Dichiarazioni della Dirigenza

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Il Dt del club ducale, Antonello Preiti, è stato intervistato da Radio CRC circa l'interesse dei ducali per il difensore del Napoli Ignacio Fideleff (22): “Il Parma è interessato a molti difensori tra cui Fideleff. Conosco bene l’argentino, l’ho seguito spesso quando giocava in Argentina. A Napoli ha trovato poco spazio poiché nella rosa azzurra ci sono calciatori come Campagnaro e Aronica per cui risultava difficile per Fideleff ritagliarsi un po’ di spazio. Ho parlato spesso col Napoli per un possibile trasferimento al Parma. Fideleff è giovane e lo seguiamo con interesse. La scorsa estate non l’abbiamo preso perché è stato bravo il Napoli a prenderlo prima di noi. Fideleff è un mancino naturale per cui è anche un giocatore raro e se riuscissimo a prenderlo sarebbe una buona cosa. La società, tutta, ha deciso di togliere Paletta dal mercato per cui il calciatore è confermatissimo, non è sul mercato. Anche Zaccardo è un titolare inamovibile da tre stagioni a questa parte. È un calciatore forte e rappresenterebbe un rinforzo per qualunque società di prima fascia quale è il Napoli. Zaccardo è per noi anche un lusso e ritengo sia sottostimato perché calciatori così forti ce ne sono pochi in giro. Sarebbe un po’ difficile lasciarlo andare via perché dopo le uscite fatte con Floccari, Giovinco, la vendita di Borini vogliamo ben figurare nel campionato italiano. Siccome Zaccardo è un titolare ritengo sia difficile privarsi di un giocatore del suo calibro. Palombo al Parma? No, con l’arrivo di Parolo credo che a centrocampo siamo ben messi. Abbiamo già fatto un grande sforzo per tenere Valdés".

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A Sportitalia durante lo Speciale Calciomercato l'Amministratore Delegato del Parma Pietro Leonardi ha confermato l'imminente arrivo in forza ai ducali dell'argentino Ignacio Fideleff (23): "Siamo a buon punto, continuano le trattative e mancano alcuni dettagli. Tra domani e dopo domani spero che arrivi la fumata bianca".

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Prima della partenza per il ritiro di Levico l’Ad crociato Pietro Leonardi il mister Roberto Donadoni e il capitano Stefano Morrone hanno salutato la città in una conferenza stampa allo Stadio Tardini. L’Ad Leonardi, ha espresso soddisfazione per le nuove divise e profondo apprezzamento per la collaborazione con Errea mettendosi quindi a disposizione dei giornalisti e spiegando perché Nando Marques non ha iniziato la nuova stagione con il Parma: “E’ giusto che i tifosi non si accontentino, per noi però è diverso. Ripartiamo con ragazzi giovani e non giovani e ci auguriamo di non far sentire troppo la mancanza di quelli che nella passata stagione hanno dato tanto. Ripartiamo da zero e il nostro obiettivo rimane quello di raggiungere la salvezza il prima possibile e poi se c’è spazio per altri traguardi non ci tiriamo indietro. Abbiamo lavorato molto, siamo fiduciosi, perchè abbiamo ottimizzato le nostre idee di comune accordo con il tecnico. Partiamo con la consapevolezza di aver fatto molto, se bene o male saranno i fatti a dimostrarlo, per partire oggi e dotare il mister di una rosa al completo. Siamo credo alla stretta finale tolto qualche piccolo cambiamento. Questo era importante perché crediamo di aver un allenatore molto preparato con uno staff importante e perciò per noi questi 15 giorni a Levico saranno fondamentali per la stagione. Colgo l’occasione per fare i complimenti ad Angelo Manfredini per la rielezione a presidente del Centro Coordinamento. Marques? A volte se non si parla di certi argomenti non è perché ci si voglia sottrarre. Non abbiamo nulla da nascondere, abbiamo fatto tutto quello che era possibile fare ma nel momento in cui c’è la volontà del giocatore di non presentarsi, ci sentiamo e lo dico a nome di tutti quanti, a posto con la coscienza proprio perché appunto abbiamo fatto tutto quello che era possibile fare. Non sono motivi calcistici, non posso che fare altro che dare un abbraccio al ragazzo e alla sua famiglia ma non farà parte del Parma per ragioni che non è giusto che vengano dette pubblicamente”. Mister Donadoni a riguardo appena prima aveva detto: “E’ un ragazzo che mi piace ma che ha attraversato difficoltà e problematiche che la società non ha potuto sottovalutare".

