Nato il 28 maggio 1994 a Roma
Altezza: 1.80
Piede naturale: sinistro
Ruolo: attaccante
Caratteristiche tecniche - Attaccante che può giostrare anche sugli esterni, dotato di buoni parametri atletici soprattutto nella fase di progressione. Ha ottime doti e qualità naturali, che però vanno affinate nel percorso di crescita con particolare attenzione alle scelte di gioco.
Il suo bagaglio tecnico deve essere accompagnato da una maturazione della fase offensiva in alcuni aspetti basilari dei movimenti quali attacco alla profondità, smarcamento e individuazione della giocata migilore. Caratterialmente va poi vinta la propria introversione e operata una fase di distacco e smarcamento dall' ambito familiare proprio per aiutare la crescita dell'autostima.
Note personali - Da sempre alla Lazio, sin dall'età di sei anni, ha fatto tutta la trafila delle giovanili biancocelesti. Nelle fila dei Giovanissimi si segnala già per la prestanza e vigoria fisica, Non a caso è il capitano della squadra che con un gol regala alla Lazio nel derby di ritorno la vittoria sulla Roma. In questa stagione Bollini decide di aggregarlo quasi stabilmente, almeno a livello di allenamenti, alla Primavera. Il ragazzo fa la spola quindi con gli ex compagni di classe '94 ai quali si affianca durante le gare di campionato. A dicembre 2010 si segnala come uno dei tre marcatori insieme a Barreto e Ceccarelli che consentono alla Lazio di vincere per il terzo anno consecutivo il trofeo internazionale Karol Woytila. Nazionale prima under 16 e ultimamente under 17, è curiosamente protagonista di un episodio di approssimazione cronistica proprio relativa alle gare giocate nelle giovanili azzurre. In occasione di un test amichevole disputatosi a Coverciano a fine aprile contro una rappresentativa di pari età della lega nazionale dilettanti, l'unico gol segnato dai ragazzi di Pasquale Salerno viene erroneamente assegnato proprio a Rozzi da molti siti tra cui quello ufficiale della Figc. In realtà il gol lo messo segno il trequartista palermitano Bollino, quasi omonimo dell'allenatore di Antonio. La magagna la scopre lui stesso alla ripresa degli allenamenti quando gli vengono recapitati dei complimenti per la segnatura che però lui rispedisce al mittente dichiarandosi “innocente..”.
Antonio Rozzi
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Ultima modifica di rionePrati il 17.07.13 - 02:08, modificato 2 volte in totale.
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Antonio Rozzi
Rozzi e quel pesante numero 9: "L'ho scelto perché ha fatto la storia della Lazio!"
Dal 25 al 9. Togli una cifra, aumenta il peso sulle spalle. Che coraggio Antonio Rozzi, diciannovenne rampante che non ha paura della storia. Anzi, la cerca, la desidera, la vuole sulla propria maglia. Il campione d'Italia Primavera è il nuovo numero 9 della Lazio. Pensi a Giorgio Chinaglia e Bruno Giordano, che il nove a Roma l'hanno onorato, e ti vengono i brividi. L'ultimo a indossarlo è stato Tommaso Rocchi, vera colonna di quasi un decennio. Ma Rozzi non teme il confronto, anzi lo esalta. Come racconta ai microfoni di Lazio Style Channel.
Come nasce la scelta di prendere la maglia numero 9?
E' un numero che ha fatto la storia della Lazio, indossato da grandi giocatori. Spero di fare bene con il nove. E' importante per me proprio perché sono della Lazio.
Come vedi la squadra?
Stiamo bene, questa parte del ritiro serve per arrivare bene al 18 agosto. Io ho fatto differenziato per un piccolo fastidio ma niente di importante.
Quanto è importante per voi giovani il confronto con i veterani?
Sentire quello che ti dicono è molto importante, ogni giorno ci danno una grande mano a crescere. A livello tecnico e umano il primo che mi dà consigli è Ledesma, ma anche Miro Klose me ne dà molti: da lui provo ad apprendere qualcosina (sorride ndr).
