Pensieri e parole

[RUMePERA]

Guarda, leggevo ieri che si poteva benissimo consegnare una classifica ai fini delle iscrizioni alle coppe europee senza dover per forza assegnare il titolo, toh.

http://download.ju29ro.com/sentenze/par ... 3saggi.pdf

[19angelo85]

io non capisco come fate a sentire vostro uno scudetto che non avete conquistato sul campo.

Il problema di alcuni interisti si intende (non Angelo e Nicchio che anche se sono interisti è un piacere confrontarsi)è quello di ritenere gli anni di calciopoli una sorta di sistema che penalizzava l'inter,che non vinceva solo perchè c'era il sistema,dimenticando però tutti gli sbagli che faceva Moratti,tutti i milioni butatti al ce.sso per la sua ignoranza!!
Tanto Facchetti anche se sbagliava,sempre in minoranza facecva i raggiri rispetto ad altri.

No Peppe guarda, io sono il primo a dire che la Juve non era più forte dell'Inter ma era NETTAMENTE più forte dell'Inter e avrebbe vinto lo scudetto a mani basse ugualmente. Con la stessa onestà però ti dico che vedere una serie infinita di episodi che per anni hanno sempre favorito una squadra mi lascia qualche dubbio.

Negli atti leggo che le chiamate sono in merito a un Inter-Juve 2-2 del 28/11/2004 (al 78.mo Inter-Juve 0-2)
In successive telefonate, si parla di incontri riservati, cene con mogli ecc.
In un'altra dopo Bergamo si duole con Facchetti perchè Paparesta era "praparato a farle bene". Inter-Chievo 1-1
Poi si fa riferimento a una gara di coppa con l'Atalanta (0-1 per l'Inter), con il Palermo (2-0 per l'Inter), con il Milan (1-0 per il Milan).
Ancora, Bergamo illusta a Facchetti le designazioni ecc ecc
Grave invece è quando Facchetti chiede di riferire all'arbitro Bertini che "domani è determinante". ---> Cagliari-Inter 1-1

Ora non ho tempo di leggere proprio tutto tutto da quel poco che ho visto emerge che sicuramente sono stati fatti tentativi per condizionare la classe arbitrale.

[rossoblu]

fuori dal mondo x 2 giorni...cosa ascolto al tg5 stamattina?......

[HappySall1]

Io ho un'impressione: leggo che Palazzi ha messo dentro il calderone Inter, Palermo (Foschi), Udinese (Spalletti), Empoli (Corsi), Livorno (Spinelli), Cagliari (Cellino), Chievo (Campedelli) e forse dimentico qualcuno. Juve, Milan, Fiorentina e Reggina furono già penalizzate all'epoca. Ciò significa che era un andazzo normale e più che comune agire in un certo modo! Sottolineo che nè allora nè ora c'è un vero e proprio illecito (Chiunque offre o promette denaro o altra utilità o vantaggio a taluno dei partecipanti ad una competizione sportiva al fine di raggiungere un risultato diverso da quello conseguente al corretto e leale svolgimento della competizione) ma quel "sistema" era diventata la norma. Io francamente punirei i dirigenti federali e arbitrali di allora perchè, di fronte ad una situazione così diffusa ed incancrenita, non potevano non sapere!!! Tutti parlavano con tutti, lo sapevamo noi da casa e volete che non lo sapessero loro? Se avessero dovuto emettere le giuste sentenze a suo tempo e mandare in B altre squadre con lo stesso criterio della Juve, secondo voi che Serie A ci sarebbe stata l'anno dopo? Vi ricordo che Genoa e Napoli erano ancora in B... Fu comodo per tutti, tranne che per la Juve, risolvere in maniera sommaria quella situazione. Così come le carte sulla Juve, che giacevano da mesi nei cassetti di Carraro, furono tirate fuori ad hoc, così ora s'è fatta la stessa cosa. Guarda caso a prescrizione maturata...
Mi fa rabbia soltanto pensare ai solassi messi in piedi in questi anni dagli interisti sul calcio pulito, sul calcio degli onesti e sugli scudetti conquistati sul campo quando già da anni i legali di Moggi, sbobinando ciò che i Carabinieri non avevano sbobinato a suo tempo, avevano reso note quelle intercettazioni che solo oggi sono oggetto di pseudo sentenza.
E mi fa rabbia sentire ancora oggi il sig. Moratti negare tutto, persino l'evidenza. Calciopoli giustificò decenni di insuccessi interisti e qusta nuova situazione per lui diventa inaccettabile. Eppure basterebbe rinunciare alla prescrizione, andare a regolare processo e dimostrare a tutti l'innocenza sua e di quell'anima buona di Facchetti.

