L'ho vista la partita. Sinceramente ne hanno fatte di migliori Nadal e Federer, ma tutto sommato sono rimasti su ottimi livelli per tutto il match. Forse non si sono raggiunti picchi di gioco altissimo come nelle migliori apparizioni di loro due (a parte alcuni game spaziali), ma globalmente è stata una partita qualitativamente valida.
Purtroppo s'è visto un Federer troppo falloso, soprattutto nel secondo set (è passato dai 23 errori gratuiti della seconda partita, ai 7 della terza, che infatti ha vinto). Ma soprattutto si è visto un Nadal al top della forma, sia fisica che mentale, e quando è in queste condizioni, su terra, è imbattibile. E forse i due dati si incastrano, anche perché i game sono durati mediamente tantissimo (il che vuol dire che l'errore di Federer, inevitabilmente, avviene dopo 10-12 scambi, nella maggior parte dei casi).
Fatico a trovare un tennista con la forza dello spagnolo, sempre concentrato, anche dopo punti persi che potrebbero abbattere chiunque, anche dopo un set vinto al tie break che porterebbe ad un calo di tensione, anche dopo una decisione arbitrale negativa, non tira mai il fiato, non si distrae, non arretra di un cm, non molla, non cala. E' un grandissimo campione, il migliore interprete su superfici lenti che abbia mai calcato un campo da tennis, riesce sempre a imporre il suo ritmo, sembra una macchina. Contro un ottimo Federer: il Federer di ieri era entrato in campo alla grande, ben centrato sulla pallina e sicuramente pronto a correre su ogni punto.
Per lo svizzero ha pesato senza dubbio il primo set, perso malamente, ma il Nadal visto ieri secondo me non avrebbe mai perso neanche se fosse andato due set a zero Federer. Ho visto il fuoco dei giorni migliori nei suoi occhi e quando lotta in quel modo, non ce n'è per nessuno, ahimé.
Nota tecnica: Federer secondo me è stato più discontinuo nella prima di servizio rispetto allo spagnolo, che ne ha buttate di più dentro. Inoltre, lo svizzero sbaglia quando si ostina a cercare il dritto di Nadal con il suo rovescio. Invece i punti, ancora una volta, si è visto che contro Nadal li fa quando riesce a variare il gioco, quando colpisce la palla col rovescio tagliato mettendo in difficoltà un bimane, che quando avanza e deve giocare una palla bassa col rovescio a una mano non si trova a suo agio. Bene Federer quando è sceso a rete (quarto set a parte), però purtroppo rimane sempre incastrato nella ragnatela di Nadal e solo poche volte riesce a variare il gioco come è riuscito a fare benissimo nella seconda parte del secondo set e nel terzo. Mi rendo conto che su terra battuta è un modo di giocare difficile, rischioso, ma così deve fare lo svizzero, e deve insistere. Benché sia un giocatore a tutto campo, non può metterla sul piano dello scambio da fondo campo. E poi, lo ripeto, basta cercare il dritto di Nadal con il suo rovescio incrociato!!!
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Re: Roland Garros
Sono globalmente d'accordo.crash83 ha scritto:L'ho vista la partita. Sinceramente ne hanno fatte di migliori Nadal e Federer, ma tutto sommato sono rimasti su ottimi livelli per tutto il match. Forse non si sono raggiunti picchi di gioco altissimo come nelle migliori apparizioni di loro due (a parte alcuni game spaziali), ma globalmente è stata una partita qualitativamente valida.
Purtroppo s'è visto un Federer troppo falloso, soprattutto nel secondo set (è passato dai 23 errori gratuiti della seconda partita, ai 7 della terza, che infatti ha vinto). Ma soprattutto si è visto un Nadal al top della forma, sia fisica che mentale, e quando è in queste condizioni, su terra, è imbattibile. E forse i due dati si incastrano, anche perché i game sono durati mediamente tantissimo (il che vuol dire che l'errore di Federer, inevitabilmente, avviene dopo 10-12 scambi, nella maggior parte dei casi).
Fatico a trovare un tennista con la forza dello spagnolo, sempre concentrato, anche dopo punti persi che potrebbero abbattere chiunque, anche dopo un set vinto al tie break che porterebbe ad un calo di tensione, anche dopo una decisione arbitrale negativa, non tira mai il fiato, non si distrae, non arretra di un cm, non molla, non cala. E' un grandissimo campione, il migliore interprete su superfici lenti che abbia mai calcato un campo da tennis, riesce sempre a imporre il suo ritmo, sembra una macchina. Contro un ottimo Federer: il Federer di ieri era entrato in campo alla grande, ben centrato sulla pallina e sicuramente pronto a correre su ogni punto.
