CONTE A SPORTITALIA: "Grande disponibilità da parte dei ragazzi, il mio è un 4-4-2 a tutti gli effetti e lo stanno capendo. Quagliarella è una grande punta come le altre che ho a disposizione. Rossi? E' un ipotesi"
Il tecnico juventino dopo la prima uscita stagionale in amichevole.
Intervistato al termine del successo per 12-1 sulla Rappresentativa Val di Susa dai microfoni di Sportitalia il nuovo tecnico della Juventus Antonio Conte ha commentato con soddisfazione la buona prima uscita della sua squadra. Un'analisi da primo giorno di scuola, con inevitabili pregi e difetti: "Abbiamo provato a fare quel che abbiamo preparato in questi giorni, c'è grande disponibilità da parte dei ragazzi e per questo faccio loro un plauso, certo c'è da migliorare ma è normale a questo punto". Il tecnico salentino poi tiene a precisare il modulo che ha deciso di utilizzare in questo ritiro di Bardonecchia: "Questo è un 4-4-2 a tutti gli effetti, i ragazzi devono capire le dinamiche ma è normale è tutto in evoluzione. Per esempio Milos tendeva ad accentrarsi troppo mentre De Silvestro si abbassava. Ci sta, noi lavoriamo sull'entusiasmo". Focus sull'attacco e su Fabio Quagliarella, autore del momentaneo 3-1: "Quagliarella giocherà attaccante, non farà mai l'esterno è solo un'ipotesi giornalistica. E' una punta, sta recuperando con successo come si è visto oggi". Chiusura infine sul possibile acquisto di Giuseppe Rossi, ovvero l'acquisto importante invocato dalla piazza: "Sono importanti i miei attaccanti, stiamo parlando al momento di ipotesi ed esprimerò il mio giudizio solo quando gli acquisti saranno effettuati. Parlo dei miei giocatori che sono per me i più forti del mondo".
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Re: Conte - Allenatore
(ANSA) - ROMA, 15 LUG - ''C'e' uno spartito da suonare e tutti devono saperlo suonare. Comunque, dopo sette giorni di ritiro sono soddisfatto perche' si e' visto qualcosa''. Antonio Conte applaude la Juventus dopo la prima uscita stagionale con i dilettanti della rappresentativa Val Susa. ''Certo, c'e' ancora da lavorare - precisa il tecnico - Ma i giocatori si applicano''. E' piaciuto Pirlo ma Conte loda Marchisio, schierato nell'inedito ruolo d'esterno sinistro d'attacco: ''Mi ha stupito la sua intelligenza tattica''.
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Re: Conte - Allenatore
E 2RUMePERA ha scritto:(ANSA) - ROMA, 15 LUG - ''C'e' uno spartito da suonare e tutti devono saperlo suonare. Comunque, dopo sette giorni di ritiro sono soddisfatto perche' si e' visto qualcosa''. Antonio Conte applaude la Juventus dopo la prima uscita stagionale con i dilettanti della rappresentativa Val Susa. ''Certo, c'e' ancora da lavorare - precisa il tecnico - Ma i giocatori si applicano''. E' piaciuto Pirlo ma Conte loda Marchisio, schierato nell'inedito ruolo d'esterno sinistro d'attacco: ''Mi ha stupito la sua intelligenza tattica''.
Re: Conte - Allenatore
Quanto mi piace il Mister!LIVE TORONTO - Conte: "E' importante la mentalità, Vidal ci darà una mano, E' normale che si cerchino rinforzi..."
Fonte: intervista tratta da juventus.com
E' un Conte molto carico, deciso, meticoloso, quello che si è presentato ai microfoni per presentare la sfida di stanotte (all'una) contro lo Sporting Lisbona, prima vera prova impegnativa della sua armata.
"Siamo in piena fase di preparazione veniamo da dieci, dodici giorni di lavoro sia dal punto di vista tattico che fisco, ma sia ieri che oggi abbiamo sostenuto allenamenti molto impegnativi e doppie sedute. Cercheremo comunque di portare già in campo i progressi per i quali stiamo lavorando.
Conte parla del modulo e dei numeri, argomento che abbiamo trattato ieri e che vede Conte molto convinto che conti di più l'atteggiamento in campo: "Il modulo è relativo, sono solo numeri. Molto invece dipende dall’interpretazione. Si tratta in fondo di un 4-4-2, poi che gli esterni giochino un po’ più avanti o indietro, non cambia assolutamente nulla".
Non poteva mancare poi il giudizio sulla "stella cilena", King Arthur Vidal, sottolineando, però che lui ha già ottimi giocatori: "Un centrocampista completo, molto dinamico che unisce corsa e qualità nelle giocate. Ha fatto 10 gol in Bundesliga e viene per darci una mano preziosa. Valuteremo poi tutte le situazioni che potranno presentarsi tatticamente, non dimenticando che già ora ci sono ottimi giocatori in quel reparto".
Infine, due parole sul mercato: "Ora stiamo lavorando con i giocatori a disposizione che per me rappresentano presente e futuro. E’ normale però che a questo punto dell’anno si cerchino rinforzi e di mercato parlo quotidianamente con la società e quotidianamente vengo informato sulle situazioni e su come si stanno evolvendo. Vedremo poi che sviluppo avranno"
http://www.tuttojuve.com/?action=read&idnotizia=57157
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Re: Conte - Allenatore
I suoi dettami ieri sera già si sono iniziati a vedere: i terzini spesso e volentieri a bypassare il centrocampo con verticalizzazioni (Lich a destra ha già interiorizzato il tutto mettendo nel primo tempo 4-5 palle intelligentissime per Quagliarella, che visibilmente ancora poco lucido fisicamente finiva sistematicamente in off-side), Krasic ancora un po' in affanno (probabilmente Conte gli ha chiesto qualche sacrificio anche in copertura, considerando la scarsa vena di Pazienza), Marchisio non può assolutamente fare l'esterno con Conte (ma questo è lapalissiano, non può fare l'esterno in generale figurarsi con uno come Conte). Ziegler è rimasto molto costretto (ha spinto praticamente mai) ma tutto sommato in difesa non è mai andato in affanno, come del resto anche Lichtsteiner (tra i migliori). La coppia centrale, invece, è stata disastrosa: saranno i carichi di lavoro, ma hanno fatto delle p****** gigantesche.. urge centrale coi controcazzi, absolutely.
