Intervistato da Il Friuli/Udineseblog in vista della sfida tra Chievo Verona e Udinese in programma sabato alle 18, il centrocampista gialloblù Paolo Sammarco, ex di rilievo della gara, ha affermato: "La classifica da tranquillità al Chievo, anche se siamo ben consci che ci manca ancora qualcosina e vogliamo raggiungerla al più presto. Ci teniamo a far bene, per i nostri tifosi e per orgoglio personale. Nelle ultime partite, Milan a parte, abbiamo fatto bene per la maggiore consapevolezza nei nostri mezzi, e perchè ovviamente la testa era più libera. Adesso giochiamo senza pressioni, e questo è sicuramente un vantaggio.
Titolare sabato? Non lo so, in questo momento stiamo giocando un pò tutti a rotazione. Come sempre decide il mister, io sono a disposizione.
Qui a Verona mi trovo bene. Conoscevo l'ambiente, ci ero già stato per tre anni, ed è stato come tornare a casa. Il contesto clivense è simile a Udine, ma in piccolo. La realtà giusta per fare calcio".
Sulla tragica scomparsa di Morosini: "Non so se questa tragedia possa essere una spinta o un freno per i giocatori dell'Udinese. I ragazzi che ho conosciuto in bianconero sono giovani molto sensibili, ma anche professionisti. Io purtroppo ho solo incrociato Piermario: lui se ne era andato dall'Udinese una settimana dopo il mio arrivo.
Il calo dell'Udinese? Quando fai le coppe europee perdi qualcosa, credo abbiano pagato soprattutto questo. Senza coppe sarebbe già al terzo posto. Gli infortuni? Isla è un tuttofare incredibile, che da qualità e quantità. Ma l'Udinese ha fatto bene anche senza di lui, tra l'altro grazie a Basta. Sono contento per il serbo, per la grande stagione che ha fatto. Se lo merita, dopo tutta la sfortuna e gli infortuni che lo hanno tormentato.
Di Natale? Da due anni gioca da prima punta, e segna a valanga. È un problema per qualsiasi difesa. Ma lo sono anche Basta, se dovesse rientrare, e Asamoah".
Chiosa su scommessopoli: "Vista da fuori è una brutta faccenda. Ma non so farmi una idea precisa, niente da dire, perchè è una cosa troppo lontana da me".