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S'è conclusa dopo due stagioni l'avventura del centrocampista Fernando Marques (27) al Parma. Ad annunciarlo è stato l'amministratore delegato del club emiliano Pietro Leonardi: "Abbiamo fatto tutto quello che era possibile fare ma, nel momento in cui c'è la volontà del giocatore di non presentarsi, ci sentiamo a posto con la coscienza. Abbiamo fatto tutto quello che era possibile fare - si legge sul sito ufficiale del Parma -. Non sono motivi calcistici, non posso che fare altro che dare un abbraccio al ragazzo e alla sua famiglia ma non farà parte del Parma per ragioni che non è giusto che vengano dette pubblicamente".

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Un Parma rivoluzionato e zeppo di qualità quello presentato oggi e poi partito per Levico, che non vuole far smettere di sognare i tifosi. L'Amministratore Delegato Pietro Leonardi ha spiegato infatti ha illustrato le strategie di mercato, dando nuovo impulso alle speranze dei supporter riguardo nuovi arrivi: "La politica della società è quella di vendere e comprare, cercando sempre di migliorare l'organico. La squadra è stata rafforzata, c'è tutto per fare bene e per restare competitivi - riporta gazzetta.it - ed abbiamo altri colpi in arrivo: nei prossimi giorni contiamo di definire i dettagli".

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Il direttore dell'area tecnica del Parma, Antonello Preiti, è uno degli artefici del grande colpo di mercato Dorlan Pabon. Il dirigente ducale ha presentato ufficialmente direttamente dal ritiro di Levico il grande acquisto colombiano a tifosi e giornalisti, queste le sue parole riprese dal sito ufficiale della società ducale: "Pabon e’ quello che arriva da più lontano. E’ un acquisto importante, l’abbiamo seguito per tanto tempo e la società è stata brava a piazzare il colpo. E’ stato capocannoniere della Coppa Libertadores, è un attaccante moderno, rapido, ha forza, ha impressionato tutti nell’ultimo anno per come calcia in porta e per la quantità di gol realizzati. Era ambito da grandi club sud americani ma anche europei. Leonardi è stato davvero bravo, ha spiazzato anche a me. Prima mi aveva detto che sarebbe stato difficile arrivare a Pabon, poi invece ha colto il momento buono e ha chiuso l’operazione insieme al presidente Ghirardi. Pabon per noi è la prima scelta. Può fare sia la prima che la seconda punta, sposa bene la filosofia della nostra squadra. Partecipa bene al gioco, fa gol da qualsiasi posizione”.

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E' stato presentato in mattinata il primissimo acquisto stagionale del Parma 12/13, Stotiris Ninis, bloccato già in inverno con una operazione meticolosa e lunga che ha strappato il trequartista greco alla concorrenza di tanti top club europei, portandolo al Parma a parametro zero. Antonello Preiti, tra i fautori dell'operazione, ha presentato il calciatore stamattina al Palalevico: "Possiamo dire che è stato il primo acquisto di questa nuova stagione, lo presento volentieri perché oltretutto sono affezionato al ragazzo, siamo riusciti ad arrivare al suo acquisto in tempi non sospetti, lo seguivano in tanti e anche noi lo seguivamo da tanto tempo. L’abbiamo voluto fortemente è un idolo del calcio greco, è un giocatore straordinario, all’attivo più di cento partite nel campionato greco. E’ ancora molto giovane, è un acquisto intelligente, di qualità e di prospettiva, come è nostra prerogativa. Con Ninis ci siamo trovati per un progetto importante e sono sicuro che quanto di buono ha fatto in Grecia lo rifarà qui da noi".