Come ti trovi da prima punta in questo 4-2-3-1?
Basta che gioco e mi va bene tutto! Ovviamente preferisco il ruolo da punta centrale. Petkovic mi spiega sempre i movimenti, cerco di assimilarli tutti.
Quanto conta per voi tutto quest'affetto dei tifosi giunti a Fiuggi?
Molto importante. Ogni giorno sentiamo cori, la gente che ci sostiene, è una cosa che ci regala molta adrenalina. Spero che ci seguano sempre di più.
Come vedi la finale contro la Juve? Speri di avere spazio in quella gara?
Sarà una partita difficile, ma siamo forti e non abbiamo paura di nessuno. Saremo pronti dal primo minuto a fare la nostra partita.
Un saluto a Cataldi che è andato al Crotone?
Gli faccio un grande in bocca al lupo, spero con tutto il cuore che faccia bene.
Dal 25 al 9. Togli una cifra, aumenta il peso sulle spalle. Che coraggio Antonio Rozzi, diciannovenne rampante che non ha paura della storia. Anzi, la cerca, la desidera, la vuole sulla propria maglia. Il campione d'Italia Primavera è il nuovo numero 9 della Lazio. Pensi a Giorgio Chinaglia e Bruno Giordano, che il nove a Roma l'hanno onorato, e ti vengono i brividi. L'ultimo a indossarlo è stato Tommaso Rocchi, vera colonna di quasi un decennio. Ma Rozzi non teme il confronto, anzi lo esalta. Come racconta ai microfoni di Lazio Style Channel.
Come nasce la scelta di prendere la maglia numero 9?
E' un numero che ha fatto la storia della Lazio, indossato da grandi giocatori. Spero di fare bene con il nove. E' importante per me proprio perché sono della Lazio.
Come vedi la squadra?
Stiamo bene, questa parte del ritiro serve per arrivare bene al 18 agosto. Io ho fatto differenziato per un piccolo fastidio ma niente di importante.
Quanto è importante per voi giovani il confronto con i veterani?
Sentire quello che ti dicono è molto importante, ogni giorno ci danno una grande mano a crescere. A livello tecnico e umano il primo che mi dà consigli è Ledesma, ma anche Miro Klose me ne dà molti: da lui provo ad apprendere qualcosina (sorride ndr).
Come ti trovi da prima punta in questo 4-2-3-1?
Basta che gioco e mi va bene tutto! Ovviamente preferisco il ruolo da punta centrale. Petkovic mi spiega sempre i movimenti, cerco di assimilarli tutti.
Quanto conta per voi tutto quest'affetto dei tifosi giunti a Fiuggi?
Molto importante. Ogni giorno sentiamo cori, la gente che ci sostiene, è una cosa che ci regala molta adrenalina. Spero che ci seguano sempre di più.
Come vedi la finale contro la Juve? Speri di avere spazio in quella gara?
Sarà una partita difficile, ma siamo forti e non abbiamo paura di nessuno. Saremo pronti dal primo minuto a fare la nostra partita.
Un saluto a Cataldi che è andato al Crotone?
Gli faccio un grande in bocca al lupo, spero con tutto il cuore che faccia bene.
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Antonio Rozzi
Tramite il suo blog ufficiale, il collega di Sky Gianluca Di Marzio ha rivelato gli ultimi aggiornamenti sul futuro di Antonio Rozzi, centravanti di proprietà della Lazio: "Antonio Rozzi vola in Spagna. L'attaccante classe 1994 della Lazio, assistito da Nunzio Marchione, andrà a giocare con il Real Madrid B. Un'operazione importante, che si concluderà in prestito con diritto di riscatto, perché le merengues pescano in Italia uno dei giocatori più importanti del campionato Primavera a livello nazionale. Rozzi ha anche esordito in prima squadra. E ora il Real Madrid".