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Intervenuto in conferenza stampa da Collecchio alla vigilia della sfida casalinga che vedrà il suo Parma fronteggiare l'Inter, Roberto Donadoni ha affermato: "Abbiamo di fronte un'ottima squadra, che ha fatto grandi risultati fuori casa. Sappiamo di che livello è il nostro avversario, ma vogliamo comunque fare la nostra partita senza rinunciare a nulla; sarà importante entrare in campo consapevoli che dovremo giocarci le nostre carte, cercando di tenere ottimi ritmi e di concedere poco in termini di spazi a un avversario di qualità, che in ogni momento può risolvere la partita.
La formazione? A me piace lavorare pensando alla mia squadra, e tendenzialmente non ragiono mai in funzione dell'avversario. In questi ultimi tempi abbiamo anche cambiato parecchio, e la cosa ci ha dato risposte interessanti. Non sono preoccupato per l'assetto tattico; sono più attento a quello che sarà il nostro modo di approcciarci alla gara, che non è mai superficiale, ma che questa volta dovrà essere superiore al normale. Diversamente, dipenderemmo troppo dalle qualità degli avversari, e questo è ciò che non dobbiamo fare.
A centrocampo c'è un bel ballottaggio, abbiamo provato un paio di cose in settimana, e tra oggi e domani mattina voglio risolvere la situazione. Valdes ha recuperato, e non ha problemi, anche se la condizione può essere un po' scemata dopo due partite fuori. Ma direi che è al 95%. La formazione dell'anno scorso (inedita e con attacco composto da giocatori rapidi, ndr)? Il passato non c'entra più nulla, conta la realtà attuale di questo Parma. Come andremo in campo potrà avere una sua valenza, ma non sarà determinante. Sarà più importante la determinazione con cui affronteremo la gara, l'impronta che vorremo dare. E questo dipende da ogni singolo giocatore. La nostra squadra non può dipendere da uno o due giocatori, ma deve fare affidamento su tutto l'organico; non a caso nelle ultime partite chi è entrato dalla panchina è stato spesso determinante. Questo deve essere il nostro spirito, questa deve essere la nostra mentalità. Se saremo bravi a farlo anche domani, allora potremmo trarne dei vantaggi enormi. Abbiamo una grande occasione, una partita importante da disputare, e dobbiamo cercare di coglierla. Ovviamente mi auguro un risultato positivo, ma noi dobbiamo metterci tutte le nostre energie per far sì che questo avvenga.
L'Inter ha degli attaccanti importanti. È una squadra con un potenziale impressionante, che può permettersi di giocare in coppa con una squadra quasi completamente diversa da quella che giocherà in campionato. Palacio o Milito sono i finalizzatori di un gioco, ma ce ne sono anche altri, perché spesso fanno da specchietto per le allodole, concedendo diverse soluzioni ai compagni".
Chiosa sul permesso a Pabon: "Di fronte a una situazione di questo tipo non ci si può comportare in maniera diversa. Chiaramente avrei preferito che fosse qui, prima di tutto perché avrebbe significato che il bimbo stava bene, e poi perché dal punto di vista calcistico preferisco avere tutti a disposizione. Ma questa è stata una scelta ragionata, e la soluzione non poteva essere diversa".