Pirlo

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Grande che ha dedicato il goal a Muamba

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Grande che ha dedicato il goal a Muamba

E' sempre stato un grande

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PIRLO integrale: "Battere la Lazio per continuare il nostro sogno. Ora dipende tutto da noi. Nesta alla Juve? Ne ho parlato con lui..."
08.04.2012 16:00 di Redazione TuttoJuve

Nel corso del pomeriggio, Sky Sport ha mandato in onda una lunga intervista ad Andrea Pirlo, uno dei grandi artefici del primato della Juventus in campionato. TuttoJuve.com ha trascritto integralmente le sue dichiarazioni:

Andrea, che effetto fa trovarsi a +1 sul Milan, a sette giornate dalla fine del campionato?
"Fa sicuramente un bell'effetto. Era da un po' di tempo che non eravamo più primi, però c'è la consapevolezza di poter far bene e di stare sempre attaccati. Adesso siamo lì, bisogna continuare a pensare in grande e cercare di pensare partita dopo partita".

Dice Conte che le gerarchie sono un po' cambiate da ieri. Adesso la Juventus è favorita secondo te?
"Ma no, siamo lì a un punto e bisogna cercare di mantenere questo ritmo perchè basta un passo falso che le gerarchie possono cambiare subito. Quindi pensiamo subito alla partita di mercoledì, a vincerla e poi dipenderà solo da noi".

Nel giochino delle percentuali adesso come siamo messi?
"Mah...uguale: 50 e 50, per adesso".

Te lo aspettavi il crollo del Milan ieri?
"No, non ce l'aspettavamo, anche perchè era passato anche in vantaggio e non ho mai pensato ad un ribaltamento di risultato. Quindi ci hanno fatto questo piacere e noi ne abbiamo approfittato".

Il piacere ve lo ha fatto Amauri. Qualcuno che lo conosce bene nello spogliatoio sai se lo ha sentito? Gli avete fatto gli auguri di Pasqua?
"Non lo so, magari qualche mio compagno che ha più rapporto, però non so, non penso che lo abbia sentito qualcuno".

Giocare ieri sapendo il risultato del Milan come è stato per voi? Meglio oppure no?
"C'era grande carica sapendo che in caso di vittoria saremmo andati al primo posto, una carica enorme per poter vincere la partita".

Pensi che sia un Milan in crisi? Conoscendo bene i tuoi ex compagni, come credi che stiano affrontando questo momento in campionato? Anche l'anno scorso, quando era uscito col Tottenham, poi c'era stato un momento di flessione...
"No, crisi no, però è normale che quando vieni da partite così importanti in Champions un po' di stanchezza la domenica la senti. Però ha sempre fatto bene fin adesso, quindi non penso sia un momento di crisi".

In questo momento in cui la Juventus ha lavorato ai fianchi del Milan e sta producendo effetti sulla classifica, vedi un Milan crisi?
"No, pensiamo a far bene noi, siamo primi e quindi l'importante è continuare a vincere, non ci interessa più il risultato delle altre. In caso di vittorie nostre, saremmo sempre primi, quindi è giusto continuare così".

Te lo dico perchè sembra che ieri qualche big del Milan, soprattutto Ibrahimovic, non abbia preso assolutamente bene la sconfitta. Lui lo scorso anni che tipo era nello spogliatoio quando perdeva?
"E' normale che quando si perde ci sia rabbia e giustamente lui come tutti gli altri non ci sta a perdere, come è giusto che sia nel calcio".

Facendo un passo indietro, che effetto ti ha fatto ritrovarti sul sito del Milan dopo quel contestato Milan-Juventus, non per qualcosa di buono, ma per le gomitate a Van Bommel?
"No, non ci ho fatto caso perchè sapevo di non aver fatto niente, quindi ero tranquillo. Magari c'è stato un po' di casino, ma ormai è acqua passata".

Il calendario secondo te, a questo punto, è vantaggioso per la Juventus, è migliore per il Milan, chi ha il calendario migliore?
"In serie A sono tutte partite difficili. Ormai mancano solo sette gare e devono essere sette finali, quindi contro chiunque noi giochiamo, dobbiamo cercare di vincere, che ci sia la Roma o il Cesena per noi fa lo stesso".

Sei d'accordo se dico che le prossime tre giornate di campionato saranno fondamentali per vincere lo scudetto? Se doveste passare indenni contro Lazio, Roma e Cesena sarebbe tanto se non quasi tutto nella corsa scudetto?
"Parlare di tre partite insieme è già tanto, pensiamo a quella di mercoledì che è importante, poi vedremo le altre".

