L'allenatore-Zeman

[RUMePERA]

E' un discorso assurdo. In tutto il mondo ci sono società in cui c'è un netto distacco tra proprietà e management. La "società" è il management, investito dalla proprietà della gestione, quindi dire che non ci sia la società è assurdo.

La proprietà farà poi le sue valutazioni ed eventualmente sostituirà il management, il cui operato è stato insoddisfacente, ma è un altro paio di maniche. Detta così pare che ci sia l'anarchia.

Aggiungo: credete che gli sceicchi del PSG siano una proprietà operativa? E quelli del City? E tutte le altre aziende del mondo in cui i soci mettono solo i soldi e pensano solo ai dividendi delegando tutte le "rogne" ad un management pagato profumatamente? (Fiat, tanto per fare un esempio). Certe considerazioni mi lasciano basito, è come se si vivesse fuori dal mondo reale.

[rionePrati]

E' un discorso assurdo. In tutto il mondo ci sono società in cui c'è un netto distacco tra proprietà e management. La "società" è il management, investito dalla proprietà della gestione, quindi dire che non ci sia la società è assurdo.

La proprietà farà poi le sue valutazioni ed eventualmente sostituirà il management, il cui operato è stato insoddisfacente, ma è un altro paio di maniche. Detta così pare che ci sia l'anarchia.

Aggiungo: credete che gli sceicchi del PSG siano una proprietà operativa? E quelli del City? E tutte le altre aziende del mondo in cui i soci mettono solo i soldi e pensano solo ai dividendi delegando tutte le "rogne" ad un management pagato profumatamente? (Fiat, tanto per fare un esempio). Certe considerazioni mi lasciano basito, è come se si vivesse fuori dal mondo reale.

...e pensare che la tifoseria gli aveva anche dedicato una strada...

Spoiler! :

[kolao95]

[19angelo85]

E' un discorso assurdo. In tutto il mondo ci sono società in cui c'è un netto distacco tra proprietà e management. La "società" è il management, investito dalla proprietà della gestione, quindi dire che non ci sia la società è assurdo.

La proprietà farà poi le sue valutazioni ed eventualmente sostituirà il management, il cui operato è stato insoddisfacente, ma è un altro paio di maniche. Detta così pare che ci sia l'anarchia.

Aggiungo: credete che gli sceicchi del PSG siano una proprietà operativa? E quelli del City? E tutte le altre aziende del mondo in cui i soci mettono solo i soldi e pensano solo ai dividendi delegando tutte le "rogne" ad un management pagato profumatamente? (Fiat, tanto per fare un esempio). Certe considerazioni mi lasciano basito, è come se si vivesse fuori dal mondo reale.

Quindi nella Fiat comandano gli operai? L'operaio nella Fiat è l'ultimo anello della catena come lo sono i calciatori. Appena la società o meglio il duo Sabatini/Baldini lo hanno delegittimato è i giocatori hanno deciso di non giocare perchè ieri Burdisso, Bradley, Osvaldo e Lamela hanno chiaramente giocato contro l'allenatore.
In Italia il concetto di allenatore è molto diverso dall'Inghilterra. Qui, quando le cose non vanno bene, deve esserci una figura (preferibilmente il presidente) che va all'allenamento e attacca tutti al muro.

[Meridiano]

Aspetto il commento di Alexito90

[19angelo85]

Aggiungo: se io presidente ti pago, tu devi stare muto ed eseguire alla lettera gli ordini del tuo allenatore. Burdisso non vuole stare alto e a Bologna fa il demente, Lamela non passa il pallone e uno deve stare 2 mesi a spiegargli che deve passarla etc etc.
Io l'unica grande colpa che gli do è l'aver insistito sul portiere e su Tachsidis. Per carità, tieni fuori De Rossi e mi sta bene ma il sostituto deve avere come minimo un rendimento eccellente. Schifo per schifo metto De Rossi. Sul portiere non ne parliamo neanche. E' un esonero meritatissimo per questo ma ripeto, le colpe non sono affatto tutte sue. Ah, altra cosa.. Poteva cambiare modulo, difendersi basso ecc ecc ma il duo Baldini/Sabatini lo ha scoperto oggi che Zeman gioca SEMPRE così? Non credo. Zeman vuole i terzini forti e ieri aveva Dodò e Piris, vuole qualità in mezzo al campo e ieri aveva Bradley, Tachsidis e Florenzi, vuole il sacrificio e il momento delle punte e ieri Osvaldo e Lamela sono stati immobili tutto il tempo.

[MrVaridoianis]

Quindi nella Fiat comandano gli operai? L'operaio nella Fiat è l'ultimo anello della catena come lo sono i calciatori. Appena la società o meglio il duo Sabatini/Baldini lo hanno delegittimato è i giocatori hanno deciso di non giocare perchè ieri Burdisso, Bradley, Osvaldo e Lamela hanno chiaramente giocato contro l'allenatore.
In Italia il concetto di allenatore è molto diverso dall'Inghilterra. Qui, quando le cose non vanno bene, deve esserci una figura (preferibilmente il presidente) che va all'allenamento e attacca tutti al muro.