[RUMePERA]

Io ho un'impressione: leggo che Palazzi ha messo dentro il calderone Inter, Palermo (Foschi), Udinese (Spalletti), Empoli (Corsi), Livorno (Spinelli), Cagliari (Cellino), Chievo (Campedelli) e forse dimentico qualcuno. Juve, Milan, Fiorentina e Reggina furono già penalizzate all'epoca. Ciò significa che era un andazzo normale e più che comune agire in un certo modo! Sottolineo che nè allora nè ora c'è un vero e proprio illecito (Chiunque offre o promette denaro o altra utilità o vantaggio a taluno dei partecipanti ad una competizione sportiva al fine di raggiungere un risultato diverso da quello conseguente al corretto e leale svolgimento della competizione) ma quel "sistema" era diventata la norma. Io francamente punirei i dirigenti federali e arbitrali di allora perchè, di fronte ad una situazione così diffusa ed incancrenita, non potevano non sapere!!! Tutti parlavano con tutti, lo sapevamo noi da casa e volete che non lo sapessero loro? Se avessero dovuto emettere le giuste sentenze a suo tempo e mandare in B altre squadre con lo stesso criterio della Juve, secondo voi che Serie A ci sarebbe stata l'anno dopo? Vi ricordo che Genoa e Napoli erano ancora in B... Fu comodo per tutti, tranne che per la Juve, risolvere in maniera sommaria quella situazione. Così come le carte sulla Juve, che giacevano da mesi nei cassetti di Carraro, furono tirate fuori ad hoc, così ora s'è fatta la stessa cosa. Guarda caso a prescrizione maturata...
Mi fa rabbia soltanto pensare ai solassi messi in piedi in questi anni dagli interisti sul calcio pulito, sul calcio degli onesti e sugli scudetti conquistati sul campo quando già da anni i legali di Moggi, sbobinando ciò che i Carabinieri non avevano sbobinato a suo tempo, avevano reso note quelle intercettazioni che solo oggi sono oggetto di pseudo sentenza.
E mi fa rabbia sentire ancora oggi il sig. Moratti negare tutto, persino l'evidenza. Calciopoli giustificò decenni di insuccessi interisti e qusta nuova situazione per lui diventa inaccettabile. Eppure basterebbe rinunciare alla prescrizione, andare a regolare processo e dimostrare a tutti l'innocenza sua e di quell'anima buona di Facchetti.

Guarda, il tuo intervento è semplicemente perfetto.

[HappySall1]

[ogeid36]

