Gonde - Egs Allenadoreaaaah

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Re: Conte - Allenatore

Messaggio da RUMePERA » 09.08.11 - 21:23

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Re: Conte - Allenatore

Messaggio da RUMePERA » 10.08.11 - 13:53

Corsport - CONTE: "VOGLIO RIPAGARE TUTTI. LA JUVE DEVE AVERE VOGLIA DI RIVALSA. SUL MERCATO SINTONIA CON I DIRIGENTI. PIRLO E' UN GRANDE, VUCINIC GENIALE. GRAZIE TIFOSI"

"Un aggettivo ce l'ho: juventino". Finisce così la lunga intervista concessa da Antonio Conte ad Antonio Barillà del "Corriere dello Sport", tante parole che sprizzano da tutti pori di juventinità. Domani sarà una giornata importante, il classico appuntamento con il vernissage di Villar Perosa, un appuntamento che il nuovo tecnico ben conosce:

"Sento già l'emozione, sarà un salto indietro negli anni. Ricordo l'Avvocato che arrivava in elicottero e noi, con Trapattoni, che salivamo a trovarlo in Villa: ricordo la sua competenza e la sua ironia, il suo amore per il calcio per per la Juve. Villar Perosa, per la gente bianconera, non è un paese, ma un pezzo di storia. Non c'è un minuto delle mie giornate in cui non pensi a come ricambiare tanto affetto. Sapevo di essere nel loro cuore, eppure sono riusciti lo stesso a stupirmi; l'accoglienza che mi hanno riservato è motivo di responsabilità e non solo d'orgoglio."

"Alla Juve vincere non è importante, è l'unica cosa che conta". Disse Boniperti.

"E' uno slogan che mi appartiene, adatto al mio carattere: odio perdere, anche se si tratta di sfide banali o giocose. Al massimo posso concedere che la mia bambina mi batta a carte. Però la vittoria non s'inventa mai: presuppone un progetto, spirito di sacrificio, uomini giusti. Il progetto è davvero intrigante: sappiamo che in ogni fase di costruzione s'incontrano difficoltà, ma sappiamo pure che determinazione e voglia possono annullarle, aiutandonci a tornare competitivi. Sono soddisfattissimo. Lo dico con convinzione, dopo più di un mese di lavoro intenso in cui abbiamo imparato a conoscerci sul piano calcistico e umano. Credo che qualsiasi allenatore aspiri a guidare una grande squadra e io ho pensato alla Juve sin dal primo giorno in panchina. Un sogno, certo, però legittimato dai sacrifici e dal lavoro. Quando ho capito che ce l'avevo fatta? Nel momento in cui i dirigenti hanno svelato idee e programmi: collimavano con i miei, era la volta buona."

Quali squadre vede favorite per lo scudetto?

"Milan e Inter hanno grandi chance e l'hanno confermato a Pechino. Dietro vedo il Napoli che lavora da un anno e mezzo con lo stesso tecnico, ha una sua identità e ha innestato giocatori specifici. Bene anche la Lazio. Noi, però, non dobbiamo guardare agli altri. Dobbiamo preoccuparci di avere sempre la bava alla bocca, di sentire una fame tale da non riuscire a dormire se dovesse arrivare una sconfitta, dobbiamo convivere un ogni istante con la voglia di rivalsa: se questo sarà il nostro atteggiamento, saremo sulla buona strada per colmare il gap. Dobbiamo crederci sempre: non possiamo accontentarci di obiettivi minimi. Detto questo, è giusto essere realisti e ricordare che stiamo tirando, mattone su mattone, una casa che duri nel tempo. Siamo alle fondamenta, un po' di pazienza è necessaria."

Conte poi passa a raccontare come è nato il suo modulo. "Nel 2006-2007, quando fui richiamato all'Arezzo, ereditai una squadra lontanissima dai play-out: addirittura, 13-14 punti di distacco. Sperimentai, allora, per la prima volta, il modulo con due esterni alti, Bondi e Croce, e due attaccanti, Floro Flores e Martinetti: vennero fuori una rimonta straordinaria, sfumata all'ultimo respiro, e un calcio bello, intraprendente e significativo. Ma i numeri sono relativi: si parla di 4-2-4 e va benissimo, ma per per è un 4-4-2 con gli esterni alti. Il mio gioco è sempre propositivo, non amo i lanci lunghi ma l'azione che si sviluppa da dietro. Ed è inevitabile che in fase offensiva, per gli avversari, sfidare quattro attaccanti diventi difficile. Devo dire però che se non ho più abbandonato questo modulo, è anche perché ho trovato calciatori pronti a sposarlo."

Come hai conquistato i giocatori?

"Ho trovato un gruppo disponibilissimo. Io parto dal presupposto che i calciatori ci diano due-tre settimane di tempo e ci "pesino": dobbiamo essere bravi a creare la voglia di seguirci. Sono stato facilitato dalle brutte stagioni precedenti, dai due settimi posti di fila: in situazioni simili, è più semplice aprirsi alle novità per cercare di invertire la rotta. Cerco di non fare quello che a me, quando giocavo, dava fastdio. E cerco di essere sempre chiaro e leale: meglio una brutta verità che una bella bugia, la prima può creare grane ma alla lunga paga, la seconda può essere comoda nell'immediato ma con il passare del tempo si rivela un boomerang. Ho portato il mio metodo e il mio metodo è totalizzante: grazie anche alla laurea in scienze motorie, mi piace occuparmi di alimentazioni, prevenzione, preparazione... Sempre però affidandomi a specialisti; collaboratori che godono di piena autonomia. Voglio l'alta intensità e i ritmi elevati che si trovano poi nella partita."

Gli esterni sono fondamentiali, ma alla Juve, al momento, non abbandonano...

"C'è una grande sintonia con i dirigenti: sappiamo di cosa ha bisogno la Juve. Preferisco non addentrarmi nelle strategie, ma basta fare due calcoli.... "

Sette attaccanti non sono troppi?

"Il fatto è che gli attaccanti... non sono sette: i calciatori che non rientrano nei piani lo sanno"

Un rinforzo sarà il nuovo stadio?

"E' un impianto bellissimo: la società è avanti, noi dovremo essere all'altezza."

Scudetto 2006: vuoi dirci il tuo pensiero?