Detto questo, io ribadisco che in questa squadra un top-player darebbe una qualità totalmente diversa all'attacco: un giocatore in grado di domare palle sporche, di scambiare negli spazi stretti e aprire velocemente sulle fasce con estrema precisione per attivare la corsa dei due esterni.. non so se Quagliarella può essere in grado di fare un gioco del genere e poi contemporaneamente essere lucido sotto porta; è abbastanza evidente che questo modulo sia dispendioso per tutti, anche per gli attaccanti.
C'è da dire che è molto difficile giudicare già da ora: sia perchè Conte sta costringendo la squadra a carichi di lavori molto pesanti, e in questo momento anche alle temperature proibitive degli States, e sia perchè il suo gioco fatto di scambi rapidi e verticalizzazioni darebbe maggiori frutti quando tutti i meccanismi saranno ben oliati.. una cosa è certa: più piedi buoni ci sono in squadra, meno palle vanno perse e più volte vengono innescati gli attaccanti. Il centrale di difesa e l'ala sx che spero arriveranno dovranno avere entrambi piedi buoni: nel gioco di Conte credo sia estremamente importante.
Detto questo, io ribadisco che in questa squadra un top-player darebbe una qualità totalmente diversa all'attacco: un giocatore in grado di domare palle sporche, di scambiare negli spazi stretti e aprire velocemente sulle fasce con estrema precisione per attivare la corsa dei due esterni.. non so se Quagliarella può essere in grado di fare un gioco del genere e poi contemporaneamente essere lucido sotto porta; è abbastanza evidente che questo modulo sia dispendioso per tutti, anche per gli attaccanti.
C'è da dire che è molto difficile giudicare già da ora: sia perchè Conte sta costringendo la squadra a carichi di lavori molto pesanti, e in questo momento anche alle temperature proibitive degli States, e sia perchè il suo gioco fatto di scambi rapidi e verticalizzazioni darebbe maggiori frutti quando tutti i meccanismi saranno ben oliati.. una cosa è certa: più piedi buoni ci sono in squadra, meno palle vanno perse e più volte vengono innescati gli attaccanti. Il centrale di difesa e l'ala sx che spero arriveranno dovranno avere entrambi piedi buoni: nel gioco di Conte credo sia estremamente importante.
Vivaldi va suonato più allegro!
Re: Conte - Allenatore
LIVE TORONTO - CONTE: "Serve più intensità e alcuni giocatori devono ritrovare l'autostima. Mi è piaciuto l'impegno e la reazione"
Antonio Conte ha analizzato la sconfitta rimediata dalla sua squadra a Toronto, contro lo Sporting Lisbona: "Non siamo riusciti a portare l’intensità che vogliamo, ma non dimentichiamo che ieri, a 42 gradi, abbiamo sostenuto una seduta atletica pesante - le parole del tecnico bianconero, riportate da Juventus.com -. Dobbiamo crescere sicuramente e alcuni giocatori devono ritrovare autostima, perché dopo due anni difficili è inevitabile avere bisogno di maggior fiducia. Mi è piaciuto l’impegno da parte di tutti, la reazione rabbiosa che si è vista nella ripresa, perché nessuno ci stava a perdere. Del resto se non volevamo correre il rischio di perdere avremmo potuto continuare a giocare contro squadre di dilettanti...."
Il duro lavoro svolto dalla squadra in queste prime settimane di preparazione costituisce un'attenuante più che valida: "Ben vengano queste partite contro squadre di spessore internazionale - ribadisce Conte - Loro sono più avanti come preparazione rispetto a noi, visto che hanno i preliminari di Champions ed è un’ottima squadra. Erano più freschi, ma del resto non possiamo pensare di non affrontare allenamenti duri, per preservarci per le amichevoli. Anzi, dobbiamo andare avanti con il nostro programma, perché c’è molto da lavorare".
http://www.tuttojuve.com/?action=read&idnotizia=57233
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Re: Conte - Allenatore
Gazzetta - acCONTEntatemi! Antonio il duro sferza la Juventus
Il nuovo allenatore chiede lavoro, ordine e carattere: «Con la testa si supera ogni difficoltà»
La scena è questa e risale a qualche giorno fa. Novacare Complex di Philadelphia, 36˚ gradi effettivi, 42˚ percepiti, 70 per cento di umidità. Se devi allenarti, qualcosa di simile all'inferno. Antonio Conte sa già che quel giorno massacrerà i suoi giocatori. Allora li chiama attorno a sé e fa un discorsetto che è il manifesto del suo modo di intendere il calcio. «Oggi sarà durissima - sono più o meno le sue parole -, vi verrà voglia di fermarvi.Madovrete trovare dentro di voi la forza per andare avanti. Quando le gambe non ce la faranno più, vi dovrà aiutare la testa. Perché con la testa si supera ogni difficoltà, con la testa si vince al 90', con la testa si diventa più forti». I giocatori correranno per un'ora e un quarto di fila, a velocità prestabilita, avanti e indietro per il campo, poche pause solo per bere. Nessuno si fermerà prima fuorché Matri per un malore.Ecco, il ritiro estivo della Juve è come il vecchio Centro addestramento reclute dei militari. Per tutti Conte è «mister», non «Antonio ». Lui comanda, i giocatori eseguono. E imparano.
