Pensieri e parole sui rossoblu
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Re: Pensieri e parole sui rossoblu
E' comunque una gran testa di...RUMePERA ha scritto:melli è laziale...
Re: Pensieri e parole sui rossoblu
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Re: Pensieri e parole sui rossoblu
Mah,speriamo...
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Re: Pensieri e parole sui rossoblu
Capitano!Torna capitan Lopez: allenerà i Giovanissimi regionali
Inizia da Cagliari l'avventura da allenatore per Diego Lopez, indimenticato capitano del Cagliari e protagonista di un'intera era in maglia rossoblù. L'ex difensore uruguaiano, che ha appeso le scarpette al fatidico chiodo la scorsa estate, è il nuovo allenatore dei Giovanissimi regionali del Cagliari: già oggi El Jefe ha guidato il suo primo allenamento.
Fonte:tuttocagliari.net
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Re: Pensieri e parole sui rossoblu
Monte ingaggi, il Cagliari spende 20 milioni. Conti e Cossu i più pagati
Cagliari al sesto posto. No, non è il proclama lanciato da qualche giocatore rossoblù in vista della stagione alle porte, ma la posizione del Cagliari nella speciale classifica dei club più "virtuosi" economicamente. Il monte ingaggi messo a disposizione dal sodalizio di viale La Playa si aggira infatti, secondo La Gazzetta dello Sport, sui venti milioni di euro. Meglio ancora fanno Catania (18,6), Cesena (14), Chievo (14,5) e Lecce (13,8). Lo scudetto del risparmio lo vince però il Novara. La neopromossa squadra piemontese si ferma a un totale di 9,8 milioni di euro spesi per tentare di mantenere la categoria appena raggiunta. Da sottolineare come tali somme siano calcolate al lordo e considerino quindi, oltre agli stipendi netti, anche tasse, premi, ed eventuali partecipazioni ai pagamenti di ingaggi di atleti militanti in altri club (una variabile che porta aggravi di spesa influenti, in alcuni casi, anche per il 25% del budget complessivo delle società).
La maglia nera della squadra più spendacciona è invece riservata al Milan, che con i suoi 160 milioni di euro tiene a distanza l'Inter, "fermatasi" a 145, e la Juventus, a 100. Quindi il resto della serie A: al quart'ultimo posto ecco la Roma (76,5), quindi Lazio (50,2) e Napoli (41,2). Il miglior differenziale tra soldi spesi e posizione di classifica raggiunta lo ottiene ancora una volta l'Udinese, che con i suoi 21,7 milioni totali (addirittura cento mila euro in meno della neopromossa Atalanta) e il recente quarto posto in campionato fa impallidire squadre ben più blasonate.
Analizzando nel dettaglio il monte ingaggi, si scopre che il Cagliari ha dato una sforbiciata in cima alla lista. Perso Robert Acquafresca, che con i suoi 900mila euro risultava il calciatore più pagato, sono ora Conti e Cossu a guidare la classifica con 700mila euro a testa. Seguono Agostini e Biondini a 600, quindi Astori, Canini, Nené, Nainggolan e Thiago Ribeiro a 500. Tra i nuovi arrivati, Ekdal, El Kabir e Ibarbo percepiscono 'appena' 350mila euro, Eriksson 300mila, mentre Avramov si ferma a 150mila, affiancando Ceppelini. In ultima posizione Dametto e Ruzittu con i loro 50mila euro. Praticamente centottanta volte in meno di Zlatan Ibrahimovic, che con i suoi 9 milioni di euro è il calciatore più pagato della Serie A.
Fonte: La Gazzetta dello Sport
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Re: Pensieri e parole sui rossoblu
E non sei l'unicoTesser: "Da Cellino fui cacciato senza una logica"
Ha portato il Novara a una storica doppia promozione, dalla Lega Pro alla Serie A, in soli due anni. Oggi Attilio Tesser, trevigiano di Montebelluna, è pronto a esordire (di nuovo) nella massima serie a 53 anni. Gli andrà presumibilmente meglio di sei stagioni fa, quando, da allenatore del Cagliari, gli bastò una partita (persa a Siena 2-1, complice un disastroso Fabian Carini) per convincere Cellino a esonerarlo e rimpiazzarlo con Arrigoni prima e Ballardini poi, fino a concludere il campionato con Nedo Sonetti. "In realtà le partite furono di più perché avevamo passato tre turni di Coppa Italia, ma perdemmo il debutto in A contro il Siena giocando anche bene, ma il presidente fece una lettura differente e mi mandò via. A mio avviso senza una logica". Che già la sua panchina fosse traballante in realtà lo si sapeva. Non a caso fu proprio Massimo Cellino, alla vigilia di campionato, a rivolgergli quell'emblematica espressione - "vediamo se lei è un uomo fortunato" - rimasta scolpita nella mente dell'allenatore e di molti tifosi rossoblù. Chissà se stavolta Tesser sarà un allenatore fortunato. Di certo, dopo due promozioni consecutive e tanta gavetta, è arrivato finalmente nella categoria che merita.