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Il direttore dell'area tecnica del Parma, Antonello Preiti, ha presentato nel pomeriggio l'attaccante francese Ishak Belfodil, uno dei colpi di mercato della società ducale. Queste le parole del dirigente a margine della conferenza stampa di presentazione del giovane talento francese:"Vi presento Ishak Belfodil, un giovane che ha militato l'anno scorso nel Bologna, ma era di proprietà del Lione. Per me è un talento che può dire molto nel futuro, dovrà sicuramente lavorare molto e migliorare tante cose, ma ha la stoffa per poter fare qualcosa di importante. Arriva a Parma dopo un lungo corteggiamento, Ghirardi, Leonardi e lo staff tecnico ne hanno apprezzato le qualità e lo abbiamo voluto fortemente, abbiamo fatto di tutto per portarlo da noi, e per questo dobbiamo ringraziarlo perchè si era trovato abbastanza bene a Bologna però probabilmente le nostre idee lo hanno lusingato ed ha scelto di venire a Parma. Siamo felici di averlo con noi, è un giovane, e come tanti giovani può essere il futuro della nostra società".

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l calciomercato entra nel vivo con la doppia cessione del Milan, in questi mesi furoreggiano i direttori sportivi, fra acquisti mirati e voglia di plusvalenze. Il nuovo re si chiama Pietro Leonardi, al Parma sino al 2017. “Tre estati fa – racconta l’ad crociato, 49 anni – avevo sposato il presidente Tommaso Ghirardi, adesso proprio la società”.
La Fiorentina le offriva il triplo, era cercato anche dall’estero, perchè è rimasto?
“Dapprima ho lavorato per sistemare il bilancio, da aprile sono arrivati anche i risultati, con le sette vittorie di fila e l’ottavo posto”.
Con 56 punti, subentrato a Colomba, Donadoni ha migliorato il record della gestione Ghirardi, 4 punti in più di Guidolin, al ritorno in serie A.
“La squadra tenterà sempre di imporre il proprio gioco, per questo effettuammo il cambio, a inizio gennaio. Roberto Donadoni è il miglior allenatore con cui abbia lavorato, l’avevo già richiesto all’Udinese”.
All’Europeo Giovinco è stato semplice riserva di Cassano, superato anche da Diamanti, nelle ultime gare...
“Per me è stato il miglior giocatore italiano dell’ultimo campionato. Ha inciso più di tutti, con le 15 reti, assist e continuità”.
Va beh, Leonardi era parte in causa, in quanto comproprietario del cartellino...
“Pastore è passato al Paris Saint-Germain per 50 milioni, Sebastian non è inferiore”.
E’ tornato a Torino per 11.
“Avevamo provato a trattenerlo, molto dipendeva dalla Juve. Due anni fa c’era solo un’altra società (il Bari) a contrastare il Parma. Investimmo tre milioni, per la metà del suo cartellino, l’abbiamo portato noi alla consacrazione”.
Fra i 23 di Prandelli c’era Fabio Borini, che il Parma prese a parametro zero dal Chelsea e ora va al Liverpool per 13 milioni e mezzo.
“A fine agosto lo cedemmo alla Roma (per quasi 5, ndr), eravamo convinti delle sue qualità, strano che nessuno fra Inghilterra e grandi club italiani avesse creduto in questo centravanti”.
I giallorossi l’hanno riscattato versando al Parma altri 4,9 milioni, e ora torna in Premier League. Tante società concedono i giovani (soprattutto i migliori) solo in prestito, Pietro Leonardi come fa a ottenere sempre la comproprietà?
“A me non piace lavorare per gli altri, a fondo perduto. Il Parma è attento a tutto, nella scelta dei calciatori, li appoggia anche fuori dal campo”.
L’ex azzurro Bruno Giordano, partito da allenatore con lei, a Monterotondo, ricorda la sua abitudine a fare notte, studiando le schede e i video dei giocatori: “Bisogna dirgli di staccarsi e andare a dormire”.
“Cominciai dal basso, proprio nel paese romano. Ero stato difensore, da giovane, ho smesso in fretta per fare il dirigente”.
Più difficile, senza avere un nome.
“Beh, neppure Pierpaolo Marino è stato giocatore, ma a 23 anni era già direttore, all’Avellino. Io sono stato all’Aquila”.
Poi portò l’Empoli in serie A, con Toni e Di Natale.
“Esplosi tardi, non immaginavo che sarebbero arrivati rispettivamente al Mondiale e a due titoli cannonieri di fila. Con gli attaccanti, soprattutto di stazza, serve pazienza”.
Dalla Colombia è arrivato in Emilia Pabón.
“Otto reti in coppa Libertadores, il suo ingaggio per noi è motivo di grande orgoglio. Superiamo i 90 giocatori contrattualizzati, distribuiti fra estero, serie A, B e Lega Pro”.
Un record?
“No. Quando lasciai Udine, il club bianconero ne aveva 172, di proprietà. E’ anche così che si firmano le plusvalenze, alimentando le casse della società di provincia, penalizzata dalla ripartizione dei diritti televisivi”.
Ds è Antonello Preiti, fra i collaboratori del Parma figurano gli ex Ds Antonino Imborgia (Piacenza, Salernitana) e Marco Valentini (Ascoli e Messina).
“E poi tanti osservatori, solo in parte a libro paga, alcuni sono ricompensati per la semplice segnalazione e rimborsati delle spese di trasferta, ovvero il biglietto aereo o del treno. Peraltro è il ruolo chiave, in genere omaggiato agli ex giocatori: lo scouting dei giovani è fondamentale, non è solo un modo per offrire un ruolo a una bandiera”.
“Il progetto è sempre della società", diceva mister Delio Rossi, i grandi tecnici però operano anche sul mercato.
“Rare eccezioni. Le scelte sono il più possibile dei dirigenti”.
Dopo alcuni mesi in Campania, al Savoia, dal 2000 per 4 anni fu responsabile del settore giovanile, nella Juve.
“A Torino ero uno dei tanti, a Parma dopo cento giorni il presidente mi promosse ad”.
E’ anche per questo che ogni tanto mente, come Luciano Moggi?
“Alle volte è l'uomo di calcio, il professionista, a sfruttare il giornalista".
Si diplomò al conservatorio, adesso siede sulla panchina aggiuntiva, nella partite allo stadio Tardini, assieme al preparatore Nicolò Prandelli, figlio del ct: l’allenatore Colomba la considerava fin troppo presente...
“Pure Riccardo Bigon è a bordo campo, con il Napoli, e non siamo gli unici. Magari io vivo la partita e la settimana in maniera più intensa rispetto ai colleghi”.