Nello spogliatoio - Il tecnico non sta ristrutturando la Juve, la sta completamente ricostruendo. La prima regola è il gruppo, il bene comune: chi sgarra va fuori anche perché altrimenti il tecnico perderebbe forza. A Bari mise fuori rosa Salvatore Masiello, uno dei leader, perché arrivava tardi all'allenamento. Antonio è rigido, ma disponibile a cambiare idea se il campo gliene dà l'occasione. Appena arrivato al Bari, Cristian Stellini non rientrava nei suoi piani: poi divenne titolare e adesso è suo assistente. L'atteggiamento di Conte con i giocatori dipende dal loro impegno: se è deluso li attacca anche pubblicamente, se è soddisfatto li difende a spada tratta. Dopo qualunque sconfitta è arrabbiato, quasi intrattabile, e non sopporta giocatori poco coinvolti o peggio col sorriso sulle labbra. Non ama chi si lagna, chi si lamenta per le sostituzioni e chi parla più fuori che in campo.
Anche al buio - Conte non ammette cali di tensione nemmeno in allenamento: il lavoro viene svolto con la massima intensità. E' fondamentale la parte atletica e in particolare quella relativa alla forza, per la quale nello staff è stato inserito lo spagnolo Julio Tous (in passato consulente del Barcellona). Quando ci si allena non si guarda l'orologio: appena atterrata a Philadelphia la Juve è andata a correre. Era buio, si faticava a distinguere i giocatorimaper Conte non era un problema e nemmeno una novità: a Bari capitava che gli allenamenti finissero quando ormai non si vedeva più nulla. Grande attenzione viene data alla dieta, la bilancia può generare un'esclusione. Rispetto ai primi anni in panchina Conte ha smussato certi angoli del suo carattere: resta un martello, ma ha imparato a concedere qualcosa ai giocatori (in tournée ha lasciato facoltà di scelta sulla sistemazione in camera singola o doppia).
Il gioco - Dal punto di vista tattico è tutto abbastanza chiaro: si attacca in quattro e si può difendere bene in sei se i mediani sono bloccati e la squadra è corta e organizzata. L'unica digressione dal 4-2-4 si può vedere nell'ultima mezz'ora quando con i giocatori stanchi è ipotizzabile un centrocampo a tre. Usa molto le tre sostituzioni che solitamente riguardano gli esterni e una punta. Il giropalla difensivo deve essere veloce e preciso per dare un senso alla manovra e al movimento dei quattro attaccanti. Adesso la Juve è in attesa di qualche novità dal mercato e prima di ogni acquisto Conte si informa sulla cultura del lavoro del giocatore e sulla sua voglia di allenarsi. Tra un mese scatta il campionato. Conte di solito non spiega le esclusioni, ma chi vuole spiegazioni può andare a chiedergliele. Parla con i leader,mava per la sua strada: con lui vale la meritocrazia e questo è apprezzato dai giocatori. Il concetto è semplice: conta vincere. Il resto è zero.
http://www.tuttojuve.com/?action=read&idnotizia=57505
Spoiler! :
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Re: Conte - Allenatore
LIVE NEW YORK - CONTE: "INIZIAMO A GIOCARE CON FIDUCIA. MARCHISIO CENTRALE? E' IL SUO RUOLO"
Antonio Conte commenta positivamente la prova della sua squadra contro i messicani del Club America, battuti 1-0 grazie ad un bel gol del giovanissimo Cristian Pasquato. Una risposta importante, dopo la sconfitta rimediata nel fine settimana contro lo Sporting Lisbona: "Le risposte le avevo avute anche con lo Sporting Lisbona, visto che siamo in piena fase di preparazione e costruzione - Le parole del tecnico bianconero, riportate da Juventus.com -. Stiamo facendo dei test importanti contro squadre di rango. Lo Sporting deve fare i preliminari di Champions, il Club America ha già iniziato il campionato...In questo momento forse saremmo anche impreparati a farli, ma sono partite che ci possono dire chi siamo e dove possiamo arrivare. Avevamo più gamba rispetto a Toronto? Ma quello è relativo. L’importante è che la squadra inizi a giocare a calcio e prenda fiducia nei propri mezzi".
Infine un pensiero a Marchisio, proposto centrale dopo tre partite in cui era stato schierato esterno alto: "E’ un inedito perché le circostanze ci hanno portato a non avere esterni e allora l’avevamo adattato esterno, ma lo preferisco sicuramente in mezzo. Quello è il suo ruolo".
http://www.tuttojuve.com/?action=read&idnotizia=57547
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Re: Conte - Allenatore
LIVE RALEIGH - CONTE: "Con questa voglia faremo cose importanti"
Antonio Conte elogia la sua Juve dopo il successo conquistato nella terza e ultima gara della tournée americana contro i messicani del Chivas: "Sono contento perché nonostante avessimo giocato due giorni fa, pur cambiando quasi tutta la squadra, c’è disponibilità desiderio di applicare l’idea di gioco da parte di tutti e credo che i ragazzi siano entusiasti di giocare questo tipo di calcio - le parole del tecnico salentino, riportate da Juventus.com -. Ci sono state delle combinazioni e delle giocate che hanno fatto divertire il pubblico e che hanno portato a mettere l’uomo davanti alla porta. Si deve lavorare e tanto, ci sarà da sacrificarsi e che la strada è lunga e difficile, ma con questa voglia si potranno fare cose importanti".