Dopo la grande prestazione contro il Napoli, è forse il momento peggiore per affrontare la Lazio? E' lo scoglio più difficile da qui alla fine del campionato?
"No, è il primo scoglio per poter continuare il nostro sogno. Viene mercoledì, sappiamo che è una grande squadra e lo ha dimostrato già l'anno scorso, però noi vogliamo vincere, vogliamo continuare il nostro cammino, quindi dobbiamo cercare di portare a casa i tre punti".

Il fatto che Conte, come tipo di centrocampista, prediliga - o almeno l'estate scorsa si diceva prediligesse un giocatore diverso da Pirlo - poi come si è ripercosso per tutto il resto della stagione? Cioè, ti fa cambiare modo di giocare rispetto alle tue caratteristiche oppure sei sempre tu che giochi naturalmente, magari adattandoti al gioco di Conte?
"No, io mi sono sempre adattato a tutti gli allenatori, però in campo faccio il mio gioco e faccio quello che chiede l'allenatore. Quella di ieri era una partita in cui bisognava allargare sulle fasce per cercare più spazi, ma le partite sono diverse e in ogni partita l'allenatore chiede cose nuove".

Il tuo rapporto con Conte com'è?
"Un bel rapporto, c'è grande stima e i risultati si vedono".

E da avversario, visto che ci hai spesso giocato anche contro, com'era?
"Come lo vedete da allenatore, uno molto energico, grintoso, che non mollava mai, come lo dimostra in panchina adesso".

Lo dimostra anche oggi che siete qui nel giorno di Pasqua. Avete dormito pochissimo tornando da Palermo, però anche questa mattina vi siete allenati...
"Sì, perchè giochiamo mercoledì e quindi era giusto recuperare facendo un buon allenamento".

Saresti disposto a rinunciare magari alla metà del sonno e a lavorare il doppio per arrivare allo scudetto?
"Sì, adesso manca poco e magari dobbiamo fare un sacrificio in più per arrivare a vincere lo scudetto".

Nel 2006 avete vinto il Mondiale, c'erano in quella squadra alcuni campioni del mondo che sono adesso nella Juventus: tu Buffon, Barzagli... Ritrovi delle similitudini tra quell'Italia, che probabilmente non era la squadra più forte ma che vinse quel titolo, e la Juventus, che probabilmente non è la squadra più forte però è in corsa ed è sopra tutti per vincere questo titolo?
"Mah...per adesso non abbiamo ancora fatto niente, quando arriveremo a fare qualcosa d'importante poi te lo dirò".

Un'ultima su Nesta, visto che si è parlato di un suo possibile futuro alla Juventus. Ti volevo chiedere se consiglieresti a Nesta di venire alla Juventus, come tu hai scelto la Juventus la scorsa estate.
"L'ho sentito, abbiamo parlato, ma sono cose che sono troppo personali, lui è libero di scegliere, gioca in una grande squadra, quindi vedremo cosa farà alla fine".


C'è un tuo fioretto per lo scudetto? Conte ha rinunciato a caffè e dolci per la Quaresima...
"Nessun fioretto, continuiamo con quello che stiamo facendo adesso che porta bene".

(redazione TuttoJuve.com)

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9° Assist per lui domenica

[Meridiano]

La Gazzetta dello Sport riporta quest'oggi una statistica impressionante su Andrea Pirlo: il regista bianconero, infatti, è imbattuto in campionato da ben 480 giorni. L'ultima volta in cui la sua squadra con lui in campo ha perso in serie A risale al 18 dicembre 2010, Milan-Roma 0-1. Anche quel giorno, però la partita si giocava di sera, contro una romana e con arbitro Damato.

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La Gazzetta dello Sport riporta quest'oggi una statistica impressionante su Andrea Pirlo: il regista bianconero, infatti, è imbattuto in campionato da ben 480 giorni. L'ultima volta in cui la sua squadra con lui in campo ha perso in serie A risale al 18 dicembre 2010, Milan-Roma 0-1. Anche quel giorno, però la partita si giocava di sera, contro una romana e con arbitro Damato.

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La Gazzetta dello Sport riporta quest'oggi una statistica impressionante su Andrea Pirlo: il regista bianconero, infatti, è imbattuto in campionato da ben 480 giorni. L'ultima volta in cui la sua squadra con lui in campo ha perso in serie A risale al 18 dicembre 2010, Milan-Roma 0-1. Anche quel giorno, però la partita si giocava di sera, contro una romana e con arbitro Damato.

