Stagione 2011-2012: l'allenatore della Lazio

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Re: Stagione 2011-2012: l'allenatore della Lazio

Messaggio da tarantocalcio » 22.12.11 - 11:16

Finisce con un pareggio a reti bianche che sa tanto di punto guadagnato al termine di una partita in cui il Chievo ha sfiorato a più riprese e che solo nel secondo tempo ha visto un tentativo della Lazio di fare capolino in avanti. Colpa della fatica accumulata in questi mesi secondo il tecnico goriziano che ha così analizzato la partita in conferenza stampa: «Analisi di oggi direi non certamente positiva. La testa era quella di andare, ma le gambe non venivano dietro. La squadra era senza benzina, e forse per quanto riguarda l’intensità una delle peggiori che la Lazio abbia mai fatto e mi dispiace soprattutto per ragazzi e per i tifosi. Almeno in una di queste due partite si pensava di vincere ma giocando ogni tre giorni sempre più o meno con gli stessi è difficile chiedere intensità. Oggi ne ho cambiati 4/5, ma soprattutto in difesa quando si rientra da un infortunio non si può essere subito in condizione. È stata una prova opaca e grande parte de merito di non aver perso va a Bizzarri che ha avuto una serata strepitosa che ha fatto almeno 4 parate determinanti e potevamo anche perderla questa partita. Ho provato a dare più dinamismo nel secondo tempo ma non è bastato. Nell’ultimo quarto d’ora abbiamo provato a metter palle alte per sbloccare il risultato ma non ci siamo riusciti. Occasioni da rete ne ha sicuramente avute di più il Chievo, una squadra in forma che sta bene fisicamente e in campo. Avevano giocato anche loro infrasettimanalmente, ma un giorno prima. Benedetta questa sosta e spero di recuperare qualche elemento per poter dare il cambio».

LE BRUTTE PROVE DI HERNANES E CISSE – Assenti ingiustificati di giornata sono stati il brasiliano Hernanes e l’attaccante francese Cisse che non sono riusciti a incidere sulla partita e che anzi sono stati autori di prove inconsistenti. Reja non ha voluto colpevolizzare nessuno, a partire dal Profeta: «Hernanes era partito così così e si stava riprendendo perché aveva avuto tre, quattro partite di buon livello. Non so se sta pagando il sistema di gioco, visto che dietro ha meno spazi. Sono tutte situazioni da valutare. C’è da dire in questo campionato qui adesso lo conoscono e raddoppiano le marcature. Dovrà cercare di migliorare e defilarsi sulle corsie laterali perché centralmente se ne salta uno poi trova il raddoppio. Mi auguro che possa riprendere la strada perché è un campione, ha mezzi e può darci una grossa mano». Stesso discorso per Cisse, sul quale si deve assolutamente continuare a puntare: «Cisse? Noi stasera avevamo delle difficoltà in avanti perché non riuscivamo a fare certi movimenti e se non ci siamo riusciti sicuramente non è colpa di Cisse perché di palloni giocabili non ne ha avuti tanti. Ho provato a mettere un giocatore con caratteristiche diverse come Rocchi che riesce a tagliare di più gli spazi. Sul mercato? No assolutamente, noi non opereremo in questa zona del campo perché siamo ampiamente coperti».

MANCANZA DI INTENSITA’ – La Lazio non è riuscita ad entrare mai in partita, e grande merito va dato anche alla prestazione di un Chievo invece molto dinamico: «Noi abbiamo giocato con l’Udinese con grande intensità per 90’ minuti creando opportunità e ottime trame di gioco. Considerando la partita di oggi abbiamo dato tutto, non puoi dare un giudizio a una gara come questa. Occasioni non ci sono state, abbiamo fatto qualche cross dal fondo e passaggi sbagliati in fase di impostazione. Noi la freschezza non l’avevamo e oggi abbiamo pagato dal punto di vista fisico. La Lazio fa dell’intensità la sua caratteristica principale e quando questa viene meno va in difficoltà. Non potevo chiedere ai ragazzi di dare di più, quelli del Chievo arrivavano sempre prima di noi, e in molte occasioni hanno avuto l’opportunità di segnare. Ricordo quando si è mangiato un gol Pellissier, e anche l’occasione su cui c’era un fallo su Radu troppo evidente. In genere ci sono stati tanti falli, trai cui una brutta entrata di Hetemaj. Non mi è piaciuto molto l’arbitraggio ma non è stato determinante ai fini del risultato. Mi sembra sia stato un po’ leggero come e mi sento di dare questo giudizio». Il Chievo ha dimostrato da subito di voler fare la partita schierandosi all’Olimpico con un inaspettato 4-3-3, anche se Reja non è proprio dello stesso giudizio: «Non era propriamente un 4-3-3 perché Thereau giocava dietro le punte. Lo sapevo perché Di Carlo lo aveva già fatto altre volte. Si vede che ha capito che la Lazio era sulle gambe e ci ha provato, poi in mezzo c’era quel Bradley che ha grande dinamismo, grande corsa e ci è passato sopra. Come avevo detto alla vigilia Di Carlo ha dimostrato di impostare molto bene la gara. Paloschi e Pellissier attaccano bene gli spazi e complimenti al Chievo che però già da molte partite aveva dimostrato di stare bene».