Conte traccia un bilancio di questa questa tournée : "Il bilancio è positivo - analizza il tecnico - Abbiamo giocato gare con avversari di valore internazionale, stiamo recuperando giocatori come De Ceglie e Quagliarella e vedo un carattere che mi fa ben sperare".
http://www.tuttojuve.com/?action=read&idnotizia=57778
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Re: Conte - Allenatore
Conte a La Gazzetta: "Il gruppo mi segue e impara in fretta, non propongo fesserie. Vucinic è da Juve, deve avere fame"
In un'intervista rilasciata al collega de "La Gazzetta dello Sport" G.B. Olivero, il tecnico della Juventus, Antonio Conte, che oggi compie 42 anni, traccia un bilancio di queste prime settimane di ritiro e si esprime sull'effervescente mercato bianconero.
"Il bilancio? È positivo, sono contento di come sta procedendo il lavoro sotto ogni punto di vista - risponde il mister salentino - I giocatori stanno cercando di capire cosa vuole l’allenatore e io sto cercando di capire loro. Partiamo da zero con concetti nuovi, la cosa bella è che sono tutti disponibili. Il segreto per convincerli a seguirmi? È il campo che li convince: se uno propina fesserie non viene seguito. Sto proponendo quotidianamente un’idea di gioco, soluzioni diverse, intensità, partecipazione, voglia, entusiasmo. E giorno dopo giorno stiamo crescendo. Siamo migliorati a livello di intensità e nella riconquista della palla. Nell’ultima amichevole in America la difesa ha concesso solo tiri da fuori. C’è ancora tanto da fare, quindi bisogna andare avanti a testa bassa, maquesto non ci deve spaventare. Se pensavo di essere più avanti o più indietro dopo i primi 20 giorni? Io ero più pessimista, avevo messo in preventivo delle scoppole perché non eravamo pronti per giocare certe amichevoli e invece abbiamo fatto una tournée decorosa. Siamo stati bravi a reggere con lo Sporting e a vincere due volte".
Gli domandano se il suo calcio sia difficile: "Tutt’altro: è molto semplice - replica Conte -. E in questa fase di apprendimento non ci sono errori particolari che mi fanno arrabbiare. Bisogna anche capire le situazioni: io voglio che si giochi sempre a calcio, ma se succede di buttare la palla in tribuna non mi scandalizzo. Un giocatore che mi ha sorpreso? Tutti hanno fatto quello che dovevano mostrando la volontà di rimettersi in gioco - prosegue il tecnico juventino -. Stanno conoscendo l’allenatore e l’uomo come io sto conoscendo i giocatori e gli uomini: questo è fondamentale. Vedo che prendono fiducia, che ci credono, si sforzano. Stanno recependo il modo di giocare a calcio. La difesa tanto criticata da due partite non prende gol. L’attacco è stato incisivo: con menostanchezza avremmo segnato di più".
Inevitabile parlare di Mirko Vucinic. L'attaccante della Roma, con tutta probabilità, sarà annunciato dalla Juventus all'inizio della prossima settimana. "Se Vucinic è un top o un 'bass' player? Non mi interessa: l’importante è che abbia fame. Non dobbiamo essere noi a metterci a disposizione dei nuovi acquisti, ma loro a mettersi a nostra disposizione. Mirko è di sicuro un giocatore da Juve, non lo scopro certo io, ma ne parlerò solo quando sarà ufficialmente un nostro giocatore". Per Conte non esistono titolari e riserve. Tutti devono innestarsi alla perfezione nel suo sistema di gioco nel momento in cui vengono chiamati in causa: "Nelle amichevoli alterno tutti un po’ perché siamo in preparazione e un po’ perché modificando l’ordine dei fattori il prodotto non deve cambiare. E i risultati sono buoni: tra la seconda e la terza amichevole erano diversi molti giocatori, ma non l’idea di gioco. È quella che conta".
http://www.tuttojuve.com/?action=read&idnotizia=57985
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Re: Conte - Allenatore
La Stampa - Conte, primo bilancio in attivo: "Temevo schiaffoni, invece..."
Da buon insegnante di nuove geometrie, Antonio Conte è partito dagli assiomi, facendoli ripetere all'infinito, in allenamento.
«Stiamo partendo da zero, con concetti nuovi - racconta il tecnico della Juve - ma la cosa bella è che si siano tutti messi a disposizione. Io cerco di capire loro, loro me. Stanno conoscendo l'allenatore e l'uomo. Ma per convincerli c'è il campo: se uno propina fesserie è difficile farsi seguire. Ci credono e stanno prendendo fiducia». Per ora funziona: «Propongo sempre situazioni diverse. C'è intensità, partecipazione, entusiasmo. Giorno per giorno stiamo crescendo. Intanto, dopo la prima sconfitta con lo Sporting Lisbona, siamo tornati a vincere».
L'azione procede sempre secondo un piano, con Conte. Prima regola: possesso palla allo sfinimento, fin dall'uscio di Buffon, con divieto di sparare lontano l'oggetto a meno di calamità naturale. Seconda: movimenti pianificati della fase offensiva, da memorizzare nei chip. Perché tutti allenano la difesa, spiega chi conosce bene il tecnico, ma quasi nessuno lavora a lungo sull'attacco: lo faceva Zeman, e pochi altri. Ecco, nei tagli, nelle verticalizzazioni, un po' zemaniano Conte lo è. Come è molto lippiano nel concetto umano di squadra: sempre uniti, e nella tempesta, di più. Uno per tutti e non tutti per uno. E con un pragmatismo che sa un po' del vecchio Trap. Anche se lui un modello l'ha sempre rifiutato: «Ho solo la fortuna di aver avuto grandi allenatori, e vincenti», ha detto più volte.