Fonte: La Gazzetta dello Sport
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Re: Pensieri e parole sui rossoblu
E no, non è l'unico.. Cellino fa una bella coppia con Zamparini. 
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Re: Pensieri e parole sui rossoblu
Ficcadenti, buona la prima! Ma ora arriva il bello...
Importante la vittoria di Roma, ma ora serve il gioco. In discussione la posizione di Cossu, la fase offensiva, il ruolo dei terzini e il portiere Agazzi.
Alzi la mano chi pensava che il Cagliari iniziasse in questo modo la stagione. Due match ufficiali e altrettante vittorie, prima in Coppa Italia con l'AlbinoLeffe e poi in campionato, all'Olimpico contro la Roma. Forse nemmeno il più ottimista dei tifosi poteva prevedere una cosa simile, complici anche i malumori della tifoseria dopo l'esonero inspiegabile del tecnico Donadoni subito dopo Ferragosto. E invece il Cagliari ha sorpreso tutti e Ficcadenti è riuscito a ottenere subito i risultati, nonostante lo scetticismo generale.
In Coppa Italia è stato relativamente facile. L'AlbinoLeffe ha giocato per più di un'ora in inferiorità numerica, avvantaggiando così i rossoblù, che una volta trovato il primo gol hanno gestito facilmente il match. Diversa invece la partita di Roma: il Cagliari si è difeso benissimo, aggrappandosi alla coppia centrale Astori-Canini, impeccabile nel match dell'Olimpico, e riuscendo a limitare i fortissimi attaccanti giallorossi. Poi alla prima occasione utile Conti ha colpito, gelando ancora una volta il suo ex pubblico. Ci ha poi pensato El Kabir a chiudere il match, con una bella azione personale. Anche stavolta però c'è stato un rosso di mezzo, rimediato dal terzino della Roma José Angel, che ha agevolato i rossoblù. Una vittoria che ha premiato il Cagliari nonostante il pareggio fosse, forse, il risultato più giusto.
Ma non è tutto oro quel che luccica. I tre punti sono ottimi, addirittura storici se si pensa che la compagine rossoblù non vinceva in Casa della Roma da più di quaranta anni. Però non tutto ha funzionato per il meglio. La coppia centrale è stata pressoché perfetta e ha continuato sugli standard altissimi a cui ci aveva abituato nelle scorse stagioni. Non eccelse invece le prestazioni dei terzini: Pisano ha sofferto oltremodo le scorribande di Josè Angel e poche volte si è affacciato nella metà campo della Roma per accompagnare la manovra. Lo ha fatto leggermente di più Agostini, che però non è ancora al top della forma. Lo dimostra qualche fallo di troppo al limite dell'area e qualche appoggio sbagliato. Abbastanza bene il centrocampo che ha costruito poco, ma ha fatto ottimo filtro. Da rivedere invece il reparto offensivo: il tridente, per ora, non è nelle corde della squadra. Nenè troppo solo là davanti, con Cossu sacrificato a fare l'esterno di sinistra e un po' avvulso dalla manovra. Il folletto sardo ha creato i pericoli maggiori quando è partito dal centro, com'è solito fare da un paio di stagioni a questa parte. Chissà che anche Ficcadenti non si convinca a farlo giocare come meglio sa fare, ovvero da trequartista. Ingiudicabile Thiago Ribeiro: El Diablo è una seconda punta di movimento, ma con la Roma è stato costretto a fare quasi il terzino, largo sulla destra, visto l'approccio tattico difensivo della squadra. A sua discolpa ci sono anche i due viaggi intercontinentali fatti per sistemare le pratiche burocratiche relative al suo trasferimento. Quando lo vedremo nel suo ruolo, con una condizione di forma accettabile, sarà tutt'altra musica.
