Buffon
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Questa intervista mi è piaciuta tantissimo,soprattutto per la schiettezza e il realismo con cui ha analizzato l'inizio della prossima stagione e non secondo i valori assoluti e i proclami che siamo soliti fare da un paio d'anni a questa parte
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Re: Buffon
Gigi uno di noi... gigi uno di noi
IL TRAPIANTO E' VITA!
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Re: Buffon
La Repubblica - Buffon sindacalista: "Basta notturne folli e altre imposizioni"
«Il rispetto è un diritto dei calciatori. Ma finora sono state prese decisioni senza che noi venissimo ma consultati. Beh, credo proprio che sia arrivato il momento di farci sentire… ». Gigi Buffon, al telefono da Bardonecchia, si fa sentire, eccome. Il portiere bianconeroazzurro è fra i leader del nuovo sindacato calciatori (Anc), riservato ai calciatori di serie A, «più qualcuno di B», in antitesi col sindacato storico, l’Aic, nato nel 1986, che tutela anche i dilettanti ma ora dai rivali viene considerato «inadeguato e incapace di fare proposte».
Ma voi vi occupate solo dei calciatori ricchi: oltre a lei ci sono Viviano, Floccari, Doni, Floccari, Biondini, Zarate, Palombo…
«No, non è così: non siamo la lobby dei ricchi, e non è vero nemmeno che siamo contro l’Aic. Semmai di supporto. Per ora siamo una settantina di iscritti, ma puntiamo ad arrivare a cento. Poi…».
Poi?
«Poi faremo sentire la nostra voce, eccome. Perché, come ho detto, è una questione di rispetto. I calciatori devono contare di più. Esempio? Il calendario, gli orari delle notturne. Ricordo ancora nitidamente un Juventus- Milan giocato di sera a meno cinque… Beh, è assurdo: i giocatori rischiano di farsi male e per i tifosi che spettacolo è? Non possiamo accettare certe imposizioni. E poi c’è da cambiare i campionati: il nostro progetto è una serie A a 18-20 squadre, una B al massimo a venti e la C, la Lega Pro, che diventa semiprofessionistica. Meno partite, quindi, soprattutto d’inverno».
Come farete a far valere le vostre ragioni?
«Apriamo un dialogo con tutte le istituzioni: ripeto, i calciatori devono contare di più, sono i protagonisti, gli attori, no? Certo, sinora è stata colpa anche nostra. E’ assurdo, ad esempio, che vengono fatte proposte regolamentari a nostra insaputa. Bisogna dialogare per proporre qualcosa di costruttivo. Per il bene comune. Anche perché il nostro calcio deve avere più visibilità all’estero. La forza è nelle idee, non nel numero degli iscritti. Qui servono le teste, e non le facce. E noi sappiamo cosa fare, e cosa chiedere…».
http://www.tuttojuve.com/?action=read&idnotizia=56465
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Re: Buffon
Buffon: "Juve, il progetto mi piace: torniamo grandi"
Intervistato in esclusiva da Goal.com UK, Gianluigi Buffon ha parlato della sua Juventus: "Cinque anni fa, quando la storia della Juventus è cambiata, ho sposato il progetto di rinascita del club.La società ha cercato di seguirlo nel corso degli anni, ma i risultati non sono arrivati. Non è andata come era stato previsto, ora dobbiamo raggiungere i nostri obiettivi il prima possibile".
Un presente fuori dalla più grande competizione europea: "Non essere in Champions è frustrante per giocatori come me o Alessandro, abituati a giocare sempre ad altissimi livelli. Il fatto che non ci saremo per il secondo anno consecutivo vuol dire che dobbiamo lavorare meglio per arrivare a certi traguardi nel futuro. Ora che soltanto tre italiane potranno fare la Champions, tra l'altro, sarà ancora più difficile".
Una crisi non solo della Juventus, ma anche degli altri club italiani che lo scorso anno hanno fallito: "Le ragioni della crisi dei club italiani in Europa non credo siano da ricondurre al livello del campionato. E' una questione di capitali. Oggi in Italia gira meno denaro rispetto ad altre nazioni, è chiaro che ci siano delle conseguenze sui risultati".
Si aspetta un top player, intanto però Gigi garantisce la sua permenenza in bianconero: “Non avrò problemi a restare alla Juventus finchè il progetto sarà ambizioso come oggi". Lui, un vincente, che vorrebbe in squadra altri campioni: "La Juventus oggi ha meno appeal di qualche tempo fa. I giocatori importanti vogliono fare la Champions League, e in assenza di questa chiedono ingaggi stellari che la società non è disposta a concedere. Il budget pesa, la differenza tra quello della Juve e i top club delle altre nazioni è importante".
Un futuro, quello di Buffon, sempre più legato a Torino, sempre che la volontà di giocatore e club vada a braccetto: "Ad oggi, la prospettiva di vedere me lontano dalla Juventus non esiste. Così come i matrimoni si fanno in due, anche i divorzi si fanno in due. Se qualcosa dovesse accadere, non dovrà dipendere solo da me ma anche dalla volontà del club. Io non avrò mai problemi nel restare alla Juve finchè il progetto sarà ambizioso".
33 anni, e una carriera che può rimandare la fine: "Ho ancora quattro anni da poter fare ad alti livelli, dopo credo che potrò ancora continuare ma non al top. La Nazionale? La mollerò il giorno in cui smetteranno di chiamarmi".
