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Re: Conte - Allenatore

Messaggio da RUMePERA » 25.11.11 - 15:24

CONTE integrale: "Pirlo? Valuteremo con serenità. Anche senza di lui non cambierò modulo. Andiamo a Roma per fare la partita, non temiamo nessuno. Parlare di scudetto? Mai. Non siamo favoriti"
25.11.2011 14:03 di Redazione TuttoJuve


Al Media Center di Vinovo, Antonio Conte ha risposto alle domande dei giornalisti, nella conferenza di vigilia di Lazio-Juventus. La redazione di TuttoJuve.com ha trascritto integralmente le dichiarazioni del tecnico bianconero:

Come sta Pirlo?
"Buongiorno a tutti. C'è un allenamento ancora da fare (ride, ndr). Come altre volte vi rispondo sempre nella stessa maniera. C'è l'allenamento di oggi, c'è l'allenamento di domani, quindi valuteremo in maniera serena tutta la situazione, sapendo che il campionato non finisce nè a Roma con la Lazio, nè col Napoli". Faremo delle attente valutazioni assieme al calciatore e poi prenderemo la decisione più oppurtuna, ribadendo che il campionato non finisce nè domani sera, nè martedì a Napoli".

Dovesse mancare Pirlo, resterebbe la Juventus che hai promosso nelle ultime tre-quattro partite o pensi sia necessario anche un cambio di modulo?
"Nell'immediato resterebbe lo stesso concetto, questo è fuori dubbio. Poi se qualcuno ci dovesse essere un assenza prolungata e vedessimo che le soluzioni alternative che proviamo magari non convincono, potremmo anche pensare altre cose. Però stiamo andando oltre, stiamo facendo dei discorsi futuristici che non stanno nè in cielo nè in terra, assolutamente. Adesso abbiamo questo modo di giocare e quindi lavoriamo su questo tipo di situazioni di gioco".

Te lo chiedevo Antonio perchè credo che con questo sistema di gioco tu non abbia tantissime alternative, soprattutto per le caratteristiche dei giocatori, più che di Pirlo delle due mezze ali, ma anche delle ali d'attacco. Sei un po' contato giocando in questa maniera?
"Sì, ma proprio per questo motivo adesso sono quasi un mese e mezzo, due mesi, che stiamo lavorando su questo nuovo tipo di gioco, su questo impianto di gioco, su questo sistema, come lo vogliamo chiamare. Quindi è inevitabile che mi sia premonito in questo tempo a cercare delle soluzioni alternative ai tre di centrocampo. Una soluzione alternativa potrebbe essere Giaccherini con Marchisio e Vidal, può essere Estigarribia, può essere Marrone, lo stesso Pazienza che può fare sia il vertice basso che una delle due mezz'ali, anche se magari ha più predisposizione per giocare da vertice basso".

Una domanda sulla partita di domani. E' una partita attesa, che può dare indicazioni sulle pretendenti allo scudetto. Che partita si aspetta e come si possono gestire le risorse di questa Juve anche in previsione della sfida di martedì contro il Napoli....
"Come dico sempre noi guardiamo di partita in partita. Non è che andiamo a vedere o a programmare eventualmente le due partite. In questo senso, per noi la partita con la 'P' maiuscola è la prima, quindi è contro la Lazio. Partita contro una squadra forte, che l'anno scorso ci ha preceduto in classifica e che quest'anno si è rinforzata quanto e come la Juventus. Ed è una squadra su cui Reja sta facendo un grandissimo lavoro. Hanno grandi qualità nei singoli, di una squadra molto fisica, di una squadra che sia l'anno scorso che quest'anno sta rimanendo sempre nei piani alti della classifica, a conferma dell'ottimo lavoro che sta facendo la società, che sta facendo l'allenatore, che stanno facendo i giocatori. Quindi sarà una partita importante per noi, ma come lo sono tutte le altre".

Antonio, da qui alla sosta ti attendono sei gare: quattro in trasferta sono davvero dure. Tu giustamente guardi di gara in gara, ma questo tu lo vedi più come un vantaggio per il ritorno o come un momento chiave di questa stagione?
"Come ti dicevo, noi guardiamo il presente e cerchiamo anche di non guardare tanto in là. Per adesso dico sempre che ci siamo portati avanti con il lavoro, in previsione - se arriveranno - dei momenti duri. Ci siamo portati avanti facendo delle ottime cose e secondo me andando anche al di là delle migliori previsioni da parte degli addetti ai lavori, che ci indicavano come una squadra che non usciva rinforzata dal mercato, come una squadra con troppe incognite perchè c'erano troppe incognite a livello di calciatori. Quindi diciamo che ci siamo portati avanti con il lavoro, abbiamo messo del fieno in cascina. Vediamo, vediamo di partita in partita. Sabato è una partita importante contro la Lazio, è in testa insieme a noi, vediamo cosa esce da questa partita. Sicuramente andiamo lì a giocarcela, il nostro obiettivo è quello di andare a fare la partita, come abbiamo sempre fatto e vediamo che ne esce. Ne sapremo di più alla fine della partita".

C'è qualcosa che la preoccupa in particolare del tipo di gioco della Lazio? Lei ne aveva parlato già ad inizio stagione: questa è una squadra che mi piace perchè ha molti giocatori offensivi. E' questo il pericolo principale?
"Affrontiamo sicuramente una squadra attrezzata. Come ho detto in precedenza è arrivata prima della Juventus l'anno scorso e si è rinforzata ulteriormente. E' una squadra che ha tutte le possibilità per fare un campionato importante, quindi c'è da parte nostra massimo rispetto nei confronti del lavoro che stanno facendo, della qualità dei singoli che hanno, perchè comunque giocatori come Klose, Cisse, Konko, sono rinforzi sicuramente di prima qualità. Lo stesso Marchetti...Stiamo parlando comunque di giocatori di grande livello, su un'ossatura già importante e quindi ne esce fuori una squadra forte, una squadra che lotterà fino alla fine per le prime posizioni di classifica. Quindi c'è grande rispetto. Come dico sempre, però, grandissimo rispetto ma non temiamo nessuno perchè andiamo a giocare a calcio, andiamo a giocare il nostro calcio e vediamo poi chi la spunta".

