Stagione 2012-2013: l'allenatore del Parma

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Un soddisfatto Roberto Donadoni, si è fermato in sala stampa per rispondere alle domande dei giornalisti e commentare la partita vinta in casa contro il Chievo Verona. Ecco le dichiarazioni del tecnico crociato.

Contro il Chievo si è visto un Parma cinico...
"Credo si sia visto un Parma che ci ha provato, ci ha creduto. Sono stati bravi i ragazzi, perchè oggi (ieri, ndr) abbiamo affrontato un avversario tosto. Aver fatto punti è stato importante".

I due gol sono stati segnati da due nuovi acquisti. Questo è un buon segnale...
"Sì, spero che anche nelle prossime giornate i ragazzi riescano un po' a spartirsi i gol, e a mettere nel proprio bagaglio la convinzione di poter far gol se si va convinti in area, con la cattiveria giusta. E' da 2-3 giorni che continuavo a martellare un po' Belfodil. Belfodil ha fatto gol e sono molto contento per lui, così come lo sono per Rosi, che è entrato dopo, dando subito un grosso impatto alla gara. Questo è un gruppo di ragazzi che sa e deve sapere che per tutti ci sarà spazio se ci sarà la possibilità. E se anche l'interpretazione di quelli che giocano un po' meno sarà positiva, potremo trarne tutti dei vantaggi".

Dove può crescere questa squadra?
"Ci sono tanti margini di miglioramento a livello individuale, e quindi di conseguenza anche a livello collettivo. Siamo consapevoli che ci sono tante buone qualità, ma dobbiamo lavorare per farle crescere ulteriormente".

Belfodil ha dato un riferimento importante alla squadra e al reparto offensivo.
"E' stato bravo, ma è stato bravo anche Dorlan Pabon a girargli intorno. E' un ragazzo che deve ancora capire le dinamiche di un calcio nuovo per lui, quindi bisogna avere un po' di pazienza".

Nel secondo tempo c'è stato un piccolo calo di concentrazione del Parma e il Chievo sembrava potesse punirvi...
"Io non parlerei di calo di concentrazione, ma di eccessiva facilità nello sbagliare passaggi anche abbastanza semplici, che hanno dato inizio a qualche ripartenza del Chievo. A volte siamo stati poco lucidi in situazioni abbastanza facili da leggere, e lì ci siamo complicati un po' la vita".

Adesso ci sono 15 giorni di tempo per lavorare con un gruppo ben definito.
"Sì, finalmente il mercato è finito. Abbiamo questi ragazzi a disposizione e io sono contento di lavorare con questo materiale umano".

Rosi in panchina per scelta tecnica o perchè contro la Juventus non ha giocato benissimo?
"Se ragionassi sempre in funzione della prestazione più o meno buona di un giocatore, sbaglierei a fare questo mestiere. Ci sono dei giocatori validi che possono essere alternative. Se tutti quanti ragioniamo in questo modo, allora poi succede che un giocatore entra, interpreta la cosa bene, e dà un impatto importante alla gara come ha fatto lui, che ha fatto il secondo gol e ha chiuso di fatto la partita. Dobbiamo ragionare pensando sempre di avere 25-26 giocatori che possono essere dei potenziali titolari. Morrone ha giocato pochissimo, oggi è entrato e ha giocato. Io credo che più chiaro di così non si può..."

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Il tecnico del Parma Roberto Donadoni analizza il match amichevole con la Sampdoria giocato ieri alla Tardini, conclusosi sull'1-1 con reti di Fideleff e Eder: “Era importante dare minutaggio ai giocatori che finora ne hanno avuto meno, in modo da portarli al livello degli altri. Complessivamente è stato un buon test contro un avversario di livello. Non era facile ma ci sono state diverse note positive”.
In attacco c'è qualche problemino, è rientrato Palladino ma è fuori Amauri.
“E' fuori il solo Amauri attualmente, Biabiany non ha mai giocato come attaccante. Davanti abbiamo Pabon, Palladino, Belfodil e ora anche il giovane Arteaga che è sicuramente una possibilità in più. E' chiaro che avere Amauri al 100% è un vantaggio. Adesso vedremo le sue condizioni in questa settimana, quando ad allenarsi con il gruppo, certo è diverso tempo che è fuori e quindi non potrà essere subito al top, lo sarà però gradualmente e per noi è senza dubbio un giocatore importante”.
Il Presidente Ghirardi in settimana ha "difeso" Pabon, chiedendo tempo per un ambientamento:
"Io sono dell'idea che non c'è alcun bisogno di difenderlo. E' un ragazzo che ha fatto due partite, aspettiamo".
Sulla strada di mister Donadoni torna ad esserci Napoli, con quale spirito l’allenatore lo affronta?
“Domanda che mi hanno già fatto, rispondo ugualmente: la voglia di vincere che ho tutte le gare che non va certo inteso come spirito di rivalsa ma solamente come cercare di far sempre il proprio dovere. Sappiamo che andiamo ad incontrare una avversario di grande valore, con giocatori importanti. Il campo? Una società come il Napoli, che ha grandi giocatori, non può permettersi di mettere un attaccante come Cavani in quelle condizioni”.
In settimana il Presidente si è detto felice delle sua permanenza:
"Sono felice di far parte di un progetto importante, se avrà un seguito altrettamente di rilievo non dipenderà solo da me ma anche dalla società".
Belfodil si è mosso molto, ma è entrato in area poco stasera:
"Non stava benissimo, accusava un po' di mal di testa già prima della gara ma è rimasto in campo e fatto una buona prestazione. Non era facile perchè al fianco avevo un calciatore come Palladino ancora alla ricerca della condizione. E' chiaro che deve però essere più determinante e determinato in area di rigore".
Primo tempo giocato troppo indietro?
"Forse abbiamo giocatori troppi palloni indietro, ma corso rari pericoli. In difesa è stato disputato un buon match, penso a Benalouane e Fideleff che ha fatto anche gol. Ignacio forse negli ultimi 15 minuti è andato un po’ in affanno a livello fisico ed ha compromesso una prestazione di ottimo livello ma probabilmente anche i compagni non sono stati pronti ad aiutarlo . Comunque nel complesso è stata una partita gestita bene”.
Arteaga si è messo in mostra nei minuti concessigli:
"Lui e Cocuzza sono giovani importanti sui quali il Parma conta, quindi mi interessava vederli anche contro un avversario di spessore".

