Chiellini: "Dobbiamo essere orgogliosi di quanto fatto all'Europeo, voglio vivere un'altra stagione da protagonista con la Juve e la Nazionale"
04.07.2012 11:20 di Giuseppe Giannone
Giorgio Chiellini, difensore difensore 28 enne della Juventus e della Nazionale, parla, dalla sua pagina "Facebook" ufficiale, dell'avventura dell'Italia agli Europei, una cavalcata meravigliosa, che si è interrotta sul più bello:
Nonostante siano passati diversi giorni rimane ancora un po' di amarezza per com'è andata la finale contro la Spagna. Siamo arrivati stanchi, non siamo riusciti a recuperare da una partita intensa come quella con la Germania e la Spagna ha strameritato di vincere. Era la partita più importante della mia carriera, mi spiace non aver potuto dare il meglio perchè ho dovuto combattere contro vari infortuni muscolari che hanno condizionato il mio Europeo. Dobbiamo comunque essere orgogliosi di quello che abbiamo fatto in questo Europeo, abbiamo ridato entusiasmo ad una nazione e avvicinato di nuovo molti tifosi alla nazionale... questa finale deve essere un punto di partenza per vincere in futuro. Ora staccherò qualche giorno la spina, dopo una stagione ricca di soddisfazioni, e cercherò di recuperare al meglio dall'infortunio muscolare al polpaccio avuto in finale, per vivere un'altra stagione da protagonista con la maglia della Juventus e della Nazionale".
Chiellini
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Chiellini
CHIELLINI: "La partita si avvicina, comincia a salire la tensione"
10.08.2012 14:45 di Camillo Demichelis
tuttojuve.com
La Juventus è a Pechino dove domani si giocherà la Supercoppa. In Cina non ci saranno i giocatori infortunati come Martin Caceres, Mauricio Isla e Giorgio Chiellini che stanno lavorando a Vinovo per cercare di recuperare dai rispettivi problemi il più in fretta possibile. Il numero 3 bianconero, attraverso il suo profilo ufficiale di Twitter, ha raccontato a tutti i tifosi della Vecchia Signora il suo programma giornaliero: "Allenamento finito, ora pranzo con gli altri... La partita si avvicina, comincia a salire la tensione... #finoallafineforzajuventus", ha scritto Chiellini.
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Chiellini
Chiellini: «Umilità e voglia di vincere»
04 settembre 2012
juventus.com
E’ tornato ed è più carico che mai. Giorgio Chiellini ha dovuto stringere i denti e guardare i compagni iniziare la stagione, mentre cercava di recuperare dall’infortunio patito nella finale degli Europei. Per un gladiatore come lui, non potrebbe esserci condanna peggiore. Ora però è rientrato e a Udine ha ritrovato la sua Juve: «E’ stata una buona partita e, a parte gli episodi che l’hanno segnata all’inizio, avevamo la sensazione che, giocando in un certo modo avremmo potuto vincere», spiega Giorgio ai microfoni di Juventus Channel, nel corso di una lunga intervista il cui primo stralcio sarà trasmesso questa sera nel corso del 231 Show, alle 20.10.
«L’Udinese aveva speso molto nel preliminare di Champions League - prosegue il difensore - e recuperare tante energie in così poco tempo non è semplice. Personalmente, dopo due mesi fuori, ero un po’ teso, anche perché erano solo dieci giorni che mi allenavo con i compagni e, a parte le partitelle in famiglia, non avevo giocato neanche un’amichevole. Una volta in campo però ho subito provato sensazioni positive e la tensione si è trasformata in concentrazione. Star fuori è dura, perché vedi gli altri giocare e vorresti essere con loro...».
Ora che è tornato Giorgio è a tre partite dal tagliare quota 250 presenze in maglia bianconera: «Sono tante e mi fa piacere. Mi ero sempre dato come obiettivo 300 partite: anche quando abbiamo visitato il J-Museum, ho visto che le maglie esposte erano quelle dei giocatori che avevano tagliato questo traguardo. Un numero del genere è davvero importante, vuol dire entrare a far parte della storia di una società e aver vissuto con una maglia una bella fetta di vita».
Dagli personali a quelli di squadra. Il compito della Juve è ripetere lo straordinario campionato dell’anno scorso. E per farlo, il segreto è semplice: «Dobbiamo mantenere intatte umiltà e voglia di vincere. Naturalmente servono anche la tattica e i giocatori, ma questi li avevamo anche in altre stagioni. Gli ingredienti principali del successo sono i primi due».
Queste le anticipazioni che verranno trasmesse questa sera da Juventus Channel, ma per non perdere l’intervista completa, l’appuntamento è con “Protagonisti, in onda giovedì 6 settembre alle ore 20.00. Un lungo faccia a faccia con Giorgio, assolutamente da non perdere.
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- Nome:Giuseppe [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Chiellini
Ieri sera a mio avviso è stato il migliore in campo,insuperabile,ha fatto un partitone
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Chiellini
insieme al guerrieroogeid36 ha scritto:Ieri sera a mio avviso è stato il migliore in campo,insuperabile,ha fatto un partitone
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Chiellini
diego89 ha scritto:insieme al guerrieroogeid36 ha scritto:Ieri sera a mio avviso è stato il migliore in campo,insuperabile,ha fatto un partitone
Vidal è una figura mitologica,anche col piede che gli faceva male ha fatto ancora meglio
Fossi nella juve metterei una clausola rescissoria molto alta,perchè ho il brutto presentimento che la prossima stagione qualcuno ce lo porterà via
Ultima modifica di ogeid36 il 20.09.12 - 13:41, modificato 2 volte in totale.