Per lo svizzero ha pesato senza dubbio il primo set, perso malamente, ma il Nadal visto ieri secondo me non avrebbe mai perso neanche se fosse andato due set a zero Federer. Ho visto il fuoco dei giorni migliori nei suoi occhi e quando lotta in quel modo, non ce n'è per nessuno, ahimé.
Nota tecnica: Federer secondo me è stato più discontinuo nella prima di servizio rispetto allo spagnolo, che ne ha buttate di più dentro. Inoltre, lo svizzero sbaglia quando si ostina a cercare il dritto di Nadal con il suo rovescio. Invece i punti, ancora una volta, si è visto che contro Nadal li fa quando riesce a variare il gioco, quando colpisce la palla col rovescio tagliato mettendo in difficoltà un bimane, che quando avanza e deve giocare una palla bassa col rovescio a una mano non si trova a suo agio. Bene Federer quando è sceso a rete (quarto set a parte), però purtroppo rimane sempre incastrato nella ragnatela di Nadal e solo poche volte riesce a variare il gioco come è riuscito a fare benissimo nella seconda parte del secondo set e nel terzo. Mi rendo conto che su terra battuta è un modo di giocare difficile, rischioso, ma così deve fare lo svizzero, e deve insistere. Benché sia un giocatore a tutto campo, non può metterla sul piano dello scambio da fondo campo. E poi, lo ripeto, basta cercare il dritto di Nadal con il suo rovescio incrociato!!!
Soprattutto sul fatto che Nadal ieri era pressochè imbattibile e che Roger ha fatto comunque un buon match.. sebbene avrebbe potuto prendere qualche rischio in più in certe occasioni e soprattutto avrebbe potuto insistere con le armi che hanno messo in difficoltà lo spagnolo (soprattutto il rovescio tagliato che hai citato tu).
La prima di servizio purtroppo è un fattore troppo legato all'andamento del match: quando sei troppo teso e senti che il match ti sta sfuggendo di mano, è fisiologico che il servizio inizi a vacillare.. e poi Federer purtroppo contro Nadal è sempre molto falloso, per via del suo gioco arrotato e che lo costringe a giocare la pallina altissima, e soprattutto con il rovescio questo gli comporta molte difficoltà..
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Re: Roland Garros
Fermo restando che io ho tifato e tiferò sempre Federer . Pensavo: ma se non fosse esistito Nadal, o magari se fosse esploso un po' più tardi, quanti tornei avrebbe vinto Federer? So che è un discorso che non va fatto, anche perché si potrebbe dire la stessa cosa per Sampras - Agassi... Però, diamine, ma un giocatore come Federer che arriva sistematicamente in finale su ogni superficie e sistematicamente perde con Nadal (ormai ho perso il conto delle finali perse con lo spagnolo), quanto è stato sfigato ad aver beccato questo robot del tennis nei suoi anni d'oro? .
Purtroppo, adesso che Federer inevitabilmente entrerà nella sua parabola discendente (anche se è dal 2008 che si dice...), qualcuno mai riuscirà a porre freno allo strapotere del maiorchino? Io pensavo ad alcuni tennisti che negli ultimi anni mi hanno un po' deluso. Penso a Berdych in primis, passando per Gulbis e Gasquet e finendo su Del Potro, tennisti pieni di talento, piccoli Federer che non riescono a fare il passo decisivo e forse non lo faranno più, per via di infortuni, discontinuità o errori di gioventù. Quello su cui puntare è naturalmente Djokovic, l'unico anche a livello psicologico (ma non solo) ad incutere timore a Nadal, quello più avanti nella maturazione e ormai pronto per diventare numero uno. Più dietro ci sono Soderling e Murray, ottimo atleti e palleggiatori, ma con meno talento e quindi destinati sempre ad ottimi piazzamenti (alla Nalbandian per intenderci). Del Potro quello che potenzialmente può essere il più devastante.
Pensavo più che altro alla stagione su erba: qualcuno di questi, una volta terminato il regno di Federer, riuscirà ad imporsi oppure anche sull'erba tutti subiranno le bordate di Nadal, per i prossimi anni (che, è bene ricordarlo, ne ha vinti già due di Wimbledon)?