Così, dopo 22 giorni di lavoro, il maestro compila una buona pagella: «Il bilancio è positivo, sono contento di come sta procedendo il lavoro: ci stiamo conoscendo sotto tutti i punti di vista. Qui negli Stati Uniti abbiamo migliorato nell'intensità, nella ricerca della riconquista della palla». Per quel che possono contare i nemici messicani, di Club America e Chivas, comunque più avanti con la preparazione, ha scricchiolato meno la difesa: «Ha fatto bene, e nell'ultima partita a Raleigh ci hanno tirato in porta solo da fuori area. C'è ancora tanto da fare, testa bassa e pedalare, ma non ci deve spaventare». Senza fretta, perché le cose stanno filando pure meglio del previsto: «Stiamo passando da uno step all'altro, ed ero più pessimista. Avevo messo in preventivo degli schiaffoni, perché non eravamo pronti per questi test, invece abbiamo fatto una tournée decorosa».
Finora, nessun errore da matita blu: «Il mio calcio è molto semplice e non mi hanno fatto incavolare. Voglio sempre che si giochi a calcio, anche se arrivano momenti in cui devi tirare la palla in tribuna. E non mi scandalizzo. In due partite nessun gol preso, e mi sembra che la difesa fosse tanto criticata». Il voto più alto va all'applicazione: «La cosa più bella è che i giocatori sono stati disponibili a rimettersi in gioco insieme a me». Il prossimo sarà Mirko Vucinic: «É di sicuro un giocatore da Juve - continua Conte - non lo scopro certo io. Ma ne parlerò solo quando sarà ufficialmente nostro». Se poi arriveranno altri innesti, com'è probabile, la regola è la stessa per tutti: «Top o bass player non m'interessa, l'importante è che chi arrivi abbia fame e si metta a disposizione. Non dobbiamo metterci noi a sua disposizione, ma lui alla nostra». Con la garanzia che tutti partiranno alla pari: «Se ho una formazione titolare? Lo faccio apposta a mischiarli: per me, cambiando l'ordine dei fattori il risultato non deve cambiare». Da domani, al conto s'aggiungerà anche Vucinic.
http://www.tuttojuve.com/?action=read&idnotizia=57986
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Re: Conte - Allenatore
fantastica scheda tattica prodotta da questo sito, come al solitoAnalisi tattica: la Juventus “Americana”
(di Fabio Barcellona)
Proviamo ad analizzare le prime indicazioni tattiche emerse dalle amichevoli giocate dalla Juventus nella tournee americana. E’ evidente che la squadra sia incompleta, sia dal punto dei vista dei giocatori a disposizione, sia dal punto di vista del lavoro atletico e tattico. Per tale motivo tratteremo solo alcuni spunti tattici emersi dal trittico di partite giocate senza analizzare nell’interezza il sistema di gioco progettato da mister Conte e gli inevitabili difetti presenti in questa fase precocissima di stagione.
Staticamente il modulo adottato dalla Juventus è un 4-4-2/4-2-4. Al fine di prevenire lunghe e, a mio parere, poco produttive discussioni sul reale modulo dei bianconeri (è un 4-4-2 o un 4-2-4? ) evidenzio come chiaramente non esista un discrimine netto tra i due sistemi, ma, in maniera fluida, si passi dall’uno all’altro, con la posizione degli esterni offensivi nelle due fasi di gioco a fare da ago della bilancia.
La prima cosa che balza all’occhio della nuova Juventus è la fase di possesso palla. La squadra prova a giocare, in ogni situazione, a uno-due tocchi, facendo circolare il pallone con estrema rapidità. Assolutamente peculiare è la fase di inizio delle azioni. La Juventus di Antonio Conte prepara le azioni offensive con la circolazione palla tra i 4 giocatori della linea difensiva. La circolazione della palla prevede la partecipazione attiva del portiere, pronto ad offrire sempre una soluzione sicura al compagno e a creare superiorità numerica contro la pressione avversaria. Spesso, il giro palla “salta” un uomo, passando cioè dal terzino di un lato al centrale del lato opposto o dal centrale di un lato al terzino del lato opposto al fine di velocizzare la transizione del pallone da un lato all’altro del campo. La Juventus non ha paura di fare circolare la palla in posizione parecchio bassa anche contro la pressione, intensa, degli avversari. Le tre avversarie delle amichevoli hanno tutte optato per una pressione alta ed intensa, uomo contro uomo, per cercare di recuperare in posizione ultra offensiva il pallone. In tutte e tre le partite la Juventus non ha mai rinunciato, a costo di rischiare di perdere il pallone in zona pericolosissima, a giocare il pallone con i propri difensori. Non casualmente, a mio parere, la presenza nelle due partite contro i club messicani di Bonucci tra i quattro dietro, ha migliorato in maniera consistente la circolazione del pallone rispetto al match contro lo Sporting Lisbona, consentendo alla squadra di eludere con buona continuità la linea della prima pressione avversaria e di fare uscire qualitativamente il pallone dalla linea difensiva. La sensazione è che la Juventus non disdegni che le squadre avversarie vengano a portare pressione alta; anzi sembra proprio che i bianconeri invitino gli avversari ad alzarsi con lo scopo di ampliare il più possibile lo spazio utile allo sviluppo della manovra offensiva. Infatti, a corredo delle fasi di circolazione della palla tra i membri della linea difensiva c’è lo schieramento dei due esterni offensivi, piazzati sulla linea delle punte e in posizione larghissima. Il combinato tra circolazione palla bassa e schieramento aperto e profondo degli esterni offensivi ha come risultato, se gli avversari scelgono/accettano di andare a pressare alto, quello di allungare ed allargare la squadra avversaria. In tale maniera, se la palla riesce ad uscire dalla linea difensiva con sufficiente qualità, la Juventus ha a disposizione spazi molto ampi in cui sviluppare la propria manovra che, a questo punto, deve dipanarsi con estrema velocità per evitare che la squadra avversaria si ricompatti. La velocità è fornita dalla possibilità di manovrare in spazi allargati, dal gioco a uno-due tocchi e dalla nettezza, precisione e coordinazione dei movimenti dei giocatori offensivi. Un paio di video, scelti tra le azioni meglio riuscite, rendono visibili in concetti sino ad ora espressi.