Io ho un'impressione: leggo che Palazzi ha messo dentro il calderone Inter, Palermo (Foschi), Udinese (Spalletti), Empoli (Corsi), Livorno (Spinelli), Cagliari (Cellino), Chievo (Campedelli) e forse dimentico qualcuno. Juve, Milan, Fiorentina e Reggina furono già penalizzate all'epoca. Ciò significa che era un andazzo normale e più che comune agire in un certo modo! Sottolineo che nè allora nè ora c'è un vero e proprio illecito (Chiunque offre o promette denaro o altra utilità o vantaggio a taluno dei partecipanti ad una competizione sportiva al fine di raggiungere un risultato diverso da quello conseguente al corretto e leale svolgimento della competizione) ma quel "sistema" era diventata la norma. Io francamente punirei i dirigenti federali e arbitrali di allora perchè, di fronte ad una situazione così diffusa ed incancrenita, non potevano non sapere!!! Tutti parlavano con tutti, lo sapevamo noi da casa e volete che non lo sapessero loro? Se avessero dovuto emettere le giuste sentenze a suo tempo e mandare in B altre squadre con lo stesso criterio della Juve, secondo voi che Serie A ci sarebbe stata l'anno dopo? Vi ricordo che Genoa e Napoli erano ancora in B... Fu comodo per tutti, tranne che per la Juve, risolvere in maniera sommaria quella situazione. Così come le carte sulla Juve, che giacevano da mesi nei cassetti di Carraro, furono tirate fuori ad hoc, così ora s'è fatta la stessa cosa. Guarda caso a prescrizione maturata...
Mi fa rabbia soltanto pensare ai solassi messi in piedi in questi anni dagli interisti sul calcio pulito, sul calcio degli onesti e sugli scudetti conquistati sul campo quando già da anni i legali di Moggi, sbobinando ciò che i Carabinieri non avevano sbobinato a suo tempo, avevano reso note quelle intercettazioni che solo oggi sono oggetto di pseudo sentenza.
E mi fa rabbia sentire ancora oggi il sig. Moratti negare tutto, persino l'evidenza. Calciopoli giustificò decenni di insuccessi interisti e qusta nuova situazione per lui diventa inaccettabile. Eppure basterebbe rinunciare alla prescrizione, andare a regolare processo e dimostrare a tutti l'innocenza sua e di quell'anima buona di Facchetti.

Farti l'applauso è poco,discorso perfetto,quoto pure le virgole

[19angelo85]

Attacchi gratuiti, sentenze anticipate e ipotesi di reato: riflettiamoci

La relazione di Stefano Palazzi ha avuto l’effetto di un bocconcino di filetto dato a un branco di cani tenuti a stecchetto per mesi e costretti ad abbaiare notte e giorno per avere un po’ di attenzione. Ovviamente, quel bocconcino non può essere sufficiente a sfamarli ed essi continueranno ancora di più a fare baccano per averne ancora. Siamo tornati in pieno clima Calciopoli, il tutto a causa di una relazione che va presa per quello che è: un atto di accusa da parte di un pubblico ministero, che è lì per chiedere la pena massima nei confronti di chi, a suo dire (è giusto sottolinearlo), ha commesso un reato. Non si tratta di una sentenza, per quanto in molti ormai la definiscano così e siano pronti a invocare il boia per il colpevole. A dare un giudizio deve essere una terza parte, un giudice imparziale, che esaminati i fatti e ascoltate le due campane (già, perché se una è Palazzi, l’altra deve essere necessariamente l’Inter) potrà emettere, nella massima serenità, una sentenza. Sentenza che può essere di assoluzione, per quanto gran parte dell’opinione pubblica auspichi che si arrivi a una condanna.

Siamo comunque nel campo dell’ipotesi, perché non ci sarà alcuna sentenza in quanto la sopraggiunta prescrizione impedisce di procedere a livello giuridico nei confronti dell’Inter (Palazzi a dire il vero sostiene il contrario), principale accusata non fosse altro perché a breve il Consiglio Federale dovrà stabilire se revocarle lo scudetto 2006 per comportamento anti-sportivo. Una decisione incostituzionale, perché come lo stesso Palazzi ha sottolineato, pur considerandolo un gesto corretto, la Federcalcio non ha il potere di intervenire su una situazione ormai intoccabile dal punto di vista legale. Per questa ragione chi dà per scontata la revoca del titolo nei confronti dell’Inter è invitato a frenare gli entusiasmi.

