In relatà l'aspetto clamoroso che emerge dal libro è paradossale.Alexito90 ha scritto:Ho sempre voluto leggerlo, ma alla fine non l'ho mai comprato.Nicchio ha scritto:"OPEN" di Andre Agassi
Chi ama ed ha praticato un minimo di sport deve leggere questo libro...
L'addio al tennis di Agassi è uno dei momenti di sport più belli ed emozionanti che mi sia capitato di vedere. Lui era un tennista eccelso ma soprattutto una persona sensibile, per certi versi fragile, che riversò nel tennis tutte le sue debolezze trasformandole in un'abnegazione che ebbe e tutt'ora ha pochi eguali nel mondo della racchetta.
A dispetto della sua immagine di sportivo eclettico ed esibizionista, che lui stesso ha confermato essere una maschera, un involucro.
Tra lui e gli appassionati di tennis c'è sempre stato un rapporto viscerale, ovunque andasse era acclamato dalle folle. Le sue vittorie avevano sempre "qualcosa in più" dal punto di vista emotivo, ha emozionato come pochi.
Di contrasto, ci sono l'ammissione di aver fatto uso di Meth ed il periodo in cui a soli 27 anni sembrava sul punto di chiudere prematuramente una carriera già ricca di successi, a causa di una vita dissoluta e fuori dai ranghi. Probabilmente non lo sportivo "perfetto", non l'immagine candida e pulita dello sport , ma una rappresentazione reale di ciò che lo sport ad altissimi livelli comporta per un essere umano, al di là dell'immagine un po' superficiale (anche se spesso conforme alla realtà) e stereotipata dello sportivo ricco sfondato, pieno di bello donne e privo di grane.
Le sue debolezze nascevano proprio dall'odio verso il tennis e dalle imposizioni al limite della follia di suo padre che lo obbligava a giocare...
Si è trovato ad essere uno dei più grandi campioni per imposizione...
(almeno è quanto emerge nelle prime pagine.... lo sto leggendo ora).
Il libro comincia proprio con il suo addio al tennis per poi fare un flashback su quando era bambino.