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Intervistato dai microfoni di Sky Sport, il presidente del Parma Tommaso Ghirardi ha fatto il punto sul mercato della formazione emiliana:
Obiettivo Europa League?
Ho detto ai ragazzi di essere umili e determinati ma anche ambiziosi. La passata stagione è stata esaltante con un ottimo ottavo posto in classifica, dobbiamo essere modesti al punto giusto puntando comunque in alto".
Un possibile approdo di Iaquinta al Parma?
"No, assolutamente, abbiamo speso fin troppo. Abbiamo concluso operazioni importanti, è stata una campagna acquisti importante. Donadoni sta valutando la rosa, vedremo se ci sarà da perfezionare la squadra".
Il ritorno di Amauri?
"E' tornato dopo aver lasciato un grande ricordo. Fornisce le giuste garanzie, insieme a lui abbiamo tesserato Belfodil e Pabon, ci sono altri calciatori che possono fare bene. Il nostro reparto avanzato è molto fornito".
L'arrivo di Belfodil?
"E' un calciatore che ci piace tanto. L'anno scorso potevamo prenderlo in prestito mentre abbiamo preferito prenderlo adesso a titolo definitivo. Siamo convinti che possa essere uno dei protagonisti della nuova stagione".
Pabon?
"È l'acquisto più importante della mia gestione, mi auguro che possa rivelarsi un grande colpo dimostrando quanto di buono ha fatto in Colombia negli ultimi due anni".
Quale sarà il colpo dell'estate?
"Giovinco alla Juventus, gli unici a non sottovalutarlo siamo stati noi e i bianconeri. Il club di Agnelli ha chiuso un'operazione importante per riportare il calciatore a Torino. Spero che il vero top player della Juve sia Giovinco".
Mercato chiuso?
"Probabilmente prenderemo un esterno".

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Ospite a Sky nella serata di presentazione del calendario della serie A 2012-13, l’Amministratore Delegato del Parma Pietro Leonardi non ha perso il sorriso alla notizia del debutto crociato a Torino contro la Juventus. Anzi, Leonardi ha commentato scherzosamente: “Questo inizio di calendario sembra fatto apposta per farci interrompere la serie di sette vittorie consecutive con cui abbiam chiuso lo scorso campionato… Il fatto che Juve la passata stagione non abbia mai perso, per noi e’ uno stimolo in più a fare del nostro meglio e provare magari a conquistare subito un’altra vittoria”.