Chiellini
CHIELLINI A SKY: "Agnelli è il nostro primo tifoso, soffre più di noi. Conte e Mazzarri simili nella cura dei particolari. La lotta scudetto non è limitata a Juventus e Napoli, ma una vittoria può dare un segnale chiaro al campionato"
19.10.2012 20:55 di Alessandro Vignati tuttojuve.com
In una lunga intervista rilasciata a Sky nell'ampio prepartita di Juventus-Napoli, il difensore bianconero Giorgio Chiellini ha parlato delle sue sensazioni alla vigilia della gara più importante della stagione. Come riportato da Tuttosport.com, si sono analizzati vari aspetti, partendo dalla presenza di Andrea Agnelli sugli spalti: "Lui è il nostro primo tifoso. Ho un buon rapporto con il presidente, ci siamo conosciuti quando entrambi eravamo più giovani, l'affetto è rimasto. Quella dell'anno scorso è stata una cavalcata incredibile per tutti e credo anche per lui in prima persona. Ha vissuto emozioni incredibili, e spesso lo vediamo soffrire più di noi. Conte? Prima che lo conoscessi veniva definito come integralista, come una persona con la quale non puoi quasi parlare e che tirava sempre dritto senza ascoltarci. Sicuramente lui è uno che va per la sua strada, e questo è una delle sue forze, dato che è arrivato dopo che i due precedenti anni ci avevano buttato a terra nel morale e nelle sicurezze. Ci ha ridato convinzione nei nostri mezzi e la voglia di sognare. Soprattutto poi ci ha insegnato tanto, in un anno abbiamo fatto quel salto di qualità che ci ha permesso di vincere. Ci sono delle somiglianze con Mazzarri, ho avuto il mister a Livorno e fu il primo a lanciarmi nel calcio che conta. Ero molto acerbo, mi ha insegnato parecchio specie in fatto di posizione in campo. Queste cose le rivedo in Conte, specie per la cura maniacale della fase di non possesso e di ogni dettaglio per non far emergere l'avversario. Sfida scudetto? E' presto per dirlo. Siamo all'ottava giornata, poi sarebbe illogico e assurdo escludere altre squadre. Il nostro è sempre stato molto equilibrato, è strano il fatto che dopo sette giornate ben due squadre abbiano come ruolino sei vittorie e un pareggio. Non sarà facile dar continuità a questo ruolino. Juve e Napoli sono due società cresciute parecchio in questi anni aprendo un nuovo ciclo. Noi dobbiamo ripartire da quanto fatto l'anno scorso, quando un progetto va avanti credo che sia più facile anche per i nuovi integrarsi meglio. Il progetto Napoli va avanti da quattro anni, l'allenatore conta parecchio visto il tempo che Mazzarri è li. Con la squadra che ti supporta, per il singolo è più facile entrare. Può essere che tornino i tempi storici di Maradona e Platini, però credo che tante realtà ci possono infastidire. Vincere questa gara può essere un segnale importante per il campionato, sia per noi che per loro. Però non penso che il risultato cambi gli equilibri, siamo due squadre mature sia mantenendo l'equilibrio in caso di vittoria, sia non facendosi prendere dallo sconforto in caso di sconfitta".
19.10.2012 20:55 di Alessandro Vignati tuttojuve.com
In una lunga intervista rilasciata a Sky nell'ampio prepartita di Juventus-Napoli, il difensore bianconero Giorgio Chiellini ha parlato delle sue sensazioni alla vigilia della gara più importante della stagione. Come riportato da Tuttosport.com, si sono analizzati vari aspetti, partendo dalla presenza di Andrea Agnelli sugli spalti: "Lui è il nostro primo tifoso. Ho un buon rapporto con il presidente, ci siamo conosciuti quando entrambi eravamo più giovani, l'affetto è rimasto. Quella dell'anno scorso è stata una cavalcata incredibile per tutti e credo anche per lui in prima persona. Ha vissuto emozioni incredibili, e spesso lo vediamo soffrire più di noi. Conte? Prima che lo conoscessi veniva definito come integralista, come una persona con la quale non puoi quasi parlare e che tirava sempre dritto senza ascoltarci. Sicuramente lui è uno che va per la sua strada, e questo è una delle sue forze, dato che è arrivato dopo che i due precedenti anni ci avevano buttato a terra nel morale e nelle sicurezze. Ci ha ridato convinzione nei nostri mezzi e la voglia di sognare. Soprattutto poi ci ha insegnato tanto, in un anno abbiamo fatto quel salto di qualità che ci ha permesso di vincere. Ci sono delle somiglianze con Mazzarri, ho avuto il mister a Livorno e fu il primo a lanciarmi nel calcio che conta. Ero molto acerbo, mi ha insegnato parecchio specie in fatto di posizione in campo. Queste cose le rivedo in Conte, specie per la cura maniacale della fase di non possesso e di ogni dettaglio per non far emergere l'avversario. Sfida scudetto? E' presto per dirlo. Siamo all'ottava giornata, poi sarebbe illogico e assurdo escludere altre squadre. Il nostro è sempre stato molto equilibrato, è strano il fatto che dopo sette giornate ben due squadre abbiano come ruolino sei vittorie e un pareggio. Non sarà facile dar continuità a questo ruolino. Juve e Napoli sono due società cresciute parecchio in questi anni aprendo un nuovo ciclo. Noi dobbiamo ripartire da quanto fatto l'anno scorso, quando un progetto va avanti credo che sia più facile anche per i nuovi integrarsi meglio. Il progetto Napoli va avanti da quattro anni, l'allenatore conta parecchio visto il tempo che Mazzarri è li. Con la squadra che ti supporta, per il singolo è più facile entrare. Può essere che tornino i tempi storici di Maradona e Platini, però credo che tante realtà ci possono infastidire. Vincere questa gara può essere un segnale importante per il campionato, sia per noi che per loro. Però non penso che il risultato cambi gli equilibri, siamo due squadre mature sia mantenendo l'equilibrio in caso di vittoria, sia non facendosi prendere dallo sconforto in caso di sconfitta".
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Chiellini
"Col Milan gara intensa. Proverò ad esserci in tutti modi. E' tornata la vera Juve. A Donetsk niente calcoli. Avremmo pagato per rigiocare con l'Inter. Pallone d'Oro a Messi, speriamo di incrociarlo. E su Balotelli..."
23.11.2012 11:35 di Redazione TuttoJuve
Stamattina Giorgio Chiellini è ospite di "Filo Diretto", il programma di Juventus Channel che consente a tutti i tifosi bianconeri di mettersi in contatto con i propri beniamini. TuttoJuve.com sta trascrivendo integralmente e in tempo reale le dichiarazioni rilasciate dal difensore toscano nel corso della puntata condotta dal collega Enrico Zambruno.
Giorgio, come ci si sente dopo una sfida straordinaria come quella contro il Chelsea? Una sfida che ha dato ancora più consapevolezza della sua forza alla Juve, anche in Europa...