Quand'è che la sentiremo parlare di scudetto?
"Mai".

Hai detto che un esame globale della squadra lo farai alla fine del girone di andata. Volevo comunque chiederti se queste due partite in tre giorni potranno comunque farti capire in maniera veramente chiara cos'è la Juventus...
"No, io ho ribadito e ribadisco un concetto molto molto semplice: siamo ripartiti quest'anno e.... cioè, ribadisco delle cose dette e ridette, mi sembra anche a volte di essere un po' petulante, ma però anche le domande sono le stesse, quindi diventa difficile trovare delle risposte diverse, perchè significa sconfessare quello che avevo detto prima e quello che penso tutt'ora. Io dico che noi stiamo costruendo, stiamo lavorando per costruire qualcosa d'importante. Mi sono dato tempo la fine del girone d'andata, però anche questo non basta perchè ogni partita mi chiedete scudetto...ecc... quindi domande abbastanza anche....Mi sono dato come termine la fine del girone d'andata perchè abbiamo affrontato tutte le squadre e alla fine del girone d'andata vedremo e tireremo le somme su come ci siamo comportati, i nostri margini di crescita, quanto siamo cresciuti. Lì potremo tirare un po' le somme. Per adesso stiamo facendo delle cose importanti e straordinarie, che vanno al di là delle aspettative di tutti, compresi voi addetti lavori, che ad inizio hanno non davate sicuramente la Juventus tra le favorite. E secondo me tutt'ora la Juventus non è tra le favorite perchè la strada è ancora molto lunga e come ricorda anche la carta stampata, nei precedenti anni spesso e volentieri si è partiti così e poi si è finiti male. Io faccio gli scongiuri, mi auguro che quest'anno non avvenga, però è un dato di fatto, e sui dati storici non si può dire niente".

Il Napoli sta già pensando al recupero di martedì. potrebbe risparmiare Lavezzi, diffidato. Conte fa questi calcoli? Ha quattro diffidati con cognomi importanti, qualcuno potrebbe essere risparmiato?
"No, l'ho detto prima. Noi guardiamo di partita in partita. Per noi la partita più importante è quella con la Lazio. La partita con la 'P' maiuscola è quella con la Lazio, quindi per noi conta quella. Nel momento in cui ci sarà il triplice fischio finale da parte dell'arbitro inizieremo a pensare al Napoli. Ma adesso, tutte le nostre forze, tutte le nostre energie, tutti i nostri pensieri devono essere convogliati alla sfida con la Lazio e da parte mia schiererò la migliore formazione possibile per cercare di ottenere un ottimo risultato a Roma, sapendo che è una partita importante e difficile".(redazione TuttoJuve.com)
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Re: Conte - Allenatore

Messaggio da RUMePERA » 28.11.11 - 13:38

CONTE integrale: "Contenti e orgogliosi per la vittoria sulla Lazio. Cambio modulo senza Marchisio? Vediamo. Col Napoli gara tosta e vibrante. Loro sono un esempio per noi. Penalizzati dal rinvio? Nessuna polemica"
28.11.2011 11:02 di Redazione TuttoJuve


Nel ritiro romano della Vecchia Signora, alla Borghesiana, Antonio Conte ha risposto alle domande dei giornalisti nella conferenza stampa di vigilia di Napoli-Juventus. La redazione di TuttoJuve.com ha trascritto integralmente ed in tempo reale le dichiarazioni del tecnico bianconero:


Vi sentite più forti dopo la vittoria di sabato sera. E in questi due giorni a Roma quali sono state le sue sensazioni, anche alla luce della vittoria del Milan di ieri. Ci sono delle forti concorrenti...
"Sì, noi veniamo assolutamente da una buona prestazione e da un ottimo risultato contro una grande squadra come la Lazio. E di questo dobbiamo essere orgogliosi e contenti, oltrechè di quello che stiamo facendo dall'inizio del campionato. Non ci sentiamo forti, ci sentiamo una squadra che sta cercando di crescere giorno per giorno per cercare di tornare ad essere quanto più competitiva possibile. Cerchiamo di guardare sempre in casa nostra, perchè penso sia una cosa fondamentale per noi: non guardare tanto gli altri, anche perchè lo scenario che ci circonda lo conosciamo benissimo. Sappiamo che ci sono squadre molto forti e molto più attrezzate rispetto alla Juventus, quindi niente di nuovo. Quello che fa il Milan ce lo aspettavamo, anzi, ci aspettiamo anche che altre squadre che adesso sono in ritardo riprendano a camminare, ad avere una marcia più spedita".

Alla vigilia della Lazio c'era il dubbio Pirlo. In quel caso tu hai detto che non avresti cambiato modulo: "Stiamo lavorando da due mesi su questo modulo e non avrebbe senso se non ci sono assenze prolungate. Diciamo che in quel caso, Pazienza-Pirlo, il ruolo era quello. Adesso ti viene a mancare un giocatore come Marchisio. In questo caso ci possiamo aspettare un cambio di modulo o rimaniamo sempre su questo atteggiamento che avete avuto negli ultimi mesi?
"Vediamo. Sappiamo che Claudio ha delle caratteristiche sicuramente specifiche: è un centrocampista molto bravo negli inserimenti, fa tutte e due le fasi, è un giocatore molto tecnico. In rosa abbiamo un giocatore, a livello di caratteristiche, esclusivo come lui. Vediamo. Abbiamo un allenamento da fare, abbiamo sicuramente da verificare tante situazioni, sappiamo che il Napoli ha una grande forza, soprattutto sugli esterni, perchè spingono molto con Maggio, Dossena, Zuniga, con chi dovrebbe giocare, quindi faremo le nostre valutazione, poi faremo delle scelte".