I GIOVANI E IL MERCATO – A una squadra senza brillantezza e con pochi ricambi, forse avrebbero potuto dare una mano i ragazzi della Primavera di Bollini che con la loro “fame” e soprattutto con il loro fiato avrebbero potuto garantire maggiore corsa: «Sono tutte considerazioni da fare, forse freschezza ci serviva. Onazi non sta bene è da un mese praticamente che sta fuori, Zampa è un mediano stile Cana per intenderci e io ho bisogno di mezzale. Le nostre sono Lulic e Gonzalez che non sono mezzale ma sono esterni, come ho poi li ho messi nel secondo tempo. Ho cercato di prendere un certo equilibrio sfruttando le situazioni in fase offensiva. Dal punto di vista individuale non abbiamo fatto una grande prestazione ma quando hai così tanti giocatori fuori condizione sono queste le partite che vengono fuori. Siamo stati anche fortunati perché quando capitano in genere perdi». Non vuole parlare di mercato però Reja, anche se un regalino per Natale non sarebbe certamente disdegnato: «Io vorrei recuperare tutti prima di pensare al mercato. Se guardiamo gli elementi in rosa davanti le punte ce le ho, in mezzo al campo con Matuzalem e Brocchi le alternative avrei potuto averle. Mauri è chiaro che non ce l’ho più perché era l’unico che poteva farmi cambiare o spostare la parte tattica e purtroppo non c’è più. Come ho già detto se ci saranno opportunità il presidente è a disposizione. Spero che qualche giocatore che non ha raggiunto ancora i livelli che conosciamo, con il nuovo anno possa darci qualche qualità in più, perché abbiamo bisogno di avere tutti al massimo livello».
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Re: Stagione 2011-2012: l'allenatore della Lazio