Il manager pagato profumatamente in Fiat per gestire (male) le rogne è Marchionne, non esattamente un operaio. Che non corrisponde alla proprietà (gli Agnelli) che sganciano i pippi dalla porta principale e li vedono rientrare triplicati dalla porta di servizio. L'intermediario in tutto ciò è quel pecoraro di Marchionne.

Comunque io continuo ad affermare (da anni ormai) che Zeman viene difeso oltremisura. E' un allenatore con grossi limiti, principalmente la gestione dello spogliatoio e la fase difensiva. Fin quando la squadra è prima e va alla grande (Pescara lo scorso anno) e nessuno gli rema contro sorrisoni per tutti, avversari tritati e bla bla.. nonappena sopraggiunge la minima complicazione è il panico, quando invece è LUI che deve occuparsene prima di qualsiasi altro delegato, lui vede i giocatori giornalmente e lui prende le decisioni alla domenica.
Non possiamo dare tutta questa importanza alla proprietà, come Moratti non ha inciso (se non in fase di allestimento squadra) nei successi di Mourinho così la proprietà giallorossa non ha inciso in negativo nell'ennesima debacle ad alti livelli del boemo.

Comunque passi per la mancanza di polso in certe occasioni (non tutti sono Capello o Mourinho), ma l'essere nel mondo del calcio da tempo immemore e continuare a preparare la fase difensiva con immonda superficialità è una colpa troppo grave specie se si considera che non ha mai fatto nulla per modificare l'equilibrio delle sue squadre, sempre smisuratamente a trazione anteriore.

[19angelo85]

Secondo me la figura dell'allenatore in Italia è molto ma molto più vicina a quella dell'operaio.
Mourinho dopo il primo anno ha voluto dei rinforzi adatti al suo modo di giocare ed ecco sul piazzo gente come Lucio e Sneijder. Zeman ti chiede i terzini decenti e ti presenti con 3 terzini di cui uno viene da un intervento al crociato? Qualità in mezzo al campo e prendi Bradley? Boh!
Diamo a Capello una serie di numeri 10, diamo a Guardiona i 4-5 migliori mediani del mondo e vedi cosa ti combina.

[RUMePERA]

c'è troppa confusione su concetti basilari per poter portare avanti la conversazione in maniera costruttiva. Se non si riesce a discernere tra il ruolo di operaio e di top manager siamo proprio in alto mare.

[Bremec]

Bah Zeman e Mou sono due allenatori diversi,il primo di suo è stato sempre aziendalista mentre Mou è il vero manager. Tra l'altro alla Roma già c'è confusione così,volevo vedere con un'altra personalità forte oltre a già baldini e sabatini cosa poteva uscirne.

Quello che d'altro canto credo è che la società abbia preso zeman solo per far contenta la piazza,non ci ha mai creduto fino in fondo e ciò si spiega anche nella rosa che gli ha presentato,inadeguata al suo credo(anche se Zeman si è sempre ritenuto soddisfatto dalla rosa,quindi la polemica non sussiste).

Esonero meritato,ha pagato la sua testardaggine e la sua incapacità di gestire psicologicamente lo spogliatoio,oltre al fatto di tenere semper la bocca aperta. Troppe chiacchiere,questo è il suo fallimento definitivo ad alti livelli.

[rionePrati]

c'è troppa confusione su concetti basilari per poter portare avanti la conversazione in maniera costruttiva. Se non si riesce a discernere tra il ruolo di operaio e di top manager siamo proprio in alto mare.

[crash83]