[Meridiano]

Mi piacerebbe vedere giocare questo giovane Arteaga dal primo minuto... chissa che Donadoni non ci pensi

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Mi piacerebbe vedere giocare questo giovane Arteaga dal primo minuto... chissa che Donadoni non ci pensi

Io non ho visto la partita, ma dai commenti che ho letto su internet a parte la rovesciata, ha fatto anche altri buoni numeri.
Vedremo, ma essendo giovane non credo che verrà schierato così spesso...

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Sale la tensione in casa Parma in vista della trasferta di domani al San Paolo. Questa mattina è toccato al tecnico Roberto Donadoni parlare in conferenza stampa per analizzare la condizione fisica della squadra e le insidie della gara contro gli azzurri di Mazzari.

Mister come sono andati questi 15 giorni di sosta?
“Bene direi abbiamo lavorato tanto al di là dei due Nazionali, abbiamo migliorato la condizione di qualcuno che era un po’ da recuperare. Amauri si sta allenando bene e penso che dalla prossima settimana sarà con il gruppo. Adesso con l’inserimento di Marchionni abbiamo una nuova soluzione, stiamo testando in questi giorni le sue condizioni fisiche. C'è anche il problema di MacEachen che è stato parecchio fuori per la documentazione e anche lui deve essere rimesso in pista dal punto di vista fisico però anche lui settimana prossima sara ok. Sono contento nel suo caso specifico che abbia risolto tutte le pratiche dal punto di vista burocratico e che sia un giocatore definitivamente del Parma.”
Ci sono,invece, i soliti problemi per Biabiany.
“Il discorso per Jonathan è per il momento fermo perché ha questo problemino al ginocchio e nei prossimi 2-3 giorni ci sarà da valutare bene e prendere una decisione in merito per vedere cosa è opportuno fare.”