Ora però l'unico obiettivo è tornare a vincere. Il progetto c'è, la voglia più che mai.
http://www.tuttojuve.com/?action=read&idnotizia=56584
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Re: Buffon
Buffon: "Juve rinforzata, impressioni positive. Mi piacerebbe fare il Ct degli Usa o della Cina"
"Tra tre o quattro anni ho nella testa la folle idea di fare il commissario tecnico degli Stati Uniti. O della Cina". Una pazza idea quella di Gigi Buffon, che da Philadelphia, dove la Juventus sta svolgendo la seconda parte della preparazione pre-campionato, svela le sue sorprendenti intenzioni per il futuro. Il portierone ribadisce la volontà di fare ancora grandi cose con la Juventus: "Non ho mai pensato di venire qui a chiudere la mia carriera e finchè c'è la fiducia io giocherò nella Juve. Ma da tre o quattro anni ho nella testa la folle idea di fare il ct Usa. O della Cina". Continuando dice che "sarebbero entrambe due grandi esperienze". Un pò come ironizza Tuttosport, una 'buffa idea'. Chissà se si trasformerà in realtà.
Il portiere esprime quindi soddisfazione per questo inizio di stagione e fiducia nel gruppo che sta crescendo agli ordini del nuovo tecnico, Antonio Conte. "Le prime impressioni - spiega Buffon - sono positive perchè ci siamo sicuramente rinforzati grazie ad alcuni nuovi acquisti. C'è la disponibilità di tutti a sacrificarsi e pensare solo alla causa comune e al bene della Juve. E questo è un buon punto di partenza. Le ultime due stagioni vanno dimenticate, o meglio vanno tenute presente per non incorrere di nuovo in determinati errori". Gigi poi si sofferma sul gran caldo che ha accolto i bianconeri a Philadelphia "Il clima - dice - in estate da queste parti spesso è così. L'aspetto positivo è che hai meno problemi muscolari, anche se magari non c'è la stessa intensità che puoi mettere a temperature più gradevoli".
http://www.tuttojuve.com/?action=read&idnotizia=57144
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Re: Buffon
BUFFON A SKY: "Ho buone sensazioni. Noi e i tifosi abbiamo la stessa voglia di vincere. Scudetto 2006? Ha perso sapore e colore, è sbiadito". Sorpresa Lippi....
Gigi Buffon ha rilasciato una lunghissima intervista esclusiva ai microfoni di Sky Sport. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di TuttoJuve.com:
Innanzitutto dobbiamo ricordare chi se n'è andato oggi, per ricordare Pazzagli...
"E' stata una tragedia improvvisa. Una persona che ho visto l'ultima volta due mesi fa in uno stato di salute ottimale, anzi, aveva un fisico invidiabile, tant'è che a 51 anni lo guardavo e dicevo 'vorrei averlo io adesso a 33 anni il tuo fisico'. Quello che è capitato oggi è un qualcosa che lascia esterrefatti e che ti fa capire quanto la vita vada apprezzata minuto per minuto. Detto questo grandissime condoglianze alla famiglia. Io conosco anche il figlio che è un ottimo portiere e posso solo abbracciarli e non fare altro".
Come sei tornato da questa tournée dagli Stati Uniti? Con quali sensazioni?
"Le sensazioni sono buone, nel senso che c'è una squadra, un gruppo che viene da due anni deludenti, è inutile negarlo, è che ha una grande voglia di rivincita. Abbiamo un allenatore che penso abbia coronato il sogno della sua vita, cioè quello di allenare la Juve, e penso che il suo sogno successivo sia quello di vincere con la Juve e far tornare la Juve nel posto che le compete. Per fare questo credo che adotterà qualsiasi tipo di mezzo, ma la disponibilità che il gruppo gli ha dato durante tutto il ritiro, ha fatto sì che s'instaurasse un rapporto di grande fiducia e di stima tra noi ragazzi e lo staff tecnico. Detto questo, non voglio far previsioni perchè dopo due anni così preferisco lasciar parlare i fatti che verranno. L'unica cosa che posso fare sono degli auguri, che possiamo realmente scrollarci di dosso questi 24 mesi che non sono stati degni della Juve".
I tifosi ti chiederebbero se è una Juve che può puntare molto in alto oppure se si deve accontentare di qualche altro obiettivo. E' da scudetto oppure non ancora?
"Questo non si può dire, perchè il tempo passato insieme è stato talmente poco e breve che non ci si può sbilanciare. Abbiamo ancora dei giocatori come Vidal e, se si dovesse chiudere, anche Vucinic, che non si sono ancora inseriti e che non conosciamo. Quindi non conosciamo le loro vere potenzialità. Sicuramente la cosa buona è vedere lo spirito che tutti quelli che hanno vissuto queste due sfortunate stagioni hanno avuto nel ritiro e la grandissima disponibilità che abbiamo dato all'allenatore, seguendolo in tutto e per tutto nelle sue convinzioni tattiche e nella sua voglia di non mollare e di sudare le proverbiali sette camicie per arrivare a un traguardo importante. Traguardo importante che ad oggi non si può dire quale possa essere".
Sei stufo di non vincere?