Che poi secondo me utilizzare queste argomentazioni per difendere Zeman non gli fa neanche un favore. Ad un allenatore capace, senza un presidente dietro che rompa le balle, viene data carta bianca sul piano tecnico. Zeman è stato considerato capace e ha avuto tutto a disposizione, l'unica cosa su cui ha dovuto fare un passo indietro è stata la tournee americana già fissata da tempo. Ha voluto e ottenuto il doppio ritiro, ha voluto una rosa corta con cessioni di giocatori che lo scorso anno avevano fatto bene (Borini su tutti), ha voluto e ottenuto i giocatori che aveva chiesto, eccetto Verratti, addirittura è stato fatto un sacrificio importante per Destro proprio per far contento Zeman, che invece vedeva poco Osvaldo per caratteristiche tattiche. Qualsiasi altro presidente lo avrebbe duramente attaccato già alla seconda partita senza De Rossi, Pjanic e Stekelenburg, visto il rendimento mediocre dei sostituti, invece ha avuto sin dal suo arrivo un consenso plebiscitario dei tifosi, dei dirigenti e anche dei giocatori, tolto probabilmente De Rossi. Zeman ha avuto carta bianca su tutto, addirittura hanno cercato di vendergli De Rossi e Stekelenburg fino all'ultimo minuto di mercato. Il fatto di non avere avuto una società molto presente dietro, sarebbe dovuto essere un incentivo per esaltare la figura di un allenatore carismatico che, da maestro di calcio quale viene descritto, avrebbe potuto e dovuto far emergere la sua natura di responsabile tecnico, di uomo forte. Alla Roma si cercava un uomo forte, in grado di lavorare coi giovani, in grado di gestirne umori e limiti, esaltandone le qualità, in grado di mettere d'accordo tifosi e dirigenti, in grado di dare spettacolo con un occhio ai risultati. Zeman a Roma ha da sempre goduto di un ampio credito, e nonostante questo consenso bipartizan è riuscito a deludere tutte le aspettative. Oggi ancora si attende una dichiarazione ufficiale di Zeman in cui ammette una sola colpa o un solo errore, invece di additare sempre alle contingenze esterne ogni fallimento. La coerenza e l'onestà (questo gliene va dato atto) non sono nulla senza la capacità e i risultati. I suoi occhi dopo la partita di venerdì sera mostravano la disillusione di un uomo di 66 anni che si è accorto di aver perso l'ultima occasione della sua vita, un uomo che aveva terminato le scuse e la cui tristezza non poteva più essere lenita dalla mediocre autoindulgenza che lo ha da sempre contraddistinto. Questo è quello che dovrebbero capire anche gli zemaniani più convinti: le idee geniali diventano mediocrità se non vengono trasformate in risultato effettivo, perché evidentemente non erano poi tanto geniali.

[MrVaridoianis]

Che poi secondo me utilizzare queste argomentazioni per difendere Zeman non gli fa neanche un favore. Ad un allenatore capace, senza un presidente dietro che rompa le balle, viene data carta bianca sul piano tecnico. Zeman è stato considerato capace e ha avuto tutto a disposizione, l'unica cosa su cui ha dovuto fare un passo indietro è stata la tournee americana già fissata da tempo. Ha voluto e ottenuto il doppio ritiro, ha voluto una rosa corta con cessioni di giocatori che lo scorso anno avevano fatto bene (Borini su tutti), ha voluto e ottenuto i giocatori che aveva chiesto, eccetto Verratti, addirittura è stato fatto un sacrificio importante per Destro proprio per far contento Zeman, che invece vedeva poco Osvaldo per caratteristiche tattiche. Qualsiasi altro presidente lo avrebbe duramente attaccato già alla seconda partita senza De Rossi, Pjanic e Stekelenburg, visto il rendimento mediocre dei sostituti, invece ha avuto sin dal suo arrivo un consenso plebiscitario dei tifosi, dei dirigenti e anche dei giocatori, tolto probabilmente De Rossi. Zeman ha avuto carta bianca su tutto, addirittura hanno cercato di vendergli De Rossi e Stekelenburg fino all'ultimo minuto di mercato. Il fatto di non avere avuto una società molto presente dietro, sarebbe dovuto essere un incentivo per esaltare la figura di un allenatore carismatico che, da maestro di calcio quale viene descritto, avrebbe potuto e dovuto far emergere la sua natura di responsabile tecnico, di uomo forte. Alla Roma si cercava un uomo forte, in grado di lavorare coi giovani, in grado di gestirne umori e limiti, esaltandone le qualità, in grado di mettere d'accordo tifosi e dirigenti, in grado di dare spettacolo con un occhio ai risultati. Zeman a Roma ha da sempre goduto di un ampio credito, e nonostante questo consenso bipartizan è riuscito a deludere tutte le aspettative. Oggi ancora si attende una dichiarazione ufficiale di Zeman in cui ammette una sola colpa o un solo errore, invece di additare sempre alle contingenze esterne ogni fallimento. La coerenza e l'onestà (questo gliene va dato atto) non sono nulla senza la capacità e i risultati. I suoi occhi dopo la partita di venerdì sera mostravano la disillusione di un uomo di 66 anni che si è accorto di aver perso l'ultima occasione della sua vita, un uomo che aveva terminato le scuse e la cui tristezza non poteva più essere lenita dalla mediocre autoindulgenza che lo ha da sempre contraddistinto. Questo è quello che dovrebbero capire anche gli zemaniani più convinti: le idee geniali diventano mediocrità se non vengono trasformate in risultato effettivo, perché evidentemente non erano poi tanto geniali.

Dì la verità, c'avete avuto na treschetta ai tempi del primo Zeman giallorosso. Parole taglienti da cuore ferito..

[adrian28scbr]

Spoiler! :

Altro che il "maestro"
Giocava con Cassetti/Panucci e Tonetto sulle fasce,non Roberto Carlos e Cafù

[Shailok]

Cominciamo a parlare di Andreazzoli...che modulo pensate che adotterà? Potrebbe utilizzare il 4-2-3-1 spallettiano? Con quali interpreti pensate possa giocare?