"Sono perfettamente allineato col presidente, trovo che la strada intrapresa sia giusta. Personalmente credo che gli scudetti si vincano sul campo: per me la Juve ne ha 29. E spero di aggiungerne altri"

L'intervista si conclude con una rapida carrellata dei nuovi acquisti bianconeri. Ecco un primo giudizio di Conte.

"Pirlo? Grande. Persino più di quanto m'aspettassi, un esempio, parte attiva del progetto. Michele è uno tosto, Mirko è geniale. Vidal? Alla prossima intervista, si aggregherà solo a Villar Perosa. Ziegler? Generoso. Ha tanta voglia di apprendere. Lichtsteiner? Svizzero. A tutti gli effetti. Oltre alla precisione, mi ha colpito la fisicità"

http://www.tuttojuve.com/?action=read&idnotizia=58943
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Re: Conte - Allenatore

Messaggio da RUMePERA » 12.08.11 - 11:51

CONTE A SKY: "Siamo all'inizio del progetto ma vogliamo essere vincenti sin da subito. Calciopoli? La Juve ha 29 scudetti il resto non conta"
Il tecnico bianconero tra campo e calciopoli.


Intervistato dai microfoni di Sky Sport 24 l'allenatore della Juventus Antonio Conte, al termine del classico appuntamento di mezza estate a Villar Perosa, ha brevemente parlato delle questioni relative al campo e non solo. Tanto entusiasmo e tanti autografi per il nuovo allenatore: "Firmare gli autografi è il minimo per questi tifosi che ci supportano sempre con tanto entusiasmo. Mi fan piacere le parole di John Elkann e questa responsabilità è uno stimolo in più a riportare questo club dove deve stare. Abbiamo iniziato un progetto ma vogliamo arrivare ai vertici sin da subito. La gara di oggi era più una festa, prendiamo di buono l'entusiasmo ma c'è da rivedere qualcosa. Col Betis sarà diverso". Sul confronto con le altre squadre Conte è realista ma allo stesso tempo ambizioso: "Noi siamo all'inizio dell'opera, non è che uno d'amblè rivolta tutto. Siamo alle fondamenta di una casa che dovrà divenire bellissima, ammirata e resistente. Tutti dovranno avere pazienza ma la volontà è di essere competitivi sin da subito, alcune squadre saranno maggiormente avvantaggiate perchè rodate ma questo non ci spaventa affatto". Chiusura infine sul capitolo calciopoli e la strada legale che la Juventus ha deciso di intraprendere: "Il presidente sta seguendo la strada giusta, ho già parlato di questo e gli scudetti si vincono sul campo, la Juve ne ha 29 il resto non conta. Ora stiamo lavorando per tornare a vincerlo, visto il recente passato non sarebbe male".

http://www.tuttojuve.com/?action=read&idnotizia=59133
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Re: Conte - Allenatore

Messaggio da RUMePERA » 12.08.11 - 16:23

LIVE VINOVO - CONTE: "Vidal ha bisogno di tempo, non è convocato. Vucinic preso come attaccante. Quagliarella? Serve pazienza. Scudetto? Zitti e pedalare. Ecco i 9/11 della formazione di domani..."

Il tecnico bianconero, Antonio Conte, ha risposto alle domande dei giornalisti nella conferenza stampa di presentazione della sfida amichevole di domani sera tra Juventus e Betis Siviglia. La redazione di TuttoJuve.com ha riportato integralmente le sue dichiarazioni:

Dopo circa un mese di lavoro, tra i tre reparti, qual è quello che è riuscito a metabolizzare di più le sue indicazioni, come movimenti, come gestione della palla, come impostazione della manovra?
"Sicuramente c'è da lavorare su tutti e tre i reparti. Diciamo che forse quello dei centrocampisti è quello che magari ha assimilato meglio, anche perchè è il reparto dove - tranne Vidal - li abbiamo avuti sempre tutti, quindi ho potuto lavorare con loro e più si lavora insieme e più si assimila".

Vidal è già pronto per giocare anche solo qualche minuto? In caso contrario quanto tempo credi che ci voglia perchè si metta in linea dal punto di vista fisico con gli altri compagni...
"Vidal deve entrare in un sistema di gioco, quindi ha bisogno comunque di ritrovare una condizione fisica e poi - ripeto - di entrare in questo sistema di gioco, dove tutti sanno quello che devono fare. Lui è arrivato ieri, oggi ha fatto il primo allenamento, quindi ha bisogno di un po' di tempo per entrare nei meccanismi. Sicuramente per domani non è convocato, questo è sicuro".

Visto che con Marchisio è stato categorico, dicendo che è uno dei centrali, per Vidal è lo stesso? Oppure, visto che in Nazionale ha giocato terzino e ha fatto pure l'esterno, ci sono possibilità di vederlo anche altrove?
"Vidal l'abbiamo preso come centrocampista centrale. Siccome richiedo specificità dei ruoli, io lo considero un centrocampista centrale. E' inevitabile che poi lavorandoci valuti tante situazioni e in situazioni di emergenza potrebbe anche capitare di metterlo...(pausa, ndr)....Tranne in porta, poi, ho visto che nel Cile ha giocato dappertutto. Ma ripeto, lo abbiamo preso come specifico del ruolo, quindi per me è un centrocampista centrale".

Dopo un mese di lavoro, la Juventus ha incominciato a diventare la tua Juventus in cosa?
"Dopo un mese di lavoro, sicuramente, i giocatori hanno appreso l'idea da sviluppare, questo sicuramente. E' inevitabile che c'è da lavorare - come dico - da lavorare tanto, perchè c'è da entrarci in pieno in questo tipo di idea, con tutti gli effettivi, anche perchè poi Vucinic è arrivato da poco, Vidal è arrivato ieri, chi arriverà dovrà comunque entrare in questo tipo di sistema, e quindi bisognerà lavorare tanto e cercare di farlo in maniera molto breve per i nuovi arrivi".

Per quello che riguarda Vucinic, per quel poco che hai iniziato a vedere, secondo te potrà darti di più come esterno o come punta vera e propria?
"Vucinic l'abbiamo preso come attaccante".