Buffon si è sintonizzato sulla tua stessa lunghezza d'onda, dicendo: "Stiamo calmi, c'è troppa euforia. Tu sei più preoccupato per i complimenti che ti arrivano, per la tanta euforia che vi circonda o magari del fatto che possa esserci ora nella squadra la convinzione di arrivare a quella parola che nessuno vuole pronunciare? Ora non ci sono solo i risultati, c'è anche una squadra che gioca davvero bene...
"Buffon non è che si sia messo sulla stessa mia lunghezza d'onda, Buffon penso stia ragionando da persona intelligente, da persona che ha tanta esperienza nel calcio, ne ha viste tante, quindi non è uno sprovveduto, come non sono io uno sprovveduto. Ed è troppo facile da parte nostra usare toni trionfalistici o entusiasmarci per quello che stiamo facendo; saremmo dovuti nascere ieri per comportarci in questa maniera. Sappiamo invece che ci sono tantissime difficoltà sulla nostra strada, sappiamo, proprio perchè ci stiamo da tanto tempo nel calcio, le difficoltà di riproporsi a certi livelli dopo comunque annate disastrose. Quindi siamo molto cauti e neanche ci nascondiamo, perchè ogni tanto leggo che 'è ora di finira di nascondersi', ma nascondersi da cosa? Io nella vita mia non mi sono mai nascosto. Ho sempre preso tutto di petto e di faccio, quindi non c'è da parte nostra nè finta umiltà, nè finta modestia, c'è solo la consapevolezza che la strada è lunga e che sappiamo che intorno abbiamo gente che non aspetta altro che... così come ci alza, ci abbassa".

Lei fin adesso non ha mai nominato la parola scudetto e non la vuole nominare. però può dare un voto a questa Juventus? E soprattutto, cosa la preoccupa della gara contro il Napoli...
"Sai, dare voti adesso....di solito a scuola ti danno la pagella del primo semestre; sono passati solo quattro mesi, quindi è come se chiedessimo un qualcosa di diverso. Aspettiamo la fine del girone di andata e poi faremo una valutazione e magari se vogliamo dare un voto...anche se secondo me è superfluo il voto durante la stagione, perchè alla fine conta il voto finale. Per quanto riguarda la gara col Napoli, mi aspetto una gara tosta, vibrante, una gara per noi forse la più impegnativa da inizio stagione, dove affronteremo una squadra che sta facendo grandi cose, una squadra che sicuramente dimostra come con un progetto, con un lavoro, si ottengono dei risultati importanti. Quindi questo merito va alla società del Napoli, a Mazzarri, ai giocatori, che nel giro di pochi anni hanno costruito veramente qualcosa di bello".

Quando da una squadra, non dice perfetta, ma che comunque sta convincendo, viene a mancare uno degli elementi cardine come Marchisio, qual è l'aspetto che la preoccupa di più e qual è l'aspetto che incuriosisce di più? Vedere magari elementi nuovi o un assetto diverso...
"Penso tutte e due le componenti che ha detto lei. Siamo sicuramente dispiaciuti di non poter contare su un giocatore che ha fatto questo inizio di stagione assieme a tutti gli altri in maniera importante. C'è anche la curiosità di vedere l'alternativa no? Quindi, sia una cosa che l'altra".

Preparare due trasferte delicate nello spazio di pochissimi giorni... come si gestisce? E' la prima volta che succede quest'anno. Come ti sei comportato con la squadra?
"Sì, non è il massimo, perchè alla fine ieri è stato defaticante, mentre per chi ha giocato poco abbiamo fatto un allenamento... Oggi dovremo provare qualcosa a livello tattico e non c'è tanto tempo a disposizione. Però ne prendiamo atto. Sicuramente è molto più difficile per noi rispetto al Napoli perchè, ripeto, il Napoli ha sempre due anni di lavoro dietro, alle spalle; noi abbiamo quattro mesi e quindi c'è sicuramente grande difficoltà a preparare in un solo allenamento una partita importante come quella col Napoli, però c'è la partita e quindi ci adeguiamo".

Visto il Milan ieri sera e vista anche la classifica, un pensiero, un'ipotesi credibile è che possa essere una sfida Juve-Milan, nostalgico-sentimentale, perchè Juve-Milan è stata la partita, la grande sfida degli ultimi 15-20 anni del calcio italiano. Che effetto le fa, visto che lei ha vissuto queste sfide e queste sensazioni? Un'altra domanda: alla prova dei fatti, quel rinvio ha svantaggiato fortemente la Juventus, perchè a voi manca Marchisio a questo punto, il Napoli recupera alcuni giocatori, la situazione è drasticamente diversa rispetto a quel pomeriggio di sole di Napoli...
"Sì, sul discorso tra Juventus e Milan, penso che il Milan lo conosciamo tutti, anche quando avevano sette punti di svantaggio, con una partenza molto lenta, ha dimostrato nelle ultime sette partite di vincerne sei e di pareggiare solamente a Firenze, quindi questo fa capire la forza del Milan ed eventualmente il ritmo che potrebbe mettere il Milan al campionato: sarebbe un ritmo fortissimo e forse insostenibile per chiunque. Però sappiamo di quello che stiamo parlando, sappiamo che stiamo parlando di una squadra che l'anno scorso ha vinto lo scudetto, sta facendo grandissime cose in Champions, ha giocato ad armi pari contro una signora squadra come il Barcellona e questo la dice tutta. Però dobbiamo anche essere orgogliosi del fatto che negli ultimi anni di stenti, a parte la parentesi Inter, le squadre italiane come Napoli, come il Milan e la stessa Inter si stiano facendo rispettare di nuovo in Europa, dobbiamo essere contenti e significa che qualcosa sta cambiando, ci stiamo riprendendo sotto tutti i punti di vista. La partita del Milan contro il Barcellona mi è piaciuta molto da una parte, dall'altra parte ha dato un ulteriore certezza della forza di questa squadra, che ripeto, secondo me, rispetto alle altre, ha molto di più. Però c'è un campionato da fare, c'è un campionato da giocare, ci sono altre squadre come il Napoli, come la stessa Inter, come la Lazio, come la Juventus, come la Roma, come l'Udinese, che comunque possono dare fastidio. Il compito nostro è quello di cercare di ottenere il massimo, nel più breve tempo possibile, sapendo che c'è tempo per mettere su qualcosa di importante e di duraturo, che non sia un fuoco di paglia".