"Sì, è stata sicuramente la partita più importante di questa stagione, perchè comunque è un crocevia importante nel girone di Champions, sapevamo di non poter più sbagliare e abbiamo fatto una grande partita contro i Campioni d'Europa che comunque ti lascia qualcosa dentro. La cosa brutta, tra virgolette, è che puoi godertela una sera, poi il giorno dopo devi già pensare alla partita dopo, in quanto domenica sera abbiamo la partita con il Milan che rimane speciale in ogni campionato".
L'autostima europea della Juve è cresciuta grazie a quel pareggio in rimonta a Stamford Bridge?
"Sai, secondo me è stata la prima dopo un po' di anni ed era molto sentita. Sicuramente ci ha dato molta consapevolezza di poter far bene, però il nostro percorso di crescita è stato un crescendo, non solo in Champions, ma anche in campionato. Devo dire che nei primi due mesi avevamo avuto grandi risultati, ma con prestazioni un po' troppo altalenanti per il nostro standard. Sempre comunque buone, perchè riuscivamo a vincere le partite, ma meno dominanti rispetto a quello che possiamo fare e dobbiamo fare. Nelle ultime quattro partite, secondo me, si è rivista la vera Juventus e bisogna solo partire da quella base per cercare di migliorare sempre".
Contro il Chelsea si è vista la Juve più bella dell'era Antonio Conte?
"Come ho detto prima, per il momento era la partita più importante che abbiamo giocato in questo anno e mezzo, di conseguenza vincerla così dando comunque una prova di forza, si può dire che sia stata la Juventus, per ora, più bella dell'era Conte. Ma siamo consapevoli che per passare il turno di Champions e per vincere di nuovo questo campionato servirà ancora una Juve migliore".
Giorgio, a Donetsk non si fanno conti. Si va lì per vincere come sempre. Anche perchè è nel dna della Juventus...
"Non si possono far conti. A parte che è in ballo il primo posto nel girone ed è innegabile che arrivare davanti ti dà qualche piccolo vantaggio per gli ottavi di finale. Poi a questi livelli non ti puoi permettere di pensare troppo, ma devi giocare al massimo, sperando di riuscire a fare una prestazione come quella di martedì".
Cosa hai provato nell'amichevole di Parma contro la Francia ad indossare la fascia di Capitano della Nazionale?
"La fascia di Capitano della Nazionale è comunque un sogno che ha ogni bambino: già giocare in Nazionale potrebbe bastare, poi essere il capitano dall'inizio, amichevole, tutto quello che vuoi, però è un'emozione unica che dopo tanti anni.... è stato davvero un onore e comunque sono cose che ti rimangono dentro".
Hai conservato la fascia in un cassetto?
"Sì, sì, l'ho conservata".
Ti vedremo domenica sera a San Siro?
"Vediamo domani sinceramente. Sono contento che non c'è nessuna lesione, quindi è solo un po' di fatica. Ancora un po' di fastidio ce l'ho, però oggi comunque farò terapie, mi allenerò a parte, poi domani prenderemo una decisione: senza rischiare, ma provando a esserci in tutti i modi".
Mi fai la classifica dele tre partite più belle che hai giocato con la maglia della Juventus?
"Real Madrid-Juventus, forse Juve-Zenit di quell'anno, e la terza... metto dentro quella di martedì".
Martedì la difesa ha dato davvero la sensazione di essere un muro invalicabile. C'è un feeling super tra te, Leonardo e Andrea...
"Sì, è chiaro che c'è feeling, poi giochiamo assieme da un anno e mezzo in questo modo e comunque si vede che gli automatismi e le conoscenze sono grandi. Ma secondo me la nostra fase difensiva può essere fatta bene solo con tutta la squadra. Non sono frasi retoriche, è proprio così, perchè nelle partite in cui davanti a noi si è lavorato peggio e abbiamo trovato più difficoltà per mille motivi, abbiamo fatto figuracce anche noi. Si può esser bravi quanto uno vuole, ma a questi livelli trovi sempre grandi campioni anche contro l'ultima squadra della Serie A, figuriamoci in Champions League. Quindi serve proprio un lavoro collettivo di squadra per cercare di esaltare le qualità singole".
Giorgio, sul tuo blog hai scritto che sei tra i primi 20 difensori. Io volevo farti però una piccola critica: la fase di impostazione forse è meglio che la faccia Pirlo...
"Ma ci provo sempre (ride, ndr).
Vediamo anche dalle statistiche, che alla luce della marcatura stretta su Pirlo, sei tu a impostare l'azione, toccando tanti palloni, scambiando sempre la palla con leonardo e con Andrea. Passa tantissime volte dai tuoi piedi il gioco della Juve...
"Sì, poi bene o male il primo nostro riferimento è Andrea. E' normale che sia così, se non gliela diamo è perchè non possiamo dargliela, però il gioco parte da dietro perchè il mister vuole partire da dietro, siamo spesso noi a toccare i palloni per cercare il varco giusto, il passaggio giusto, il momento giusto, e tante volte con le squadre che si chiudono dobbiamo girare la palla noi fino a trovare la soluzione migliore. Nell'ultimo anno e mezzo ho lavorato tanto per migliorare anche questa fase d'impostazione che sicuramente non è diciamo nelle caratteristiche principali mie e di Andrea, ma più di Leonardo, come caratteristiche innate. Però comunque che i miglioramenti ci sono e lavoriamo quotidianamente per cercare di migliorare sempre, perchè ci rendiamo conto che quando giochiamo meglio noi, più veloci e più precisi... lo stesso discorso di prima: noi siamo avvantaggiati quando centrocampo e attacco lavorano bene, loro sono avvantaggiati quando noi riusciamo a far arrivare la palla a loro nel miglior modo possibile, più velocemente possibile e via dicendo".
Quando si giocano 60-70 palloni è normale sbagliarne qualcuno...
"Sì, quello è normale, poi come ho detto prima le caratteristiche dei giocatori sono diverse. Lavoriamo però quotidianamente per migliorare anche aspetti che sono secondari, ma sono molto molto importanti".
Tu hai giocato a sinistra nella difesa a quattro l'anno scorso. Ora stai giocando una difesa a tre nel centro-sinistra. Dal punto di vista tattico, qual è il lavoro diverso che devi fare? Qualche differenza c'è?