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Socio non mi toccare il Pirlo

[Meridiano]

Eletto miglior calciatore della Serie A nel mese di marzo, il regista della Juventus Andrea Pirlo ha parlato della lotta scudetto con il Milan: "Si sapeva che avrebbero lottato fino alla fine ed è chiaro che dopo aver giocato lì per dieci anni, lo senta in maniera particolare". Il centrocampista bianconero ha poi parlato dei progressi messi in mostra dalla squadra di Antonio Conte col passare dei mesi: "I progressi si sono visti partita dopo partita - riporta Juventus.com - e con il passare del tempo è aumentata la nostra autostima. Io mi sono inserito subito bene, facilitato anche dal fatto di conoscere già da diversi anni molti compagni ed essere in una nuova squadra mi ha dato stimoli ulteriori".

Ti prego non fallire piu rigori

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“Assolutamente non parlo di rivincite nei confronti del Milan; questo è uno scudetto assolutamente meritato e voluto fin dall’inizio. Questo è un risultato voluto da tutto il gruppo che ha sudato partita dopo partita. Per quanto mi riguarda, sono molto felice: ho sempre fatto il mio, sono stato sempre bene ed il mio obiettivo, quello di vincere, l’ho centrato subito. Sono andato via dal Milan perchè avevo bisogno di altre motivazioni e ho scelto la Juve perchè c’era tanta voglia di vincere ed era nato un progetto molto bello ed importante.
“Ero convinto di essere un numero uno, un leader, ma al Milan nell’ultimo anno non ero stato preso molto in considerazione. Quest’anno ho dimostrato di essere tra i top del mondo. Eredi? Io spero di giocare ancora per tanti anni e vincere con questa maglia, poi se ci sarà da insegnare qualcosa a qualche giovane io sarò felice di dare qualche consiglio”.

[Meridiano]

Qualche lacrima ripensando al Milan c'e stata secondo me, non si scordano in un anno gli di Milano

[Meridiano]

Andrea Pirlo è stato protagonista di un'interessante intervista rilasciata per la Gazzetta dello Sport. Il regista bresciano, protagonista della vittoria dello scudetto per la Juventus, ha esordito parlando del suo chiacchierato addio al Milan: "Le cose sono andate così. Quando abbiamo parlato del mio contratto, mi hanno proposto il rinnovo per un anno. Io chiedevo un triennale perché ero più giovane degli altri giocatori in scadenza.
Ma il vero motivo del mio trasferimento è stato un altro: Allegri voleva piazzare davanti alla difesa Ambrosini o Van Bommel e io avrei dovuto cambiare ruolo. Allora ho detto "no, grazie" e ho scelto la Juve, che mi offriva motivazioni importanti. Ci tengo a dire che non è stata una questione economica. Il Milan ha deciso che non servivo più.
L’ho capito subito durante quel colloquio. Nel mio ruolo Allegri preferiva altri giocatori. Qualcuno a Milano si è pentito di non avermi tenuto? Non lo so. Ma durante la stagione molti miei ex compagni mi hanno detto che sentivano la mia mancanza. Io sono contento: ho vinto. I primi contatti con Conte? Ero in Nazionale, lui aveva appena firmato.
Mi chiamò per presentarsi e mi sorprese: dovevamo ancora fare le vacanze e lui era già carico. Fu una bella telefonata. È un grandissimo allenatore. Io ne ho avuti tanti, ma nessuno così meticoloso nel lavoro e bravo a spiegare le cose. Dal punto di vista tattico e didattico è perfino più bravo di Ancelotti e Lippi, che pure hanno tante qualità.
Prepara benissimo le partite, studiamo i video degli avversari 3-4 volte alla settimana e quando scendiamo in campo è difficile che qualcosa ci sorprenda. Conte è un talento della panchina. La migliore stagione della mia carriera? Non lo so. Magari restando per anni nella stessa squadra è stato sempre dato tutto per scontato, mentre in questa stagione l’effetto novità mi ha fatto apprezzare di più. Il pianto di Trieste? Lacrime di gioia: la vittoria è stata bella e intensamente voluta. Ci tenevo molto. Mentre piangevo ho abbracciato Buffon: dall’estate scorsa parlavamo di questo scudetto. Obiettivo a Euro2012? La semifinale. Siamo forti e giochiamo per vincere. Il blocco Juve è una bella base da cui partire."

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[RUMePERA]

“Al Milan pensavano fossi finito invece sono ancora qui. Adesso – ha continuato poi Pirlo – penso solo a questi Europei. Abbiamo qualità, ci divertiamo a giocare assieme e abbiamo fame. Assomiglia un pò alla mia Juve questa Nazionale. Ci sono tanti giocatori forti. Io ho un ruolo importante ma ognuno ha le sue caratteristiche e può dare il suo contributo. In una competizione come un Europeo si gioca sempre per arrivare fino in fondo“.