La seconda domanda sul rinvio di Napoli?
"Ah sì. Mah...penso sia inutile tornare su discorsi che.... è stata presa questa decisione, ne abbiamo preso atto, quindi andiamo a giocarci questa partita senza alimentare alcuna polemica. Penso che le polemiche non facciano mai bene allo sport in generale e tantomeno al calcio. Andiamo a giocarci questa partita sapendo che il campionato non finisce a Napoli e che rimarranno altre 26 partite, al di là di qualsiasi risultato che verrà".

Qual è la principale caratteristica della Juventus, indicando una sola caratteristica. E poi volevo sapere qual è il suo riferimento, in relazione al calcio del passato, che non sia però la Juventus di Lippi, che mi sembra abbastanza scontato.
"Penso che non si possa racchiudere in una sola caratteristica, se si vuole comunque costruire una squadra di ottimo livello. Ci vuole una serie di caratteristiche importanti, che conosciamo tutti penso, chi fa calcio. Una squadra vincente deve avere tantissime caratteristiche importanti. Noi stiamo cercando quotidianamente di lavorare su tutto questo, iniziando dal punto di vista tecnico-tattico, per finire alle qualità morali dei calciatori, perchè a volte dimentichiamo che la caratteristica fondamentale è la qualità morale dei calciatori, perchè se ti trovi dei calciatori che hanno veramente qualità morali alte, tu, oltre al calciatore, hai l'uomo nei momenti di difficoltà".

Le scazzottate però non ci vogliono...
"No, le scazzottate....parlate con uno che comunque... lo spogliatoio è sacro e secondo me alcune cose non dovrebbero essere proprio riportate. E dispiace a volte leggere....perchè adesso si legge proprio tutto...siamo in un grande fratello e questo non è bello, perchè secondo me alcune cose... in passato sono successe, però nessuno sapeva niente. Poi alla fine facevi la scazzottata e alla sera andavi a cena con le famiglie. Allora a volte la scazzottata serve anche perchè costruisci qualcosa di importante. Adesso si viene a sapere tutto e questo secondo me non è bello, perchè lo spogliatoio è un luogo sacro, dove tutto dovrebbe rimanere molto ovattato e sarebbe importante perchè si costruirebbe qualcosa di importante. Se oggi uno fa due starnuti in più, dicono subito che ha l'influenza e si viene a sapere. io questo non lo trovo bello e sono nostalgico dei tempi che furono. Per quello che riguarda la Juventus, noi cerchiamo di essere noi, noi, cercando di costruire qualcosa con le nostre armi, con la nostra voglia, con la nostra determinazione, con il nostro sacrificio, senza avere paragoni particolari, perchè ripeto, sono improponibili. Qualsiasi cosa che dica, secondo me è improponibile in questo momento del campionato. A parte che facciamo dei paragoni con situazioni passate, con squadre che hanno fatto la storia. Noi ci siamo a mala pena seduti, abbiamo preso il quaderno, abbiamo aperto il quaderno e abbiamo preso la penna in mano. Ancora dobbiamo iniziare a scrivere, quindi già vedere dei paragonare particolari penso siano irriverenti nei confronti di tutti e siano paragoni improbabili. Cerchiamo di sederci e di scrivere noi qualcosa, sapendo che avremo tantissime difficoltà".

Pepe ha detto che appena sentiva l'odore del sangue attaccava. Senti l'odore del sangue a Napoli? La Juve deve tornare nell'Europa che conta e vincendo domani potreste eliminare una delle avversarie più pericolose nella corsa alla Champions. Potrebbe essere un momento chiave nella corsa all'Europa che conta? Non voglio parlare di scudetto...
"No, io per esperienza ci andrei calmo anche con i termini che hai usato tu, perchè mi sono ritrovato, tra virgolette, un articolo in cui mi si additava perchè parlo di gente affamata, di gente che vuole mangiare l'erba, e poi noi sappiamo che questo è un gergo calcistico. Chi sa di calcio, sa che è un gerco calcistico, quindi quando voglio gente affamata, gente che mangia l'erba, parlo di cose che dicono tutti gli allenatori. Però mi sono trovato un articolo nel quale la mia colpa era di usare questa terminologia. Quindi scusami, ma ci andrei calmo. Meglio, perchè se poi viene proprio dall'organo della stampa è meglio, così mi sento sollevato".


La domanda è se credi che questo possa essere un momento chiave. Questa è una delle squadre più pericolose...
"No, sicuramente il Napoli per quello che ha dimostrato... non dimentichiamo che il Napoli viene dalla vittoria col Manchester City, che sta stradominando il campionato inglese, che ha fatto investimenti importanti sul mercato. E anche loro, non dimentichiamo, che... a Mancini ci sono voluti 3-4 anni e tanti soldi per riportare il Manchester in coppa, nella Champions, per lottare per lo scudetto. Questo per far capire che in tutte le parti è così e che non è che domani ci alziamo e pensiamo di costruire, di fare qualcosa di straordinario perchè abbiamo tanta forza di lavorare, tanto entusiasmo; ci vuole un po' tutto. Noi affrontiamo una squadra che è avanti rispetto a noi come lavoro, perchè Mazzarri è da due anni e mezzo che sta lavorando su questo gruppo, su questi calciatori. Sta lavorando benissimo, ma non è piaggeria, perchè a me non interessa fare dei complimenti, dico sempre quello che penso. Sicuramente è un impegno importante, sappiamo la forza del Napoli, sappiamo quello che il San Paolo dà in casa, è un impegnom probante che viene a due giorni da una gara importante che abbiamo disputato con la Lazio. Come dico sempre ai miei ragazzi, però, grandissimo rispetto, ma non temiamo nessuno. Andiamo lì a giocarci la partita. E' inevitabile che se il Napoli dovesse dimostrarsi più bravo e più forte rispetto a noi, noi saremo i primi ad applaudire loro, perchè è giusto che nel calcio avvenga questo".