Il problema degli esterni ti ha fatto venir voglia di pensare a un altro sistema di gioco?
“No comunque sia se passiamo da una difesa a 3 a una a 4 avremmo sempre da rivedere qualcosa a centrocampo. Credo che si possa fare qualche variazione dal punto di vista tattico ma non è un problema di non avere Biabiany che mi faccia fare troppi ragionamenti dal punto di vista tattico. Biabiany è un giocatore importante, ha un peso specifico importante in questa squadra perché è uno dei giocatori più determinanti. La preoccupazione sta nell’averlo indipendentemente dal ruolo perché per noi è fondamentale. Mi auguro per lui che le cose non siano un discorso troppo lungo ma che si riesca a gestire per riutilizzarlo nel breve periodo.”
Del Napoli cosa la preoccupa di più? Molti colleghi dicono che la difesa campana vada in difficoltà con giocatori brevilinei.
“Ma credo che tutte le difese vadano in difficoltà con giocatori sguscianti, non è il problema del Napoli. Gli azzurri li conoscono tutto il mondo, siamo noi che dobbiamo andare li e cercare di interpretare la nostra gara al meglio delle nostre possibilità. E’ chiaro che quando vai ad affrontare squadre di prima fascia, di valore assoluto perché sta dimostrando questo il Napoli, devi per forza di cose mettere in campo una prestazione di valore e quindi questa è la mia priorità.”
Le hanno dato un po’ fastidio le voci che la danno come possibile successore di Allegri sulla panchina del Milan?
“Vi garantisco che lo so adesso e non voletemene ma io leggo poco. Questi discorsi che mi lusingano da una parte ma mi fanno concentrare ancora di più sul lavoro che io voglio e devo fare qui a Parma. La grande volontà del presidente in primis e poi a scalare da Leonardi e tutti quanti insieme di portare avanti un certo tipi di discorso. Credo che si stia facendo qualcosa di importante e quindi che il futuro di Donadoni passa attraverso il Parma che in questo momento è la priorità, poi tutto il resto lo vedremo.”
In settimana ha provato anche Ninis come seconda punta. Può essere un’alternativa?
“Ninis è tornato in Italia dopo aver fatto due partite da 90’ minuti e con la Nazionale greca ha fatto due ottimi risultati. Ho cercato di preservarlo dal punto di vista fisico per recuperare, adesso vedremo oggi quali sono le sue condizioni e poi farò tutte le valutazioni del caso. Ci sono diverse opzioni e Ninis è un giocatore intelligente. La cosa che più mi piace è la sua duttilità, uno che si adopera e si sa adattare alle necessità. E’ chiaro che questo può essere un momento dove qualche necessità in più c’è e tutti i giocatori devono dare qualcosa in più rispetto ai loro standard. Questo credo sia un motivo di crescita e di possibilità in più che ogni singolo giocatore ha e si crea per il futuro. Quanto più specialisti hai e tanto più diventa obbligatorio l’utilizzo in un determinato ruolo, se invece questi ti danno più opzioni è normale che si creino più possibilità di giocare.”
Le condizioni di Marchionni e di Pabon che è tornato da una lunga trasferta con la sua Nazionale?
“Pabon sta bene e non ha giocato. C’è di mezzo solo il viaggio e queste sono situazioni che hanno un peso chiaramente. Dal punto di vista fisico non ha problemi e per quanto riguarda Marchionni lo stiamo testando in questi giorni. Vediamo come sta ma per questa partita chiaramente non ha possibilità.”
La partita con il Napoli inaugura un periodo caldo perché dopo c’è la Fiorentina. Lei ha impostato qualcosa di particolare o prosegue come sempre partita dopo partita?
“No non ho impostato nulla di particolare, la priorità era di portare tutti a uno standard di condizione migliori possibili. Il fatto di aver giocato sabato scorso con la Sampdoria era per dare modo a questi ragazzi che giocano di avere un minutaggio maggiore. Mi interessava portarli tutti quanti ad un livello superiore di condizione. Poi è chiaro che adesso sappiamo incontro ad un periodo molto impegnativo soprattutto da un punto di vista fisico e quindi è importante che tutti siano disponibili. Abbiamo la settimana prossima dove dobbiamo lavorare in maniera continuativa e dobbiamo recuperare Amauri. Abbiamo anche il discorso relativo al recupero di Sansone che anche lui settimana prossima tornerà nei ranghi e quindi sono contento per lui perché è un ragazzo che è partito bene. Ha fatto molto bene la prima parte poi questo infortunio l’ha condizionato molto anche dal punto di vista mentale ha necessità di tornare a lavorare con li gruppo e d è questo il programma che ci siamo posti. Noi cerchiamo sempre di lavorare su di noi a prescindere dal valore dell’avversario.”
Lei ha studiato con attenzione i movimenti del Napoli provando, se possibile, qualche contromisura?
“Il Napoli ha dei giocatori di valore in un contesto che li permette di esprimerli al massimo. Hanno qualità tecniche di primissimo livello e oltretutto hanno dei giocatori che hanno grande disponibilità in fase di non possesso e questo rende ancora tutto più difficile. Noi dobbiamo assolutamente controbattere con le nostre armi quantomeno dal punto di vista della corsa.”
Ieri abbiamo parlato con Belfodil che ha dimostrato di aver imparato la sua lezione. Lei gli chiede di attaccare l’area di rigore, ci sono stati progressi da questo punto di vista?
“Questi sono giocatori giovani e dico questi perché lui non è l’unico. Ma ci sono giocatori anche più vecchi che hanno meno propensione ad inserirsi e invece abbiamo bisogno di questo. Il discorso vale per i Galloppa, i Parolo e tutti i giocatori che giocano a centrocampo. Devono inserirsi di più, non ci possono essere solo due giocatori in area di rigore perché cosi si riducono le possibilità di concretizzare poi le azioni. Bisogna avere il coraggio e la convinzione di portare più uomini con grande determinazione. Belfodil sta lavorando in tal senso, deve ancora crescere molto ma ha ampi margini sia dal punto di vista mentale che tecnico. E’ un giocatore che ha delle doti importanti ma deve le deve affinare molto e se lui ha questa ambizione di migliorarsi allora potrà essere davvero un giocatore che per il futuro, non solo del Parma, può essere importante. Approfitto per fare le condoglianze alla famiglia del vostro collega che è venuto a mancare. E’ un dispiacere da parte nostra e siamo vicini alla famiglia.”

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Il Parma ha perso al San Paolo contro il Napoli di Mazzarri, ma Roberto Donadoni è comunque soddisfatto della prestazione dei suoi ragazzi: "Abbiamo disputato un ottimo primo tempo, ma la rete di Cavani dopo 2' ci ha condizionati. Abbiamo riaperto la gara sul finale di prima frazione - ha spiegato a Sky Sport -, ci è mancata la convinzione di poter agguantare il pari. Direi che la squadra ha sempre cercato di giocare, nella ripresa abbiamo concesso troppe ripartenze al Napoli. Questo ha dato agli azzurri tante occasioni da gol, sono soddisfatto della prova".
Napoli da scudetto? "Gli azzurri si sono attrezzati bene, abbiamo già affrontato la Juventus. Il Napoli cerca più di giocare in ripartenza, mentre i bianconeri cercano molto la manovra".