Messaggio da tarantocalcio » 23.12.11 - 11:25

Con la sua Lazio, almeno da un anno, staziona nelle zone alte della classifica. Edy Reja a Roma si sta togliendo molte soddisfazioni e il derby di ottobre è stata la ciliegina sulla torta. Ieri, nel tardo pomeriggio, nella sede della provincia di Udine, ha ricevuto il premio di “Sportivo Friulano del Calcio”. Prima di lui assegnato a Giampaolo Pozzo, Luigi Del Neri, Luigi De Agostini. Edy aveva il volto soddisfatto –come riporta il Corriere dello Sport a firma Guido Gomirato-, ha voluto ringraziare tutti quelli che con lui collaborano alla Lazio prima di concedersi ai microfoni della stampa. “Premetto che la Juventus e il Milan sono più attrezzate di noi, quindi sono loro le favorite, ma non è detta l'ultima parola, tutto è possibile, per cui lotteremo al massimo delle nostre possibilità, come credo farà anche l'Udinese. La Juve? A suo tempo dissi che se a Torino avessero messo Pirlo in condizione di tornare al top la squadra di Conte avrebbe fatto bene; così è stato, ma francamente non mi aspettavo di vederla già in testa alla quindicesima giornata, evidentemente dirigenti, Conte e giocatori stanno lavorando bene”. Uno sguardo al primo posto lo si butta, ma è un traguardo complicato da raggiungere, Edy lo sa. Sarebbe, però, già un successo centrare quel terzo posto che vuol dire preliminari di Champions League e l’avversaria come l’anno scorso si chiama Udinese. “La squadra di Guidolin gioca con grande intensità, in velocità, è aggressiva, so che a gennaio la società effettuerà qualche operazione, per cui mi aspetto un'Udinese sempre nei posti alti e farei la firma per giocarmi con i bianconeri friulani il terzo posto come un anno fa in quello che è stato lo spareggio Champions a tre turni dalla fine. La Lazio sarà a Udine quando mancheranno cinque partite alla fine”. Lazio e Udinese così in alto nonostante gli impegni ravvicinati di campionato ed Europa League. Partite ogni tre giorni che tolgono energie fisiche e mentali ma soprattutto sono fonte d’infortuni. Reja sbotta. “Sia noi, sia l'Udinese portiamo avanti un progetto importante, la crescita delle due compagini è costante, certo è che sia noi sia i bianconeri, essendo impegnati in Europa League, a volte dobbiamo disputare tre incontri ravvicinati, in sei giorni. Cosa fare? Credo che debba essere ridotto almeno a diciotto squadre il numero delle partecipanti al massimo campionato. Ci sono troppi turni infrasettimanali perché la serie A deve concludersi per tempo considerati gli impegni della nazionale, ci sono di conseguenza numerosi infortuni e problematiche varie e quindi sei penalizzato soprattutto con le squadre estere. Non è un caso che un anno fa ben tre formazioni del Portogallo, dove il massimo campionato è a sedici formazioni, si sono qualificate per le semifinali e una ha vinto il trofeo. Si gioca troppo, la penso come Guidolin”. A domanda su una possibile candidatura di Guidolin a piazze roventi come Roma o Napoli, Reja risponde sincero: “Credo di no, Francesco avverte troppa la tensione e a Napoli e a Roma c'è un clima particolare, se vinci c'è grande euforia, se perdi la critica si avverte eccome, in maniera particolare”.
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Re: Stagione 2011-2012: l'allenatore della Lazio

Messaggio da tarantocalcio » 31.12.11 - 10:58

Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, Edy Reja avrebbe già ricevuto dalla proprietà della Lazio l'appuntamento per discutere il rinnovo del contratto: le sirene che arriveranno da diverse nazionali, pronte a cambiare la propria guida tecnica dopo gli Europei, e soprattutto da Napoli, dove De Laurentiis è pronto a proporgli un posto da dirigente, non sembrano suonare abbastanza forte per Reja, il quale sembra propenso a continuare la sua avventura alla guida della Lazio.
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Re: Stagione 2011-2012: l'allenatore della Lazio

Messaggio da Meridiano » 31.12.11 - 11:05

resta alla Lazio per me, gli conviene....
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Re: Stagione 2011-2012: l'allenatore della Lazio

Messaggio da RUMePERA » 31.12.11 - 21:54

saranno contenti i tifosi :mrgreen:
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Re: Stagione 2011-2012: l'allenatore della Lazio

Messaggio da Meridiano » 09.01.12 - 18:00

(ANSA) - ROMA, 9 GEN - ''La prestazione di Siena non ha scusanti, non si puo' discutere su una gara di questo genere perche' abbiamo avuto un rendimento al di sotto delle qualita' della Lazio''. Cosi' il tecnico della Lazio Reja e' tornato a parlare del ko di sabato, spiegando anche il chiarimento avuto ieri con il presidente Lotito: ''L'intervento del presidente e' stato giusto. Dal confronto con i ragazzi nello spogliatoio e' venuto fuori che ci deve essere una reazione, a partire dalla gara di domani con il Verona''.
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Re: Stagione 2011-2012: l'allenatore della Lazio

Messaggio da tarantocalcio » 11.01.12 - 22:55

"Nella prestazione di Siena non si è vista la vera Lazio": Edy Reja, in occasione della cena di inizio anno della società biancoceleste, momento per festeggiare ancora una volta i 112 anni del club, è tornato a parlare della sconfitta del Franchi: "Può capitare, ma bisogna riprenderci a partire da domenica contro l'Atalanta. I ragazzi sono consapevoli degli errori, in settimana abbiamo lavorato bene. Mi hanno promesso che la prestazione sarà di alto livello contro i bergamaschi". Poi sul rapporto con i tifosi: "Rispetto a qualche tempo fa è migliorato, ho ricevuto apprezzamenti da parte loro e sono contento - ha detto a Sky Sport 24 il goriziano -. Sono insoddisfatto invece per le tante assenze a causa degli infortuni: quando si cambiano parecchi giocatori non si riesce ad avere continuità di risultati. Cerchermo comunque di mantenere la posizione attuale in classifica. Sappiamo che non sarà semplice, ora entriamo nel vivo del campionato e diverse squadre stanno risalendo la china. Per me ora l'importante è recuperare gli infortunati: sono preoccupato anche perchè a breve giocheremo ogni tre giorni. Cisse? E' in crescita, da un paio di partite, anche se non in modo eccezionale, sta recuperando la forma migliore". Fronte mercato: "Kucka o Constant? Io ho chiesto giocatori con certe caratteristiche, entrambi farebbero al caso nostro ma al momento non mi espongo. Stiamo monitorando il mercato, ho detto al presidente che vorrei vedere arrivare giocatori forti in rosa. Parolo? E' un giocatore che apprezzo molto, ci abbiamo già provato lo scorso anno, è uno di quelli che ci interessano".
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Re: Stagione 2011-2012: l'allenatore della Lazio