Nel primo video si nota come il Chivas pressi forte con quattro uomini sui quattro difensori e due uomini sui due interni della Juventus. La palla passa da Storari ed esce pulita da Ziegler. A questo punto la Juve ha tanto spazio per sviluppare con velocità la manovra. Si noti la posizione alta e larghissima di Pasquato a sinistra e Pepe a destra e come la manovra si sviluppi con combinazioni rapidissime, figlie di giocate di prima e movimenti coordinati.
Nel secondo video vediamo come, sempre su pressione alta dei messicani, Storari, ancora una volta chiamato in causa, non abbia timore a giocare su un interno (Marrone) spalle alla porta; Bonucci, che riceve lo scarico da Marrone, serva con precisione Krasic e, anche questa volta, la Juve ha molto spazio entro cui sviluppare con velocità la fase offensiva. Nel primo dei due esempi visti, e in tante azioni simili sviluppate dalla Juve, viene saltato il passaggio del pallone dalla linea difensiva verso gli interni. In genere i due centrocampisti partecipano alle fasi di inizio azione giocando il pallone a uno-due tocchi ,fungendo da sponda per la giocata fronte alla porta di un difensore, come nel caso di Marrone nell’esempio visto precedentemente o giocando immediatamente, quasi alla cieca, un pallone in verticale. Ciò in conseguenza del fatto che i due interni non si abbassano verso la linea difensiva per ricevere “comodamente” il pallone, ma rimangono “in posizione”, evitando di portare più avversari in pressione verso la zona difensiva. Vengono poi chiamati in causa da soluzioni di scarico da parte degli esterni offensivi o delle punte per giocare il pallone fronte alla porta.
Poco invece si è visto, a causa del già citato atteggiamento di pressione ultra offensiva degli avversari, della fase offensiva contro difesa schierata e squadra compatta nella propria metà campo.
Piuttosto interessante è la fase di transizione difensiva: la Juventus, perso il pallone, cerca di non arretrare e di conquistare prima e più avanti possibile la palla, accorciando con gli interni e i difensori. Il video che segue mostra una fase di gioco in cui per due volte la Juventus perde palla in zona offensiva e per due volte prova immediatamente a recuperare il pallone senza arretrare.
Se fallisce questa prima fase di recupero del pallone in genere l’atteggiamento dei difensori è quello di temporeggiare il più possibile al fine di permettere alla squadra di ricompattarsi. Grande lavoro in verticale e orizzontale nelle fasi di transizione difensiva è richiesto ai due interni di centrocampo. I difensori giocano a zona, ma rispetto alla scorsa stagione, gli aggiustamenti della loro posizione in funzione di quella degli avversari sono molto più evidenti. Ciò si nota in particolare modo sugli esterni, dove i terzini sono chiamati dall’atteggiamento meno prudente degli esterni offensivi, a marcare in maniera più stretta i diretti avversari in fascia.
Ferma restando la ormai diffusissima scelta di marcare a zona in occasione di calci di punizione a sfavore in zona laterale difensiva, sui calcio d’angolo (contro) la scelta è quella di marcare ad uomo.
Siamo davvero in una fase precoce della stagione. La squadra che ha affrontato la tournee americana aveva alle spalle meno di 20 giorni di lavoro atletico e tattico e mancava di elementi già acquistati (Vidal, Vucinic) e da acquistare (un difensore e un esterno sinistro, si dice). Sono solo le prime indicazioni, ma ci dicono che la mano di Antonio Conte è già presente, si vede e si preannuncia come piuttosto pesante per come inciderà in profondità sull’atteggiamento tattico della Juventus 2001/2012.
http://www.uccellinodidelpiero.com/anal ... americana/
PS: l'azione del primo video l'avevo notata anche io ed evidenziata nel topic sul pre-campionato, lì si vede nettamente un'azione costruita dal mister.
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Re: Conte - Allenatore
Tuttosport - E' un Conte "maniacale": "Juve, diventiamo squadra"
Antonio Conte maniacale? Sì, a quanto pare. Ma, meglio, a giudicare dalla seduta d’allenamento di ieri, Antonio Conte il... fondamentalista. Del calcio, chiaramente, e del 4- 2- 4. In tutti i sensi, anche in senso stretto visto che la seduta mattutina di ieri, al centro sportivo di Vinovo, è stata dedicata in buona parte proprio ai fondamentali. Tiri in porta, per gli attaccanti, e marcatura dell’uomo per i difensori. Robe basilari, per carità, e nessuno se ne abbia a male: ché anche per i grandi campioni, un ripassino ogni tanto male non fa... E vivaddio se una volta ogni tanto ( ma probabilmente non sarà ogni "tanto") capita di vedere Del Piero e compagni intenti a provare a segnare - per 10, 15, 20 minuti -, visto che lo scopo del gioco è proprio quello, no? E vivaddio anche se con santa pazienza e umiltà Conte si mette lì e ricorda ai difensori quando cercare l’anticipo e quando invece chiudere lo spazio per eventuali assist. Del resto siamo entrati, a quanto pare, nella seconda fase - dal punto di vista tattico - della preparazione: dopo i concetti d’organico, su come deve muoversi la squadra, ecco più specificatamente la didattica su cosa ciascun singolo deve fare. «L’organizzazione da parte mia e del mio staff deve essere ai massimi livelli - ha ribadito ancora Conte, tramite Juventus.com -, dobbiamo proporre situazioni che servono a far crescere la squadra dal punto di vista fisico, tattico e comportamentale. La Juventus deve diventare squadra».