"Sicuramente la difesa a tre permette ai difensori laterali, in questo caso a me e ad Andrea Barzagli, di essere più aggressivi, di poter uscire più avanti sull'uomo, di non dover spesso dare troppa copertura, ma poter sfruttare le nostre caratteristiche migliori, con Leonardo che invece spesso funge da libero, nel senso che tante volte è più quello che deve fare movimenti a coprire noi che viceversa. Poi dipende dalle situazioni, da dove sono gli attaccanti avversari. L'anno scorso facevo il terzino o il centrale. Come terzino purtroppo devi coprire molto più campo in avanti. L'anno scorso mi veniva quasi naturale, con Lichtsteiner che saliva molto, restare indietro, era una difesa a tre mascherata, perchè comunque non ho le caratteristiche che ha Lichtsteiner o che ha De Ceglie di poter fare la fascia su e giù per novanta minuti e avere la lucidità di attaccare e difendere. Credo poi sia stata anche un'evoluzione naturale per quel motivo che è molto più dispendioso, servono caratteristiche più offensive e meno difensive. Ci sono giocatori più portati per quel ruolo".
Ciao Giorgio. In un'intervista ti ho sentito parlare delle coperture preventive che vuole Conte da voi difensori. Di cosa si tratta?
"E' una cosa molto semplice, poi se n'è un po' disquisito con la D'Amico: semplicemente quando si attacca, i difensori o comunque chi non sta partecipando all'azione offensiva, deve già difendere, nel senso che bisogna avvicinarsi all'uomo, cercare di anticiparlo e non farlo ripartire, coprire e andare verso la palla, perchè poi incontri giocatori a ogni livello. Lo abbiamo visto anche martedì: nonostante avessimo fatto una partita quasi perfetta, comunque le due-tre occasioni le concedi. Davvero basta un secondo dopo, una distrazione, ma anche nella metà campo, anche al limite dell'area avversaria, trovi giocatori che in tre passaggi saltano l'uomo, ti ribaltano l'azione e vanno davanti al portiere. Quindi noi cerchiamo di concedere il meno possibile il contropiede e di stare il più possibile nella metà campo avversaria, che poi è stata sempre la nostra forza. Quando riusciamo a farlo, giochiamo bene come le ultime tre-quattro partite, non concediamo niente; poi capita delle volte che ci riesce peggio e purtroppo quando poi prendi il contropiede - noi giochiamo in modo molto offensivo e rischiamo di essere in inferiorità o in parità numerica negli spazi - va anche male".
Domenica sera affronterete un gran bel giocatore come El Shaarawy, tuo compagno di Nazionale. Che giocatore è e che gara sarà?
"Sicuramente sarà una gara molto intensa perchè sia noi che il Milan vogliamo vincere, è una grande partita e avremmo tutte e due grandi motivazioni per farla. Mi aspetto quindi sicuramente subito una partita intensa. Poi che sia bella, piena di gol, quello dipende anche dagli episodi. Ma secondo me sarà meno tattica di Juventus-Napoli e molto più intensa. El Shaarawy sicuramente è una grande rivelazione di questa stagione. Le sue grandi qualità si vedevano già l'anno scorso, si vedeva che era un giocatore destinato ad esplodere. Però sinceramente che facesse tanti gol in così poco e si prendesse la leadership del Milan, non a parole ma con i fatti, che è la cosa più difficile, credo non se l'aspettasse nessuno. Ha fatto dieci gol in campionato, quattordici mi sembra in stagione, in tre mesi, credo che neanche lui si potesse aspettare una cosa del genere. Però sta meritando. Sicuramente la cosa che mi è piaciuta di lui, oltre alle qualità tecniche, è proprio l'atteggiamento e la voglia di fare, prima di tutto, sacrificandosi. C'è proprio una gran voglia di fare, di mettersi in mostra e lo sta dimostrando. Gran bel giocatore, ma speriamo lo sia di nuovo da lunedì (ride, ndr)".
E' aumentata la consapevolezza nel gruppo dopo la vittoria sul Chelsea?
"La consapevolezza aumenta di partita in partita, ma è un processo che stiamo portando avanti dall'anno scorso, quindi non credo sia una novità di martedì. Ti lascia comunque qualcosa in più, perchè la Champions lascia in generale - anche le partite che sono andate meno bene, come i pareggi con lo Shakhtar o quello in Danimarca - qualcosa dentro, perchè comunque giochi a un livello sempre maggiore rispetto al campionato italiano, affronti stili di gioco diversi, giocatori meno conosciuti, anche se forti, e migliori sempre. Una partita come quella di martedì ti può lasciare qualcosa, ma se saremo bravi noi a metabolizzare questa partita in modo positivo, perchè un errore gravissimo sarebbe quello di rilassarsi un po', ma io non credo sia nelle nostre corde e ancora meno nelle corde del mister. Con tutto il rispetto per le altre partite, la partita con il Milan è talmente speciale che non ti puoi rilassare davvero; giusto la sera della partita, poi la testa è andata subito al Milan".
La sconfitta contro l'Inter è stata la molla per farvi tornare la squadra che eravate l'anno scorso come fame, grinta e determinazione?
"Secondo me non doveva essere così, ma in parte lo è stato, perchè comunque all'inizio della partita con l'Inter la sensazione era che potesse finire come contro la Roma, poi piano piano invece hanno preso campo e nel secondo tempo hanno meritato di vincere, anche se poi - io la partita l'ho rivista due-tre volte - c'è il rammarico che ci sia stato molto demerito nostro. C'erano situazioni evitabili e penso che tutti noi avremmo pagato per rigiocare dopo dieci minuti la partita. Però dopo quella partita si è visto che è la Juventus che ha dominato l'anno scorso, che ha meritato di vincere il campionato e che sta meritando di giocarsi il passaggio del turno in Champions League con un piglio leggermente diverso. Purtroppo è andata così la partita con l'Inter, però adesso bisogno ripartire da quel dopo per fare quello che siamo bravi a fare".
Balotelli è pronto per la Juve? Secondo me per essere juventino bisogna avere altri cervelli, oltre alle qualità fisiche. Noi abbiamo una certa nobiltà che molti altri non hanno.
"Il futuro dipende solo da lui, quello che vorrà fare o meno non dipende dalla squadra in cui potrà giocare, ma dall'atteggiamento con cui affronterà il calcio e la voglia di essere uno dei migliori. La Juventus, il Manchester City, il Paris Saint Germain, quello non lo so; hanno fatto un investimento talmente importante che per ora è normale che rimanga al City. Però sicuramente tutta l'Italia si aspetta da lui un salto di qualità importante".