Stamattina Ranieri ha parlato del famoso tavolo della pace convocato dal presidente Petrucci e ha detto che spera possa servire per sotterrare le asce di guerra e chiudere questa vicenda. Hai un pensiero? Vuoi dire qualcosa su questo?
"No, rispetto molto quello che ha detto Ranieri. Vediamo. A noi quello che deve interessare... anche perchè penso che su questo argomento ci siamo espressi in maniera importante per tante volte. Ogni volta che è tornata a galla la situazione ci siamo dovuti esprimere. E' inevitabile che adesso, iniziamo sempre a dire che quello che per noi conta, a me e ai miei calciatori, deve iniziare ad essere il campo. E penso che quello lo stiamo facendo, lasciando alla società, al Presidente, agli organi, di affrontare la situazione nella giusta maniera. Noi cerchiamo di costruire il presente e il futuro, altri magari di risolvere le questioni del passato".

Dalle tue parole mi sembrava di cogliere delle parole di forte ammirazione nei confronti del Napoli. In effetti, ha una traiettoria che può avere dei punti in comune con quella della Juventus. Il Napoli è ripartito addirittura dalla serie C. Volevo solo un approfondimento su questo. Poi, l'altra sera, dopo la gara con la Lazio, c'è stato un terzo tempo vero, con le squadre che sono andate dai rispettivi tifosi....
"Sì per quello che riguarda il Napoli penso di essermi espresso e di essere stato molto chiaro sul fatto che c'è grande ammirazione per quello che hanno fatto. Non dimentichiamo che sei anni fa erano in serie C se non sbaglio. Sono riusciti con il lavoro, con un progetto serio, con entusiasmo, con voglia di fare, con persone giuste al posto giusto, a lottare l'anno scorso per lo scudetto. Non dimentichiamo che il Napoli fino a due-tre giornate dalla fine, l'anno scorso era in lotta per lo scudetto. Quest'anno è riuscito a qualificarsi in un girone di ferro di Champions, in cui c'erano Manchester City e Bayern, due squadre che stanno dominando i rispettivi campionati, in Bundesliga e Premier League. E quindi, mi piace avere come esempio il Napoli perchè è l'esempio di come il lavoro dia dei frutti, come il tempo sia galantuomo nei confronti di chi lavora in una maniera seria e giusta. Ecco perchè mi piace fare questo riconoscimento...in una piazza non facile, con grandissime pressioni. L'altra sera penso si sia vista una bellissima partita, con due squadre che volevano vincere. La Juventus ha vinto meritatamente, penso che la polemica che c'è stata, sia stata più una polemica tra virgolette futile, nessuno si era accorto e diventa difficile anche in televisione accorgersi del fallo di mani di Barzagli. Penso che a volte sia giusto anche, come noi abbiamo riconosciuto la partita della Lazio, che gli altri riconoscano la partita che ha fatto la Juventus. Riconoscono i meriti di una vittoria, così come ho visto che anche la carta stampata ha riconosciuto". (redazione TuttoJuve.com).
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Re: Conte - Allenatore

Messaggio da mogol83 » 30.11.11 - 01:25

I cambi sono il suo unico grosso limite per me.
A Napoli ha confermato ancora di più quello che già aveva fatto vedere: sceglie un 11 titolare e gli viene estremamente difficile sostituirne anche solo uno nel corso della partita, indipendentemente dal risultato.

Dopo il primo tempo del San Paolo la Juve perdeva 2-0, ma ha deciso di iniziare la ripresa con gli stessi uomini.
2-1 e partita riaperta...in panchina Quaglia e Del Piero scalpitano, mentre Vucinic in campo non vive proprio la sua migliore serata...
3-1 ed attende ancora!
3-2 e ancora nulla!
3-3 e mette Pazienza
Poi fa giocare circa 4-5 minuti a Del Piero e a Quaglia quando praticamente non possono fare più nulla...

Boh non so a voi ma a me sta cosa ha fatto abbastanza imbestialire!
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Re: Conte - Allenatore

Messaggio da RUMePERA » 30.11.11 - 16:28

mogol83 ha scritto:I cambi sono il suo unico grosso limite per me.
A Napoli ha confermato ancora di più quello che già aveva fatto vedere: sceglie un 11 titolare e gli viene estremamente difficile sostituirne anche solo uno nel corso della partita, indipendentemente dal risultato.

Dopo il primo tempo del San Paolo la Juve perdeva 2-0, ma ha deciso di iniziare la ripresa con gli stessi uomini.
2-1 e partita riaperta...in panchina Quaglia e Del Piero scalpitano, mentre Vucinic in campo non vive proprio la sua migliore serata...
3-1 ed attende ancora!
3-2 e ancora nulla!
3-3 e mette Pazienza
Poi fa giocare circa 4-5 minuti a Del Piero e a Quaglia quando praticamente non possono fare più nulla...

Boh non so a voi ma a me sta cosa ha fatto abbastanza imbestialire!
Sono d'accordo con te, ma per quanto mi riguarda è solo questione di tempo per arrivare alla giusta maturazione.

