Ha già fatto il giro d’Italia la notizia dell’inaugurazione, il prossimo sabato, del nuovo Centro di Riabilitazione di “Torre del Grifo Village”. Una realtà d’eccellenza e all’avanguardia per protocolli riabilitativi, che vanta l’affiliazione alla Casa di Cura “Villa Stuart Sport Clinic”, Centro Medico di Eccellenza FIFA. Un ulteriore tassello che va ad impreziosire un gioiello già motivo di vanto per la città di Catania e che adesso è in grado di suscitare anche i commenti sbalorditi, di quanti, mai e poi mai, avrebbero pensato di dover, un giorno, guardare con ammirazione e, perché no, anche con un pizzico di invidia, ad una realtà come quella rossazzura. E’ il caso di “forzatoro.net”, il primo sito autogestito dai tifosi del Torino, che a pochi giorni dallo 0-0 del Massimino, decide di dedicare una “pagina” proprio al Catania. Un articolo che Itasportpress.it decide di riportare integralmente, emergendo da esso tutta la bontà del lavoro svolto alle falde dell’Etna, dall’avvento di Pulvirenti ad oggi:
[ Il Catania, dagli anni 70 si è sempre barcamenato nelle serie minori, spesso e volentieri serie C, fatto salvo un paio di “cameo” nella serie A – nei campionati 69/70 e 82/83 – con immediata retrocessione.
Nel 2004, anno dell’avvento di Pulvirenti alla presidenza, militava in serie B, dove ci rimase fino alla stagione 2005/2006, anno in cui conseguì la promozione diretta. Da allora è stabilmente nella massima serie; in grado di raccogliere fra i 45 ed i 48 punti negli ultimi tre campionati, quest’anno è a 26 nel girone di andata ed è comunque giunta fino ai quarti di finale di Coppa Italia.
Negli ultimi due anni ha incassato diritti televisivi per circa 26 milioni di euro, considerando che fra i parametri non sono inclusi solo gli ultimi risultati sportivi ma anche gli abitanti della città (Catania ne ha meno di un terzo di Torino) , il numero di tifosi e lo storico dal 1946. In base a quanto si legge sulle ripartizioni per questo campionato, il Catania salirà a 32 milioni, mentre per il Torino si dice saranno circa 34.
Con questi introiti – certo ben lontani da quelli incassati dalle big (anche gli abbonati sono ben lontani, quest’anno si attestano intorno agli 8.400) – la società ha chiuso gli ultimi quattro bilanci con un utile sempre superiore ai 2 milioni. Il credito a bilancio 2010/2011 è di 6,5 milioni, nonostante la realizzazione – con relativo indebitamento – del centro sportivo: un investimento da 56 milioni di euro (a Vinovo, per dire, si spese meno della metà). Questo in aggiunta ad un organico ampio e ben strutturato. Tanto per fare un esempio, nelle aree dirigenziali/organizzative, amministrative e marketing è il triplo di quello del Torino FC: 24 addetti contro 8.
In questo organigramma trova spazio anche un “Responsabile Tecnico Area Sud America”: la rosa della prima squadra di quest’anno annovera tredici argentini ed un uruguagio. Nel 2010 la cessione di Jorge Martinez consentì la realizzazione di un plus valore di circa 11 milioni.
Ulteriori ciliegine sulla torta. La società gestisce direttamente due “Catania Point” , diffonde un house-organ, il magazine mensile “Il Catania” e distribuisce gratuitamente allo stadio un match program “Il Catania Stadio”.
Alla luce di tutto ciò, non è quindi follia di pochi tifosi eternamente insoddisfatti criticare o contestare l’attuale presidenza del Torino FC. È invece la dimostrazione che, con un’oculata, attenta gestione e programmazione è possibile avere una società strutturata adeguatamente, un centro sportivo all’avanguardia, lo scouting indispensabile per la ricerca di talenti e risultati da media classifica … il tutto producendo milioni di euro di utili.
Il tormentone/spauracchio che ci sentiamo ripetere da anni,“volete fallire?”, non ha quindi nessuna ragione di essere.
Oppure siamo ormai talmente rassegnati al nostro costante e lento declino da doverci ridurre ad invidiare anche il Catania?]
E passi anche il termine “ridurre”, forse un po’ infelice. Questo Catania è talmente “perfetto” da fare invidia… “tutto il resto è noia”!
Fonte: itasportpress