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Queste le parole rilasciate dal tecnico del Parma, Roberto Donadoni, a Rai Sport, dopo il 3-1 rimediato al passivo sul terreno del Napoli: "Abbiamo rimesso in piedi la partita dopo il gol di Parolo, poi abbiamo avuto l'occasione per siglare il gol del pari. Ourtroppo nel complesso abbiamo concesso qualche ripartenza di troppo a un avversario pericolosissimo soprattutto nel gioco di rimessa. Va bene così, facciamo tesoro di un'esperienza che ci servirà per il proseguio". Chiosa su Lorenzo Insigne, che Donadoni ebbe ai propri ordini per qualche mese nel 2009: "Già quando io ero a Napoli si allenava con la prima squadra, ed erano evidenti le sue doti non comuni. Sono sicuro che continuerà a fare bene".

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E' inziata la vigilia del delicato match di domani, con il Parma che ospita la rivelazione Fiorentina. Mister Donadoni è intervenuto quest'oggi nella consueta conferenza stampa pre-rifinitura, presso la sala stampa del centro sportivo di Collecchio.
Mister domani vi aspetta una gara difficile. Ha in mente di cambiare qualcosa per arginare il gioco dei viola?
"Affronteremo la partita di domani con lo spirito di sempre, con la grande determinazione con cui vogliamo giocare ogni gara. Non è che con la Fiorentina il nostro approccio debba essere diverso dal solito. Abbiamo voglia di dimostrare il nostro valore e le nostre capacità. Capacità che sono importanti e alle quali dobbiamo cercare di dare continuità. Troviamo un avversario che sta facendo bene, che ha morale e ha tutti gli ingredienti a suo vantaggio. Sono stati bravi in questa prima fase a lavorare bene e stanno raccogliendo subito i frutti. Misurarci contro una realtà che è considerata la rivelazione del campionato è per noi ancora più stimolante”.
Come giudica l'operato di Montella?
"Mi piace vedere le squadre che hanno sempre l’idea di voler giocare a calcio, Montella è stato molto bravo, ha confermato il suo modo di porsi positivo. A me, da collega, piace tantissimo, ho molta stima e ammirazione nei suoi confronti. Poi uno cerca di mettere in campo le sue esperienze e le sue conoscenze con il materiale umano che ha a disposizione e finora la sua impronta alla squadra è bella. Ci sono diversi giocatori di qualità, vedi Jovetic, ma non solo. Non sarà facile fronteggiarli. Tutti, ancora di più, dovranno darsi una mano a vicenda e capire che i propri compagni non vanno lasciati soli nell’arco della gara, ma aiutati in ogni frangente”
La condizione di Amauri è migliorata?
“E’ cinque giorni che si sta allenando con la squadra, non può essere già al 100%. E’ tornato in gruppo e per me è importante, valuterò. Intanto è convocato ed è di nuovo a disposizione”.
Invece Marchionni e Biabiany come stanno?
“Marco è ancora più indietro, negli ultimi quattro, cinque mesi, ha fatto poco, se non lavoro individuale perché è un professionista che si è mantenuto in condizioni, ma è da molto che non lavora con la squadra. Biabiany è passato a un lavoro di recupero, non è da operare, mi fa piacere, sono felice per lui. Riparte da una fase di riabilitazione e potenziamento, faccio conto che la settimana prossima torni a lavorare con la squadra”.
Le statistiche dicono che il Parma al Tardini non prende gol da 257’, come prendere questo dato?
"Non mi interessa questa discorso: in casa o in trasferta per me bisogna andare di pari passo. Dovremo affrontare bene la gara, questo è l’importante. Sappiamo che dovremo concedere poco o nulla, avere pazienza. La Fiorentina è una squadra che ha diverse soluzioni, può metterti in difficoltà in qualsiasi momento e dovremo essere bravi a non scoprirci troppo. A Napoli non lo siamo stati in alcuni momenti e abbiamo concesso qualche ripartenza micidiale e la cosa non deve ripetersi”
Con la Fiorentina si apre un ciclo intenso, tre gare in sette giorni. E’ previsto turn over?
"Quella che inizia domani è una settimana intensa. Sotto il profilo delle energie non dovremo tralasciare nulla. Bisognerà essere bravi a gestire lo sforzo e il recupero, a parte ovviamente le incognite e gli infortuni che non si possono prevedere… Spero non ce ne siano. Dovrà crescere l’attenzione e anche la professionalità dei ragazzi. Vediamo come va in termini di fatica la gara di domani, poi credo che comunque un certo turn over sarà prevedibile”.

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Al termine di Parma-Fiorentina, il tecnico dei ducali Roberto Donadoni ripercorre i passaggi del pareggio ottenuto oggi nella conferenza stampa che segue la gara: "Abbiamo agguantato questo pareggio in extremis, anche se speravamo nel risultato pieno. Devo comunque fare i complimenti ai ragazzi per lo spirito mostrato. Coppia Amauri-Pabon? Le valutazioni tecniche le faccio io a seguito di un lavoro settimanale in cui posso giudicare lo stato di forma di tutti gli attaccanti. Amauri sta recuperando la condizione, mi auguro di averli tutti a disposizione. Sia Pabon che Belfodil hanno fatto il loro dovere anche se possono fare di piu'. Il secondo rigore? Valdes ha voluto fortemente batterlo e mi fa piacere. Significa che ha grande carattere, sono felice per lui e per la squadra. La contestazione al cambio di Belfodl? Mi spiace dispiacere qualcuno ma io faccio le mie scelte, cerco di fare le mie valutazioni per il bene del Parma. Nel primo tempo la Fiorentina ha giocato molto la palla perche' noi siamo stati troppo schiacciati nella nostra area. Pizarro e Valero sono calciatori bravi tecnicamente che sbagliano pochissimi palloni. L'ho spiegato ai ragazzi nella pausa e nella ripresa abbiamo fatto meglio sotto questo punto di vista. Dobbiamo migliorare anche a livello di autostima. Il rigore di Mirante ci ha dato la spinta giusta per arrivare al pari, bisogna digli bravo, cosi' come a Viviano. Palladino? Noi crediamo molto in lui, sono convinto che possa darci una mano, adesso di curera' e mi auguro che non sia nulla di grave. Zaccardo? Ha avuto una contusione, l'ha un po' condizionato, era al limite e non ho voluto rischiarlo, vediamo per mercoledi'".