La partita di domani è forse il primo test vero che fate. Che risposte chiedi alla squadra? Cosa ti incuriosisce? Cosa pensi di vedere? E questa la prima vera verifica del tuo lavoro?
"No, la verifica è quotidiana. Io non aspetto sicuramente la partita per vedere verifiche particolari. Le verifiche ce le ho quotidianamente. Questa è una squadra che quotidianamente deve crescere. E' inevitabile che noi siamo in fase d'opera, sia per il poco tempo che abbiamo avuto, sia anche perchè la rosa è incompleta. Non dimentichiamo che questo precampionato lo stiamo facendo con in pianta stabile tre giocatori che...due sono della Primavera e Pasquato l'anno scorso era al Modena. Quindi bisogna anche tenere conto di questo, però bisogna continua a lavorare, bisogna continuare a crescere, in attesa che si completi la rosa".

Volevo sapere, se possibile, la situazione di quelli che non stanno tanto bene, tipo Toni, Pepe e Quagliarella. E poi, una parola su Iaquinta: come sta psicologicamente e se si sente uno del gruppo, o se si sente un po' trascurato...
"Su Iaquinta penso che dovete chiedere a lui, non certo a me, della sua situazione psicologica. Io posso dirvi la situazione psicologica mia nei confronti di Iaquinta. Pepe, Toni e Quagliarella rimangono qui ad allenarsi perchè non sono ancora in condizione, non hanno ancora smaltito l'infortunio. Quagliarella....stiamo cercando di fargli fare dei lavori specifici perchè purtroppo viene da un brutto infortunio e bisogna avere pazienza e sapere che bisognerà anche aspettare un po' di tempo per vedere il vero Quagliarella. Sicuramente questo è un problema, però ci sono dei tempi e bisogna rispettarli. Stiamo cercando di mettere a disposizione del ragazzo tutte le situazioni ad hoc per cercare di farlo tornare quanto prima come era prima dell'infortunio, sapendo che dopo un infortunio al ginocchio è sempre un grosso punto interrogativo dire i tempi".

Le fa piacere che gli avversari abbiamo cominciato ad inserire anche la Juventus nell'elenco di quelle che possono concretamente competere per lo scudetto? O le sembra un po' una gufata?
"No, io onestamente non ho visto nessuno del Milan e dell'Inter che abbia inserito la Juventus nel novero degli avversari da scudetto. Però questo poco importa, perchè alla fine il campionato deve ancora iniziare e noi sappiamo di dover lavorare tanto, sappiamo comunque che rispetto a squadre come Inter, Milan, Napoli, che sono giàà squadre rodate, già squadre che hanno una propria ossatura, hanno un proprio modo di giocare, noi siamo partiti praticamente da zero. Quindi stiamo lavorando, stiamo costruendo, poi - ripeto - c'è bisogno di lavorare, c'è bisogno di fare tanto, però non azzardiamo ipotesi particolari. Dobbiamo solo lavorare, stare zitti, pedalare :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: e cercare di essere competitivi nel più breve tempo possibile. Le altre cose fanno parte del contorno".

La formazione?
"Dovremmo giocare con....vi dico nove undicesimi sicuri: Buffon, Lichtsteiner, Bonucci, Barzagli se non recupera Chiellini da una botta che ha avuto in Nazionale e De Ceglie; in mezzo Pirlo e Marchisio, Krasic a destra, a sinistra Pasquato o Ruggiero; in avanti Matri e devo scegliere il compagno".(redazione TuttoJuve.com).

http://www.tuttojuve.com/?action=read&idnotizia=59226
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Re: Conte - Allenatore

Messaggio da RUMePERA » 12.08.11 - 16:24

Alcuni spunti interessanti, che ho evidenziato in rosso, nella conferenza stampa del mister di oggi pomeriggio.
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[phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable

Re: Conte - Allenatore

Messaggio da Meridiano » 12.08.11 - 16:25

RUMePERA ha scritto:
Grande Marchisioooooooo :tifcap: :tifcap: :tifcap:
IL TRAPIANTO E' VITA!

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Re: Conte - Allenatore

Messaggio da RUMePERA » 14.08.11 - 14:25

CONTE A SKY: "Ci vuole pazienza e lavoro ma questo non mi spaventa. Lottare per vincere? E' dura dopo due settimi posti..."
Il tecnico bianconero dopo il pari amichevole con il Betis.
13.08.2011 22:50 di Alessandro Vignati articolo

Intervistato dai microfoni di Sky al termine dello 0-0 amichevole all'Arechi di Salerno contro il Betis Siviglia Antonio Conte ha commentato la gara in chiaroscuro dei suoi, spesso in balia dei più pimpanti andalusi ma capace comunque di creare alcune interessanti situazioni da gol: "Sicuramente si vedeva che loro dal punto di vista fisico erano avanti rispetto a noi, ma in generale noi italiani ora soffriamo gli spagnoli che utilizzano un forte possesso palla. Noi non vogliamo illudere nessuno, c'è da lavorare e tanto ma solo così potremo raggiungere le vittorie e i traguardi prestigiosi. E' vero che abbiamo sbagliato tanto ma va bene, sono io che chiedo che si giochi sempre la palla, a volte c'è riuscito a volte meno però quando ce l'abbiamo fatta li abbiamo messi in difficoltà". Sull'intesa Matri-Vucinic apparsa ancora poco fluida: "Era la prima volta per entrambi assieme, è normale che l'intesa sia quella che è ma non c'è da scoraggiarsi. Il nostro motto è lavoro, lavoro e ancora lavoro, solo così possiamo crescere. Non c'è assolutamente da scoraggiarsi, questa è una base da cui partire. Non sono affatto sorpreso dalle nostre condizioni, non sono spaventato anzi io sono uno paziente e che sa che solo lavorando si raggiungono alte vette. Tante squadre hanno già l'amalgama e hanno un vantaggio notevole nei nostri confronti". Considerazioni finali sul tantissimo pubblico bianconero accorso all'Arechi ma anche al realismo: "Ringrazio il pubblico per l'entusiasmo, sappiano però che ci vuole pazienza e lo dico perchè stando nel calcio da tanto tempo è difficile cambiare dall'oggi al domani una squadra reduce da due settimi posti".

http://www.tuttojuve.com/?action=read&idnotizia=59344
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Re: Conte - Allenatore

Messaggio da RUMePERA » 18.08.11 - 22:47

Trofeo Tim - CONTE: "Ragazzi encomiabili, sono molto contento. Vidal? Grande impressione. Marotta e Paratici hanno fatto un ottimo acquisto"

Antonio Conte continua a predicare umiltà e lavoro anche dopo la bella vittoria in extremis contro il Milan. TuttoJuve.com ha trascritto integralmente le dichiarazioni del tecnico bianconero, rilasciate ai microfoni di Canale 5:

A Conte chiediamo un bilancio sul lavoro della Juve...
"Continuiamo a lavorare, dobbiamo lavorare, sappiamo che abbiamo una strada da percorrere e la possiamo percorrere solamente attraverso il lavoro. I ragazzi sono encomiabili da questo punto di vista perchè sono molto disponibili e di questo sono molto molto contento. Detto questo, però, sappiamo che la strada è lunga per noi. L'importante è mettersi già in cammino".