Messaggio da tarantocalcio » 14.01.12 - 15:59

Intervenuto nella classica conferenza stampa della vigilia, il tecnico della Lazio, Edy Reja ha parlato anche di mercato, visto che nell'ambiente biancoceleste si parla sempre di più di una possibile partenza di Giuseppe Sculli: "Ci sono Tare e il presidente che sono addetti a questo compito - riporta lalaziosiamonoi.it, io non posso parlarne più di tanto. Io richiedo determinate caratteristiche e sono frottole che io non voglio Kucka o Constant, non so da dove escano queste cose. Sono tutti ottimi giocatori, sia Constant che Kucka e anche lo stesso Parolo. Sculli è stato richiesto dal Genoa, ma è un nostro patrimonio e non intendo privarmene se non per una contropartita che mi possa dare convinzione. Se dobbiamo fare operazioni devono essere giocatori di alto profilo, non solo tecnico ma anche morale. Durante le trattative ci sono valutazioni e contratti da fare, questi non sono problemi miei. Queste sono situazioni che riguardano Lotito e Tare. Io do un'indicazione per caratteristiche".
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Re: Stagione 2011-2012: l'allenatore della Lazio

Messaggio da tarantocalcio » 16.01.12 - 16:27

A 24 ore esatte dalla partita vinta con l’Atalanta il miste biancoceleste Edy Reja è tornato a fare la disamina sul match nel consueto appuntamento Zoom Lazio, in onda sulle frequenze di Lazio Style Radio.

Quali sono le valutazioni dopo la partita vinta con l’Atalanta? «Abbiamo avuto le sicurezze che ci erano mancate nell’ultimo periodo. Questo filtro nella mediana di centrocampo e soprattutto sul piano difensivo non abbiamo concesso niente, e poi quando hai questo tipo di equilibrio davanti il gol alla fine lo trovi. La squadra anche nel primo tempo ha fatto delle buone cose, loro avevano otto giocatori dietro la linea della palla e non era facile trovare degli spazi però abbiamo dei giocatori di un livello importante sotto il punto di vista dei movimenti, mi riferisco a Rocchi, a Klose, ma anche a Lulic e Gonzalez con queste penetrazioni sulle zone laterali qualche opportunità l’abbiamo creata. Poi considerando che affrontavamo un avversario difficile come l’Atalanta, la abbiamo messa alla corde per tutto il primo tempo. Direi che la squadra in crescita anche se non sono le prestazioni che avevamo fatto verdere l’anno passato, soprattutto con la Juve, con l’Udinese. Mi dà sicurezza comunque perché sul piano della corsa, sul piano fisico e dell’organizzazione abbiamo fatto un passo avanti».

Oltretutto i tre punti di ieri hanno coinciso con la sua 300° vittoria nei campionati professionistici. «Non lo sapevo sinceramente. La mia prima volta? Ero in Serie C2 a Monselice, mi sembra ad ottobre (era il 26, si giocava Cattolica-Monselice che finì 0 a 1, ndr). Quanto tempo è passato, non sapevo di aver raggiunto le 300 vittorie con la partita di ieri. Le emozioni sono sempre più forti, perché le motivazioni e le responsabilità sono chiaramente sempre più importanti. Quando guidi squadre di questo livello è chiaro che la tensione è sempre a mille. Le motivazioni sono sempre altissime e almeno per adesso ho particolari emozioni anche quando le cose vanno bene. La partita di ieri sapevo che fosse dura, e dopo il gol di Klose è stata una bella liberazione considerando anche il periodo da cui venivamo. Ci sono anche belle soddisfazioni quando raggiungi risultati di questo genere».