Ancora un rebus Victor Ibarbo. Il colombiano ha bagnato il suo esordio in uno stadio storico, alternando qualche errore a qualche grande giocata, vedi veronica e colpo di tacco a Totti.La sensazione è che l'ex Nacional abbia le qualità per spaccare la partita da un momento all'altro. Buoni piedi, grande fisico e velocità fuori dal comune. Sta ora a Ficcadenti disciplinarlo tatticamente.
Promosso, e non potrebbe essere altrimenti, El Kabir. L'ex Mjallby entra e prende subito un giallo, ma ha una voglia incredibile di spaccare il mondo. Prova due discese solitarie palla al piede, non riesce a sfondare ma poi chiude la partita con un diagonale bellissimo che batte Stekelenburg, regalandosi il gol all'esordio in serie A. Come dice il presidente Cellino "il ragazzo deve maturare" ma il biglietto da visita presentato è già abbastanza convincente.
Chiudiamo con il calciatore rossoblù più chiacchierato della settimana, ovvero Michael Agazzi. I tifosi rossoblù sono divisi: c'è chi lo esalta, c'è chi non lo reputa all'altezza. La verità come sempre sta nel mezzo. Diciamo che a Cagliari si erano abituati bene con Federico Marchetti, che per due stagioni ha fatto benissimo in rossoblù. Agazzi sicuramente, dal punto di vista dello stile, non vale Marchetti. Ma che importa? Lo stile conta poco o nulla. Ciò che conta è non prendere gol e difendere la propria porta. Agazzi, contro la Roma, l'ha salvata più volte. Nel suo primo anno di A, lo scorso, ha dovuto convivere con la figura ingombrante di Marchetti in squadra, non esattamente la cosa più semplice del mondo. Ora Marchetti è il passato e Agazzi è il presente e probabilmente il futuro. Ora più che mai ha bisogno di fiducia. La società gli ha rinnovato il contratto, ora tocca ai tifosi dargli o rinnovargli, la fiducia.
Sabato si torna in campo. A Cagliari arriva il Novara di Tesser. L'obiettivo, manco a dirlo, sono i tre punti. Già alla prima in casa si capirà di che pasta è fatta la squadra rossoblù. Stavolta non servirà difendersi, ma bisognerà provare a imporre il gioco sin dai primi minuti. Per assurdo quella col Novara è una partita più insidiosa di quella dell'Olimpico. Se a Roma non c'era da nulla da perdere visti i precedenti, stavolta è uno scontro importante. Ficcadenti riuscirà a vincere, ma sopratutto a convincere? Il campo, come sempre, ci darà la risposta.
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Re: Pensieri e parole sui rossoblu
Cellino: "Ho preso tre seconde punte, speriamo che almeno una esploda..."
Tra voglia di esaltarsi e attenzione a non illudersi, Cagliari ripensa al successo in casa della Roma e vede le prodezze - centellinate negli ultimi minuti di partita - di El Kabir, la sofferenza e l'unità di una squadra capace di soffrire e punire il più quotato avversario. Ieri Massimo Cellino ha voluto rendere noto alle agenzie il suo stato d'animo dopo l'exploit capitolino, e ovviamente tutte le domande vertevano sul colpo marocchino-olandese che già ad Aprile il presidente rossoblu' aveva portato a casa lasciando di stucco la concorrenza e un pizzico scettica la critica.
"Con El Kabir bisogna avere calma e pazienza - ammonisce Cellino - Ho giocato d’anticipo per poterlo prendere a un prezzo basso. E’ un talento da “registrare”. Il gol? E’ stata una sorpresa. Ha segnato un gran bel gol ma prima aveva fatto due cavolate. Non è che uno diventa un fenomeno solo perché ha segnato una rete. Non mi faccio trascinare dagli entusiasmi. El Kabir al momento non è questo. Certo, domenica è andato tutto bene ma da qui a essere il giocatore che può essere il cammino è molto, molto lungo".
Poi svela come è nato l'affare legato all'attaccante protagonista domenica, e anche quello che è l'intento 'diabolico' del mercato appena concluso. Intenzioni celliniane che abbinano esigenze tecniche e 'monetarie'. "Ho preso tre seconde punte giovani nella speranza che uno venga fuori - spiega il presidente - Ho lavorato d’anticipo e tenuto basso il prezzo. Ma se non avessi fatto così, se avessi aspettato il passaporto comunitario, il prezzo sarebbe salito e io non l’avrei più potuto prendere. Se El Kabir tiene fede alle promesse, il Cagliari avrà fatto un grande affare".