Purtroppo, adesso che Federer inevitabilmente entrerà nella sua parabola discendente (anche se è dal 2008 che si dice...), qualcuno mai riuscirà a porre freno allo strapotere del maiorchino? Io pensavo ad alcuni tennisti che negli ultimi anni mi hanno un po' deluso. Penso a Berdych in primis, passando per Gulbis e Gasquet e finendo su Del Potro, tennisti pieni di talento, piccoli Federer che non riescono a fare il passo decisivo e forse non lo faranno più, per via di infortuni, discontinuità o errori di gioventù. Quello su cui puntare è naturalmente Djokovic, l'unico anche a livello psicologico (ma non solo) ad incutere timore a Nadal, quello più avanti nella maturazione e ormai pronto per diventare numero uno. Più dietro ci sono Soderling e Murray, ottimo atleti e palleggiatori, ma con meno talento e quindi destinati sempre ad ottimi piazzamenti (alla Nalbandian per intenderci). Del Potro quello che potenzialmente può essere il più devastante.
Pensavo più che altro alla stagione su erba: qualcuno di questi, una volta terminato il regno di Federer, riuscirà ad imporsi oppure anche sull'erba tutti subiranno le bordate di Nadal, per i prossimi anni (che, è bene ricordarlo, ne ha vinti già due di Wimbledon)?
Ultima modifica di crash83 il 07.06.11 - 07:58, modificato 2 volte in totale.
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Re: Roland Garros
Non sai quante volte ho pensato questa cosa.. Si, è vero che la storia non si fa con i se e con i ma, ma credo che senza un giocatore così devastante fisicamente avrebbe già superato ampiamente il record di 16 Slam che attualmente detiene assieme a Sampras..crash83 ha scritto:Fermo restando che io ho tifato e tiferò sempre Federer . Pensavo: ma se non fosse esistito Nadal, o magari se fosse esploso un po' più tardi, quanti tornei avrebbe vinto Federer? So che è un discorso che non va fatto, anche perché si potrebbe dire la stessa cosa per Sampras - Agassi... Però, diamine, ma un giocatore come Federer che arriva sistematicamente in finale su ogni superficie e sistematicamente perde con Nadal (ormai ho perso il conto delle finali perse con lo spagnolo), quanto è stato sfigato ad aver beccato questo robot del tennis nei suoi anni d'oro? .
Beh tutta quella brava gente cosa ha fatto per meritarsi l'appellativo di "piccoli Federer"?Purtroppo, adesso che Federer inevitabilmente entrerà nella sua parabola discendente (anche se è dal 2008 che si dice...), qualcuno mai riuscirà a porre freno allo strapotere del maiorchino? Io pensavo ad alcuni tennisti che negli ultimi anni mi hanno un po' deluso. Penso a Berdych in primis, passando per Gulbis e Gasquet e finendo su Del Potro, tennisti pieni di talento, piccoli Federer che non riescono a fare il passo decisivo e forse non lo faranno più, per via di infortuni, discontinuità o errori di gioventù. Quello su cui puntare è naturalmente Djokovic, l'unico anche a livello psicologico (ma non solo) ad incutere timore a Nadal, quello più avanti nella maturazione e ormai pronto per diventare numero uno. Più dietro ci sono Soderling e Murray, ottimo atleti e palleggiatori, ma con meno talento e quindi destinati sempre ad ottimi piazzamenti (alla Nalbandian per intenderci). Del Potro quello che potenzialmente può essere il più devastante.
In ogni caso, si tratta di ottimi tennisti.. Berdych lo scorso anno è stato finalista a Wimbledon, ha un gran talento ed è abbastanza adatto al gioco sull'erba, ma nonostante colpi di fondo devastanti e tutto sommato anche una buona attitudine al gioco di rete paga una troppo scarsa mobilità per essere stabilmente un top-class; Gulbis potenzialmente potrebbe essere un top 10 fisso, tecnicamente è un tennista davvero molto valido e mi piace da matti, ma è troppo preso a rovinare il suo talento con una gestione psicologica dei match disastrosa..; Gasquet è un tennista che adoro veder giocare, ha un talento cristallino (una delle poche vere intelligenze tennistiche rimaste nel circuito) ma purtroppo è nato in un tennis sbagliato.. da nostalgico del favoloso rovescio ad una mano e delle continue variazioni di ritmo lo vorrei sul trono di qualche torneo che conta, ma nel tennis di oggi è praticamente impossibile.