Ieri si è giocato alle 12.30, un orario particolare che porta abbastanza bene alla Lazio, ma cosa hanno mangiato i giocatori? «Abbiamo fatto una prova nei giorni precedenti con doppi allenamenti tra venerdì e sabato. È chiaro che non puoi adattare il fisico a questo tipo di orari e di alimentazione ma qualche cosa abbiamo provato prima. Klose, Lulic, quelli abituati a giocare nei paesi dell’Est sono abituati a fare una ricca colazione al mattino mentre noi siamo abituati a prenderci brioche e cappuccino. Comunque gran parte dei giocatori hanno mangiato la pasta e poi una fettina di prosciutto, un po’ di bresaola, un po’ di formaggio che è proteico. Sono alimentazioni che bisogna prendere prima della gara».

Hernanes sarà stato felice di vedere la pasta di prima mattina visto che è una buona forchetta. «Hernanes quando si avvicina al tavolo delle portate è uno spettacolo. Guarda tutto non gli sfugge niente e si fa dei cocktail incredibili come l’insalata insieme agli spaghetti. Riesce ad assaporare tutto. Mangia con gusto, è un piacere vederlo a tavola».

La Lazio ha saputo mettersi alle spalle la batosta con il Siena. Cosa è successo? Un problema di approccio? «Dopo le vacanze ci può anche stare un black-out perché non sei più abituato ai ritmi. Quando non c’è l’abitudine può capitare, qualcuno è andato molto forte e i cali ci stanno. Io mi auguro che la Lazio sia in crescita e l’ho visto con i segnali che ricevo in settimana. Ero sicuro che avremmo fatto la prestazione, quando giochiamo con la testa e il piglio giusto, gran parte delle volte ha anche ragione sotto il punto di vista del risultato».

Bene Marchetti al rientro, bene Zauri e Radu sulle fasce. Un dato interessante. «Zauri aveva vissuto un momento di disagio nelle partite precedenti che aveva giocato (Vaslui e Milan, ndr). Ieri invece non ha sbagliato assolutamente niente, ha giocato con grande intensità senza nessuna preoccupazione. Bisogna fargli i complimenti perché fare una prestazione di questo genere in questo periodo è motivo di soddisfazione sia per me che per lui. Mi auguro che gli serva per rasserenerarsi in modo che quando ci sarà l’opportunità, potrà dare un contributo importante a questa squadra. Per quanto riguarda Radu ero molto preoccupato perchè in settimana aveva avuto dei problemi al ginocchio e non si era allenato sempre, invece poi ha sciorinato un’ottima prestazione. Non solo lui, ma in senso generale penso che la squadra abbia fatto bene. Molto bene Rocchi e Klose nei movimenti e nei rientri, il movimento della squadra è stato buono. Ci manca la corsa, non abbiamo ancora raggiunto l’optimum. Adesso abbiamo una settimana ed è chiaro che a Milano devi andare al 100% delle tue possibilità per fare risultato anche considerando la partita di ieri dell’Inter. Una grande prestazione, rimanendo in attesa del Milan, chiudendo i varchi per poi ripartire. Troveremo una squadra forte dal punto di vista fisico ma anche psicologico».

Hernanes è in dubbio per l’affaticamento ai polpacci. Nel caso in cui non ce la facesse Matuzalem può essere l’alternativa? «Bisogna aspettarlo, ha una settimana davanti per poter lavorare con una certa intensità perché non è ancora in condizione. Non ha ancora la condizione per reggere i ritmi di una gara come quella di Milano, dove servirà una condizione fisica più che ottimale. Abbiamo comunque una settimana davanti e vedremo, quando è in condizione ha qualità straordinarie. Spero non abbia più problemi fisici in modo da avere un’opzione in più».