"Io penso che il tifoso della Juve e la Juve stessa abbiano voglia di vincere. E' chiaro che per farlo i primi a doverci credere dobbiamo essere noi giocatori e dare il massimo e fare il massimo perchè questo accada. Poi è chiaro che ci sono anche dei valori che vanno in campo e ci sono delle squadre che probabilmente venendo da anni di vittoria hanno maggiore consapevolezza o maggiore convinzione in questo momento. Noi però stiamo lavorando e stiamo lavorando bene per poter colmare dei gap, se ci sono".
Prima hai detto che Antonio Conte utilizzerà qualsiasi mezzo per coronare il suo sogno. Cosa intendevi?
"Devo dire che è un allenatore molto deciso, un allenatore che sicuramente è stato giocatore fino a poco tempo fa, quindi conosce i pregi, i difetti e le esigenze dei calciatori. Però quando si è sul campo o quando spiega delle cose tattiche vuole che tutti fili ala perfezione e che noi lo recepiamo anche in maniera veloce e cerchiamo di tramutarlo immediatamente in fatti appena si scende sul campo. E devo dire che per adesso stiamo rispondendo bene a tutti i suoi quesiti e a tutto ciò che lui ci chiede".
Secondo te è stata necessaria questa tournée in America? Abbiamo letto di problemi per le temperature. E' servita o si poteva evitare?
"Ci sono delle esigenze che ha la società e alle quali deve tenere fede, per cui penso che nella società ci siano i personaggi giusti perchè sappiano valutare tutte queste cose e tutti questi programmi. Se è stato fatto è perchè probabilmente era necessario".
Ma gli auguri a Conte glieli hai fatti?
"No, cosa è successo?"
Oggi è il suo compleanno...
"Ah, non lo sapevo (risata generale, ndr). Pensavo gli fosse nato un figlio, ma non sapevo che avesse la moglie incinta. Allora glieli farò domani".
Hai detto che tra tre-quattro anni vorresti fare il ct degli Stati Uniti o della Cina....
"Non ho detto proprio così. Ho detto che nel mio futuro non mi piacerebbe fare l'allenatore di un club, perchè ho già fatto quasi 20 anni di ritiri e in questo momento non avrei voglia. Ma un lavoro come ct mi piacerebbe molto. E in questo caso, a parte l'Italia che sarebbe il sogno di sempre e il primo fra tutti, penso che gli Stati Uniti e la Cina, proprio per materiale umano, per quantità di popolazione, sarebbero due serbatoi importanti e lavorandoci bene secondo me in prospettiva potrebbero dare delle soddisfazioni anche calcisticamente parlando".
Anche tua moglie ad un settimanale ha detto "Mio marito farà il ct"...
"Perchè mia moglie non dice bugie, dice tutto quello che dico io. A casa la indottrino e poi lei dice tutto ...".
Qualche mese fa hai detto che la Juve ha comprato più qualità che quantità. E Marotta una settimana fa ha usato le stesse identiche parole. E' una tua vittoria? La Juve quest'anno ha comprato più qualità?
"Ma sai, io penso che il nostro direttore e la società stessa, come ho detto anche qualche settimana fa, abbiamo le idee molto chiare su come operare. Si vede che l'anno scorso c'era questo tipo di esigenza, di creare o trovare un numero di giocatori elevati, anche perchè avevamo una competizione in più. Quest'anno non abbiamo neanche le coppe. In questa annata, invece, forti anche delle delusioni del passato, hanno deciso di interpretare in maniera diversa la campagna acquisti, però è una cosa che per le esperienze che hanno sappiano fare benissimo, senza che nessuno li consigli, tantomeno io. Sicuramente quando arrivano dei giocatori del calibro di Pirlo, è chiaro che sei felice, perchè sono giocatori che farebbero le fortune - come ha fatto per dieci anni Pirlo nel Milan - di tutte le squadre mondiali".
Sirigu al Paris Saint-Germain, Ora i nostri migliori portieri vanno all'estero. Non è un trend rischioso questo?
"Perchè mi vogliono far giocare fino a 50 anni, è quello il problema. A parte le battute, credo sia una situazione momentanea. Anche nel calcio si va molto a mode: per 50 anni di storia calcistica si è sempre detto che il Brasile giocava senza portiere, poi in questi ultimi sei-sette anni se non si comprava un portiere brasiliano non potevi neanche scendere in campo, per cui credo che realmente andrebbero fatte delle valutazioni molto più serene e molto più serie, in base a dei valori oggettivi che ci sono. E sulle basi di questi valori, penso di poter dire che secondo me come scuola, quella dei portieri italiani è sempre la migliore".
Tu hai sempre detto che lo scudetto del 2006 lo avete vinto sul campo. Dopo le ultime vicende, con la Figc che ha deciso di non decidere, che idea ti sei fatto?
"Io penso sinceramente che dopo tutti questi dibattiti sullo scudetto 2006, la conclusione reale è che dopo tutti questi anni, dopo tutte queste guerre mediatiche, questo scudetto abbia perso un po' di sapore e di colore, sia uno scudetto un po' più sbiadito. Però è anche vero che a questo punto saranno i personaggi di spicco di queste società o di questi organismi a decidere come andrà a finire questa storia. Dovranno decidere loro e probabilmente sedendosi a tavolino".
Tu auspichi un incontro tra Moratti e il presidente Agnelli?