Del Potro rispetto ai sopra-citato è del tutto differente: è un classe 88', due anni in meno di Nadal, ma ha già vinto un Us Open e tutto sommato ha dimostrato che quando è in forma sta con i migliori. Tennista molto potente ma anche tecnicamente dotato, è un bombardiere che nelle giornate migliori è davvero devastante. Un infortunio abbastanza lungo gli ha condizionato gli ultimi mesi di carriera, ma credo che agli Us Open lo ritroveremo protagonista e sul veloce, ripeto, potenzialmente può battere chiunque, forse anche Nadal..
Soderling è un onesto pallettaro e secondo me non molto di più: a parte qualche exploit isolato, se trova qualcuno che picchia più di lui o che lo fa muovere un attimino, non ha armi per contrastarlo.. non vedo troppi margini di miglioramento e difficilmente farà il salto di qualità.
Chiudiamo con Murray: forse ti sei confuso nel catalogarlo come palleggiatore, ma Murray non è assolutamente un Soderling qualsiasi.. Murray credo sia l'unico nei primi 10 (assieme a Federer naturalmente e in parte Novak) ad unire ad una buona solidità da fondo campo, la capacità di variare il gioco: quando è in vena, è anche un piacere vederlo giocare. Infatti il fatto che non abbia ancora conquistato uno Slam (ha fatto 3 finali, però) è principalmente colpa sua, perchè ancora non ha imparato a gestire i match al meglio, e non ha ancora acquisito la capacità (prerogativa dei migliori) di elevare il livello di gioco nei punti che contano. Uno che conquista 15 palle break contro Nadal a Parigi alternando smorzate da urlo a rovesci tagliati e a vincenti di rovescio non lo considero un pallettaro. Benchè a volte si ostini a sparacchiare solo da fondo campo, lo scozzese può molto molto di più.. avesse l'istinto da killer di Nadal, anche lui avrebbe fatto ben altra carriera.[/quote]
Pensavo più che altro alla stagione su erba: qualcuno di questi, una volta terminato il regno di Federer, riuscirà ad imporsi oppure anche sull'erba tutti subiranno le bordate di Nadal, per i prossimi anni (che, è bene ricordarlo, ne ha vinti già due di Wimbledon)?[/quote]
Su erba, o meglio, su questa pseudo-erba Nadal in fin dei conti ha già imparato a giocare, perchè oltre ad avere una fisicità dirompente, una tenuta mentale ferrea e dei colpi da fondo impressionanti, possiede una capacità di adeguarsi alle superfici in breve tempo che fa spavento.
Se l'erba fosse davvero la "vera" erba di Wimbledon, e la palla non saltasse praticamente come sul rosso, lo spagnolo avrebbe ben altre difficoltà a imporre il suo gioco anche a Londra.. purtroppo per esigenze che francamente non comprendo, ormai tutte le superfici si assomigliano, e per lo spagnolo non è difficile trovare i suoi ritmi (alla fine cambia qualcosa ma senza stravolgimenti che avrebbero potuto mettere in crisi il suo gioco) anche a Wimbledon, e soprattutto non puoi metterlo in difficoltà neanche attaccandolo a dismisura, perchè con un erba così lenta i suoi recuperi li fa comunque.. magari un 10% in meno, ma grossomodo ti ributta comunque tutto dall'altra parte.
In generale un anti-Nadal? Per me Djokovic e Del Potro-Murray (nell'ordine) possono mettere in difficoltà lo spagnolo.
Il serbo ha dimostrato di poterlo battere anche sul rosso e questo dimostra una crescita straordinaria che l'ha portato a raggiungere un livello tale da potersela giocare sempre con Nadal, quantomeno senza partire mai battuto. Senza dimenticare che sul cemento probabilmente il favorito, attualmente, è probabilmente lui.
Di Murray ho già scritto su: potenzialmente può battere chiunque, ma per ora non ha ancora dimostrato di poterlo fare con continuità. Ma le armi per farlo ce le ha tutte.
Del Potro, anche di lui ho scritto su, se ritrova la forma fisica perfetta, per me diventa il quinto degno protagonista del gruppo dei 5 (Nadal, Federer, Djokovic, Murray e appunto, Del Potro) che ha qualcosa in più degli altri.
Ultima modifica di MrVaridoianis il 07.06.11 - 11:29, modificato 1 volta in totale.
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Re: Roland Garros
Sì sì ovviamente Murray l'ho definito palleggiatore perché su terra battuta può tenere il ritmo dei veri fondocampisti come Nadal, in quel senso. Ma ovviamente è un giocatore valido per tutte e tre le superfici e per tutti i tipi di gioco, è tutt'altro che un picchiatore.