La Lazio nelle ultime stagioni ha avuto un rendimento straordinario, quest’anno rispetto all’anno scorso ha un un punto in più con una partita ancora da giocare prima del giro di boa. Una risposta alle critiche? «Quando tu puoi dare continuità ai risultati è motivo di soddisfazione e di grande crescita perché ripetere in questa stagione ciò che abbiamo fatto l’anno scorso non era certamente facile però non è finita ancora. C’è da finire il girone di andata e tutto il girone di ritorno. Vedremo più avanti, se vedete il calendario abbiamo un ciclo difficile. Anche in Coppa Italia e considerando che il Milan gioca con il Novara è preventivabile che ci giocheremo contro. Poi abbiamo fuori il Chievo e il Genoa. A me interessa che la squadra aumenti ancora il rendimento e si giochi con più intensità. Soprattutto la mentalità, perché dobbiamo andare a Milano per fare la partita, laddove l’Inter ce lo concederà. Vorrei crescere sotto questo punto di vista perché oltre alla crescita sotto il punto di vista dei punti, dobbiamo farlo anche mentalmente. Adesso poi è chiaro che devi avere tutta la rosa a disposizione perché cambiare ogni settimana non è facile, avremo anche dei turni infrasettimanali e giocheremo ogni tre giorni. Con la rosa attuale se non recupero dei giocatori, difficilmente riusciremo ad avere un rendimento ottimale. Vorrei che gli infortuni cessassero e che se dovesse arrivare si qualcosa della durata di una settimana».

Tra poco chiuderà il mercato. Ha un preferito in questa rosa di candidati che sono stati fatti dai giornali? «Stiamo monitorando a livello internazionale, sono una decina di giocatori che stiamo vedendo. Poi può capitare che non si riesca a concludere una trattativa sulla quale stai da tempo, ci sono tante variabili tra cui quella economica. Io posso dare degli indirizzi e posso approvare certe scelte per qualità tecniche e fisiche ma il discorso riguarda Tare e il Presidente».

Per Alfaro invece ha avuto parole al miele in conferenza? «Le caratteristiche di questo giocatore noi in rosa non le abbiamo. Assomiglia un po’ a un Rocchi, attacca lo spazio, è tosto fisicamente, una buna velocità e reattività in area. Chiarmaente l’ho visto in spazi ridotti e dobbiamo vederelo in partita. Ma in allenamento mi ha dato l’impressione di essere un buon giocatore. Può farti anche la seconda punta, ha caratteristiche di Sculli anche se è più attaccante. È un giocatore che nella Lazio ci può stare, ha grande voglia ed è molto carico. Lo stimolo è fondamentale per un giocatore e lui di grinta ne ha da vendere».
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Re: Stagione 2011-2012: l'allenatore della Lazio

Messaggio da Meridiano » 21.01.12 - 17:30

(ANSA) - ROMA, 21 GEN - ''Vogliamo fare risultato. Affrontiamo una squadra in grande salute, mi auguro che la sorte sia un po' piu' favorevole alla Lazio. Domani e' un test importantissimo e forse determinante per il nostro futuro''. Cosi' il tecnico della Lazio Edy Reja alla vigilia della sfida con l'Inter. ''Dopo Siena abbiamo riacceso il motore''. Con ranieri, visti i precedenti a Roma, e' quasi derby: ''Non ho ricordi particolarmente belli - ammette Reja -. Se potessi prendere una rivincita sarebbe bello''.
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Re: Stagione 2011-2012: l'allenatore della Lazio

Messaggio da Meridiano » 30.01.12 - 19:14

(ANSA)-ROMA, 30 GEN-'Abbiamo fatto una buona gara, il Chievo incute sempre timore. Abbiamo mostrato progressi e costruito molto, poi ci ha pensato Klose a chiudere'. Il tecnico della Lazio Edy Reja si gode il successo di domenica, ma pensa gia' al Milan. 'I rossoneri hanno grande valore sia tecnico che fisico. Rispetto ad Udinese e Juve, hanno piu' soluzioni individuali per risolvere un match'. In campo anche la sfida tra Klose e Ibrahimovic: 'Ibra e' piu' spettacolare. Klose punta sul collettivo, un vero uomo squadra'.
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Re: Stagione 2011-2012: l'allenatore della Lazio

Messaggio da Meridiano » 03.02.12 - 13:31

La vittoria a suo modo storica ottenuta contro il Milan non ha diradato le nubi che si addensano su Formello. Edoardo Reja ha sempre raggiunto i suoi obiettivi da quando è alla Lazio: salvezza nel primo anno, ritorno in Europa la passata stagione, e quest'anno è ancora lì a lottare per la Champions League. La società, però, in questo mercato di gennaio non ha fatto quanto chiesto dal tecnico: Reja voleva un attaccante ed un centrocampista di alto livello, mentre sono arrivati solo Alfaro e Candreva.
La frattura tra Reja e la società sembra adesso insanabile, tanto che un divorzio a fine stagione è molto probabile. Se la Lazio dovesse continuare il suo incredibile campionato, forse tutto si ricomporrà ma per adesso, oltre ai tifosi, Lotito si è messo contro anche il tecnico friulano.
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Stagione 2011-2012: l'allenatore della Lazio