Nella partita, con lo schieramento base, abbiamo visto una Juve in palla sulle ripartenze, molto rapida, magari un po' imprecisa dietro, soprattutto sulle palle inattive...
"Sono due fasi di gioco diverse, perchè sulla fase di gioco attiva siamo stati molto bravi, abbiamo concesso veramente poco. Sulle palle inattive davamo dei centimetri all'Inter e li abbiamo pagati perchè ci hanno fatto gol e sono stati pericolosi su calci da fermo".

All'inizio era una sorpresa, poi vedendolo in fase realizzativa mica tanto. Vidal ha giocato prima da seconda punta e ha fatto gol; l'hai spostato largo e ha fatto un altro mezzo gol. Insomma, come lo farai giocare?
"Innanzitutto non dimentichiamo che Vidal è arrivato da neanche due giorni e con noi ha fatto pochissimo allenamento. Il fatto che già sia entrato e abbia capito l'idea di gioco, questo mi lascia sicuramente grande impressione. Il ragazzo è bravo, ha tempi di gioco importanti, ha qualità negli inserimenti. Sicuramente è un giocatore che si deve integrare con noi, ma siamo convinti che, grazie al Direttore Marotta e a Paratici, sia un ottimo acquisto".

http://www.tuttojuve.com/?action=read&idnotizia=59849
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Re: Conte - Allenatore

Messaggio da RUMePERA » 20.08.11 - 16:52

LIVE VINOVO - CONTE: "Parola scudetto scritta nella nostra storia, ma non bisogna buttare fumo negli occhi dei tifosi. Distanza importante tra noi e le milanesi. Marchisio disponibile, gli altri no. Arriveranno altri giocatori..."

Alla vigilia del tradizionale "Trofeo Berlusconi", l'allenatore della Juventus, Antonio Conte, si è presentato al Media Center di Vinovo per rispondere alle domande dei giornalisti. Ecco la conferenza stampa integrale, a cura della redazione di TuttoJuve.com:

Che importanza ha per voi la partita di domani, a una settimana dall'inizio del campionato?
"Come ho detto anche alla vigilia della partita contro il Betis, io mi aspetto risposte quotidiane da parte della squadra, perchè quotidianamente lavoriamo per cercare di crescere e per cercare di migliorare in tutto. Sappiamo che c'è tanto da fare, c'è tanto da lavorare, quindi non abbiamo neanche tanto tempo da perdere. Mi aspetto quotidianamente che ci siano dei miglioramenti. Poi c'è la partita che è un test sicuramente significativo, un test importante, perchè comunque affronti un avversario importante, però mi aspetto sicuramente un altro passo in avanti, come me lo aspetto oggi dopo l'allenamento".

L'altra sera hai fatto giocare Vidal in posizioni diverse. Volevo sapere se è dipeso dal fatto che ti mancavano delle punte e degli esterni, o se in prospettiva, anche se non l'hai mai fatto in tutta l'estate, grazie a lui può esserci un'alternativa al modulo di base...
"Vidal è un giocatore sicuramente polivamente, infatti nella sua nazionale, come ho detto durante la presentazione del giocatore, ha fatto un po' tutti i ruoli, tranne il portiere. Non è una battuta, è vero, gliel'ho chiesto. L'altra sera eravamo corti a livello di attaccanti, avevamo Vucinic, Del Piero e Matri, quindi c'era necessità comunque di dare un sostegno alla punta, Matri; e visto che Vidal era da poco che si allenava con noi, penso che quella fosse la posizione in cui potesse dare più peso e creare meno problemi alla squadra, perchè in un sistema di gioco dove sei organizzato, basta che uno non sa quello che deve fare in fase di possesso e in fase di non possesso, e creare problemi un po' a tutta la squadra. Per quello che sarà il futuro, io dico che il compito mio, e secondo me la cosa più importante, è quello di dare un'identità alla squadra. Io penso che le grandi squadre hanno tutte una propria identità, hanno il loro modo di giocare, hanno il loro modo di essere e quindi è giusto dare un'identità a questa squadra, perchè la Juventus, così come il Milan, l'Inter, o altre grandi squadre come Roma, Napoli e Lazio, la partita la devono fare, non si devono adattare all'avversario. Allora se io mi devo adattare all'avversario, è molto più facile per me cambiare ruoli, perchè devo giocare di rimessa, di ripartenza, ed è molto più semplice. Ma la Juventus deve essere abituata a farla la partita. Quando la partita devi farla devi avere dei punti di riferimento, devi avere le tue idee di gioco, devi avere il tuo modo di essere. Noi stiamo cercando di trovare questo, cercando di dare delle precise indicazioni ai calciatori, quanti più punti di riferimento possibili. Poi mi è capitato anche in passato che in alcune situazioni, durante la partita, volevo congelare la partita e ho messo la squadra anche con un atteggiamento tattico differente, delle volte ho finito la partita anche col 5-4-1, perchè volevo vincere, volevo portarla a casa. Però sono tutte situazioni che avvengono durante la partita, quando c'è da congelare il risultato e quindi magari stare un po' più sereni". :loveyes: :loveyes: :loveyes:

Riguardo ai giocatori che puoi recuperare rispetto a giovedì, come stanno Marchisio e gli altri?
"Marchisio ha recuperato. Ha preso questa botta molto forte all'anca però stamattina si è allenato, oggi pomeriggio si allena, quindi è recuperabile, cioè, è a disposizione. E' a posto. Per quello che riguarda invece Pepe, Martinez, Quagliarella, Toni, riprenderanno già oggi, ma non ho in mente di portarli al Berlusconi, perchè preferisco che continuino ad allenarsi e poi da martedì che siano a disposizione al 110%".