Tornando a Palazzi, come il presidente Moratti ha tenuto a sottolineare, il suo è stato un attacco grave, sbagliato e si potrebbe aggiungere ‘gratuito’, perché alcune considerazioni personali che vanno al di là dell’analisi dei fatti sarebbero dovute rimanere nella sua testa e non godere di visibilità nelle 25 pagine della sua relazione. In questo modo il procuratore federale ha aizzato ulteriormente coloro che vorrebbero la società F.C. Internazionale colpevole alla pari di altre ‘vittime’ del processo Calciopoli. Tali pareri hanno dato fiato alle bocche di troppi opinionisti o presunti tali, compreso chi ha recentemente subito una radiazione da ogni ruolo nel calcio e ormai da anni, invece di rimanere in dovuto silenzio per le responsabilità di cui si è macchiato (non è un parere, ci sono delle sentenze) non smette di esprimere la propria opinione come se nulla fosse accaduto nei propri confronti e come se fosse un guru del pallone sempre pronto a dispensare perle di saggezza. Ovviamente, anche ieri l’occasione di esprimere la propria idea sulle impressioni di Palazzi è stata colta al volo.

Da qualche ora a questa parte i servizi, i dibattiti e gli articoli basati sul concetto di ‘anche l’Inter è disonesta come le altre sono abbondati, perché in Italia basta poco per condannare. L’idea di presunzione di innocenza, cardine della costituzione, è totalmente fuori moda. Troppo facile puntare il dito, sparare sentenze prima di un giudice e fregarsene delle conseguenze. Le intercettazioni cui ha fatto riferimento Palazzi erano note da tempo, non c’è alcuna novità in tal senso. E rispetto ad altre società alle quali l’Inter è stata comparata, i contenuti sono ben diversi. Giacinto Facchetti, il principale capro espiatorio, intratteneva sì discussioni telefoniche con rappresentanti istituzionali del mondo arbitrale, ma ciò accadeva quando non c’era alcuna legge che lo vietava (emessa dopo lo scandalo 2006). Tornando ai contenuti, dalla voce di Facchetti non si evincono altro che richieste di regolarità, di imparzialità e di trasparenza a personaggi che non la garantivano pur essendo pagati (bene) per farlo. Facchetti non ha mai distribuito sim svizzere, non ha mai fatto le griglie al telefono, non ha mai indicato quale arbitro punire e come farlo, non ha mai ordinato rappresaglie nei confronti di colleghi o altri addetti ai lavori e non ha mai dirottato il mercato grazie al supporto di una società amica. Qualcun altro sì, Facchetti mai.

Pertanto, il concetto di responsabilità comune e paritaria è ridicolo. L’idea di ‘tutti colpevoli o nessuno’ lo è altrettanto. Ci vuole equilibrio nelle valutazioni e oltre ai contenuti le conferme arrivano dall’albo d’oro: di quali vantaggi ha goduto l’Inter, che secondo Palazzi cercava di ottenerli? Quello di cartone del 2006 è stato il primo scudetto conquistato dal 1989, mentre altre due società si dividevano l’intero piatto negli anni successivi. Quanto basta per dubitare sulla regolarità di quei tornei, anche alla luce delle intercettazioni relative alle stagione 2004/2005 e 2005/2006. Un’evidenza tale che lo stesso Facchetti, interagendo con i vari Bergamo e Pairetto, voleva tamponare onde evitare che il trend illecito proseguisse. E per questo oggi è giudicato colpevole alla pari di altri pescati con le mani nella marmellata e la bocca ancora sporca per averne mangiata a dismisura. Moratti ha definito l’attacco di Palazzi contro il compianto Cipe inaccettabile e di cattivo gusto e dispiace che anche chi ne conosceva la trasparenza e correttezza si sia messo dalla parte del procuratore federale solo per interessi personali.