"Auspico più che altro che tutto venga fatto in fretta e che si decida ancora prima, perchè ormai non fa più bene a nessuno e non è neanche educativo per i tifosi. Rischia solo di surriscaldare gli animi. E' giusto dare una paternità a questo scudetto, però sono passati anche cinque anni. Per cui ormai mi piace più pensare al futuro. Il passato è giusto tenerlo presente, ma farlo emergere sempre non fa bene alcune volte".
A SORPRESA INTERVIENE TELEFONICAMENTE ANCHE MARCELLO LIPPI....
LIPPI: "Ciao Gigi"
BUFFON: "Ciao mister".
E' la prima volta che vi sentite dopo la festa di matrimonio?
LIPPI: "No noi ci sentiamomolto spesso con Gigi, abbiamo contatti abbastanza frequenti e non parliamo solo di calcio, ma di tante altre cose".
BUFFON: "Confermo".
Tra tre o quattro anni questo ragazzo vorrebbe fare il ct...
LIPPI: "Qualsiasi cosa farà Gigi, la farà bene, perchè sono quelle persone che riescono a coinvolgere in maniera eccezionale le persone con le quali lavorano".
BUFFON: "Ho avuto begli esempi come ct...".
LIPPI: "Però, così come è stato un brutto momento quando Fabio Cannavaro mi ha telefonato per dirmi che dava l'addio al calcio, sarà un brutto momento anche quello....Tutti i momento però devono venire. Ripeto, qualsiasi cosa farà Gigi, la farà bene, con il suo entusiasmo, con la sua saggezza, con la sua intelligenza".
Ieri ci sono stati i sorteggi e volevo un commento da voi. Qualcuno dice che è più complicato il cammino di quest'anno, rispetto a quello che ci portava in Sudafrica...
LIPPI: "Io penso che il problema della qualificazione, salvo rarissime eccezioni, non è mai stato un grande problema per l'Italia. In una maniera o nell'altra l'Italia riesce a qualificarsi, molto spesso vincendo il girone. I problemi molte volte possono nascere in circostanze complicate, non particolarmente fortunate, di disponibilità, di giocatori infortunati nello stesso Mondiale, come è accaduto a noi nell'ultimo Mondiale. bisogna dare la giusta considerazione, la giusta valutazione a tutti gli avversari che ormai sono tutti forti, o meglio nessuno è più debole".
BUFFON: "Sicuramente penso sia un nostro dovere e mi auguro e penso che riusciremo a passare il turno in maniera agevole. Penso anche però che ci sono squadre come la Repubblica Ceca e la Danimarca con le quali la partita devi vincerla, nel senso che non è vinta in partenza; sono squadre sempre ostiche, rognose. Per dire, la Danimarca l'ho incontrata tre volte ed ho vinto solo una volta. Sicuramente è un girone che è alla nostra portata, però non ci sono squadre materasso, a parte le ultime due. Ci sono squadre che ti faranno sudare sempre per tutti e 180 minuti".
In quale panchina sarà Marcello Lippi nel 2014?
BUFFON: "Mah... qualche idea ce l'avrei, ma non potrei dirla neanche sotto tortura (ride, ndr)".
LIPPI: "Non c'è bisogno che mi torturiate, perchè non lo so neanch'io. So solo che ho detto più di una volta che un altro inverno a casa senza far niente non ce lo passo. Adesso vediamo. Ci sono le ultime partite di qualificazione per l'Europeo e chi lo sa...qualche nazionale che non riesce a qualificarsi magari mi offrirà la panchina. Vediamo a ottobre. Io sono pronto. A ottobre sono pronto".
Ma adesso dove sei Marcello?
LIPPI: "Sono in Spagna".
Chi vince lo scudetto quest'anno?
LIPPI: "Io penso che un po' di vantaggio lo abbiamo le squadre che hanno lo stesso allenatore dell'anno scorso e che hanno fatto molto bene, per esempio Milan e Napoli. Credo che un pochino di vantaggio ce l'abbiano loro. Poi subito dietro l'Inter, la Juve, la Roma. La Roma è una curiosità un po' di tutti, con questo cambio completo di filosofia e metodologia di lavoro, con il ringiovanimento della squadra con giocatori di grande futuro".
Qual è la coppia d'attacco o il tridente che vi intriga di più?
LIPPI: "Di tridenti non ce ne sono mica tanti. Quello del Napoli è un tridente collaudato, un tridente importante. per il resto credo che bisogna aspettare la fine della campagna acquisti. C'è ancora tutto un mese e molto spesso la strategia delle società è proprio quella di portare all'ultimo momento certi acquisti, per cercare di pagarli un po' meno o per cercare di fare degli scambi con i propri giocatori".
BUFFON: "Io penso sinceramente che l'attacco della mia squadra, della mia Juve, avendo campioni come Del Piero, Matri, Quagliarella, Toni, Iaquinta e se arriverà anche Vucinic, il reparto offensivo della Juve probabilmente faccia gola a tantissime squadre, perchè ha anche tantissime soluzioni".
Si è mai arrabbiato con Buffon?
LIPPI: "Mai, mai. Non è possibile arrabbiarsi con Gigi, perchè con Gigi si parla, si discute e molto spesso alla fine della chiacchierata si è più ricchi di prima".