E sul soprannome di 'nuovo Zlatan', Cellino continua a premere il freno: "Ma tutto nasce dal fatto che si è affermato in Svezia, dove è diventato un personaggio quasi come Ibrahimovic". Non solo per la tecnica, ma anche per le intemperanze. Che non ne minano la tecnica e le qualità. Cellino lo sa: "Ero curioso di vederlo all'opera, sicuro com'ero delle sue doti perchè lo seguo quotidianamente. Certo, a tempo scaduto, non ero più molto fiducioso sul fatto che riuscisse a fare gol".
Moustafa ha smentito il patron. Una sfida difficile, ma chi ben comincia...
Fonte: Corriere dello Sport
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Re: Pensieri e parole sui rossoblu
Karalis Arena, altro passo avanti
Il Cagliari è sempre più vicino al nuovo stadio. Infatti l'iter burocratico continua. Oggi infatti, l'ingegnere della Provincia Alessandro Sanna apporrà oggi la firma sul Vas (valutazione ambientale strategica). Ieri intanto, anche la società rossoblu ha fornito ulteriore documenti agli uffici regionali. Tutti si è svolto in un clima di grande collaborazione, del quale ha dato atto il presidente Cellino: "Tutti i funzionari ma anche i presidenti Cappellacci e Milia, senza scordare il sindaco di Elmas, stanno facendo un lavoro ammirevole. Senza farci sconti, ma nemmeno senza frapporci le lungaggini burocratiche che sono la morte del sistema-Italia". Dopo questo passo, toccherà al comune approvare lo stralcio del comparto di Santa Caterina, successivamente dovrà ripassare alla Regione, e se tutto andrà come programmato non ci saranno problemi alla firma dell'accordo tra Comune, Regione e Cagliari Calcio Spa. I tempi si sono allungati ma entro novembre-dicembre, l'iter dovrebbe essere concluso. Lo stadio, del quale sono disponibili nuovi rendering, che la dirigenza di viale La Playa, pubblicherà presto sul suo sito ufficiale, sarà costruito con un sistema modulare: niente (o quasi) cemento armato, ma solo grandi strutture prefabbricate. Intanto a Roma i cantieri del nuovo impianto dei rossoblu, i lavori vanno avanti. Le tribune avranno una capienza di 23.500 posti, saranno molto vicine al campo di gioco - come nel nuovo stadio della Juventus - e oltre alle tradizionali poltroncine verranno realizzati per la zona Vip 11 sky box, cabine private dove gli abbonati potranno guardare la partita, come in un piccolo salotto. Molto entusiasta il presidente cagliaritano Massimo Cellino: "Lo stadio sta prendendo forma sotto i nostri occhi, seppure lontano dalla Sardegna - ha commentato - il mio sogno è che presto possa diventare patrimonio di tutti i tifosi del Cagliari".
Fonte: UnioneSarda
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Re: Pensieri e parole sui rossoblu
L'ex rossoblù Mauro Pederzoli: "Quanti ricordi"
Era arrivato in punta di piedi nel febbraio nel 2002, quando, chiamato dal vulcanico presidente Cellino gettò le basi per il ritorno in Sardegna di Gianfranco Zola. "Feci un grande lavoro col suo agente, Fulvio Marrucco, che mi fece capire che era una trattativa possibile. Gianfranco mi parlò del suo grande desiderio di tornare a casa e aiutare il Cagliari a risalire in A", spiega Mauro Pederzoli, ex ds rossoblu e attuale dirigente del neo-promosso Novara, ha fatto un ritorno nel passato, parlando di tutti quei ricordi che gli sono rimassi impressi durante la sua esperienza in Sardegna. "Un’esperienza strepitosa, da un punto di vista umano e sportivo". Con Zola, Suazo, Langella, Esposito e Bianchi, il Cagliari aveva formato un attacco da categoria superiore. Con Reja, i rossoblu spiccarono il volo verso il ritorno in Serie A: "L’uomo giusto al momento giusto. Sono legato a Reja. Capì subito cosa serviva per avere una grandissima squadra». E a gennaio arrivarono Maltagliati, Brambilla e Agostini. «Una cavalcata strepitosa. Quel Cagliari fece bene anche l’anno dopo in A. C’era Arrigoni al posto di Reja, ci salvammo senza patemi". Pederzoli, lascio il sodalizio rossoblù nel 2004, ma non la città: "Mi chiamò il Liverpool, come osservatore. Con la famiglia decidemmo di rimanere a Cagliari, un ambiente ideale per i miei figli". Dopo l’annata negativa al Torino, la chiamata del Milan, per il settore giovanile: "Esperienza incredibile in uno dei club più organizzati del mondo". Avrebbe lasciato il Milan solo di fronte a un’offerta importante: "Come quella del Novara. Un piccolo club, ma organizzato, con un presidente, Accomero, giovane e preparato. Ci chiamano Cenerentola, ma non ci offendiamo. Siamo consci delle difficoltà, ma anche del nostro valore". Ritrova Cagliari: "Andrei subito a Margine Rosso, dove ho vissuto per cinque anni. Sarò felice di rivedere il presidente Cellino, il dottor Scorcu, con cui è rimasto un forte legame, e tanti altri. E rivedrò soprattutto il Sant’Elia".