Sei sempre attivo sui social media. Com'è cambiato il tuo rapporto con i tifosi grazie a facebook e twitter?
"Sai, sono delle cose che vanno al passo con i tempi. Io essendo appassionato di queste cose, sono stato uno dei primi ad aprire, a seguire, ad aggiornare, e credo poi sia un modo per interagire di più con tutti i tifosi. E' normale che non si può accontentare tutti, non si può fare tutto quello che i tifosi vorrebbero, ma rispetto a qualche anno fa in cui il giocatore veniva visto come qualcosa di più lontano,almeno ora si riesce ad avere un po' più di contatto e si riesce a stare più vicini ai propri idoli. Una cosa che sarebbe piaciuta a me quando ero ragazzo".
Ieri Messi ha detto: io il Pallone d'oro lo darei a Xavi, a Iniesta o ad Aguero. Tu a chi lo daresti?
"Messi è troppo buono e altruista, ma credo che obiettivamente lui sia una spanna sopra tutti. Quando si parla di calcio si parla di Messi, quindi, credo sia giusto che lo vinca lui, ma a mani basse. Quest'anno poi sta abbattendo tutti i record, di gol, di prestazioni, è giusto che venga ricordato come uno dei più grandi di sempre, se non il più grande".
Questo perchè non ha incontrato te, Andrea e Leonardo sulla sua strada...
"(ride, ndr), Speriamo di incrociarlo, ma magari il più tardi possibile anche in Champions".
23.11.2012 11:35 di Redazione TuttoJuve
Stamattina Giorgio Chiellini è ospite di "Filo Diretto", il programma di Juventus Channel che consente a tutti i tifosi bianconeri di mettersi in contatto con i propri beniamini. TuttoJuve.com sta trascrivendo integralmente e in tempo reale le dichiarazioni rilasciate dal difensore toscano nel corso della puntata condotta dal collega Enrico Zambruno.
Giorgio, come ci si sente dopo una sfida straordinaria come quella contro il Chelsea? Una sfida che ha dato ancora più consapevolezza della sua forza alla Juve, anche in Europa...
"Sì, è stata sicuramente la partita più importante di questa stagione, perchè comunque è un crocevia importante nel girone di Champions, sapevamo di non poter più sbagliare e abbiamo fatto una grande partita contro i Campioni d'Europa che comunque ti lascia qualcosa dentro. La cosa brutta, tra virgolette, è che puoi godertela una sera, poi il giorno dopo devi già pensare alla partita dopo, in quanto domenica sera abbiamo la partita con il Milan che rimane speciale in ogni campionato".
L'autostima europea della Juve è cresciuta grazie a quel pareggio in rimonta a Stamford Bridge?
"Sai, secondo me è stata la prima dopo un po' di anni ed era molto sentita. Sicuramente ci ha dato molta consapevolezza di poter far bene, però il nostro percorso di crescita è stato un crescendo, non solo in Champions, ma anche in campionato. Devo dire che nei primi due mesi avevamo avuto grandi risultati, ma con prestazioni un po' troppo altalenanti per il nostro standard. Sempre comunque buone, perchè riuscivamo a vincere le partite, ma meno dominanti rispetto a quello che possiamo fare e dobbiamo fare. Nelle ultime quattro partite, secondo me, si è rivista la vera Juventus e bisogna solo partire da quella base per cercare di migliorare sempre".
Contro il Chelsea si è vista la Juve più bella dell'era Antonio Conte?
"Come ho detto prima, per il momento era la partita più importante che abbiamo giocato in questo anno e mezzo, di conseguenza vincerla così dando comunque una prova di forza, si può dire che sia stata la Juventus, per ora, più bella dell'era Conte. Ma siamo consapevoli che per passare il turno di Champions e per vincere di nuovo questo campionato servirà ancora una Juve migliore".
Giorgio, a Donetsk non si fanno conti. Si va lì per vincere come sempre. Anche perchè è nel dna della Juventus...
"Non si possono far conti. A parte che è in ballo il primo posto nel girone ed è innegabile che arrivare davanti ti dà qualche piccolo vantaggio per gli ottavi di finale. Poi a questi livelli non ti puoi permettere di pensare troppo, ma devi giocare al massimo, sperando di riuscire a fare una prestazione come quella di martedì".
Cosa hai provato nell'amichevole di Parma contro la Francia ad indossare la fascia di Capitano della Nazionale?
"La fascia di Capitano della Nazionale è comunque un sogno che ha ogni bambino: già giocare in Nazionale potrebbe bastare, poi essere il capitano dall'inizio, amichevole, tutto quello che vuoi, però è un'emozione unica che dopo tanti anni.... è stato davvero un onore e comunque sono cose che ti rimangono dentro".
Hai conservato la fascia in un cassetto?
"Sì, sì, l'ho conservata".
Ti vedremo domenica sera a San Siro?
"Vediamo domani sinceramente. Sono contento che non c'è nessuna lesione, quindi è solo un po' di fatica. Ancora un po' di fastidio ce l'ho, però oggi comunque farò terapie, mi allenerò a parte, poi domani prenderemo una decisione: senza rischiare, ma provando a esserci in tutti i modi".
Mi fai la classifica dele tre partite più belle che hai giocato con la maglia della Juventus?
"Real Madrid-Juventus, forse Juve-Zenit di quell'anno, e la terza... metto dentro quella di martedì".
Martedì la difesa ha dato davvero la sensazione di essere un muro invalicabile. C'è un feeling super tra te, Leonardo e Andrea...
"Sì, è chiaro che c'è feeling, poi giochiamo assieme da un anno e mezzo in questo modo e comunque si vede che gli automatismi e le conoscenze sono grandi. Ma secondo me la nostra fase difensiva può essere fatta bene solo con tutta la squadra. Non sono frasi retoriche, è proprio così, perchè nelle partite in cui davanti a noi si è lavorato peggio e abbiamo trovato più difficoltà per mille motivi, abbiamo fatto figuracce anche noi. Si può esser bravi quanto uno vuole, ma a questi livelli trovi sempre grandi campioni anche contro l'ultima squadra della Serie A, figuriamoci in Champions League. Quindi serve proprio un lavoro collettivo di squadra per cercare di esaltare le qualità singole".
Giorgio, sul tuo blog hai scritto che sei tra i primi 20 difensori. Io volevo farti però una piccola critica: la fase di impostazione forse è meglio che la faccia Pirlo...