Hai alternato tutte le coppie di attaccanti. Fino a questo momento, qual è quella che si sposa meglio?
"No, no, no. Sono tutti attaccanti che si sposano bene tra di loro e quindi da parte mia c'è un'ampia scelta da questo punto di vista. Quello che ripeto a loro è che per me gli attaccanti sono molto importanti, i due attaccanti. Se faccio giocare due attaccanti è perchè mi devono soprattutto assicurare determinati movimenti in fase offensiva e determinati movimenti in fase difensiva, perchè il movimento dell'attaccante è sia in fase di possesso, sia in fase di non possesso diventa fondamentale per gli equilibri della squadra. E da questo punto di vista devo dire che sto trovando grande applicazione in qualsiasi interprete".

Dopo il torneo dell'altra sera, sono un po' salite le vostre quotazioni. Sia Allegri, sia Gasperini hanno parlato bene di voi. Anche all'interno c'è stata una crescita della consapevolezza dei propri mezzi?
"Ma sai, è inevitabile che con il lavoro quotidiano, quando parlo di crescita, di mettere un mattone quotidianamente, significa anche iniziare ad avere consapevolezza, anche se è restrittivo parlare di consapevolezza; capire l'importanza del lavoro che stiamo facendo e il lavoro ci deve dare la consapevolezza che giorno dopo giorno dobbiamo fare comunque quello che deve fare la Juve, quello di tornare nel più breve tempo possibile ad essere una squadra competitiva. E' inevitabile che mi viene da ridere sentire che nel giro di due giorni, dopo il Siviglia eravamo una squadra che doveva fare tanto, bisognava rifare tutto, veniva messo tutto in discussione, mentre dopo due giorni si parla addirittura di scudetto. Io sono molto sereno da questo punto di vista, bisogna prendere le cose in maniera molto razionale, non buttare fumo negli occhi ai tifosi perchè veniamo da due anni in cui abbiamo fatto due settimi posti, mentre il Milan l'anno scorso ha vinto lo scudetto e ha perso la Coppa Italia, e l'Inter due anni fa ha vinto tutto quello che c'era da vincere. L'ossatura del Milan e dell'Inter è quella. Noi, invece, negli ultimi due anni, abbiamo fatto due settimi posti. Quindi tra noi e loro, in questo momento, c'è una distanza importante. Distanza che non ci deve creare alcuna preoccupazione, anzi, deve essere uno stimolo perchè sappiamo che la Juventus ha il dovere di tornare ad essere competitiva nel più breve tempo possibile. E' inevitabile che stiamo lavorando. io chiedo pazienza, io ho grande pazienza nel cercare di trasmettere le mie idee, nel cercare di trasmettere determinate cose. Mi lascia ben sperare il fatto che ho una squadra, dei giocatori, che hanno voglia come e più di me di tornare ad essere protagonisti. Questo è molto importante. Dopo la partita del Berlusconi, qualsiasi risultato accada, non sarà giusto parlare nè di scudetto, nè di Juve da settimo posto. C'è da lavorare, lo sappiamo benissimo, e soprattutto c'è tanta voglia per lavorare. Questo è molto importante, perchè parlare di lavoro però poi non averne voglia....Invece c'è tanta voglia da parte mia, da parte della società, da parte dei ragazzi, e questo lascia ben sperare".

Qualche giocatore ha usato la parola scudetto. Lei sconsiglia l'abuso di questo termine nello spogliatoio?
"No, io non sconsiglio niente perchè....assolutamente. La parola scudetto è nella storia della Juve, quindi per me è una parola abbastanza usuale, perchè da calciatore ho avuto la fortuna e la bravura di vincerne cinque. Anzi. E' una parola alla quale bisognerebbe riabituarsi. E' stata fin troppo lontana dalla nostra società, dallo stadio, da tutti. Però dico anche che bisogna essere molto realisti. A me non piace prendere in giro nessuno, soprattutto i tifosi, che sono tifosi juventini come me. Dico che siamo - secondo me - sulla strada giusta, perchè la società c'è, la dirigenza pure, c'è un allenatore che ha tanta voglia e ci sono soprattutto i giocatori che hanno grande voglia di dimostrare delle ottime cose, però non posso buttare del fumo degli occhi ai tifosi, sarebbe ingiusto e non me lo sentirei. io mi sento di dire che faremo il possibile e l'impossibile per tornare ad essere competitivi nel più breve tempo possibile".

Tu stai costruendo questa casa da due mesi. In percentuale, a che punto sei arrivato? Vediamo già un tetto oppure siamo soltanto alle fondamenta?
"(ride, ndr). In un mese e mezzo vederci il tetto è difficile. Io dico che ci sono delle fondamenta, stiamo costruendo delle fondamenta importanti e sappiamo benissimo quanto siano importanti le fondamenta nella costruzione di un edificio. Puoi anche arrivare al tetto e poi avere delle fondamenta che poi...dopo due mesi la casa ti cade addosso. Io preferisco non vedere subito il tetto e vederlo tra qualche mese, sapendo però che c'è una struttura importante e che supporta il tutto".

Ieri Marotta ha detto che dovrebbero arrivare ancora due-tre campioni. Come sarà la squadra tra una settimana, tra dieci giorni, quando chiuderà il mercato?
"In che senso come sarà?".

Tu hai dato delle indicazioni ben precise alla dirigenza su ciò che hai bisogno. Ti aspetti che la dirigenza ti accontenti in quelle che sono le tue richieste?
"Ma io con la dirigenza - mi sembra di ripere diverse volte la stessa cosa -, da quando sono diventato allenatore della Juventus, ho un confronto continuo e quotidiano col direttore e col presidente, quindi non è che ci diciamo delle cose e da un giorno all'altro cambiano le cose. Sappiamo qual è la strada, gli interessi sono comuni da questo punto di vista. Abbiamo avuto pazienza, il direttore Marotta è stato bravo ad aspettare. Vucinic è arrivato quando doveva arrivare, e secondo me è arrivato anche a condizioni importanti per noi. Arriveranno anche altri giocatori perchè sappiamo tutti quanti che la rosa deve essere completata. Ma non lo sa Conte, lo sa la società. lo sappiamo noi tutti, questo è fondamentale. Non è Conte che chiede i rinforzi, che sia chiara questa cosa. Noi come società, formiamo un gruppo unico, un gruppo solido e sappiamo che questa squadra a livello numerico ha bisogno di qualche rinforzo".