Secondo me, ancora di più ha dimostrato di avere i crismi del fenomeno, andando a mettere Pepe in quella posizione, non se l'aspettava nessuno ed ha reso alla grande.
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Re: Conte - Allenatore

Messaggio da mogol83 » 30.11.11 - 18:44

RUMePERA ha scritto:
Secondo me, ancora di più ha dimostrato di avere i crismi del fenomeno, andando a mettere Pepe in quella posizione, non se l'aspettava nessuno ed ha reso alla grande.
Su questo non ci piove! Quotone!
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Re: Conte - Allenatore

Messaggio da crash83 » 30.11.11 - 18:53

L'ingresso di Del Piero all'87esimo è stata una scelta infelice, quello di Quagliarella 2 minuti prima, espondendolo inutilmente ai fischi del San Paolo, è stata diabolica.
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Re: Conte - Allenatore

Messaggio da MrVaridoianis » 01.12.11 - 12:27

crash83 ha scritto:L'ingresso di Del Piero all'87esimo è stata una scelta infelice, quello di Quagliarella 2 minuti prima, espondendolo inutilmente ai fischi del San Paolo, è stata diabolica.
E per completare il climax, dico che la scelta di tenere in campo Lich per tutti i 90' mettendo a rischio la sua integrità polmonare è stata criminosa
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Re: Conte - Allenatore

Messaggio da RUMePERA » 03.12.11 - 15:35

CONTE integrale: "Il Milan passeggia su tutti, Juve favorita solo per il suo nome. Raggiunto il 1° step. Pirlo out? Fiducia nel sostituto. Risparmiare i diffidati? Non mi interessa niente, ma in difesa..."
03.12.2011 10:03 di Redazione TuttoJuve

Alla vigilia della sfida casalinga contro il Cesena, l'allenatore della Juventus, Antonio Conte, si è presentato alle 10:00 in punto al Media Center di Vinovo per rispondere alle tante domande dei giornalisti. Ecco la trascrizione integrale ed in tempo reale della conferenza stampa, a cura della redazione di TuttoJuve.com:

"Buongiorno a tutti".

Buongiorno Antonio. Allegri ha detto che la Juve è sempre più favorita. Ti chiedo: sta bluffando, o è come quando si gioca a palla avvelenata, che nessuno è favorito?
"Mah...questo non lo so. Io so soltanto che il Milan l'anno scorso ha vinto lo scudetto e quindi Allegri è ripartito su una base che ha vinto lo scudetto. Una base importante e chi vince l'anno prima lo scudetto non può dire: 'Vediamo che succede l'anno prossimo'. La differenza sostanziale penso che stia lì. Noi, invece, veniamoda due settimi posti, non da uno, da due, e penso che sicuramente per il nome, la Juventus, è giusto sempre che stia nel lotto delle favorite, però per i fatti accaduti ultimamente secondo me non era giusto inserire - tra virgolette - la Juventus tra le favorite. Così come non è stato inserito il Palermo che è arrivato ottavo. Così come non è stata inserita l'Udinese che è arrivata quarta. Ripeto, poi, al di là di questo, è giusto guardare sempre in casa nostra. io nel momento in cui sono diventato allenatore della Juventus mi sono posto degli step. Il primo step era quello di tornare ad essere competitivi. Che significa tornare ad essere competitivi? Tornare ad avere credibilità agli occhi dei nostri tifosi, tornare ad avere credibilità agli occhi degli avversari. Io penso che questo step lo abbiamo raggiunto e non era facile. Adesso c'è il secondo step e poi ce ne saranno altri. Il secondo step qual è? Mantenere la competitività. Cosa che negli anni passati non si è riusciti. Quest'anno invece dobbiamo essere bravi. Adesso abbiamo dimostrato di essere competitivi, adesso dobbiamo mantenere questa competitività. Come? Continuando a mantenere la giusta concentrazione, la giusta attenzione, la voglia, la giusta determinazione, questa grande organizzazione che abbiamo, questa crescita da parte di tutti quanti i calciatori e confermarci nei piani alti della classifica. Poi ci sarà un altro step. Però, come dico, quando si costruisce, anche l'ingegnere che prende un progetto, si pone degli step: io mi sono posto questi step. Il primo siamo riusciti a raggiungerlo anche in poco tempo, adesso il secondo step è quello di mantenere questa competitività, lasciando stare cosa dicono gli altri, lasciando stare. Penso che ognuno debba guardare in casa propria e noi guardiamo in casa nostra, perchè ognuno conosce i propri pregi e i propri difetti, quindi...niente. Punto".

Contro Inter, Napoli e Lazio si dice che le motivazioni si trovano da sole. Contro il Cesena bisogna forse stimolare in maniera diversa. Tu prima di Napoli e Lazio avevi detto che la partita più importante era quella che arrivava prima, quella con la Lazio. In questo caso, visto che dopo c'è la Roma, il fatto di avere così tanti diffidati ti può far pensare a qualche cambio?
"Ma non mi interessa, non mi interessa niente. I tre punti di Cesena sono come i tre punti con la Roma. Cioè, è pensare un qualcosa che deve ancora venire e magari perdo qualcosa che devo conquistare domani. Per noi la partita - tra virgolette - della vita è sempre la prossima, quindi quella col Cesena, perchè non è detto da nessuna parte che abbiamo tre punti in tasca. E qui torniamo al discorso del secondo step: quello di confermarci competitivi in tutto, nell'atteggiamento, e anche in una gara nella quale guardando la classifica si affrontano la prima e la penultima. Sembrerebbe tutto facile, invece io dico che vincendo col Cesena daremmo sicuramente grande valore alla vittoria con la Lazio ed al pareggio contro il Napoli; non vincendo col Cesena, ridimensioneremmo di tanto queste due trasferte insidiose che abbiamo affrontato. Noi però affrontiamo questo secondo step. Rimanere competitivi significa mantenere le zone alte della classifica e domani c'è un impegno importante contro una squadra che non ha nulla da perdere. Abbiamo noi da perdere tutto, perchè tutti si aspettano che domani la Juventus passeggi, ma in serie A, tranne il Milan, che sta passeggiando ultimamente su tutti, non vedo grandi passeggiate. Ecco, tornando al Milan, quello che tra virgolette mi lascia esterrefatto, al di là che nelle ultime otto partite ne ha vinte sette e pareggiata una, è come le ha vinte. Tranne il primo tempo di Lecce, dove ha rimontato poi quattro gol nel secondo tempo, ha vinto passeggiando".