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A il Giornale di Brescia, il Presidente del Parma Tommaso Ghirardi chiarisce la posizione del Parma circa la situazione di Omar El Kaddouri (21) che dopo le brutte parole delle settimane scorse sembra voler tornare sui suoi passi e accasarsi in ducale: "Il discorso è semplice e non presenta alcun lato oscuro: l'accordo con il Brescia c'era, era tutto fatto, ma il giocatore non ha gradito la destinazione ed ha preferito "tirarsela", come si suol dire. Ora è giusto che se ne assuma la responsabilità e che ne paghi le conseguenze. Dal canto nostro, la disponibilità finanziaria che avevamo allora non c'è più, avendo investito parecchio su altri obiettivi. I quali, tra l'altro, hanno chiuso la falla che avevamo proprio in quel ruolo. Non so se da qui al 31 agosto si potrà riaprire il discorso, ma se succederà, sarà ovviamente in altri termini. Perché sicuramente sarà una trattativa ex-novo, da impostare da capo. E, decisamente, su altre condizioni. Ma lungi da me voler speculare sul Brescia: è una società amica che, se posso, aiuto volentieri. Cercare di approfittarmene sarebbe l'ultima cosa che vorrei e che farei".

Grande Presidente!!!

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Il Direttore dell’area tecnica del Parma Antonello Preiti ha commentato ai microfoni della WebTV ufficiale lo stato di forma della squadra che si appresta ad affrontare la tournée in Repubblica Ceca: “Arriviamo bene a questo appuntamento. Dopo un pre-ritiro ad Olbia in Sardegna e un ritiro estivo a Levico dove il gruppo ha fatto un ottimo lavoro, piuttosto pesante direi dal punto di vista fisico, fino adesso le cose stanno procedendo per il verso giusto e siamo tutti soddisfatti per come sta iniziando la stagione. Rispetto a Levico siamo un po’ meno qui. Alcuni ci hanno lasciato come Addae che è a Crotone, altri sono a casa per curare qualche acciacco e manca qualche giovane. Abbiamo preferito in questa trasferta di Praga ridurre il numero di calciatori”.
A proposito di giovani: in queste prime settimane di lavoro sono stati decisamente una nota lieta:
“E' vero, oltre a Chibsah e MacEachen ci sono Belfodil, Acquah, Ninis. E’ insomma una squadra all’insegna dei giovani, ci sono giocatori e ragazzi di buon avvenire”.
Come in Inghilterra anche a Praga quest’anno ci si confronta con squadre più avanti con la preparazione:
“E’ una buona cosa, dev’essere una prerogativa di tutti gli anni. Ritengo che le competizioni internazionali arricchiscano sempre il bagaglio personale di ognuno. Soprattutto aiutano la squadra, il gruppo, gli allenatori e i giovani a vivere esperienze che durante l’arco dell’anno potrebbero tornare utili”.

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Olbia, Levico, Praga: il direttore dell’area tecnica crociata Antonello Preiti ha fatto l’en plein, vivendo assieme alla squadra tutte le prime fase della nuova stagione. "E' importante che la dirigenza si mantenga a contatto con il gruppo - ha spiegato alla partenza da Praga - soprattutto nelle battute iniziali della stagione, quelle in cui il nuovo gruppo si forma e qualche nuovo magari può avere difficoltà di inserimento. Leonardi, Imborgia e il sottoscritto cercano di alternarsi in questo compito. Adesso magari è toccato a me stare un po' di più con la squadra, ma durante l’anno poi sarò quello che probabilmente ci sarà meno"..

Come sta nascendo la nuova stagione?
"Si parte da un base lavorativa gettata già l’anno scorso dopo l’arrivo di Donadoni. Certo, mancheranno giocatori come Giovinco e Floccari, ma ne sono arrivati altri di buonissima qualità, sia giovani che esperti come Parolo o Amauri. Certo, il gruppo deve consolidarsi tatticamente e tecnicamente, ma la mole di lavoro che lo staff sta svolgendo è notevole. Ci sono le premesse per poter fare bene"..