Nel Trofeo Tim si sono viste tante cose buone, ma anche un Conte molto arrabbiato in alcune circostanze. E' forse la difesa in questo momento il reparto che ti crea maggiori problemi di crescita?
"No, assolutamente, perchè poi, come ho detto poi al Trofeo Tim, bisogna distinguere le due fasi: la fase attiva, con palla in gioco, dove la difesa secondo me si è comportata molto bene. Nella fase inattiva....Sai sono due cose....Uno dice: 'Comunque prendi gol'. Però sono due cose distinte ed io devo valutare che la difesa comunque si è mossa bene. Sulle palle inattive sicuramente bisogna migliorare, però bisogna anche dire che abbiamo avuto zero tempo per provare, tra allenamenti mattina e pomeriggio e adesso partite ogni due giorni, diventa difficile curare i dettagli. Me lo dovete anche consentire, perchè sono comunque partite amichevoli. Nel momento in cui saranno partite ufficiali cureremo i dettagli nella giusta maniera e tutto sarà a posto".

Non ci dai i nove undicesimi della formazione? Allegri l'ha data...
"Allegri l'ha data?".

Sì...
"E ditemela? (ride, ndr)". :eheh: :eheh: :eheh: (redazione Tuttojuve.com)

http://www.tuttojuve.com/?action=read&idnotizia=60018



Lunga vita a Mister Conte! :tifcap:
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Re: Conte - Allenatore

Messaggio da RUMePERA » 21.08.11 - 12:55

E vabbè allora facciamo il giornalismo alla càzzo di cane...

Poco fa servizio sul TG di La7, secondo il solerte Ugo Francicanava, o come càzzo si chiama, Conte avrebbe dichiarato che "la Juve è da Scudetto".

Ma andate a zappare la terra.
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Re: Conte - Allenatore

Messaggio da ogeid36 » 21.08.11 - 22:47

RUMePERA ha scritto:E vabbè allora facciamo il giornalismo alla càzzo di cane...

Poco fa servizio sul TG di La7, secondo il solerte Ugo Francicanava, o come càzzo si chiama, Conte avrebbe dichiarato che "la Juve è da Scudetto".

Ma andate a zappare la terra.

Vabbe ma che ti aspetti da un emittente che ha come proprietario un interista fallito che illegamente ha fatto intercettare mezza Italia!!

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Re: Conte - Allenatore

Messaggio da RUMePERA » 22.08.11 - 10:25

CONTE A SKY: "Primo tempo da non ripetere, ripartiamo dalla ripresa. Milanesi partono da lidi più alti ma non abbiamo paura"

Intervistato dai microfoni di Sky Sport 24 il tecnico della Juventus Antonio Conte ha brevemente analizzato il match tra Milan e bianconeri valido per il trofeo Luigi Berlusconi e terminato per 2-1 a favore dei rossoneri al termine di una gara double-face, solo i padroni di casa nel primo tempo con riscossa piemontese nella ripresa. Un'analisi condivisa dal tecnico pugliese: "Un test interessante dai due volti, il primo tempo va preso come esempio di cose da non ripetere, la ripresa invece è stata senz'altro ottima e affrontata con cattiveria e nel quale avremmo anche meritato il pari a mio avviso viste le tante occasioni create. Però non dobbiamo pensare a cose clamorose o scoraggiarsi, è vero che noi partiamo da due settimi posti e le milanesi dall'alto ma questo non ci intimorisce. Del Piero? Ale è un campione straordinario e lo si sta vedendo ancora, a quasi 37 anni ci sta dando una grossa mano e mi sta aiutando molto, così come altri senatori come Buffon e Pirlo".

http://www.tuttojuve.com/?action=read&idnotizia=60129
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Re: Conte - Allenatore

Messaggio da RUMePERA » 22.08.11 - 10:29

CONTE A JUVENTUS.COM: "La Juve sa reagire"

Conte lo aveva già detto alla vigilia: "Non dovremo esaltarci per una vittoria né deprimerci per una sconfitta". E infatti, la sua analisi al termine del Trofeo Berlusconi è lucida e razionale: "Sappiamo di dover migliorare ed è normale che sia così, perché stiamo ancora completando il nostro percorso. Mi piace sottolineare la reazione della squadra nel secondo tempo e forse ci sarebbe potuto stare il pareggio. In vista di Udine sono fiducioso, perché, in ogni caso, questa squadra sta crescendo". Vidal ha giocato dall’inizio anche se "non aveva più di 20 minuti nelle gambe - puntualizza Conte - Sulla sinistra mi poteva comunque garantire dei movimenti importanti grazie alla sua duttilità. Non dimentichiamo che è arrivato da poco ed è solo allenandosi insieme che si creano i presupposti per fare bene".

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Re: Conte - Allenatore

Messaggio da RUMePERA » 26.08.11 - 14:59

CONTE, intervista integrale: "Dispiace dover rimandare il debutto. Ecco come è nato il 4-2-4, che per me è un 4-4-2. Nuovo stadio determinante, dev'essere una bolgia. E su Marchisio e Del Piero..."
Il tecnico bianconero: "Sciopero? Guardiamo il bicchiere mezzo pieno, esordiremo nel nuovo stadio. Mi sono meritato la Juve. Mi rivedo in Marchisio. Del Piero per me non sarà mai un problema".


Oggi pomeriggio Antonio Conte è stato ospite a "Filo Diretto", il programma di Juventus Channel che dà la possibilità a tutti i tifosi bianconeri di mettersi in contatto con i propri beniamini. TuttoJuve.com ha trascritto integralmente e in tempo reale le dichiarazioni rilasciate dal tecnico bianconero nel corso della puntata condotta dalla collega Valeria Ciardiello:

Benvenuto mister, come sta?
"Bene, grazie. Buon pomeriggio a tutti".

Prima domanda d'obbligo. Come giudica lo sciopero dei calciatori nella prima giornata di campionato...
"In effetti anche per noi, preparare la partita di Udine tra il giocare e il non giocare è stato un pochino.... Abbiamo finito pochi minuti fa l'allenamento preparando benissimo la partita; c'era grande concentrazione da parte dei ragazzi, perchè comunque per noi la partita si sarebbe giocata. Poi c'è stata questa notizia e sicuramente dispiace dover rimandare il debutto. Prendiamo il bicchiere mezzo pieno e diciamo che il debutto lo faremo poi in casa nostra, con l'inaugurazione della nostra nuova casa".