Messaggio da Meridiano » 10.02.12 - 07:18

Al termine del rocambolesco 3-2 con cui la Lazio ha sconfitto stasera il Cesena, il tecnico della Lazio Reja commenta ai microfoni di Sky la clamorosa rimonta messa in atto dalla sua squadra: "Eravamo troppo preoccupati dietro nel primo tempo, visto che la difesa era praticamente tutta nuova, poi l'inserimento di Kozak ci ha aiutato tanto, nonostante avesse solo 20 minuti nelle gambe. L'avrei messo all'inizio ma non potevo. Vincere una partita così è paragonabile alla gioia del derby, anche se quello è sempre una sensazione particolarissima.

Sono convinto che se a Genova non prendevamo il terzo goal, vincevamo anche quella. I cori verso di me? Li giro alla squadra perchè sta dando grandissime soddisfazioni.
Klose? Non si arrende mai, è diventato un collante tra centrocampo ed attacco. Corre, rincorre, si sposta, è da guardare come esempio da tutti gli altri. Gli piace partecipare e giocare tra le linee, non lo ricordavo così bravo anche in questo aspetto. Quando recupereremo le punte avrà la possibilità di giocare seconda punta e girare intorno alla prima. Hernanes? Ha recuperato l'errore sul primo goal, partita straordinaria anche la sua. Bisognerebbe fare un monumento a questa squadra".
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Stagione 2011-2012: l'allenatore della Lazio

Messaggio da Meridiano » 16.02.12 - 22:07

Edy Reja commenta a caldo il ko contro l'Atletico Madrid ai microfoni di Mediaset Premium: "Guardando oggi mi pare che l'Atletico sia in buona condizione psico-fisica rispetto a noi. Siamo passati in vantaggio e poi, per una cattiva valutazione del fuorigioco, abbiamo preso il pari. Al di là di tutto vedendo l'Atletico di stasera devo dire che hanno meritato il successo. Quello che mi auguro è recuperare qualcuno perché è chiaro che gli stessi giocatori non possono sempre correre ogni tre giorni. Adesso ci aspetta la difficile sfida di Palermo e spero di recuperare qualcuno. Mi spiace non aver affrontato l'Atletico con l'organico completo".

Rimpianti per non aver comprato qualcuno a gennaio?
"Dobbiamo recuperare solo quelli che abbiamo fuori. Adesso recupera Mauri e fra poco Cana".

Tre gol dentro l'area piccola, si è preoccupato del reparto difensivo?
"Quando cambi spesso è normale e non è facile trovare i giusti meccanismi". In Spagna sono di un altro pianeta? "Nella Liga ci sono Real e Barcellona, squadre di altissimo livello. Riguardo l'Atletico c'è gente come Falcao pagato 40 milioni di euro ma anche gli altri hanno alti valori. Può essere considerata la terza-quarta forza del campionato spagnolo. In Italia ci sono squadre come Roma, Napoli o la stessa Lazio di gran valore e poi il campionato italiano è più difficile, perché in Spagna a parte 4-5 squadre il resto non è troppo competitivo". Cosa si aspetta dal ritorno? "Ho già problemi a metterne 11 a Palermo, figurarsi pensare al ritorno di Madrid. Mi preoccupa molto la parte difensiva, dove non ho i numeri per mettere 4 difensori in campo. Vedremo come arrangiarci".
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Stagione 2011-2012: l'allenatore della Lazio

Messaggio da Meridiano » 20.02.12 - 07:54

"Questa non è la Lazio, abbiamo avuto un blackout totale". Parole firmate Edoardo Reja, allenatore della Lazio, dopo la clamorosa sconfitta per 5-1 contro il Palermo. "Ho dovuto mettere Ledesma dietro perché non c'erano altre soluzioni, abbiamo avuto delle difficoltà. Poi Dias sarà squalificato e Matuzalem è stato ammonito, quindi salterà la prossima partita. La nota lieta è il ritorno di Mauri. Vediamo di girare pagina, mi auguro di poter recuperare chi gioca in fase difensiva. Dobbiamo stringerci, guardare avanti e soprattutto non abbatterci oltre misura"
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