sa vedere nell'insieme le cose, ma ha saputo con sacrificio ed entusiasmo mettersi nelle condizioni per essere un buon allenatore, ottimo per il risultati. Adesso deve proprio concentrarsi lì perchè è quello che li servirà per poi migliorarsi".
La scelta di Leonardo è stata coraggiosa. Moratti si sente ardito nelle scelte che compie?
"Chi fa scelte che poi vengono viste ardite, da chi è nell'ambiente vengono viste scelte fatte con una propria logica. È vero, anche in altri campi, sono visto come qualcuno che fa o vuol fare delle scelte che sembrerebbero fuori dal mazzo, ma in realtà è perchè quel tipo di scelta nella tua logica la vedi molto più semplice di quella che può essere visto in una logica di continuità. È come ricominciare daccapo una cosa che hai scritto: molte volte quando ci si intestardisce su quello che si sta scrivendo si sbaglia tutto, se si ricomincia si fa una bella cosa. Questa è un po' l'impostazione attraverso la quale si arriva a fare delle cose che possono essere anche sbagliate, ma che non vengono considerate solitamente come, non dico come logiche, ma di buon senso e poi invece alla fine sono le più semplici, le più facili. Poi, tutto dipende anche dalle persone, in questo caso specialmente: la fiducia nei confronti di Leonardo dipendeva e dipende dal suo modo di fare".
In tanti ci hanno scritto dicendo che hanno fatto bene i media a sottolineare la grande presenza di tifosi palermitani nella finale di Coppa Italia, che era per il Palermo una serata unica. Dicono, al tempo stesso, che sono anni che gli interisti vincono tutto e ciò nonostante, sono andati a Roma in massa, quindi onore ai palermitani ma anche ai tifosi nerazzurri.
"Ai nostri faccio un grande ringraziamento, allo stesso tempo dico che i palermitani sono stati simpaticissimi, magari mal interpretati da qualcuno che voleva rappresentarli, ma bravissimi anche prima della partita. Devo dire che gli interisti, che magari potevano avere anche la pancia piena, in realtà sono venuti a Roma con un entusiasmo incredibile e altrettanti, quindi posso capire che la stampa sia stata per forza dalla parte dei tifosi siciliani perchè era una novità e forse venivano più da lontano, ma io devo ringraziare i nostri perchè mi ha fatto impressione non solo la qualità del tifo, ma anche la quantità".
Vedere Massimo Moratti con questo entusiasmo ancora dopo tanti anni per noi è una garanzia, quindi la ringraziamo.
"Lasci stare l'entusiasmo, che è quello che mi frega...(ndr.:sorride)".
Fonte: Inter channel
Ultima modifica di 19angelo85 il 03.06.11 - 08:17, modificato 1 volta in totale.
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Re: Calciomercato Inter 2011-2012
Alla luce delle parole del presidente Moratti, Luca Marchetti per Sky Sport ha fatto il punto sull'idea Daniele De Rossi, suggestione anticipata dal nostro sito e rilanciata dal numero uno di Corso Vittorio Emanuele:
"L'Inter può seriamente pensare a De Rossi, è mancata finora la trattavia come sottolineato da Moratti perché la Roma è in fase di ristrutturazione. In ogni caso il giallorosso va inserito nei nomi degli obiettivi per il centrocampo. Il presidente è un passionale, non nasconde i giocatori che gli piacciono".
"L'Inter può seriamente pensare a De Rossi, è mancata finora la trattavia come sottolineato da Moratti perché la Roma è in fase di ristrutturazione. In ogni caso il giallorosso va inserito nei nomi degli obiettivi per il centrocampo. Il presidente è un passionale, non nasconde i giocatori che gli piacciono".
IL TRAPIANTO E' VITA!
LFV-A-1^Div. Apertura 2010/11
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LFV-A-1^Div. Clausura 2012/13
Pulvirenti & Pitino fuori dal Calcio Catania
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