BUFFON: "Grazie mister".
http://www.tuttojuve.com/?action=read&idnotizia=58045
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Re: Buffon
BUFFON, intervista integrale: "La storia della Juve ci impone un immediato riscatto. Andrea non farà rimpiangere l'Avvocato e il Dottore"
Gigi Buffon ha appena rilasciato una lunga intervista a Sky Sport 24. Ecco le sue parole, riportate integralmente da TuttoJuve.com:
Stai iniziando la tua undicesima stagione con la maglia numero uno della Juventus sulle spalle. C'è solo entusiasmo o anche paura, visti i risultati delle ultime stagioni?
"C'è sicuramente tanto entusiasmo perchè sicuramente dopo due annate non da Juve, non proverbiali, è normale che la voglia di riscatto sia tanta. E assieme a questo entusiasmo sicuramente c'è anche una grande responsabilità perchè sappiamo che bisogna ripartire quasi da zero e sappiamo che la storia della Juve e il mondo Juve ci impongono un immediato riscatto, cercando di onorare innanzitutto la maglia e la storia della Juve, cercando di dar fastidio alle prime fino alla fine".
Undici stagioni fa iniziava la tua prima stagione alla Juventus. Quanto è diversa da questa e quanto è cambiato Gigi in questi dieci anni?
"Sicuramente è passato tantissimo tempo. Probabilmente non avrei neanche pensato di fermarmi così tanto in un posto e invece il destino ha voluto questo e io credo molto nel destino, in certe chiavi di lettura, in certe dinamiche che avvengono. E credo che la differenza sostianzale è che la Juve nella quale sono approdato era una Juve ormai strutturalmente rodata, una società, una squadra, che aveva ormai nel dna la vittoria e sapeva come ottenerla. Ed era una squadra, insomma, composta da tantissimi campioni. Questa è una Juve che per certi aspetti sta risorgendo un po' dalle ceneri e che nel breve tempo di qualche anno si spera possa tornare a cavalcare l'onda dei successi che l'han sempre contraddistinta".
All'epoca Conte era tuo compagno di squadra, oggi è il tuo allenatore. E' cambiato qualcosa nel suo modo di fare, nel suo carattere?
"Io vedo molte analogie, nel senso che - come ho detto in qualche altra intervista - appena arrivato alla Juve i personaggi di spicco che seppur indirettamente, anche con soli comportamenti in campo e fuori, mi hanno insegnato cosa vuol dire stare alla Juve e mi hanno fatto capire cosa bisogna fare per cercare di vincere, sono stati sicuramente Antonio Conte, Ciro Ferrara, Alessandro Del Piero e anche lo stesso Paolo Montero era uno di quelli che sicuramente non passavano inosservati e con una semplice parola, con un semplice atteggiamento ti insegnavano molto".
Conte ha chiesto aiuto a te e a Del Piero per questi primi mesi. In che cosa consiste questo aiuto?
"Aiuto innanzitutto facendogli vincere le partite. Credo che questo sia il miglior aiuto che noi possiamo dare. Poi, secondariamente, visto e considerato che siamo un po' i veterani di questa squadra, abbiamo dentro di noi, al di là dei mezzi tecnici, un patrimonio di esperienza e di sapere cosa vuol rappresentare la Juve, cosa vuol dire esserne un giocatore, farne parte, come si può conseguire una vittoria, con i comportamenti, con l'allenamento, col sacrificio, con l'esempio. Credo che quando ha esternato questo tipo di aiuto intendesse proprio questo".
E' passata un'estate da Bardonecchia a New York, a Chiusa Pesio. Un flash, un immagine che ti ha colpito particolarmente, dei nuovi arrivati; un tuo ricordo sportivo di questa estate...
"Guarda, un ricordo sportivo sicuramente il fatto che il tifoso della Juve è innamorato folle di questa squadra, perchè credo che qualsiasi altro tifoso dopo due anni come i nostri, probabilmente, avrebbe provato un po' di disamore, un po' di distacco nei confronti della squadra, invece già dal primo giorno di ritiro non c'è stata giornata nella quale il campo d'allenamento, in tutti posti in cui siamo andati, non sia stato stracolmo di gente e di sostegno nei nostri confronti. E devo dire che è un'iniezione di fiducia ed anche di serenità per noi molto importante".
Torniamo al campionato. Nel Milan che ha vinto il Berlusconi non c'erano nè Ibra, nè Pato, nè Robinho, nè Thiago Silva. Detto così fa anche più paura. Proviamo a fare una griglia di partenza. Il Milan parte davanti a tutti?
"Sicuramente, parte davanti a tutti perchè ha vinto l'anno scorso, perchè con acquisti mirati secondo me si è rinforzato tantissimo, senza dover spendere chissà quanti soldi, ed è chiaro che tutto torna più facile, perchè ha lo stesso allenatore, ha lo stesso modulo di gioco, ha tantissimi giocatori di grandissima qualità che si conoscono da anni e per cui è una macchina che già sta correndo una determinata strada da parecchio tempo. Per cui, sicuramente, rispetto ad altre squadre come noi, che siamo stati un po' rifondati, hanno questo vantaggio di essere già in moto".
Milan in pole position. In seconda fila?
"In seconda fila credo probabilmente ancora l'Inter, che al di là della partenza di Eto'o penso che magari un altro acquisto prima della fine lo farà. E quando acquista di solito si parla sempre di giocatori importanti. E poi dietro ci metto tutte le altre importanti: in questo momento il Napoli, ci metto l'Udinese, ci metto la Juve, la Roma, anche la stessa Lazio che si è rinforzata tantissimo e viene da un'ottima stagione come quella dell'anno scorso nella quale ha fatto vedere quanto conti lo spirito di sacrificio, quanto conti il gruppo, quanto conti anche la bravura di un allenatore come Reja".