Macchiare l’immagine di un esempio come uomo e come sportivo, che oggi non può sedersi davanti a un giudice per difendersi, è vergognoso oltre che irresponsabile. Per salvare il proprio fondoschiena molta gente non si preoccupa di commettere ulteriori nefandezze, chiedendo un trattamento pari a colui con il quale non avrebbero neanche meritato di incrociare lo sguardo. Stiamo scadendo nel ridicolo e il buon senso sta lasciando inesorabilmente spazio all’anarchia, al disordine e alle rivolte popolari incontrollate. Non c’è nulla che lasci anche solo ipotizzare un’attività illecita uguale a quella per cui altre società sono state condannate e pur essendo ormai il tutto caduto in prescrizione, dispiace enormemente che la relazione di Palazzi sia diventato uno spunto per alimentare la sete di sangue di personaggi che ancora oggi dovrebbero solo prendere atto delle proprie responsabilità e limitarsi a guardare avanti. Moratti difenderà l’immagine di Facchetti fino in fondo e farà di tutto per tenersi lo scudetto 2006. E con lui anche il popolo nerazzurro, stanco di essere considerato alla pari di chi è stato giudicato colpevole e punito persino meno di quanto avrebbe meritato.

Il 18 luglio, o forse prima, si saprà che fine farà lo scudetto 2006. Di certo la relazione del procuratore federale e le sue aggiunte non richieste potranno influenzare non poco chi sarà chiamato a decidere. Molto dipenderà dal potere del Consiglio Federale su questo tavolo: può o non può intervenire su una situazione ormai caduta giuridicamente in prescrizione? Qualsiasi sarà il verdetto, le polemiche di certo non terminerebbero perché pur ottenendo ciò che vogliono, vale a dire la revoca del titolo, i detrattori dei nerazzurri insisteranno nel sollevare polveroni per la storia della prescrizione, che ha salvato a loro dire l’F.C. Internazionale da punizioni esemplari (c’è chi ha addirittura ipotizzato la serie B…). Se poi lo scudetto rimanesse all’Inter, apriti cielo. Sarebbe l’ennesimo putiferio di polemiche e chissà come si comporterà Andrea Agnelli, che da anni si è autoeletto ‘Giovanna d’Arco’ di questa crociata del popolo bianconero, mascherando così l’incapacità manageriale della società che rappresenta e che colleziona una stagione fallimentare dietro l’altra. Anche questi comportamenti mettono in risalto le doti umane di determinati personaggi, che farebbero meglio a esporsi meno, per il bene loro e del calcio italiano.

Ultimo appunto di questa triste vicenda: la Juventus F.C. sostiene che il palmares non va in prescrizione, per raggiungere l'obiettivo della revoca. Se questa è la posizione del club bianconero, vorrà dire che non solleverà alcuna obiezione qualora un organo imparziale valutasse con la massima attenzione i campionati svoltisi tra il 1994 e il 2003, periodo durante il quale la famigerata Triade è stata alla guida della società torinese e ha portato a casa ben 5 scudetti, compreso quello scandaloso del 1998 e quello ampiamente discutibile del 2002, entrambi soffiati all'Inter. Se, come sottolineato, il palmares non va in prescrizione, forse è il caso di valutare meglio cosa sia accaduto in quegli anni, magari intervenendo sull'albo d'oro. Al Giovin signore, considerato il suo punto di vista, di certo non dispiacerà. Vero?

Fonte: fcinternews.it

[Meridiano]