Sarebbe bello che questo potesse avvenire già alla prima giornata contro la Juve.
"Io sono convinto che stia crescendo una squadra competitiva. Rispetto all’anno scorso credo che troveremo una Juve meno carica sul piano emotivo, mentre molti dei nostri, scottati dalla debacle della passata stagione, saranno mentalmente più pronti. Non siamo certo favoriti, ma sarà bello provare a sfatare il pronostico"..

La squadra è stata allestita con grande tempismo, ma sembra mancare ancora qualcosa nel settore degli esterni. "
Abbiamo le idee abbastanza chiare e in queste settimane stiamo vagliando le opportunità per rinforzare il gruppo. Anche tra gli esterni potremmo cercare elementi di prospettiva, per il futuro della squadra"..

Rosi però è un elemento già pronto e il suo arrivo viene dato quasi per scontato.
"Lui in effetti ha già alle spalle diverse stagioni in serie A. Siccome per il momento ci pare che Biabiany non abbia sulla destra una vera alternativa, Rosi potrebbe essere uno dei giocatori che fa al caso nostro, pur avendo caratteristiche diverse dal francese. Ha freschezza atletica e doti più difensive: sarebbe una opportunità in più per l’allenatore"..

Dopo Paletta avete preso altri due centrali difensivi sudamericani, Fideleff e Maceachen.
"Secondo me il campionato italiano non ha evidenziato elementi di prospettiva adatti al nostro gruppo. In Sudamerica per i giovani è più facile giocare e quindi si trovano elementi che pur "verdi" di età hanno già una certa esperienza. Poi è chiaro che bisogna dar loro tempo per abituarsi a un campionato molto diverso e tatticamente molto più complesso. Però hanno dalla loro l’età, la verve fisica, la mentalità e il temperamento. E’ giusto cercare laggiù potenziali rinforzi per la difesa, anche perché a fianco di Paletta, Zaccardo e Lucarelli possono imparare molto e diventare valide alternative"..

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E’ iniziata con il ricordo dell’Ad Pietro Leonardi e un applauso per Nello Gualerzi, il presidente del Parma club “Marco Osio” scomparso sabato scorso, la presentazione di Aleandro Rosi. “Siamo molto, molto contenti – dice Leonardi- di aver portato a Parma un giocatore importante come lui, che ancora non ha espresso secondo me il suo reale valore e che, per esprimerlo appieno, ha bisogno di una realtà che gli dia fiducia e che abbia appunto la pazienza se necessario di aspettare. Aleandro è un ragazzo che sa cosa sia il sacrificio ed è stata la nostra primissima scelta. Chiarisco subito che lui non ha mai rifiutato il Parma, anzi l’ha voluto con forza ed è proprio grazie alla sua perseveranza che è qui. Smentisco quindi tutte le ipotesi e le voci diverse sentite in questi giorni. Noi eravamo su di lui da tempo, l’avremmo preso anche con una formula diversa, non siamo arrivati all’ultimo per approfittare dell’occasione dello svincolato. Non ragioniamo nell’ottica dell’asta, ma lavoriamo per tempo e nel caso di Rosi l’abbiamo fatto sentire importante”. Su Okaka Leonardi invece precisa: “Stiamo parlando con la Roma, non abbiamo cambiato giudizio su di lui. Ma Okaka non e’ collegato ad altri affari con la Roma. Vedremo”. Su Morrone l’Ad spiega: “Per noi il discorso va oltre quello sul calciatore, non c’e’ volontà di spingerlo via dal Parma. Se lui vorrà andare andrà, se vorrà restare resterà. Per me personalmente in questi quattro anni è stato un punto di riferimento. Le probabilità che rimanga sono alte. Se invece deciderà di andare dico fin da ora che un domani la porta del Parma per lui..sarà un portone aperto. Palombo e Heinze? – chiedono i giornalisti nella sala stampa del Tardini: “Non li ho mai trattati”. El Kaddouri? “Siamo rimasti un po’ meravigliati, ma bisogna comprendere anche un ragazzo di vent’anni che viene accostato a una grande squadra. Tutti commettiamo errori. E’ un giocatore di grande prospettiva, ma il Parma va avanti”.