Quando in una squadra - e penso all'Inter - si perde un giocatore come Eto'o, come reagiscono i compagni? Tu l'hai vissuto per certi versi nell'anno della serie B, quando tanti campioni sono andati via dalla Juventus....
"Ma sai, le dinamiche sono sempre un po' particolari e anche delicate. E' chiaro che se in una squadra ci devono stare dei giocatori, seppur campioni, che però pensano di aver finito il loro corso, non sono più in sintonia con gli altri e con l'ambiente, credo che per certi aspetti possa essere anche un bene. Se è il caso di Eto'o. Però alcune volte, il perdere un campione, se poi in un futuro prossimo ci fossero situazioni così delicate, forse è anche meglio".
Senti, parliamo un po' dello sciopero: tra poche ore sarà l'assemblea a decidere. Voi siete sembrati molto compatti assieme all'Aic. Abbiamo visto anche Chiellini alla riunione. Quando avete sentito le parole di un Ministro come Brunetta che ha detto "se non si tassano siamo pronti a raddoppiare l'aliquota", vi siete sentiti un po' colpevolizzati, un po' vittime?
"No, sinceramente no, perchè non mi sono sentito chiamato in causa, nel senso che non c'è nessun distinguo fra un calciatore e un qualsiaso altro lavoratore che fa parte della società. Non capisco perchè nel momento in cui si vuol cercare di riscuotere anche un po' di successo da parte della popolazione si cerchi sempre di attaccare il calciatore. Per cui sono state parole alle quali non ho dedicato tantissimo tempo perchè si commentavano da sole. Nel senso che facciamo parte della società e qualsiasi sia il nostro dovere verrà sicuramente adempiuto fino in fondo".
A cinque giorni dall'inizio del campionato, cosa si aspetta Gigi Buffon dalla propria stagione?
"Da questa stagione mi aspetto innanzitutto una continuità di presenze, perchè negli ultimi due anni penso di essere stato falcidiato, di non aver potuto mai allenarmi in maniera continua, giocare in maniera continua. Soprattutto sulla psiche di un giocatore non poter mai essere tranquilla, di poter sfruttare anche un lasso di tempo abbastanza ampio per poter lavorare e giocare, lavorare e giocare, è una cosa che incide parecchio e toglie un po' di fiducia. Dopo essermi operato è passato quasi un anno, sono passati nove mesi: devo dire che non mi sono mai fermato e questo è già un bellissimo segnale. Ho fatto una preparazione nella quale abbiamo sudato le proverbiali sette camicie, con spostamenti, due allenamenti al giorno, e tutto è andato come doveva. Questo mi rincuora perchè vuol dire che operandomi ho fatto la cosa giusta, vuol dire che mi sento molto bene e penso anche di dimostrare queste sensazioni in allenamento. E spero di arrivare a fare almeno 35 partite su 38, di non giocare le ultime tre perchè abbiamo già vinto il campionato. E' chiaro che questa è una battuta, però quello che vorrei sicuramente è cercare di fare il più grande numero di partite possibile".
Il fatto di avere un secondo come Storari, è uno stimolo, un pungolo o un fastidio?
"Non può essere nè uno stimolo nè un pungolo. Sicuramente non posso che apprezzare uno con le doti di Marco. E' anche vero che nella mia carriera ho avuto secondi come Peruzzi, come Abbiati, come Toldo, come Antonioli, come Marchegiani, per cui non penso che gli altri anni non avessi nessuno. In un momento simile, nel quale magari venivo magari da un'operazione, Marco ha giocato anche molto bene e a voi fa comodo mantenere vive questo tipo di cose. Finchè va bene a voi, per me non c'è problema".
Udinese-Juventus come finisce?
"Mi auguro che l'Udinese vada in Coppa dei Campioni, festeggino per quattro-cinque giorni e poi possiamo festeggiare noi assieme a loro, Friuli, vincendo. Questo è il mio augurio".
Un'ultima curiosità sulla maglietta: vediamo un giovane Agnelli. In questo momento le magliette con i messaggi vanno di moda...
"Ti devo dire la verità, perchè stamattina ero al mare ed è stato un regalo di mia moglie e me la sono messa. E' capitato che poi ci fosse questo tipo di intervista. Credo però che sicuramente sia una maglietta un po' ad hoc: la famiglia e il ceppo è questo. Anche Andrea sta facendo un grandissimo lavoro, ha a cuore tantissimo le sorti della Juventus e dei propri tifosi. Per cui sono sicuro che anche lui saprà non far rimpiangere nè l'Avvocato, nè il Dottor Umberto e neanche chi l'ha preceduto".
(redazione TuttoJuve.com)
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Re: Buffon
BUFFON: "Sciopero? Qualcuno ha voluto depistare l'italiano dai veri problemi della Nazione"
Al suo arrivo a Coverciano, Gigi Buffon ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Sky Sport, totalmente incentrata sullo sciopero dei calciatori. Ecco le sue dichiarazioni, riportate integralmente da TuttoJuve.com:
Gigi, partiamo con l'argomento del giorno. La gente si è fatta un'idea: è solo colpa dei calciatori. I calciatori cosa rispondo?