Fonte: UnioneSarda
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Re: Pensieri e parole sui rossoblu
Il rimpianto di Mazzone: "Avevo quasi portato Totti al Cagliari"
Ai microfoni di Radio Radio Lo Sport, Carletto Mazzone, ex tecnico di Roma e Cagliari, ha ricordato come, nella stagione 1996/1997 fosse arrivato a un passo dal portare Francesco Totti al Cagliari. Subentrato sulla panchina rossoblu al fallimentare Gregorio Perez, il decano degli allenatori voleva fortemente l'allora giovane talento romano per portare il Cagliari alla salvezza. Entrambe le missioni però, vennero fallite dal tecnico, che non solo non riuscì ad avere Totti, ma dovette cedere al Piacenza nello spareggio di Napoli per rimanere in A. La rivelazione sulla trattativa che stava per portare Totti in Sardegna è stata data da Mazzone, il quale, provocato dai giornalisti dell'emittente romana, ha fatto notare come in passato fossero stati poco teneri con l'attuale capitano giallorosso così come ora lo sono con i giovani sui quali la Roma di Luis Enrique sta fondando il suo progetto. "Stavo per portare Totti a Cagliari - ha ammesso Mazzone intervistato dal direttore Ilario Di Giovanbattista -. Avevo parlato con il presidente Sensi e col giocatore, stavo venendo a Roma, e al termine di Roma-Ajax (partita in programma quella sera n.d.r), avrei dovuto portare con me Totti in Sardegna. All'ultimo istante però la società ci ripensò e Francesco rimase in giallorosso".
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Re: Pensieri e parole sui rossoblu
2 partite e 2 vittorie,il trend negativo degli scorsi inizi di stagione è stato cancellato.Certo,il Cagliari non ha giocato la prima contro il Milan che magari non avrebbe vinto,ma chi l'avrebbe detto che sarebbe andato a vincere a Roma?
Questa squadra ha personalità da vendere perchè gli uomini chiave,i trascinatori del gruppo sono leader carismatici.
L'ossatura degli anni scorsi è rimasta quella,si sta dando tempo ai nuovi di inserirsi con calma anche culturalmente e linguisticamente.
Per ora tutto fila liscio e visto che gli altri anni non siamo arrivati per poco in Europa League complici l'inizio e il finale di stagione molto sottotono,che sia l'anno buono?
Bisogna mantenere i piedi ben saldi a terra e lavorare,abbiamo tutto per fare una stagione da protagonisti e lo sblocco della vicenda stadio potrebbe darci ulteriore entusiasmo e carica.
Questa squadra ha personalità da vendere perchè gli uomini chiave,i trascinatori del gruppo sono leader carismatici.
L'ossatura degli anni scorsi è rimasta quella,si sta dando tempo ai nuovi di inserirsi con calma anche culturalmente e linguisticamente.
Per ora tutto fila liscio e visto che gli altri anni non siamo arrivati per poco in Europa League complici l'inizio e il finale di stagione molto sottotono,che sia l'anno buono?
Bisogna mantenere i piedi ben saldi a terra e lavorare,abbiamo tutto per fare una stagione da protagonisti e lo sblocco della vicenda stadio potrebbe darci ulteriore entusiasmo e carica.
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Re: Pensieri e parole sui rossoblu
Confermare sempre lo stesso gruppo è una cosa importantissima e 8-9/11 di questa squadra sono sempre gli stessi.
Io mi auguro che questa squadra possa raggiungere la Europa League e magari chissà, visto che tutti i giocatori sarebbero all'esordio potrebbero onorarla dignitosamente.
La questione stadio come procede?
Io mi auguro che questa squadra possa raggiungere la Europa League e magari chissà, visto che tutti i giocatori sarebbero all'esordio potrebbero onorarla dignitosamente.
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