PROVA DEL GOL - Ma andiamo per gradi, e per ordine cronologico. Durante la prima parte della seduta, al mattino (dopo test e lavoro sulla forza esplosiva), Conte ha chiamato a sé Pepe, Vucinic, Toni, Quagliarella, Pasquato, Krasic, Matri, Marchisio, Del Piero e Marrone. Che si fa? Semplice, gol. E dunque via con tiri in porta: del centro e da posizione più defilata, del vertice dell’area; con il piede destro e con il piede sinistro; dopo un "dai e vai", oppure di prima rasoterra, oppure di prima al volo, oppure di controbalzo. Insomma, tutto. Con risultati peraltro soddisfacenti: Del Piero, Vucinic, Matri, Quagliarella, Pasquato... Colpi di classe e media realizzativa quasi al 100 per cento, non fosse per qualche lampo di Buffon, o Manninger, o Storari (alternati). Chiaro, con gli avversari in campo è tutt’altra cosa, ma sedute come queste ( che lo scorso anno si vedevano raramente) non possono che aiutare ad affinare la tecnica e ad avere la mente più lucida anche in partita.
http://www.tuttojuve.com/?action=read&idnotizia=58438
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Re: Conte - Allenatore
LIVE CHIUSA PESIO - CONTE A SKY: "Contento e soddisfatto. Pirlo mi ha stupito. Con Vucinic possiamo fare cose importanti. Sul mercato le idee sono molto chiare. Stasera guarderò l'Amburgo..."
Il tecnico della Juventus, Antonio Conte, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Sky Sport al termine dell'amichevole contro il Cuneo. TuttoJuve.com l'ha trascritta integralmente:
In questo momento contano i progressi. Noi abbiamo seguito anche gli allenamenti in questi giorni e abbiamo visto che quello che si è visto negli allenamenti poi si è visto anche in campo. E' così? E' soddisfatto?
"Sì, sono soddisfatto perchè sicuramente la squadra sta crescendo da questo punto di vista. Avevo chiesto ai ragazzi, al di là del risultato, di mettere un altro mattone su quello che stiamo facendo e quindi vedere dei progressi a livello di gioco, a livello di atteggiamento, a livello di concentrazione e di determinazione, queste sono tutte cose che chiedo molto e debbo dire che mi hanno accontentato molto e di questo sono veramente molto contento".
Tra le cose che abbiamo visto soprattutto stamattina, c'era quel lavoro che avevi fatto con i difensori, quel giro di palla veloce, poi l'inserimento del difensore centrale a cercare il centrocampista. Oggi lo abbiamo visto spesso. Questo significa, come ha sottolineato molte volte, che lei vuole che il gioco parta proprio da lì...
"Sì, noi lavoriamo secondo un'idea di gioco, questo è fondamentale. La cosa bella è che sicuramente i giocatori hanno sposato questa idea. Perchè se l'allenatore ha un'idea e poi i giocatori non vogliono praticarla diventa molto molto difficile. Invece sono molto contento perchè ho trovato grande disponibilità da parte loro, sono molto entusiasti come il sottoscritto, sono determinati, feroci, perchè vogliono comunque riscattare un'annata in cui si è arrivati settimi. Sappiamo che è difficile perchè non abbiamo una bacchetta magica che da un giorno all'altro possiamo cambiare situazione, però abbiamo il dovere di provarci tramite il lavoro. Io sono un lavoratore, sono un lavoratore di campo e per me il campo diventa fondamentale".
Un nome: Andrea Pirlo. Si diceva chissà se regge, ma oggi è stato l'unico a rimanere in campo 90 minuti. Oltre ad aver fatto quello che siamo abituati a vedere, ha corso, ha rubato palloni. Meglio di così...
"Preferisco non parlare mai dei singoli, perchè mi piacerebbe parlare del gruppo, della squadra. Andrea è un campione, sotto tutti i punti di vista. Al di là dell'aspetto tecnico, è un ragazzo intelligente, tatticamente legge le situazioni in maniera importante, ha grandi piedi, ma soprattutto quello che mi ha stupito è la grande cultura del lavoro che ha, non lo senti mai fiatare, nonostante io non sia tenero sul lavoro".
A proposito di gruppo, all'inizio della preparazione si era arrabbiato per i gol subiti contro squadre molto deboli. Oggi Buffon e Storari non sono stati impegnati. Anche questo è un segnale importante...
"E' un segnale importante perchè è la terza partita dopo Chivas e America che finiamo a reti inviolate, Questo è molto importante perchè, al di là del risultato, sono situazioni di gioco che ti portano poi ad acquistare fiducia in quello che fai, in quello che l'allenatore propina e questa è la cosa più importante e positiva del pomeriggio di oggi, a parte il pubblico che mi sento di ringraziare perchè c'è entusiasmo, nonostante due annate un po' sfortunate. Non posso far altro che ringraziare il popolo juventino per l'entusiasmo con cui ci ha accolto, con cui ci sostiene. Noi cercheremo - io ed i ragazzi, insieme alla società - di fare il possibile per far tornare la Juventus dove merita. E' una squadra competitiva, sappiamo che la strada è lunga e difficile, ma abbiamo il dovere di provarci tramite il lavoro".
Al di là del gol, un giudizio su Vucinic. E soprattutto, nel sistema di gioco di Antonio Conte, qual è il ruolo in cui Vucinic potrebbe esaltarsi? Seconda punta o esterno a sinistra?