"No, non rispondi niente, nel senso che io credo che alla base di tutto ci siano state delle idee più che giustificabili e credo che alla fine questo posticipo della prima giornata è stata realmente una cosa cercata e secondo me non voluta da noi calciatori, perchè c'era sempre stata la possibilità e il modo per poterlo anche scongiurare, evitare".
Cercata dalla Lega Calcio intendi?
"No, cercata un po' da tutti per....alcune volte viene da pensare anche per sviare e depistare l'italiano da quelle che sono le problematiche vere di questa Nazione. E allora visto che il calcio, come sappiamo, è uno sport popolare e raccoglie l'attenzione di tantissima gente, in questo momento, forse, tornava anche comodo far parlare molto del calcio e di noi, di una cosa negativa, e cercare di buttare un po' di fumo negli alla gente, per nascondere altre cose molto più importanti".
Si rischia anche per la seconda giornata a questo punto?
"Chiaramente mi auguro di no, perchè si spera che si possa trovare questa intesa, anche perchè insomma non è poi così difficile secondo me riuscire a far combaciare, a far avvicinare le parti".
Chi ha sbagliato secondo te se si è arrivati a questo punto?
"Quando si arriva a questi punti, gli errori sono stati fatti da parte di tutti. L'importante è che ci sia sempre la buona fede e ci sia sempre l'onestà da parte di tutti per cercare di fare il meglio per il nostro calcio e per il nostro prodotto, che che poi alla fine credo che sia, era, un prodotto importantissimo, di primo livello, e adesso qualcosina c'è da modificare perchè è stato un pochino vituperato".
Cosa pensi della Lega Calcio dopo tutto questo?
"Cosa penso? Come dico sempre, quando ci sono questi scambi di accuse, si cerca per forza cercare di colpevolizzare qualcuno, ma credo che alla fine i colpevoli siano sempre più di uno, non ce n'è uno solo. Bisogna cercare solo di fare il bene del calcio e fare il bene di chi vuole bene al calcio, cioè dei tifosi, dei calciatori e delle società stesse".
La Nazionale servirà a ridare il sorriso ai tifosi?
"Ma certo, la Nazionale credo che in questo momento soprattutto, più che in altri, possa far bene al mondo calcistico italiano, che sta un attimino soffrendo, e possa fare da trait d'union con la gente".
http://www.tuttojuve.com/?action=read&idnotizia=60973
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Re: Buffon
sentivamo proprio la mancanza di un'intervista di buffon
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Re: Buffon
e infatti ne ha sparate un paiotombecker ha scritto:sentivamo proprio la mancanza di un'intervista di buffon
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Re: Buffon
(ANSA) - FIRENZE, 29 AGO - Un'accusa alla politica per aver strumentalizzato lo sciopero dei calciatori, ma anche una ai dirigenti dei club per aver fatto di un loro errore, le rose troppo ampie, argomento di una rottura sindacale: e' la posizione di Gigi Buffon sulla rottura tra Aic e Lega che ha portato allo stop. 'L'articolo 7 sui fuori rosa? Ci siamo arenati per un problema che e' il simbolo dell'incapacita' di alcuni dirigenti. Se hai 30 o 40 giocatori in rosa, vuol dire che non hai saputo gestire la situazione'.
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Re: Buffon
D'altronde è difficile dargli torto...
Com'è anche vero che è stata l'AIC a perorare negli anni la causa delle rose larghe, per dar maggiore possibilità di sistemazione ai suoi associati.
Io credo che la situazione ideale sia agire a numero chiuso, come per le liste che si consegnano alla Uefa per le competizioni europee. Puoi allenare max 25 giocatori insieme? Bene, la rosa si chiude al 25° elemento e se vuoi acquistarne uno devi prima cederne uno dei 25.
E' però chiaro che poi non può esserci il giocatore che rifiuta il trasferimento, mettendo sotto scacco la società! Se si garantisce un livello equivalente ed uno stipendio non inferiore non ci può dire "Non vado a Lecce perchè la mia famiglia è di Treviso!" Mica fai il calciatore a vita!
Com'è anche vero che è stata l'AIC a perorare negli anni la causa delle rose larghe, per dar maggiore possibilità di sistemazione ai suoi associati.
Io credo che la situazione ideale sia agire a numero chiuso, come per le liste che si consegnano alla Uefa per le competizioni europee. Puoi allenare max 25 giocatori insieme? Bene, la rosa si chiude al 25° elemento e se vuoi acquistarne uno devi prima cederne uno dei 25.
E' però chiaro che poi non può esserci il giocatore che rifiuta il trasferimento, mettendo sotto scacco la società! Se si garantisce un livello equivalente ed uno stipendio non inferiore non ci può dire "Non vado a Lecce perchè la mia famiglia è di Treviso!" Mica fai il calciatore a vita!
Re: Buffon
Buffon a Repubblica: "Non siamo evasori. Usati dalla politica"
Intervistato da Repubblica Gigi Buffon torna a parlare dello sciopero che ha posticipato la prima giornata di campionato fornendo la sua versione dei fatti. Ecco le parole del numero 1 bianconero:
Buffon, da capitano della Nazionale, da campione superpagato e da sindacalista anche lei si è beccato il messaggio dei tifosi contro lo sciopero dei calciatori: vergogna.