Io ho un'impressione: leggo che Palazzi ha messo dentro il calderone Inter, Palermo (Foschi), Udinese (Spalletti), Empoli (Corsi), Livorno (Spinelli), Cagliari (Cellino), Chievo (Campedelli) e forse dimentico qualcuno. Juve, Milan, Fiorentina e Reggina furono già penalizzate all'epoca. Ciò significa che era un andazzo normale e più che comune agire in un certo modo! Sottolineo che nè allora nè ora c'è un vero e proprio illecito (Chiunque offre o promette denaro o altra utilità o vantaggio a taluno dei partecipanti ad una competizione sportiva al fine di raggiungere un risultato diverso da quello conseguente al corretto e leale svolgimento della competizione) ma quel "sistema" era diventata la norma. Io francamente punirei i dirigenti federali e arbitrali di allora perchè, di fronte ad una situazione così diffusa ed incancrenita, non potevano non sapere!!! Tutti parlavano con tutti, lo sapevamo noi da casa e volete che non lo sapessero loro? Se avessero dovuto emettere le giuste sentenze a suo tempo e mandare in B altre squadre con lo stesso criterio della Juve, secondo voi che Serie A ci sarebbe stata l'anno dopo? Vi ricordo che Genoa e Napoli erano ancora in B... Fu comodo per tutti, tranne che per la Juve, risolvere in maniera sommaria quella situazione. Così come le carte sulla Juve, che giacevano da mesi nei cassetti di Carraro, furono tirate fuori ad hoc, così ora s'è fatta la stessa cosa. Guarda caso a prescrizione maturata...
Mi fa rabbia soltanto pensare ai solassi messi in piedi in questi anni dagli interisti sul calcio pulito, sul calcio degli onesti e sugli scudetti conquistati sul campo quando già da anni i legali di Moggi, sbobinando ciò che i Carabinieri non avevano sbobinato a suo tempo, avevano reso note quelle intercettazioni che solo oggi sono oggetto di pseudo sentenza.
E mi fa rabbia sentire ancora oggi il sig. Moratti negare tutto, persino l'evidenza. Calciopoli giustificò decenni di insuccessi interisti e qusta nuova situazione per lui diventa inaccettabile. Eppure basterebbe rinunciare alla prescrizione, andare a regolare processo e dimostrare a tutti l'innocenza sua e di quell'anima buona di Facchetti.

Guarda, il tuo intervento è semplicemente perfetto.

Da appalusi

[Nicchio]

Vedi però è questo aspetto che io non condivido.
Sono d’accordo con voi sul fatto di rimuovere lo scudetto del 2006 all’Inter così come sono d’accordo con voi che le frasi dette da Moratti siano inopportune. Sono d’accordo che anche l’Inter abbia commesso degli illeciti.
Non sono però d’accordo sul “tutti rubano nella stessa maniera”. Stiamo restringendo il processo calciopoli a semplici telefonatine (che rappresentano comunque un illecito sportivo) che i vari dirigenti facevano alla classe arbitrale. Il potere di Moggi nel calcio mi sembra che andasse ben oltre.
Nelle telefonati di Facchetti si chiedono quasi esclusivamente garanzie sulla professionalità arbitrale, e si cerca di convincere il designatore sull'assegnare un arbitro per la partita dell'Inter rispetto all’altro.
Nelle telefonate di Moggi si captano, invece, cose ben più gravi: designazioni a tavolino di terne arbitrali anche in partite in cui la Juventus non era direttamente coinvolta, telefonate dirette ad arbitri in cui Moggi chiedeva di ammonire giocatori diffidati in modo da farli saltare la successiva partita con la Juventus ecc… Se permettete mi sembrano un pochino più gravi.
Senza considerare che Moggi gestiva il 50% del traffico di giocatori delle squadre di Serie A. Perché. Come ho già detto, ribadisco e insito, anche se processo separato e con persone diverse coinvolte (il figlio di Moggi), non posso non insospettirmi quando vedo che la Juve va a giocare a Siena contro 11 giocatore il cui cartellino è gestito comunque dalla famiglia Moggi. Secondo voi se oggi i cartellini di Sanchez, di Pastore e di Hamsik fossero gestiti dalla Gea quante probabilità avrebbero questi giocatori di approdare all’Inter? Quante al Milan? Quante alla Juve?

Per cui non riduciamo le colpe di Moggi a un “dai mamma ma hanno fatto tutti sciopero e anche io non sono entrato” perché è ridicolo.