Quanto pesa l'assenza di Pirlo? E' un giocatore insostituibile?
"Sappiamo tutti l'importanza di Andrea. Quando parlo di Pirlo, mi piace parlare più dell'uomo che del calciatore, perchè il calciatore lo conoscono un po' tutti, io invece ho avuto la fortuna, visto che lo alleno, di conoscerlo e lo sto conoscendo anche come uomo. Quindi sicuramente è un giocatore importante per noi, sotto tutti i punti di vista, però sono convinto anche che chi giocherà domani insieme alla squadra cercherà di non far rimpiangere questa assenza, sapendo che Andrea resta un punto di riferimento importante. Però ho grande fiducia in chi sostituirà Andrea, perchè ci sarà anche una squadra che invece di fare 100 quando c'era Andrea, farà 120 per cercare di mettere anche nelle migliori condizioni chi entra a fare benissimo".

Forse stavi per finire il concetto sul Milan. Cos'è che ti lascia esterrefatto? La forza di questo Milan o l'arrendevolezza di certe squadre che quando arrivano davanti al Milan sembrano sciogliersi troppo velocemente?
"No, è la forza del Milan. Non penso che...nessuna squadra è arrendevole. Anzi. Chi affronta le grandi squadre le affronta sempre con grande furore, con grande piglio, preparando la partita in maniera dettagliata. Ma non è che sto a scoprire l'acqua calda quando parlo del Milan. Parlando del Milan ho detto... signori, il Milan per noi deve essere un motivo di orgoglio, perchè vedere il Milan giocarsi in casa la partita col Barcellona, tenere testa alla squadra più forte del mondo, deve comunque essere un motivo d'orgoglio e di soddisfazione per l'intero movimento calcistico italiano, che in questo momento è in grande difficoltà a livello europeo. Quest'anno, grazie al Milan, grazie al Napoli, grazie all'Inter, speriamo, speriamo - ma lo dico seriamente, non è che voglia gufare qualcuno - di riuscire a portare tre squadre al secondo turno, visto che ultimamente ne avevamo quattro e ne abbiamo perse tre. In coppa Uefa si stenta sempre, ma anche in coppa Uefa sembra che comunque ci sia la volontà e la speranza che tutte quante possano superare il turno. Ma perchè? Perchè fa bene a tutto il movimento calcistico, che - non nascondiamo - è in crisi. Invece vedere che in Europa ci stiamo riprendendo sicuramente ci dà forza, perchè significa che stiamo tornando ad essere competitivi e questo è molto importante. Ripeto, non vedo perchè io non debba elogiare il lavoro altrui. L'ho fatto anche col Napoli, quindi ...se le cose vengono fatte bene, è giusto che si dica bravo. Non sempre si deve attaccare qualcuno. Il Milan sta facendo le cose per bene, complimenti al Milan perchè ha la squadra forte, la gufata, non gufata...queste sono cose da bar. Io parlo di calcio e ho elogiato il Napoli così come elogio il Milan, perchè sta facendo delle cose importanti. Noi ci siamo incamminati e speriamo di farle pure noi, quanto prima".

Tu dici di pensare una gara alla volta e può essere giusto. Però in questo caso le diffide possono crearti un problema, perchè nella malaugurata sorte che saltassero tutti e due, sia Chiellini che Bonucci, rimarresti senza un centrale. O meglio, c'è un centrale come Sorensen, che però ha zero minuti in questo campionato. Questo ti può far riflettere un attimino in previsione della gara successiva?
"Sì, il reparto difensivo sicuramente è l'unica cosa che mi riflettere".

Volevo chiederti Antonio qual è il terzo step...
"Il terzo step io... prima di oggi non conoscevate neanche il primo, no? (ride, ndr). Quindi già avervi svelato il primo e aver iniziato a parlare del secondo, io penso che basti e avanzi oggi".

Si è parlato tanto della reazione negli spogliatoi, a livello di testa. Oggi nel calcio moderno cosa conta di più, la tattica oppure motivare la testa dei giocatori?
"Questa è una bella domanda. Penso che nel calcio di oggi - ma sempre - siano importanti tanti aspetti, basti pensare che noi quando facciamo il corso a Coverciano, la psicologia viene messa tra le materie da studiare. Un allenatore al di là di essere prepararato nel discorso tecnico, tattico e fisico, secondo me deve essere preparato anche sotto il profilo psicologico, deve essere preparato quindi sotto il profilo della gestione, perchè non va sottovalutato questo aspetto, che diventa fondamentale in tutte le situazioni: sia nelle situazioni positive, quando c'è da dare qualche bastonata se c'è troppa euforia, sia nelle situazioni negative, quando bisogna capire perchè scaturiscono; se è per mancanza di volontà o di voglia, è un discorso, se per altre situazioni, è un altro. Come quella di Napoli, perchè secondo me il primo tempo di Napoli non deve far pensare che non ci fosse voglia e determinazione. Sicuramente il Napoli, rispetto a noi, si stava giocando la partita della vita e noi eravamo un po' più soft rispetto a loro, ma è bastato parlare, dire due cose, aggiustarci anche con i movimenti, per sistemare le cose. Il calcio non è matematica, tante volte dice sul 2-0, 'hai sbagliato tutto, hai sbagliato modulo, hai sbagliato calciatore, hai sbagliato tutto, adesso ricambia tutto e ricambia i giocatori'. Magari ci sono dei momenti in cui l'allenatore si rende conto che ci sono delle cose sbagliate, ma a Napoli non c'era nulla di sbagliato, niente di tutto questo, e la dimostrazione è che io sono tornato in campo con la stessa formazione, con lo stesso modulo e le cose sono cambiate. Poi al di là del discorso fisico o non fisico, anche noi arrivavamo da una partita giocata sabato all'Olimpico e non certo contro l'ultima; anche noi venivamo da due giorni - tra virgolette - di recupero come il Napoli, quindi non è che il Napoli fosse avvantaggiato rispetto a noi da un punto di vista fisico perchè aveva una partita in più. Saremmo stati più avvantaggiati se l'avessimo giocata prima del rinvio. Stavolta, a livello fisico, eravamo di parigrado".(redazione TuttoJuve.com)
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Re: Conte - Allenatore

