Domenico Berardi (1994)
Club: Sassuolo
Ruolo:Attaccante esterno, Trequartista
Data di nascita: 1 agosto 1994
Altezza/Peso:178 cm/74 kg
Nazionalità: Italia
Domenico Berardi nasce in provincia di Cosenza, in Calabria, il 1° agosto del 1994.
Alla sua prima stagione in serie b col Sassuolo,il ragazzo ha strabiliato tutti dimostrando di saper dare del tu al pallone,e possedendo quelle peculiarità che contraddistinguono solo i talenti cristallini,tanto da attirare le big,prima su tutte la Juventus che pare averlo opzionato per l'anno prossimo.
L'impatto con il campionato di Serie B è davvero impressionante: supportato da una squadra completa in ogni reparto e in corsa per la serie A, Berardi, utilizzato da attaccante esterno a sinistra o da trequartista alle spalle delle punte riesce spesso ad essere decisivo, ottenendo anche un ottimo bottino gol: realizza infatti 9 gol in 29 presenze,sicuramente niente male per un debuttante.
CARATTERISTICHE:
Capace di svariare su tutto il fronte d'attacco,il ragazzo può essere considerato un attaccante esterno, o trequartista,anche se per alcune partiite ha giocato anche da finto centroavanti visto l'eccellente capcità di controllo del pallone (sopratutto il secondo controllo).Capace di utilizzare entrambi i piedi con estrema naturalezza,anche se possiede un sinistro sensibilissimo capace di regalare ai propri tifosi vere e proprie perle.
Fisico longilineo,abilissimo nelle punizioni, fa della progressione uno dei suoi punti di forza, caratteristica che lo rende difficile da marcare nell’uno contro uno.Uno dei suoi punti di forza è il tiro da fuori,cosi come le ripartenze,anche se molte lacune si intravedono ancora da un punto di vista tattico,infatti in alcuni tratti della gara l'esterno tende a scomparire,cosi come deve sicuramente migliorare negli inserimenti e nei tagli dall'esterno verso l'interno con palla.
Invece per quanto riguarda il trovare le zone d’ombra tra le area di marcature e nei tagli centrali senza palla è forse già il migliore della B,anche rispetto a Insigne nella stagione a Pescara.
Le possibilità di vedere un futuro grande esterno d'attacco (non mi pare azzardato un paragone al primo Robben,anche se il cosentino già ora è molto meno egoista)ci sono,tuttavia deve migliorare esponenzialmente nelle lacune descritte prime,altrimenti il ragazzo o deve reinventarsi in un ruolo diverso,magari esterno nel 3-5-2,visto che possiede una naturale propensione al sacrificio e all'aiuto ai compagni,oppure non potrà mai essere un esterno d'attacco di grandissimo livello in un modulo come il 4-3-3.
Quindi per ora il suo più grande difetto è la collocabilità (per ora non lo vedo al di fuori di un 4-3-3),poiche qualora si giocasse con due davanti non si riuscirebbe a collocare ne tra gli esterni di centrocampo,tantomeno come seconda punta.
Tuttavia l'età è dalla parte del ragazzo,non potevamo chiedere di più ad un ragazzo alla sua prima stagione da professionista.