[Nicchio]

Commento del direttore della Gazzetta dello Sport, secondo me, molto condivisibile:

http://www.gazzetta.it/Calcio/05-07-201 ... 0931.shtml

[MagicoGonzalez]

Io ho un'impressione: leggo che Palazzi ha messo dentro il calderone Inter, Palermo (Foschi), Udinese (Spalletti), Empoli (Corsi), Livorno (Spinelli), Cagliari (Cellino), Chievo (Campedelli) e forse dimentico qualcuno. Juve, Milan, Fiorentina e Reggina furono già penalizzate all'epoca. Ciò significa che era un andazzo normale e più che comune agire in un certo modo! Sottolineo che nè allora nè ora c'è un vero e proprio illecito (Chiunque offre o promette denaro o altra utilità o vantaggio a taluno dei partecipanti ad una competizione sportiva al fine di raggiungere un risultato diverso da quello conseguente al corretto e leale svolgimento della competizione) ma quel "sistema" era diventata la norma. Io francamente punirei i dirigenti federali e arbitrali di allora perchè, di fronte ad una situazione così diffusa ed incancrenita, non potevano non sapere!!! Tutti parlavano con tutti, lo sapevamo noi da casa e volete che non lo sapessero loro? Se avessero dovuto emettere le giuste sentenze a suo tempo e mandare in B altre squadre con lo stesso criterio della Juve, secondo voi che Serie A ci sarebbe stata l'anno dopo? Vi ricordo che Genoa e Napoli erano ancora in B... Fu comodo per tutti, tranne che per la Juve, risolvere in maniera sommaria quella situazione. Così come le carte sulla Juve, che giacevano da mesi nei cassetti di Carraro, furono tirate fuori ad hoc, così ora s'è fatta la stessa cosa. Guarda caso a prescrizione maturata...
Mi fa rabbia soltanto pensare ai solassi messi in piedi in questi anni dagli interisti sul calcio pulito, sul calcio degli onesti e sugli scudetti conquistati sul campo quando già da anni i legali di Moggi, sbobinando ciò che i Carabinieri non avevano sbobinato a suo tempo, avevano reso note quelle intercettazioni che solo oggi sono oggetto di pseudo sentenza.
E mi fa rabbia sentire ancora oggi il sig. Moratti negare tutto, persino l'evidenza. Calciopoli giustificò decenni di insuccessi interisti e qusta nuova situazione per lui diventa inaccettabile. Eppure basterebbe rinunciare alla prescrizione, andare a regolare processo e dimostrare a tutti l'innocenza sua e di quell'anima buona di Facchetti.

Spettacolare analisi pisello

[HappySall1]

Onorato dei vostri complimenti
Vorrei fare solo altre due osservazioni...
Il campionato 2005/06 era evidentemente compromesso; non voglio dire nè irregolare nè falsato ma, dopo quella lunga calda estate, semplicemente compromesso. Stava dunque al buon senso degli allora Commissari non assegnarlo, come tra l'altro fatto con quello 2004/05. Abbinarlo nell'albo d'oro all'Inter (che ebbe pure il barbaro coraggio di festeggiarlo...) fu un atto che giudicherei... frettoloso ed mprovvido. E di quell'atto nessuno a tutt'oggi s'è voluto assumere la paternità!
Discutiamo il Sig. Moggi su tutto ma non sulle sue capacità manageriali, che non sono di certo quelle di Branca o di Oriali... Pochi amano ricordare come al Juve del primo Lippi si autofinanziasse, visto che grande madre Fiat aveva da mo' chiuso i rubinetti. Ed ogni anno vendeva un big e per questo veniva data come "non vincente": via Baggio, poi Vialli e Ravanelli, poi Vieri, Zidane ecc ecc. Eppure non solo in Italia ma anche in Europa e nel Mondo (anche lì con arbitri compiacenti e designatori arbitrali amici) continuava a primeggiare. Chi opera nel commercio sa bene che le posizioni dominanti si conquistano col tempo e la fatica, ma sono quelle che tutti vogliono avere. Perchè ci si sorprende se Moggi (la Juve) in quegli anni l'avevano? So che siamo in tanti di Catania e sappiamo bene quanto siano contestati dalle nostre parti i modi e le tecniche del nostro Direttore Lo Monaco. Forse dobbiamo rabbrividire per le minacce di Moggi a Blasi e non per quelle di Lo Monaco a Plasmati o Falsini? E' un mondaccio quello del calcio e se vuoi primeggiare devi avere il pelo. E Moggi, a Roma, Torino granata, Napoli e Torino bianconera, ce l'ha avuto.