Messaggio da ogeid36 » 04.12.11 - 19:33

Anche oggi non sono del tutto contento della gestione dei cambi da parte di Conte,dove i primi due (l'uscita di Alex ahime mica era prevedibile) sono stati spesi troppo presto a mio avviso!!

L'uscita di Matri ci stava tutta visto che l'ex cagliaritano non ha combinato nulla di buono,invece l'uscita di Vucinic mi è sembrata un pò troppo affrettata!!

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Re: Conte - Allenatore

Messaggio da RUMePERA » 05.12.11 - 12:29

ogeid36 ha scritto:Anche oggi non sono del tutto contento della gestione dei cambi da parte di Conte,dove i primi due (l'uscita di Alex ahime mica era prevedibile) sono stati spesi troppo presto a mio avviso!!

L'uscita di Matri ci stava tutta visto che l'ex cagliaritano non ha combinato nulla di buono,invece l'uscita di Vucinic mi è sembrata un pò troppo affrettata!!
Eh, ma non siete mai contenti cavolo.
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Re: Conte - Allenatore

Messaggio da MrVaridoianis » 05.12.11 - 16:02

In realtà Vucinic credo avesse un problema fisico, Conte l'ha tolto per quello :up:
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Re: Conte - Allenatore

Messaggio da crash83 » 05.12.11 - 21:45

RUMePERA ha scritto:
ogeid36 ha scritto:Anche oggi non sono del tutto contento della gestione dei cambi da parte di Conte,dove i primi due (l'uscita di Alex ahime mica era prevedibile) sono stati spesi troppo presto a mio avviso!!

L'uscita di Matri ci stava tutta visto che l'ex cagliaritano non ha combinato nulla di buono,invece l'uscita di Vucinic mi è sembrata un pò troppo affrettata!!
Eh, ma non siete mai contenti cavolo.
Io sono contento, però ciò non significa che non ci siano cose da correggere. E quello che dice Giuseppe non è errato. Se sai che Vucinic non stava bene (aveva una coscia fasciata), non levi Matri alla fine del primo tempo.

Penso che Conte abbia voluto dimostrare a tutti, dopo i cambi non-cambi di Napoli, che lui sa levare i giocatori anche dopo 50 minuti se vuole, non solo al 90esimo. Un po' di superficialità, forse. Ma ci sta, Conte sta crescendo anche lui come allenatore. E di potenziale, secondo me, ce n'è tanto.
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Re: Conte - Allenatore

Messaggio da ogeid36 » 06.12.11 - 10:49

crash83 ha scritto:
RUMePERA ha scritto:
ogeid36 ha scritto:Anche oggi non sono del tutto contento della gestione dei cambi da parte di Conte,dove i primi due (l'uscita di Alex ahime mica era prevedibile) sono stati spesi troppo presto a mio avviso!!

L'uscita di Matri ci stava tutta visto che l'ex cagliaritano non ha combinato nulla di buono,invece l'uscita di Vucinic mi è sembrata un pò troppo affrettata!!
Eh, ma non siete mai contenti cavolo.
Io sono contento, però ciò non significa che non ci siano cose da correggere. E quello che dice Giuseppe non è errato. Se sai che Vucinic non stava bene (aveva una coscia fasciata), non levi Matri alla fine del primo tempo.

Penso che Conte abbia voluto dimostrare a tutti, dopo i cambi non-cambi di Napoli, che lui sa levare i giocatori anche dopo 50 minuti se vuole, non solo al 90esimo. Un po' di superficialità, forse. Ma ci sta, Conte sta crescendo anche lui come allenatore. E di potenziale, secondo me, ce n'è tanto.

Concordo sicuramente con Simone,Conte in questo momento si sta rivelando come uno degli allenatori più intelligenti della serie a,con sola mezza stagione all'Atalanta e ora un quarto di stagione con la juve ha dimostrato a tutti che è un allenatore molto più caparbio e preparato rispetto ad altri suoi colleghi che hanno anni di esperienza in più nella massima serie!!
Poi è anche ovvio che ci stanno errori dovuti alla gioventù,ma su quello sono sicuro che Conte saprà correggersi,perchè non credo che Ferguson fosse già perfetto 25 anni fa!!

Per questo non sono contento,ma contentissimo di Conte e di questa juve che stanno andando al di là di ogni più rosea aspettativa,ma è anche dagli errori veniali e non importantissimi che si cresce ancor di più!!

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Re: Conte - Allenatore

Messaggio da MrVaridoianis » 07.12.11 - 18:26

Intervista su Juve-Bologna di Cippa Italia

"La differenza rispetto al campionato? Non ci sarà Vucinic, quindi di sicuro non si farà espellere un'altra volta"

Idolo :lol:
Vivaldi va suonato più allegro!

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Re: Conte - Allenatore

Messaggio da RUMePERA » 07.12.11 - 18:28

Alexito90 ha scritto:Intervista su Juve-Bologna di Cippa Italia

"La differenza rispetto al campionato? Non ci sarà Vucinic, quindi di sicuro non si farà espellere un'altra volta"

Idolo :lol:
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