"Ma ci provo sempre (ride, ndr).
Vediamo anche dalle statistiche, che alla luce della marcatura stretta su Pirlo, sei tu a impostare l'azione, toccando tanti palloni, scambiando sempre la palla con leonardo e con Andrea. Passa tantissime volte dai tuoi piedi il gioco della Juve...
"Sì, poi bene o male il primo nostro riferimento è Andrea. E' normale che sia così, se non gliela diamo è perchè non possiamo dargliela, però il gioco parte da dietro perchè il mister vuole partire da dietro, siamo spesso noi a toccare i palloni per cercare il varco giusto, il passaggio giusto, il momento giusto, e tante volte con le squadre che si chiudono dobbiamo girare la palla noi fino a trovare la soluzione migliore. Nell'ultimo anno e mezzo ho lavorato tanto per migliorare anche questa fase d'impostazione che sicuramente non è diciamo nelle caratteristiche principali mie e di Andrea, ma più di Leonardo, come caratteristiche innate. Però comunque che i miglioramenti ci sono e lavoriamo quotidianamente per cercare di migliorare sempre, perchè ci rendiamo conto che quando giochiamo meglio noi, più veloci e più precisi... lo stesso discorso di prima: noi siamo avvantaggiati quando centrocampo e attacco lavorano bene, loro sono avvantaggiati quando noi riusciamo a far arrivare la palla a loro nel miglior modo possibile, più velocemente possibile e via dicendo".
Quando si giocano 60-70 palloni è normale sbagliarne qualcuno...
"Sì, quello è normale, poi come ho detto prima le caratteristiche dei giocatori sono diverse. Lavoriamo però quotidianamente per migliorare anche aspetti che sono secondari, ma sono molto molto importanti".
Tu hai giocato a sinistra nella difesa a quattro l'anno scorso. Ora stai giocando una difesa a tre nel centro-sinistra. Dal punto di vista tattico, qual è il lavoro diverso che devi fare? Qualche differenza c'è?
"Sicuramente la difesa a tre permette ai difensori laterali, in questo caso a me e ad Andrea Barzagli, di essere più aggressivi, di poter uscire più avanti sull'uomo, di non dover spesso dare troppa copertura, ma poter sfruttare le nostre caratteristiche migliori, con Leonardo che invece spesso funge da libero, nel senso che tante volte è più quello che deve fare movimenti a coprire noi che viceversa. Poi dipende dalle situazioni, da dove sono gli attaccanti avversari. L'anno scorso facevo il terzino o il centrale. Come terzino purtroppo devi coprire molto più campo in avanti. L'anno scorso mi veniva quasi naturale, con Lichtsteiner che saliva molto, restare indietro, era una difesa a tre mascherata, perchè comunque non ho le caratteristiche che ha Lichtsteiner o che ha De Ceglie di poter fare la fascia su e giù per novanta minuti e avere la lucidità di attaccare e difendere. Credo poi sia stata anche un'evoluzione naturale per quel motivo che è molto più dispendioso, servono caratteristiche più offensive e meno difensive. Ci sono giocatori più portati per quel ruolo".
Ciao Giorgio. In un'intervista ti ho sentito parlare delle coperture preventive che vuole Conte da voi difensori. Di cosa si tratta?
"E' una cosa molto semplice, poi se n'è un po' disquisito con la D'Amico: semplicemente quando si attacca, i difensori o comunque chi non sta partecipando all'azione offensiva, deve già difendere, nel senso che bisogna avvicinarsi all'uomo, cercare di anticiparlo e non farlo ripartire, coprire e andare verso la palla, perchè poi incontri giocatori a ogni livello. Lo abbiamo visto anche martedì: nonostante avessimo fatto una partita quasi perfetta, comunque le due-tre occasioni le concedi. Davvero basta un secondo dopo, una distrazione, ma anche nella metà campo, anche al limite dell'area avversaria, trovi giocatori che in tre passaggi saltano l'uomo, ti ribaltano l'azione e vanno davanti al portiere. Quindi noi cerchiamo di concedere il meno possibile il contropiede e di stare il più possibile nella metà campo avversaria, che poi è stata sempre la nostra forza. Quando riusciamo a farlo, giochiamo bene come le ultime tre-quattro partite, non concediamo niente; poi capita delle volte che ci riesce peggio e purtroppo quando poi prendi il contropiede - noi giochiamo in modo molto offensivo e rischiamo di essere in inferiorità o in parità numerica negli spazi - va anche male".
Domenica sera affronterete un gran bel giocatore come El Shaarawy, tuo compagno di Nazionale. Che giocatore è e che gara sarà?
"Sicuramente sarà una gara molto intensa perchè sia noi che il Milan vogliamo vincere, è una grande partita e avremmo tutte e due grandi motivazioni per farla. Mi aspetto quindi sicuramente subito una partita intensa. Poi che sia bella, piena di gol, quello dipende anche dagli episodi. Ma secondo me sarà meno tattica di Juventus-Napoli e molto più intensa. El Shaarawy sicuramente è una grande rivelazione di questa stagione. Le sue grandi qualità si vedevano già l'anno scorso, si vedeva che era un giocatore destinato ad esplodere. Però sinceramente che facesse tanti gol in così poco e si prendesse la leadership del Milan, non a parole ma con i fatti, che è la cosa più difficile, credo non se l'aspettasse nessuno. Ha fatto dieci gol in campionato, quattordici mi sembra in stagione, in tre mesi, credo che neanche lui si potesse aspettare una cosa del genere. Però sta meritando. Sicuramente la cosa che mi è piaciuta di lui, oltre alle qualità tecniche, è proprio l'atteggiamento e la voglia di fare, prima di tutto, sacrificandosi. C'è proprio una gran voglia di fare, di mettersi in mostra e lo sta dimostrando. Gran bel giocatore, ma speriamo lo sia di nuovo da lunedì (ride, ndr)".
E' aumentata la consapevolezza nel gruppo dopo la vittoria sul Chelsea?