Premesso che con un minimo di collaborazione l’accordo si poteva trovare, io non ho mai voluto che la mia vita la vivessero gli altri, quindi dico quello che penso senza preoccuparmi. E penso che tutto questo clamore sia strumentale
Cioè?
Con i tanti, enormi problemi contingenti si è cercato di sviare l’attenzione della gente, addossando ai calciatori responsabilità che non hanno. Se al calcio si dà un’importanza superiore a quella della politica stessa, per il paese non c’è un futuro roseo
Sta dicendo che la Lega di serie A si è messa d’accordo con i politici?
Ognuno usa la propria intelligenza per le conclusioni: basta mettere insieme i pezzi del puzzle
I tifosi non hanno dubbi: siete viziati e interessati solo ai vostri privilegi.
Il popolo è volubile: si lascia condizionare dagli organi d’informazione, che non diffondono sempre notizie veritiere e oneste, ma convenienti
I club vi hanno forse messo il bavaglio?
Io non ho ricevuto intimidazioni. Sono abbastanza adulto e ho un ruolo pubblico abbastanza importante per decidere se parlare
Vede il rischio di uno sciopero a oltranza?
Può essere: è una questione di credibilità, se non si faranno passi avanti da qui al 10 settembre
Il ministro Calderoli ha proposto di raddoppiare la tassa di solidarietà solo per i calciatori.
Da lì mi è venuto il sospetto che dietro questa storia ci fosse qualcosa di diverso. Qualunque legge fiscale lo stato varasse, noi ci atterremmo. Ma non sarà certo la Lega o chissà chi altro a imporcelo
E’ la casta dei politici contro la casta dei calciatori?
Non mi piacciono certe interpretazioni. La verità è che c’era un accordo già raggiunto mesi fa tra Aic e Lega di A e che poi la Lega ha fatto una clamorosa retromarcia. Il famoso articolo 7 sui fuori rosa dimostra l’incapacità di certi dirigenti, anche se la crisi economica del calcio italiano è frutto della crisi globale. Se però un club si ritrova con 30-40 giocatori, significa che ha sbagliato i calcoli. E la vertenza sull’articolo 7 diventa un modo per dribblare gli obblighi verso i calciatori
Paradosso: sembrate gli ultimi paladini dei diritti, mentre i sindacati tradizionali ammainano bandiera.
Non siamo gli unici e comunque il rinvio del campionato è stato un gesto moderato. Eppure sembra l’ottava guerra mondiale
Forse perché tra serie A e serie C non ci sono esattamente gli stessi interessi da tutelare oppure perché alcuni tra voi fanno poco per accreditare l’immagine di cittadini impegnati.
La questione della Lega Pro si risolverebbe col semiprofessionismo: se uno prende tremila euro al mese che magari nemmeno vede, come possono poi i tifosi dargli del milionario? Quanto alle goliardate, in ragazzi di 20-22 anni ogni tanto ci stanno. Dal ’95 vi garantisco che la media di consapevolezza dei calciatori è aumentata: certe interviste di 10 anni fa facevano pensare anche a me che certe persone avessero il talento calcistico e basta. Siamo cresciuti. E anche noi non vediamo l’ora di tornare in campo.
http://www.tuttojuve.com/?action=read&idnotizia=61060
No, ma falla un'intervista se ti va eh...
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Re: Buffon
BUFFON: "OBIETTIVO JUVE? FARE MEGLIO DEGLI ULTIMI ANNI"
Gigi Buffon fissa l'obiettivo della Juventus per la prossima stagione: "L'obiettivo è sicuramente far meglio degli altri anni - spiega il portierone della Nazionale italiana, a poche ore dalla sfida contro le Far Oer -. Vediamo se ci riusciremo, perchè anche l'anno prima pensavamo di migliorare il settimo posto ed invece lo abbiamo eguagliato. Per cui c'è da partire umili e cercare di dare il meglio di noi stessi. E' chiaro che la voglia, gli stimoli ci sono e mi auguro che possano venire di conseguenza anche i risultati".
http://www.tuttojuve.com/?action=read&idnotizia=61606
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Re: Buffon
BUFFON A TJ: "Non sappiamo neppure noi dove possiamo arrivare. Elia? Non è l'ultimo arrivato..."
Raggiunto in zona mista dai microfoni di TuttoJuve.com, Gigi Buffon ha raccontato le proprie impressioni sul nuovo stadio e sulla nuova Juve:
Le sensazioni sulla squadra a pochi giorni dall'inizio del campionato...
"Ti dico la verità, sono arrivati molti giocatori nuovi, alcuni anche negli ultimi giorni di mercato, per cui credo che la nostra reale potenzialità non la conosciamo neppure noi. Bisognerà aspettare un po' di giornate prima di vedere realmente che tipo di percorso possiamo fare".
In molti dicono che questo nuovo stadio porterà una decina di punti in classifica in più. Pensi siano un bel gruzzoletto?
"Se le cose vanno bene sicuramente ti può trascinare tantissimo, soprattutto con la vicinanza della gente".
Si sente tanto il pubblico?
"Ce li hai in casa. Soprattutto per uno come me, che ha un ruolo statico, la loro presenza si sente e mi auguro che possa fungere da stimolo".
Elia come ti è sembrato?
"Stasera non è che si possa valutare, sarei superficiale se dicessi è un fenomeno o è scarso. Sicuramente è un nazionale olandese, quindi non è l'ultimo arrivato".
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