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E' un Donadoni sereno quello che si prensenta in sala stampa nel centro sportivo di Collecchio per rispondere alle domande dei giornalisti. Nell'immediata vigilia del match con il Genoa il tecnico fa il punto della situazione analizzando le possibili chiavi di lettura.
Mister quanto pesano le assenze di Palladino e Rosi?
"Sono proprio queste due assenze a cui non si può porre rimedio nell’immediato. Voglio vedere l’allenamento di oggi pomeriggio, che è il vero allenamento prima della partita e vedere un po’ la condizione. C’è qualcuno che ha ancora qualche piccolo acciacco e voglio valutare anche tenendo presente che sabato c’è subito un’altra partita e quindi voglio cercare di distribuire gli sforzi. Ho un paio di situazioni ancora da valutare”.
I principali problemi sono proprio sulla corsia di destra, vero?
“Ma avremo in panchina Biabiany, che torna perché ha reagito bene all’allenamento di ieri. Chiaro che è un giocatore che era fermo da una decina di giorni, per cui bisogna fare una valutazione sulla tenuta. Difficile che abbia 90 minuti nelle gambe, così come per Marchionni e Amauri, che non hanno una condizione per poter fare tutta la partita. Anche Acquah a destra è una possibilità. E’ un giocatore che deve ancora imparare molto dal punto di vista tattico, sia che giochi da esterno che da interno, ma se avrà la voglia di ascoltare potrà diventare un giocatore duttile. E’ un discorso che gli sto facendo da diverso tempo”
Il Parma ha 24 ore in più di riposo nelle gambe, il Genoa viene dalla vittoria in casa della Lazio: due fattori positivi che si annullano?
“E’ indubbio che venire da un risultato importante ottenuto a Roma dia degli stimoli importanti dal punto di vista psicologico. E’ altrettanto vero che anche noi veniamo da una partita in cui abbiamo riacciuffato un risultato importante. Direi che le cose vanno via di pari passo. Però dobbiamo sapere che andiamo ad affrontare una squadra difficile, una squadra che a Roma contro la Lazio ha tenuto botta, ha tenuto bene il campo limitando molto l’avversario e vincendo la partita con una fiammata. A dimostrazione di una squadra che non spreca nulla. Hanno giocatori di qualità, dovremo fare una grande prestazione, non concedendo loro spazi perché la possibilità di ripartire è proprio quello che cercano"
Nella gara con la Fiorentina lei ha cambiato Pabon e Belfodil per Palladino e Amauri, una bocciatura?
“Non è certo una bocciatura. Semplicemente cercavo forze fresche. Non ragiono mai in termini di bocciature perché ci sta che un atleta faccia una prestazione al di sotto o al di sopra della precedente. Quando in campo vedo determinate cose, cerco di dare una svolta anche dal punto di vista tattico sfruttando le caratteristiche diverse dei giocatori."
Cosa ha portato l'ingresso di Amauri alla squadra?
"La squadra è salita perché doveva recuperare il risultato, indipendentemente dal fatto che in campo ci sia un giocatore o un altro. Chiaro che quando faccio dei cambi è perché ritengo possa servire a migliorare la squadra. I fischi per Palladino non li ho sentiti. Ascolto quello che succede dentro al campo. Ho detto già dopo la partita che è giusto che la gente fischi o applauda se lo ritiene giusto. Questo non è menefreghismo o mancanza di rispetto nei confronti del pubblico, ma io ho il compito e il dovere di guardare quello che succede dentro al campo, tutto il resto è marginale, sempre nel rispetto dei ruoli”.

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Primo punto in trasferta del Parma. La squadra emiliana è stata raggiunta nel finale da un rigore trasformato da Marco Borriello. Questo il commento del tecnico Roberto Donadoni a fine gara: "E' un Parma che ha sempre cercato di giocare e di fare la partita. Probabilmente manca quella determinazione feroce che serve per buttare la palla dentro e su questo dobbiamo sicuramente continuare a lavorare. Però, non dimentichiamo che Amauri viene da un infortunio e deve ingranare, Biabiany e Sansone idem, Belfodil si è infortunato e Pabon è entrato a freddo. Sono comunque dispiaciuto che i ragazzi non abbiano ottenuto il risultato pieno perché se lo meritavano".