"La consapevolezza aumenta di partita in partita, ma è un processo che stiamo portando avanti dall'anno scorso, quindi non credo sia una novità di martedì. Ti lascia comunque qualcosa in più, perchè la Champions lascia in generale - anche le partite che sono andate meno bene, come i pareggi con lo Shakhtar o quello in Danimarca - qualcosa dentro, perchè comunque giochi a un livello sempre maggiore rispetto al campionato italiano, affronti stili di gioco diversi, giocatori meno conosciuti, anche se forti, e migliori sempre. Una partita come quella di martedì ti può lasciare qualcosa, ma se saremo bravi noi a metabolizzare questa partita in modo positivo, perchè un errore gravissimo sarebbe quello di rilassarsi un po', ma io non credo sia nelle nostre corde e ancora meno nelle corde del mister. Con tutto il rispetto per le altre partite, la partita con il Milan è talmente speciale che non ti puoi rilassare davvero; giusto la sera della partita, poi la testa è andata subito al Milan".
La sconfitta contro l'Inter è stata la molla per farvi tornare la squadra che eravate l'anno scorso come fame, grinta e determinazione?
"Secondo me non doveva essere così, ma in parte lo è stato, perchè comunque all'inizio della partita con l'Inter la sensazione era che potesse finire come contro la Roma, poi piano piano invece hanno preso campo e nel secondo tempo hanno meritato di vincere, anche se poi - io la partita l'ho rivista due-tre volte - c'è il rammarico che ci sia stato molto demerito nostro. C'erano situazioni evitabili e penso che tutti noi avremmo pagato per rigiocare dopo dieci minuti la partita. Però dopo quella partita si è visto che è la Juventus che ha dominato l'anno scorso, che ha meritato di vincere il campionato e che sta meritando di giocarsi il passaggio del turno in Champions League con un piglio leggermente diverso. Purtroppo è andata così la partita con l'Inter, però adesso bisogno ripartire da quel dopo per fare quello che siamo bravi a fare".
Balotelli è pronto per la Juve? Secondo me per essere juventino bisogna avere altri cervelli, oltre alle qualità fisiche. Noi abbiamo una certa nobiltà che molti altri non hanno.
"Il futuro dipende solo da lui, quello che vorrà fare o meno non dipende dalla squadra in cui potrà giocare, ma dall'atteggiamento con cui affronterà il calcio e la voglia di essere uno dei migliori. La Juventus, il Manchester City, il Paris Saint Germain, quello non lo so; hanno fatto un investimento talmente importante che per ora è normale che rimanga al City. Però sicuramente tutta l'Italia si aspetta da lui un salto di qualità importante".
Sei sempre attivo sui social media. Com'è cambiato il tuo rapporto con i tifosi grazie a facebook e twitter?
"Sai, sono delle cose che vanno al passo con i tempi. Io essendo appassionato di queste cose, sono stato uno dei primi ad aprire, a seguire, ad aggiornare, e credo poi sia un modo per interagire di più con tutti i tifosi. E' normale che non si può accontentare tutti, non si può fare tutto quello che i tifosi vorrebbero, ma rispetto a qualche anno fa in cui il giocatore veniva visto come qualcosa di più lontano,almeno ora si riesce ad avere un po' più di contatto e si riesce a stare più vicini ai propri idoli. Una cosa che sarebbe piaciuta a me quando ero ragazzo".
Ieri Messi ha detto: io il Pallone d'oro lo darei a Xavi, a Iniesta o ad Aguero. Tu a chi lo daresti?
"Messi è troppo buono e altruista, ma credo che obiettivamente lui sia una spanna sopra tutti. Quando si parla di calcio si parla di Messi, quindi, credo sia giusto che lo vinca lui, ma a mani basse. Quest'anno poi sta abbattendo tutti i record, di gol, di prestazioni, è giusto che venga ricordato come uno dei più grandi di sempre, se non il più grande".
Questo perchè non ha incontrato te, Andrea e Leonardo sulla sua strada...
"(ride, ndr), Speriamo di incrociarlo, ma magari il più tardi possibile anche in Champions".
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Chiellini
CHIELLINI: "Sogno un futuro da dirigente Juve. Conte ci è mancato tanto. Con Leo e Andrea giochiamo a memoria, Gigi numero uno al mondo"
17.12.2012 16:00 di Redazione TuttoJuve
Dopo l'allenamento e dopo il pranzo a Vinovo, Giorgio Chiellini si è intrattenuto al centro sportivo bianconero per partecipare alla video chat con i Premium Member. Ecco le sue dichiarazioni riportate dal sito ufficiale della Juventus:
"MI SONO INNAMORATO DI QUESTA MAGLIA. E DOPO CALCIOPOLI..." - "Non ho difficoltà ad ammetterlo, da piccolo tifavo Milan. Ma quando sono arrivato qui mi sono innamorato di questa maglia e il sentimento è cresciuto nel corso degli anni. Dopo calciopoli in poi si è rafforzato, anche perché vivere certe situazioni non ti lascia indifferente. Dopo la risalita e quanto è successo, non puoi non sentire tua una maglia, una città e un popolo di tifosi".
"SOGNO UN FUTURO DA DIRIGENTE JUVE" - "Tra i miei sogni per il futuro al di là del campo - continua il difensore - c’è una bella famiglia, la seconda laurea che sto portando avanti, e il mantenere un ruolo importante nella Juventus, anche a livello societario».
"CON LO STADIUM E' INIZIATA UNA MAGIA. L'ANNO SCORSO IMPRESA IRRIPETIBILE" - "L'inaugurazione dello Juventus Stadium? E’ stata una serata strana: venivamo da due anni deludenti, ma quel giorno è iniziata una magia. a si respirava nell’aria. Abbiamo visto tutta la storia della Juventus, il suo passato, e dentro la nostra testa abbiamo iniziato a sognare il futuro. Poi lo abbiamo realizzato, perché quanto abbiamo fatto lo scorso anno, vincendo uno scudetto da imbattuti, è stata un’impresa eccezionale che nessuno potrà ripetere, al limite solo eguagliare. Ricordo la sera della partita contro il Chelsea. Per la prima volta in un anno e mezzo il boato dello stadio si sentiva fin dall’ingresso negli spogliatoi. Il rimpianto è che non ci sia stato lo stesso ambiente nella prima partita del girone contro lo Shakhtar. Fummo condizionati dalla situazione e la differenza tra quelle due partite è evidente. Il pubblico, in certi momenti, specie quando devi svoltare, ti dà una marcia in più".