[Nicchio]

Onorato dei vostri complimenti
Vorrei fare solo altre due osservazioni...
Il campionato 2005/06 era evidentemente compromesso; non voglio dire nè irregolare nè falsato ma, dopo quella lunga calda estate, semplicemente compromesso. Stava dunque al buon senso degli allora Commissari non assegnarlo, come tra l'altro fatto con quello 2004/05. Abbinarlo nell'albo d'oro all'Inter (che ebbe pure il barbaro coraggio di festeggiarlo...) fu un atto che giudicherei... frettoloso ed mprovvido. E di quell'atto nessuno si a tutt'oggi s'è voluto assumersi la paternità!
Il Sig. Moggi ha dimostrato con la sua carriera le sue capacità manageriali, che sono di certo quelle di Branca o di Oriali... Pochi amano ricordare come al Juve del primo Lippi si autofinanziasse, visto che grande madre Fiat aveva da mo' chiuso i rubinetti. Ed ogni anno vendeva un big e per questo veniva data come "non vincente": via Baggio, poi Vialli e Ravanelli, poi Vieri, Zidane ecc ecc. Eppure non solo in Italia ma anche in Europa e nel Mondo (anche lì con arbitri compiacenti e designatori arbitrali amici) continuava a primeggiare. Chi opera nel commercio sa bene che le posizioni dominanti si conquistano col tempo e la fatica, ma sono quelle che tutti vogliono avere. Perchè ci si sorprende se Moggi (la Juve) in quegli anni l'avevano? So che siamo in tanti di Catania e sappiamo bene quanto siano contestati dalle nostre parti i modi e le tecniche del nostro Direttore Lo Monaco. Forse dobbiamo rabbrividire per le minacce di Moggi a Blasi e non per quelle di Lo Monaco a Plasmati o Falsini? E' un mondaccio quello del calcio e se vuoi primeggiare devi avere il pelo. E Moggi, a Roma, Torino granata, Napoli e Torino bianconera, ce l'ha avuto.

Quoto la prima parte.
Le capacità prettamente tecniche da ds di Moggi erano straordinarie e ribadisco che la Juventus di quell’anno era mostruosa. Ma penso che questo nessuno l’abbia mai messo in discussione.

Mi lascia molto, molto perplesso l’ultima parte. Spero di aver capito male.
Tu sostieni che in un mondo sporco come quello del calcio è da inneggiare colui che, come Moggi, riesce ad emergere sugli altri indipendente dal modo con cui riesce a farlo? E’ un grande colui che in mondo di criminali riesce ad ottenere il rispetto e il potere su tutti?

[HappySall1]

Per carità, temo di aver espresso male il mio concetto...
Quando parlo di pelo sullo stomaco non intendo di essere un criminale ma di saper... galleggiare.
Ti facevo prima l'esempio del commercio perchè ci sto dentro da 16 anni e se non ti sai districare, sempre entro i confini del buon senso e della legalità, difficilmente riesci ad andare avanti.
Anche a me piacerebbe un mondo del calcio popolato più da "Dini Zoff" che dai tanti personaggi mediocri che invece popolano le tribune dei nostri stadi e le poltrone delle nostre amate società.