PS: Sampras al momento ha 14 vittorie negli slam, Federer a 16 lo ha staccato
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Ultima modifica di crash83 il 07.06.11 - 12:48, modificato 1 volta in totale.
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Re: Roland Garros
Pardon hai ragione..crash83 ha scritto:Sì sì ovviamente Murray l'ho definito palleggiatore perché su terra battuta può tenere il ritmo dei veri fondocampisti come Nadal, in quel senso. Ma ovviamente è un giocatore valido per tutte e tre le superfici e per tutti i tipi di gioco, è tutt'altro che un picchiatore.
PS: Sampras al momento ha 14 vittorie negli slam, Federer a 16 lo ha staccato
E per di più Roger può vantare un primato in più: ha vinto anche il RG, mentre l'americano a Parigi non ha mai trionfato
P.S. Questo Wimbledon potrebbe essere quello di Murray: se fisicamente recupera dal fastidio alla caviglia e lima i soliti difetti caratteriali, può fare un gran torneo..
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Re: Roland Garros
Un paio di giocatori che qualcosina hanno vinto, un paio di sprovveduti, hanno commentato il match tra Federer e Nadal..
La somma dei due autorevoli pareri secondo me rende ragione di quello che vediamo in campo nelle supersfide tra i due..
Ha detto Wilander:
“Il problema è sempre lo stesso. Anche quelle volte in cui Roger batte Rafa tennisticamente non lo batte mai mentalmente. Perché una volta Roger possa sperare di vincere bisognerà che gli faccia ancora più male nella prima mezzora. Gli deve fare così male mentalmente da trasmettergli questo (duro) messaggio: “Giochi come una m****! Io ti faccio vedere come si gioca a tennis, tutti i colpi che non hai e ti vado a fare il c*** così”
Ha detto Agassi:
“Nadal ha previsto di vincere questo torneo e di ritrovarsi di fronte a un avversario contro il quale ha giocato tante volte. E si è trovato perfettamente a suo agio. Sembra facile dire che bisognerebbe attaccarlo di più: oggi quando sei a rete la palla ti arriva troppo veloce negli angoli, non riesci più a coprire le righe. Bisogna riflettere due volte prima di andare a rete a tentare una volee decisiva. Mi sono accorto di questa evoluzione a Montreal contro Nadal nel 2005 quando l’ho incontrato per la prima volta…Liftava talmente la palla, utilizzava talmente bene i cross stretti che il campo era diventato improvvisamente più grande da coprire..Mi ricordo di aver fatto degli sforzi incredibili di posizione e d’aver preso rischi enormi per cercare di arginarlo. Il tennis è diventato allora un altro gioco…”.
Direi che Agassi in particolar modo ha messo in luce gli aspetti del tennis di Nadal e di quanto in generale sia cambiato questo sport negli anni..
La somma dei due autorevoli pareri secondo me rende ragione di quello che vediamo in campo nelle supersfide tra i due..
Ha detto Wilander:
“Il problema è sempre lo stesso. Anche quelle volte in cui Roger batte Rafa tennisticamente non lo batte mai mentalmente. Perché una volta Roger possa sperare di vincere bisognerà che gli faccia ancora più male nella prima mezzora. Gli deve fare così male mentalmente da trasmettergli questo (duro) messaggio: “Giochi come una m****! Io ti faccio vedere come si gioca a tennis, tutti i colpi che non hai e ti vado a fare il c*** così”
Ha detto Agassi:
“Nadal ha previsto di vincere questo torneo e di ritrovarsi di fronte a un avversario contro il quale ha giocato tante volte. E si è trovato perfettamente a suo agio. Sembra facile dire che bisognerebbe attaccarlo di più: oggi quando sei a rete la palla ti arriva troppo veloce negli angoli, non riesci più a coprire le righe. Bisogna riflettere due volte prima di andare a rete a tentare una volee decisiva. Mi sono accorto di questa evoluzione a Montreal contro Nadal nel 2005 quando l’ho incontrato per la prima volta…Liftava talmente la palla, utilizzava talmente bene i cross stretti che il campo era diventato improvvisamente più grande da coprire..Mi ricordo di aver fatto degli sforzi incredibili di posizione e d’aver preso rischi enormi per cercare di arginarlo. Il tennis è diventato allora un altro gioco…”.
Direi che Agassi in particolar modo ha messo in luce gli aspetti del tennis di Nadal e di quanto in generale sia cambiato questo sport negli anni..
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