"CONTE CI E' MANCATO TANTO" - "Lo spirito di gruppo serve nei momenti di difficoltà. Il mister, in panchina e fra primo e secondo tempo. ci è mancato tanto. Nei momenti difficili riesce a darti quel qualcosa in più, così come lo spirito di gruppo che nasce dall’impegno, dalla disponibilità, dalla fiducia e dal rispetto reciproci".
"CON LEO E ANDREA GIOCHIAMO A MEMORIA. E POI C'E' GIGI..." - "Difesa nostro punto di forza? Nell’ultimo anno io Leonardo e Andrea siamo riusciti a creare un blocco unico, ci conosciamo bene, giochiamo a memoria e più giochi con una persona più scopri i suoi pregi e difetti. Nel mondo ci sono anche tanti difensori migliori di noi presi singolarmente, ma dubito che messi nella nostra difesa ora come ora potrebbero fare meglio. E poi dietro di noi c’è Gigi. Sapere di poter contare sul migliore al mondo e ti permette anche di concedere alcuni tiri all’avversario che altre squadre non si possono permettere. Molti suoi interventi sembrano semplici solo perché lui li fa apparire tali".
"GRANDE CONCENTRAZIONE CON L'ATALANTA" - "Prova di forza con l'Atalanta? Era una partita importante - conclude Giorgio - perché in questo periodo dobbiamo dare continuità alle nostre prestazioni. C’era grande concentrazione perché l’Atalanta esprime un ottimo calcio. Se ieri abbiamo vinto 3-0 è grazie al fatto che siamo consapevoli dell’importanza del momento".
17.12.2012 16:00 di Redazione TuttoJuve
Dopo l'allenamento e dopo il pranzo a Vinovo, Giorgio Chiellini si è intrattenuto al centro sportivo bianconero per partecipare alla video chat con i Premium Member. Ecco le sue dichiarazioni riportate dal sito ufficiale della Juventus:
"MI SONO INNAMORATO DI QUESTA MAGLIA. E DOPO CALCIOPOLI..." - "Non ho difficoltà ad ammetterlo, da piccolo tifavo Milan. Ma quando sono arrivato qui mi sono innamorato di questa maglia e il sentimento è cresciuto nel corso degli anni. Dopo calciopoli in poi si è rafforzato, anche perché vivere certe situazioni non ti lascia indifferente. Dopo la risalita e quanto è successo, non puoi non sentire tua una maglia, una città e un popolo di tifosi".
"SOGNO UN FUTURO DA DIRIGENTE JUVE" - "Tra i miei sogni per il futuro al di là del campo - continua il difensore - c’è una bella famiglia, la seconda laurea che sto portando avanti, e il mantenere un ruolo importante nella Juventus, anche a livello societario».
"CON LO STADIUM E' INIZIATA UNA MAGIA. L'ANNO SCORSO IMPRESA IRRIPETIBILE" - "L'inaugurazione dello Juventus Stadium? E’ stata una serata strana: venivamo da due anni deludenti, ma quel giorno è iniziata una magia. a si respirava nell’aria. Abbiamo visto tutta la storia della Juventus, il suo passato, e dentro la nostra testa abbiamo iniziato a sognare il futuro. Poi lo abbiamo realizzato, perché quanto abbiamo fatto lo scorso anno, vincendo uno scudetto da imbattuti, è stata un’impresa eccezionale che nessuno potrà ripetere, al limite solo eguagliare. Ricordo la sera della partita contro il Chelsea. Per la prima volta in un anno e mezzo il boato dello stadio si sentiva fin dall’ingresso negli spogliatoi. Il rimpianto è che non ci sia stato lo stesso ambiente nella prima partita del girone contro lo Shakhtar. Fummo condizionati dalla situazione e la differenza tra quelle due partite è evidente. Il pubblico, in certi momenti, specie quando devi svoltare, ti dà una marcia in più".
"CONTE CI E' MANCATO TANTO" - "Lo spirito di gruppo serve nei momenti di difficoltà. Il mister, in panchina e fra primo e secondo tempo. ci è mancato tanto. Nei momenti difficili riesce a darti quel qualcosa in più, così come lo spirito di gruppo che nasce dall’impegno, dalla disponibilità, dalla fiducia e dal rispetto reciproci".
"CON LEO E ANDREA GIOCHIAMO A MEMORIA. E POI C'E' GIGI..." - "Difesa nostro punto di forza? Nell’ultimo anno io Leonardo e Andrea siamo riusciti a creare un blocco unico, ci conosciamo bene, giochiamo a memoria e più giochi con una persona più scopri i suoi pregi e difetti. Nel mondo ci sono anche tanti difensori migliori di noi presi singolarmente, ma dubito che messi nella nostra difesa ora come ora potrebbero fare meglio. E poi dietro di noi c’è Gigi. Sapere di poter contare sul migliore al mondo e ti permette anche di concedere alcuni tiri all’avversario che altre squadre non si possono permettere. Molti suoi interventi sembrano semplici solo perché lui li fa apparire tali".
"GRANDE CONCENTRAZIONE CON L'ATALANTA" - "Prova di forza con l'Atalanta? Era una partita importante - conclude Giorgio - perché in questo periodo dobbiamo dare continuità alle nostre prestazioni. C’era grande concentrazione perché l’Atalanta esprime un ottimo calcio. Se ieri abbiamo vinto 3-0 è grazie al fatto che siamo consapevoli dell’importanza del momento".
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Aveva capito tutto dalla vita, da piccolo
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Peccati di gioventùkolao95 ha scritto:Aveva capito tutto dalla vita, da piccolo
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Chiellini ha subito una lesione al polpaccio
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Meridiano ha scritto:Out 2 mesi?
Chiellini ha subito una lesione al polpaccio
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Il difensore della Juventus Giorgio Chiellini, attraverso Twitter conferma la gravità dell' l'infortunio al polpaccio destro.
"Purtroppo la lesione al polpaccio è confermata, dovrò stare fuori per un po'... ma farò di tutto per rientrare il prima possibile e più forte di prima!
Vi ringrazio dei tanti messaggi di pronta guarigione che ho ricevuto in queste ore!
Un abbraccio a tutti voi!"
"Purtroppo la lesione al polpaccio è confermata, dovrò stare fuori per un po'... ma farò di tutto per rientrare il prima possibile e più forte di prima!
Vi ringrazio dei tanti messaggi di pronta guarigione che ho ricevuto in queste ore!
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Chiellini
Non ho trovato molte notizie sul suo rientro. Grosso modo quando potrebbe tornare?