"E' un giocatore che ha delle qualità importanti. E' un giocatore che secondo me non ha espresso ancora tutto il suo potenziale, perchè ha un motore importante, ha tecnica, ha qualità e cercherò assieme alla squadra di metterlo nelle condizioni di fare un grande campionato. Lui si è messo a disposizione mia, della squadra, e sono convinto che si possano fare delle cose importanti con Mirko".
A questa tua Juve manca un esterno a sinistra e un difensore centrale. Ci puoi dare degli indizi? Vuoi giocare anche tu con la storia del "Mister X" o preferisci di no?
"No, 'Mister x' non mi piace. Poi l''X' è un risultato che non mi piace proprio. Se gioco in casa è '1', se gioco fuori casa è '2' per me.![]()
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Siamo molto tranquilli e molto sereni. Le idee sono molto chiare, c'è grande sintonia di idee e di vedute tra me e la società, quindi così come abbiamo aspettato e abbiamo assestato poi il colpo Vucinic, faremo quello che dovremo fare".
Ma quindi stasera vedrai la partita dell'Amburgo? C'è Elia...
"Io guardo il calcio internazionale spesso e volentieri. Se gioca l'Amburgo, visto che mi stai dando questa dritta, guarderò l'Amburgo".![]()
C'è qualcosa che ti ha stupito in questo accenno di ritiro?
"Sicuramente la gente. La gente mi ha stupito ancora una volta più in positivo, perchè sono tanti anni che la Juventus purtroppo non è competitiva per giocarsi qualcosa di importante. Ritrovarsi tutta questa gente che ci segue, con passione, con entusiasmo, ci deve dare una responsabilità però ci deve dare ancora più forza, a me e ai ragazzi. Questa gente ha bisogno di prendersi delle soddisfazioni e noi dovremmo cercare in tutti i modi, tramite il lavoro, di ripagarli, perchè meritano questo e altro".
Sei andato a vedere il nuovo stadio?
"Sì, sono andato, è bellissimo".![]()
http://www.tuttojuve.com/?action=read&idnotizia=58565
Non c'è niente da fare, è un mito! :gogo:
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Re: Conte - Allenatore
LIVE CHIUSA PESIO - CONTE A JC: "Col lavoro possiamo arrivare dove ora nessuno pensa. Vucinic? Madre natura generosa con lui, ma non ha ancora espresso tutto il suo potenziale"
Prima di lasciare lo stadio di Chiusa Pesio, dopo l'amichevole contro il Cuneo, il tecnico bianconero, Antonio Conte, ha parlato anche ai microfoni di Juventus Channel. Ecco l'intervista integrale, trascritta da TuttoJuve.com:
Mister, immagino la sua soddisfazione per la gara di oggi. Una buona prova per la sua squadra...
"Sì, siamo in fase di preparazione e al di là del risultato quello che mi conforta e che mi è piaciuto più di tutto è vedere che c'è stato il giusto approccio, la giusta determinazione, la giusta voglia di riportare sul campo quello che stiamo facendo da più di venti giorni".
A che punto siamo dal punto di vista della preparazione? E' soddisfatto dal punto di vista tattico?
"Sì, ma c'è ancora tantissimo da lavorare. La cosa più importante, che mi preme sottolineare, è di aver trovato la disponibilità di questi ragazzi, anche perchè uno può avere tantissime idee, ma se poi non trovi persone che ci credono e che comunque lavorano affinchè queste idee vengano attuate, diventa tutto molto molto difficile. Debbo dire invece che ho trovato un gruppo di ragazzi motivati, determinati, anche un po' arrabbiati per gli ultimi due anni in cui si è arrivati settimi. C'è grande entusiasmo, grande voglia di far ritornare la Juventus competitiva. Sappiamo che la strada è molto lunga, molto difficile, perchè dopo due settimane non è che uno si alza e fa sogni di gloria, però sappiamo benissimo che tramite il lavoro noi possiamo arrivare dove in questo momento magari nessuno pensa. Io sono un lavoratore di campo, a me piace molto lavorare con i calciatori, fargli capire alcune situazioni e di questo sono molto contento perchè ho trovato una squadra veramente disponibile".
Prima assoluta oggi per Mirko Vucinic. Le è piaciuto l'inserimento in squadra dell'attaccante montenegrino?
"Mirko è un giocatore che conosco molto bene. E' stato a Lecce per tanti anni, è un giocatore che ha delle caratteristiche base già sue. Madre natura è stata molto brava con lui, perchè ha grandi qualità fisiche e tecniche. E' inevitabile che abbia - e gliel'ho anche detto - un potenziale talmente importante che ancora non ha espresso del tutto. Quindi sarà compito mio, compito dei calciatori....(pausa, ndr)...sarà soprattutto compito suo mettersi a disposizione e cercare di tirare fuori quel qualcosa che ancora non gli ha permesso di essere consacrato come campione".
Ultime due cose. Se si aspettava tanto entusiasmo a Chiusa Pesio e poi se questo concetto di squadra che aveva invocato ad inizio stagione sta uscendo alla distanza...
"Sì, a proposito dei tifosi, è la cosa che sicuramente mi ha emozionato in questi primi venti giorni da allenatore della Juventus. Mi ha emozionato molto perchè vedere tanto entusiasmo nei miei confronti e nei confronti dei calciatori dopo due annate sfortunate è veramente motivo di orgoglio, di soddisfazione ed è una responsabilità ancora più grande. Ci deve far capire che questa gente ha bisogno comunque di trovare una squadra che dia grandi soddisfazioni. Per quanto riguarda la squadra, siamo sicuramente in fase di costruzione, c'è ancora tanto di fare, però piano piano stiamo iniziando a poggiare i mattoni e questo è molto importante".
http://www.tuttojuve.com/?action=read&idnotizia=58574
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