Bisognerà continuare a conservare la concentrazione...
"Sì, quello sicuro. E' inevitabile che poi ci sarà la Nazionale, quindi tanti ragazzi andranno via domani pomeriggio per raggiungere le Nazionali e poi li avremo tutti quanto il giovedì dell'inaugurazione dello stadio. Però quello fa parte di essere in una grande squadra e di avere comunque dei giocatori che fanno parte delle Nazionali".

Ci sono un po' di giochi strani del destino. La Juve ha mandato il tuo Arezzo in B e poi ti ha risarcito facendoti arrivare sulla panchina bianconera.
"Sì, assolutamente. Poi quando ho deciso di chiudere la mia carriera da calciatore dovevo ancora compiere 35 anni e praticamente avevo già in mente di fare l'allenatore. Ho iniziato infatti a fare i corsi a Coverciano e in più ho iniziato la nuova carriera facendo il collaboratore di De Canio a Siena. Poi c'è stata la prima esperienza ad Arezzo che è stata per me un'esperienza significativa, perchè ho fatto praticamente - come dicono alla Cepu - cinque anni in uno, mi è successo di tutto, perchè siamo partiti senza squadra, nelle prime nove partite mi avevano sbagliato cinque rigori decisivi, che sono tanti, mi hanno mandato via, poi mi hanno richiamato per le ultime 14 partite e siamo riusciti a fare una rimonta straordinaria. E da lì è nata l'idea di giocare questo calcio, comunque più per offendere che per difendere, proprio perchè c'era bisogno di fare più punti possibili. Ci fu quella delusione, che sicuramente, in quel momento, per me fu tanta. Ma è passata. Poi ho avuto la fortuna, penso anche un po' di bravura, di vincere due campionati in quattro anni in serie B. Adesso ho questa grande chance. Penso comunque di essermela meritata questa chance".

Quante energie hai consumato in questi anni?
"Tante. Io ci metto sempre tanta tanta passione, in qualsiasi situazione, figuriamoci poi quest'anno nella Juventus. Mi sono buttato a capofitto e chi mi conosce sa quello che faccio quotidianamente, per cercare di riuscire nel più breve tempo possibile a trovare la quadratura".

Con quale giocatore della tua rosa ti rispecchi di più?
"E' difficile, perchè comunque ognuno ha le proprie caratteristiche. C'è un giocatore che si avvicina sicuramente a me, diciamo che io mi avvicino di più a lui, che è Marchisio: un calciatore bravo negli inserimenti, un calciatore di grande duttilità tattica, molto intelligente. Ecco, magari mi avvicino di più a lui, ma come ho detto in precedenza penso che lui sia molto più bravo rispetto a me e gli auguro ancora più successi di quelli che ho avuto io".

Anche grazie al tuo aiuto...
"Quello sicuro".

Quale è stato il gol più emozionante - non più bello - che hai segnato con la maglia della Juventus?
"Quello più emozionante è stato sicuramente quello in casa dell'Olympiakos, anche se non è stato bellissimo. Perdevamo 2-0 ed eravamo praticamente fuori dalla coppa. Io mi ero rotto anche mezzo labbro, continuavo a giocare con un fazzoletto per tenermi il sangue e feci questo gol ad un quarto d'ora dalla fine che ci consentì poi di passare il turno".

Forse è stato anche quello più importante per quello che ha rappresentato...
"Sì, perchè poi passammo praticamente alle semifinali e quindi fu un gol importante".

In base al tempo che ti eri dato, sei arrivato nel momento giusto per realizzare il tuo sogno di allenare la Juventus?
"Non lo so se sia il momento giusto, io sicuramente cercherò di farlo diventare il momento giusto, questo fuori dubbio. Di questo devo dire grazie alla società che mi dà e mi ha dato questa possibilità. Arrivo in un momento in cui la Juventus negli ultimi due anni è arrivata settima e sicuramente dopo la fatidica retrocessione diciamo che è sempre stato un dover inseguire. E' un momento delicato di ricostruzione ed io sono orgoglioso del fatto che il presidente Agnelli insieme al direttore Marotta abbiano pensato a me come la persona ideale, la persona giusta, per cercare di riniziare a riscrivere la storia della Juventus".

Poi a te non piacciono le sfide facili...
"No assolutamente no. Poi essendo un grande lavoratore - io mi considero un grande lavoratore di campo - penso che arrivare ad inizio costruzione sicuramente ti dà grandi stimoli, grandi responsabilità, grandi difficoltà, però quando ci sarà poi la ricostruzione avremo sicuramente delle grandi gioie".

Antonio, ti ricordi quando hai giocato a Tuglie?
"Sì, tanti tanti anni fa".

Come è nata l'idea di gioco del 4-2-4, anche se in parte hai già risposto. Quando sei arrivato all'Arezzo credo...
"Sì, poi, ripeto, questi sono dei numeri, tante volte anche a livello giornalistico ci si diverte. Alla fine, però, è un 4-4-2, cambiano magari un po' le distanze degli esterni, che sono un pochino più alti rispetto al 4-4-2. Per me è un 4-4-2, magari un po' più offensivo, ma rimane di base quell'idea. E' nata questa idea perchè quando ero all'Arezzo c'era la necessità di giocare per vincere, perchè dovevamo vincere in qualsiasi situazione. Infatti su 12 partite ne vincemmo 8, ne pareggiammo 2 e ne perdemmo 2, tra le quali quella con la Juve (ride). E' nata poi dal fatto che, secondo me, a livello offensivo il quattro contro quattro è il modo migliore per mettere in difficoltà la difesa avversaria. Ci vogliono sicuramente degli equilibri, ci sono due fasi, la fase di possesso e la fase di non possesso, però io parto dal presupposto che quando sia ha voglia di correre tutti insieme e correre bene si può fare qualsiasi situazione che si vuole fare".

Ma quando vi fanno fare il corso a Coverciano c'è una parte tattica con i numeri?
"E' un po' la tradizione italiana, noi siamo tradizionalmente, a livello concettuale, dei difensivisti, nel senso che anche quando fai i corsi i concetti che loro ti danno sono su come difendere con i vari moduli. la fase offensiva....sono idee che si....".