Sulle decisioni arbitrali: "Continuiamo, io e la società, a comportarci come sempre - riporta Fcparma.com -. Però il fatto che non ci lamentiamo non significa che certe cose non le vediamo. Non abbiamo il blasone di Juve, Milan e Inter, ma facciamo parte della famiglia della Serie A e certe considerazioni è giusto che vadano fatte a 360 gradi".

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Questa mattina il presidente Ghirardi, in un'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, gli ha rinnovato la fiducia e ha reso nota la trattativa per il rinnovo. Roberto Donadoni vive questo momento con il solito stile che lo ha contraddistinto in tutta la sua carriera sia di calciatore che di allenatore. Oggi il mister crociato è intervenuto nella conferenza stampa pre-rifinitura per presentare la gara con il Milan.

Mister, sembra una frase fatta, ma è una sfida col suo passato.
“E' chiaro che il Milan rappresenta la maggior parte della mia carriera calcistica di quando praticavo sui campi però questo riguarda il passato. Adesso è importante il presente e quindi per me domani è un avversario, semplicemente questo. Per quanto riguarda il sentimento è chiaro che non può essere in nessun modo intaccato ma adesso per me c’è il Parma e sono concentrato sulla mia squadra. Per noi rappresenta una tappa di questa stagione e quindi come tale va affrontata".

Si parlava di un Milan in difficoltà ma pare che dall’ultima prova si sia risollevata non crede?
“Ma squadre come il Milan sono di grande spessore, di grande calibro che quando sono ferite diventano ancora più pericolose. Questo lo sappiamo tutti però credo che nel dare certe valutazioni bisogna sempre avere una certa dose di equilibrio. Questo per dire che se prima della partita con il Cagliari non era tutto da buttare ora nemmeno non è formidabile. Questo per fare un piccolo inciso su quello che può succedere in una grande squadra ma a me interessa fino a un certo punto, per me è importante che il Parma esprima determinati valori. Per quanto riguarda le problematiche del Milan sono di competenza del suo allenatore che è una persona all’altezza e in gamba".

Le tossine di Genova sono state smaltite, nel senso delle polemiche?
“Ma noi non abbiamo fatto nessun tipo di polemica tanto è vero che per non incorrere in questo rischio anche i ragazzi sono rimasti in silenzio e ho letto anche di qualcosa ma detto da altri. Ha parlato solo il sottoscritto e sfido chiunque a dire che ho fatto qualsiasi tipo di allusione. Probabilmente sono altri che hanno problemi e difficoltà, per me non esiste niente. Quello che è successo tutti quanti lo vedono e lo valutano sapendo dare la propria opinione. Mi piace guardare avanti.”

Per colpa di un’ammonizione a Genova lei ha perso il suo regista.
“Si, sappiamo che ci sono dei regolamenti anche se a volte possono essere come dire valutati con una interpretazione più elastica. Dobbiamo prenderne atto cercando di non incorrere in queste tipo di sanzioni che sono gratuite. Queste sono le cose che mi fanno arrabbiare doppiamente, primo perché è una cosa risaputa e secondo perché è una leggerezza che un giocatore esperto come Valdes non deve commettere".

Come pensa di ovviare a questa defezione? Si parlava di un ballottaggio tra Musacci e Nini, è vero?
“Non escludo l’impiego di Musacci o di Nins. Mi piace che ci sia questa idea e magari queste supposizioni che leggo possono dare una mano al sottoscritto per dare quel tipo di imput. Mi ritrovo tutto utile però chiaro che oggi è una giornata dove si deve recuperare e faremo le valutazioni domattina".


Il tuo passato è il Milan, il tuo presente è il Parma, questa mattina Ghirardi sulla Gazzetta ha detto che sarà anche il tuo futuro.
“Mi fa piacere e non posso altro che dire che c’è molta sintonia tra me il presidente e il direttore Leonardi. Direi che fino a oggi ci sono tutti gli ingredienti per far si che le cose possono avere una continuità. Una cosa del genere mi da particolari stimoli e orgoglio. Cercherò di fare tutto il possibile affinchè il presidente mantenga quest’idea".

Quindi due soci in affare come te e Tassotti non lo diventerete anche sulla panchina?
“No ma io trovo estremamente sconveniente e anche di cattivo gusto il fatto che ogni volta appena uno è in difficoltà subito si cerchi di ipotizzare. A volte si dà per scontato un certo tipo di atteggiamento ma non è detto che sia il più giusto da tenere. Cerchiamo di modificare questo tipo di atteggiamento e a volte sarebbe bello dire in grande sincerità che io non ho parlato con nessuno e d essere creduti in questo. C’è sempre la tendenza a istillare questo tipo di ragionamento. Se un presidente prende una decisione lo fa e basta ma è chiaro che se si è sottoposti sempre a un martellamento costante di questo tipo diventa anche faticoso".

Oggi Allegri ha detto che il Parma è una squadra che gli dà stimoli. Vedremo il Parma del primo tempo con il Genoa?
“Il Parma ha una sua identità e cerca di averla sempre e di mantenerla anche contro il Milan sapendo che ha di fronte una grande squadra. Ma noi abbiamo incontrato Juve, Napoli e Fiorentina che sono le squadre che stanno andando meglio delle altre e abbiamo cercato di avere una nostra identità. Questo però non significa che dobbiamo andare allo sbaraglio e essere superficiali. Abbiamo di fronte una avversario che ha giocatori che è ferito e quindi molto pericoloso".

Cosa pensi della scelta della Juventus di non far parlare Carrera per evitare dispute dialettiche con Zeman?
“Ma è un pensiero che onestamente non mi fa fare nessun tipo di riflessione. E’ una scelta voluta dalla società e come tale va rispettata. Credo che Carrera non abbia grande difficoltà a gestire una situazione del genre, io personalmente farei in fretta. Io credo che la cosa più utile sarebbe evitare di entrare nel discorso".

Biabiany è in salute ed è pronto a giocare dal primo minuto? C’è qualche giocatore che ha bisogno di tirare il fiato?
“Andrò sulla formazione che mi darà più garanzie nel senso che oggi capire quelli che sono le condizioni generali, per vedere se c’è qualche giocatore più stanco. Voglio parlare con i ragazzi e non è una questione di prettattica perché non ho nemmeno io le idee chiare a questo proposito. Belfodil è un giocatore che sembra che stia smaltendo questo problemino e abbiamo ancora oggi e domani per capire se potrà essere della gara. Biabiany è un giocatore che ha messo il piede in campo l’altra sera dopo un periodo di inattività ed è un giocatore che soprattutto ancora deve avere la convinzione psicologica al di là del problema fisico. Bisogna essere cauti".

A Genova di turnover non ne ha fatto parecchio con soli tre cambi.
“Ma tre giocatori su undici non sono pochi, se poi per far turnover si intende sette o otto allora si non l’ho fatto. In realtà ero quasi propneso al quattro ma alla fine sono stati tre".

Quindi più o meno utilizzerà la stessa squadra con il Milan?
“Ma ripeto devo vedere oggi, le risposte che ho dai giocatori anche parlandoci non tanto per quello che vedrò in campo. Quindi parlerò direttamente con qualcuno di loro.”

La staffetta Biabiany-Amauri era programmata?
“No, non c’è nessun tipo di programmazione, era soltanto un’idea perché Biabiany mi aveva dato la sensazione di poter essere della gara. Non ho fatto per uno o per l’altro, ho scelto una formazione che secondo me era adatta per affrontare il Genoa".

Tra i problemi del Parma di questo inizio di campionato c’è quello dei rigori subiti ma anche di pochi gol realizzati dalle punte, come si può ovviare a questa situazione?
“Ma io metterei la firma se segnassero sempre i difensori, è chiaro che non devono perdere il ritmo ma comunque anche l’altra sera Amauri ha avuto le sue occasioni, Pabon ha calciato in porta e lo stesso Sansone che è entrato nell’ultima parte è andato al tiro. Stiamo cercando di recuperare i giocatori che hanno avuto infortuni e mi auguro che ci sia un giusto mix perché è molto importante per il Parma".

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Un nuovo pareggio per il Parma di Roberto Donadoni, dopo quelli contro Fiorentina e Genoa. Queste le dichiarazioni del mister a fine gara a Sky: "Sono contento per il risultato e il pari raggiunto, forse con un pizzico di convinzione in più potevamo anche vincere. Abbiamo giocato tre partite in pochi giorni e alcuni giocatori hanno anche oggi fornito una prestazione importante. Il Milan? E' chiaro che queste situazioni si continuano a chiacchierare, ma penso sia giusto farli lavorare. Ci vuole un certo equilibrio nelle valutazioni; Allegri ha ottenuto un primo e un secondo posto in campionato, non mi sembra roba da buttare via. Il mio rinnovo? Sono contento per la fiducia del presidente e di Leonardi, c'è grande sintonia, io sono a disposizione e non vedo l'ora. I titoloni sui giornali sappiamo come funzionano, alcune cose vengono ingigantite. Io sono fiducioso nell'affrontare il futuro in questa società. Juve-Roma? Sono partite di grande spessore, con ottime squadre che si affrontano. Sembrava che la Juve pareggiando con la Fiorentina fosse entrata in crisi, la Roma è ancora un cantiere aperto ma ha un allenatore con le idee chiare".