Che si maturano successivamente...
"Sì, successivamente, e sono soprattutto idee singolari, nel senso che maturano singolarmente. Ecco perchè tante volte, quando proviamo certe situazioni, c'è la necessità di non farle vedere al pubblico, di non farle vedere al giornalista, proprio perchè sono situazioni singole, cioè singolari, dell'allenatore, che ha delle idee. E' come se il pasticciere prepara una torta e mostra gli ingredienti. Gli ingredienti della famosa Coca Cola non sono mai stati detti. E neanche quelli della Nutella. Ci sono sempre stati surrogati".

Molto probabilmente sarà l'ultimo anno del nostro grande Capitano. Tu lo conosci bene: la mia preghiera è che tu lo faccia giocare il più possibile perchè quando entra in campo lui si accende la luce.
"Quando si arriva in una grande squadra....io ho avuto la fortuna di starci da giocatore per 13 anni e a tante pressioni sono abituato da questo punto di vista. Questo mi ha aiutato tanto, perchè sicuramente arrivare in una grande squadra come la Juventus comporta comunque tante responsabilità. Con Alessandro ci ho giocato assieme e adesso ho l'onore di averlo come mio calciatore. Alessandro per me non sarà mai un problema, sotto nessun punto di vista, perchè è un giocatore che mi darà sempre una grossa mano, sia quando sarà chiamato a giocare dal 1° minuto, da 70°, dall'80° e in tutte le situazioni possibili. Ale è un calciatore sicuramente di grande qualità. Ci saranno i momenti in cui lo utilizzerò dall'inizio, altri in cui subentrerà dalla panchina. Ale è un giocatore di grande qualità e quando gioca può dire ancora tanto".

Cosa provi quando i tifosi invocano il tuo nome?
"E' sempre una grande gioia, una grande emozione".

Dobbiamo però lanciare un messaggio. Il ritornello è sempre quello: "Senza di te non andremo lontano, Antonio Conte nostro Capitano". Adesso però dobbiamo inventarcene una sull'allenatore...
"Sì, ma una sull'allenatore l'hanno fatta. Ma al di là di quello, sono contento che i tifosi inneggino il mio nome e sarò ancora più contento se i tifosi inneggeranno i nomi dei nostri calciatori, perchè mi faranno veramente molto felice".

Quanto può incidere il nuovo stadio sulla nostra squadra? La vicinanza del pubblico e tutto il resto...
"Sicuramente il fatto della nuova casa è sicuramente un elemento importante e deve diventare determinante per noi juventini, per i tifosi. E' inevitabile che uno stadio così, all'inglese, con la gente vicina ai calciatori, può diventare determinante se la gente...".

Si comporta correttamente...
"Sì, a parte correttamente. Bisogna far diventare la nostra casa una bolgia, nel senso che bisogna stare molto vicini alla squadra ed incitarla in tutti i momenti, soprattutto nei momenti di difficoltà, perchè ci saranno momenti belli e momenti di difficoltà Soprattutto nei momenti di difficoltà bisogna far sentire la vicinanza alla propria squadra e la pressione sull'avversario. Se avverrà tutto questo penso che la nuova casa diventerà per noi determinante. E i nostri tifosi potranno farci guadagnare tanti punti".

Hai sempre desiderato fare l'allenatore una volta smessi i panni di calciatore?
"Sì, ce l'avevo già in testa, sin da quando ero ragazzo. Quando giocavo nel Lecce mi divertivo ad allenare la squadra di mio fratello, della scuola, quindi comunque c'è sempre stata da parte mia questa propensione, il fatto di voler un giorno allenare. Infatti anche durante gli anni in cui ho avuto la fortuna di avere allenatori bravissimi come Lippi, Ancelotti, Sacchi, Trapattoni, Zoff - e non voglio dimenticare nessuno - annotavo sempre situazioni tattiche, comportamentali, di gestione, che mi sono ritrovato dopo".

E' bello avere le idee chiare, questo non sempre accade tra gli atleti..
"Debbo dire anche che tante volte, durante gli anni ti viene da dire: 'Ma chi te l'ha fatto fare' (ride). Perchè l'allenatore comunque subisce delle pressioni che sono veramente....delle volte torni a casa.... purtroppo hai la mente accesa 24 ore su 24 sulla squadra, su tante problematiche. Hai poco tempo da dedicare alla famiglia e tante volte capita in situazioni di delusione e di sconforto di dire: 'Ma chi te l'ha fatto fare'. Dopo basta, passa il minuto e trovi subito energie vitali per affrontarle".

Che cosa proverai nel vecchio "Delle Alpi" ricostruito?
"Grande emozione. Ripeto, sto provando delle emozioni importanti, sempre".

Non c'è un po' di "déjà-vu" ogni tanto?
Sì, ogni tanto ritorni indietro. Come quando siamo stati a Villar Perosa, siamo andati nella Villa dove l'Avvocato arrivava con l'elicottero. Sono tante situazioni emozionanti che ti riportano indietro a vent'anni fa. Il Delle Alpi è stato teatro di grandi successi, di grandi vittorie per noi. Ci auguriamo di porre delle basi solide quest'anno. Come dico, ci vorrà un po' di pazienza, però l'importante è che tutti gli elementi siano al posto giusto. In questo momento gli elementi ci sono, bisogna lavorare, bisogna avere la pazienza di costruire per poi iniziare ad abitare nella nuova casa".

Antonio, ti auguro un in bocca al lupo, ma lo schema non mi piace più di tanto...
"Non è un problema, io penso che ognuno debba avere la propria opinione. Il calcio è bello perchè fa parlare tutti indistintamente. Io penso che il lavoro sia sempre galantuomo, sotto tutti i punti di vista".
:clap:

Il giocatore Conte sarebbe stato un buon interprete del 4-2-4 o avresti consigliato a Marotta di venderlo?
"Potevo essere uno dei due centrocampisti centrali, in un 4-2-3-1, dietro la punta".

Bene, ringraziamo Antonio Conte: un in bocca al lupo di cuore.
"Grazie a voi, crepi".

(redazione TuttoJuve.com)
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Re: Conte - Allenatore

Messaggio da RUMePERA » 26.08.11 - 18:27

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