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Al termine di Parma-Milan, il tecnico dei ducali Roberto Donadoni si presenta soddisfatto ed insieme rammaricato per il pari nterno contro i rossoneri in sala stampa per la conferenza post-partita di rito: "Il Parma ha fatto un'ottima prestazione, forse nel primo tempo non siamo stati bravi ad accompagnare l'azione, ma non abbimo rischiato nulla. Abbiamo inoltre mostrato una grande reazione dopo il gol subito, che e' stata una ingenuita' nostra, perche' non puoi concedere quegli spazi per ripartire al Milan, poi e' logico e normale che ti faccia male. Ma dopo il pari abbiamo provato anche a vincerla e devo fare i complimenti alla mia squadra, ai titolarie a chi e' entrato, specie a chi non ha giocato molto. Il Milan ha giocato da provinciale cercando di sfruttare le qualita' dei propri g iocatori piu' forti. Noi abbiamo chiuso bene, sempre stretti, concedendo solo tiri da fuori. Noi possiamo crescere ancora molto, anche perche' abbiamo giocatori che sono un po' di ritardo di condizione, alcuni anche nuovi del ruolo che ho scelto. Musacci e Ninis? Sono stati bravi, finche' ne ha avuto Musacci ha fatto una partita di spessore, Ninis non e' abituato a quel ruolo ma ha 20 anni, si deve formare. Senza Valdes avevo bisogno di un po' di qualita' e lui me l'ha data. I cori dei tifosi del Milan? Mi danno delle emozioni incredibili, ci tengo a ringraziarli, sono manifestazioni che mi gratificano molto, piu' di una vittoria sul campo. Vedremo il futuro cosa mi riservera', il presente e' qui a Parma, c'e' grande sintonia con il Presidente e l'Amministratore Delegato e vogliamo far crescere questa societa'. Il Milan? Ha qualche difficolta', questo e' pacifico, si e' ridimensionato e lo spirito deve essere questo ed e' giusto dare una mano alla societa' che in questi anni ha speso tantissimo. Non sono soddisfatto del punteggio ma di quello che la squadra sta provando ad esprimere. Abbiamo cambiato tanto, abbiamo diversi giovani promettenti e bisogna saperli aspettare. Rigore su Lucarelli? Non do giudizi su questo, sono convinto che non serva a niente, continuo nella mia linea. Rinnovo? C'e' assoluta sintonia con la societa' e vedo la possibilita di dare continuita' a questo progetto. Gli attaccanti? Non hanno una condizione ottimale purtroppo, alcuni sono giovani, alcuni stranieri che cercano di adattarsi, quindi mi fanno pensare al futuro con ottimismo".

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Archiviato il pareggio ottenuto contro un Milan in ripresa, i gialloblu tornano ad allenarsi per prepare la trasferta di Catania. Prima della seduta pomeridiana è stato il mister Roberto Donadoni a rispondere alle domande dei giornalisti presenti nella sala stampa di Collecchio. Queste le sue parole sulla gara appena trascorsa col Milan e su quella in arrivo contro gli etnei:
Mister come giudica le prestazioni di Belfodil e Pabon con i rossoneri?
“Pabon sabato mi è piaciuto nella misura in cui ha fatto quello che gli chiedevo in termini di movimenti. E questo è stato positivo. E’ un giocatore che deve ritrovare un po’ la via del gol, però adesso sarà importante per lui dare continuità nell’apprendimento, e mi auguro che adesso la pausa per la nazionale non precluda questo tipo di discorso. Per Belfodil è un discorso diverso. E’ un giocatore che quando è in campo si sente, soprattutto in termini di apprensione della squadra avversaria che si rende conto di avere davanti un giocatore che può determinare molto, soprattutto nell’uno contro uno. E’ però un giocatore che deve imparare ancora tante cose, per essere più efficace e per essere meno monotematico, quindi variare di più la giocata. Se riesce ad alternare più cose allora diventa meno un punto di riferimento per gli avversari e di conseguenza più pericoloso”.
Nella gara di sabato si è vista una difesa a zona nei calci piazzati, vero?
“E’ una scelta a cui sono arrivato quasi per responsabilizzare di più per certi aspetti i giocatori. Credo sia anche questo un processo di crescita e un’alternativa da usare in partita”.
Dopo il carattere dimostrato finora, il Parma è atteso domenica dalla prova su un campo non semplice e su cui storicamente ha fatto fatica come è quello di Catania.
"E' un test che mi darà delle indicazioni anche da questo punto di vista. Ma finora sono contento di come si sono comportati anche quelli che hanno giocato poco, come ad esempio Musacci o Ninis, che sabato hanno fatto una buona prestazione non solo in termini di qualità ma anche di approccio alla gara. Questo tipo di atteggiamento e di risposta me lo aspetto anche da altri”
Ha già studiato gli schemi degli etnei?
"Già l’anno scorso ha dimostrato di essere una squadra a cui piace giocare, a cui piace avere possesso palla. E’ una squadra difficile che ha acquisito mentalità e convinzione e questo li aiuta a fare la differenza. Sarà un bel test”
Finora il Parma ha affrontato avversari di spessore ed è piaciuta la mentalità della squadra; ora però il rischio potrebbe essere quello di sottovalutare le prossime avversarie?
“A seconda della faccia della medaglia che si guarda, ogni ragionamento è vero. E’ chiaro che noi non dobbiamo mollare nemmeno un millimetro rispetto a quanto fatto finora, quella deve essere la base. Quindi non dobbiamo pensare di avere di fronte il Milan, l’Inter o il Catania, ma dobbiamo solo pensare a scendere in campo con l’atteggiamento che abbiamo avuto finora. Questo evita tanti problemi e tanti ragionamenti sbagliati. Dobbiamo pensare di avere di fronte sempre una squadra forte e competitiva. Se riusciremo ad avere questo allora avremo fatto veramente un bel lavoro”
La società ha sempre attestati di fiducia nel suo operato, le fa piacere?
“Non faccio altro che ripetere che sono felice, contento e orgoglioso di lavorare in questa società. Non sono frasi di circostanza”.
Dopo sei gare, qual è il bilancio di Donadoni?
"In termini di punti non posso dire di essere così soddisfatto, con tutti gli annessi e connessi a partire dal fatto di aver affrontato in trasferta avversarie difficili. Però avrei voluto avere qualche punto in più. La cosa che mi fa stare sereno è il fatto di vedere la squadra che ci prova sempre. Abbiamo 6 punti, abbiamo tante partite davanti e ognuna diventa fondamentale per aumentare il nostro bottino”.