LA PARTITA DELLA SVOLTA
Ci sono gare che valgono più dei tre punti in palio. Partite che se sbagli, si trasformano in macigni impossibili da digerire, ostacoli che non solo ti buttano a terra, ma che ti fanno sprofondare ancora più giù. Sconfitte che ti mandano in depressione, inglobandoti in un vortice difficile da fermare.
Quella con l’Atalanta era una partita che avrebbe potuto avere effetti deflagranti sul morale della squadra e ovviamente dei tifosi. Tutto questo in caso di sconfitta, ovviamente. Non voglio essere troppo disfattista. Sono realista. Sei giorni fa, dopo lo scivolone di Firenze, avevo scritto: per il momento niente drammi. Ecco, in caso di ko con l’Atalanta avrei parlato ufficialmente di crisi.
Invece il Verona è ripartito, dando un calcio alla sfortuna e ai tanti, troppi critici e pessimisti. Siamo onesti, ci sono state domeniche felici in tema buonasorte. Il tifoso (non solo dell’Hellas) tende sempre a rimarcare i torti, scordando in velocità i favori. Quella con l’Atalanta sembrava la classica partita iellata, la giornata storta, dove sul campo giochi meglio dell’avversario, ma prendi gol alla prima svista. Dove attacchi, ma non segni, dove dici: è proprio un periodo di….
Invece in cinque minuti è cambiato tutto. Ennesimo calcio d’angolo, ti aspetti Toni, spunta la testolina magica di Gomez. Speri nella prodezza di Iturbe, invece il protagonista del sorpasso è Daniele Cacia! Rigore e gol di Jorginho. Atalanta al tappeto, panchina finalmente decisiva, classifica di nuovo sontuosa.
Arriveranno altri match chiave, altre partite dove i punti saranno molto pesanti. Ma di queste prime quindici, la sfida con l’Atalanta è stata la più importante. Ha fermato la serie nera, ha ricacciato indietro il Genoa, ha permesso di allungare sulla zona retrocessione (ora a meno dodici). Insomma, secondo me è stata la partita della svolta verso un futuro decisamente più sereno.
Luca Fioravanti
Pensieri e parole sull'Hellas
Moderatore:SirPsychoSexy
- SirPsychoSexy
- Moderatore
- Messaggi:16195
- Iscritto il:26.07.11 - 09:56 [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
- SirPsychoSexy
- Moderatore
- Messaggi:16195
- Iscritto il:26.07.11 - 09:56 [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Pensieri e parole sull'Hellas
MANDORLINI UN PO’ MAC GYVER E UN PO’ COLIANDRO
“Il calcio è un mistero senza fine bello” diceva Gianni Brera. Il Verona, più probabilmente, è un mistero senza fine matto. Che ama complicarsi la vita, salvo poi rimetterla in discesa. Che narcisisticamente si specchia e intanto subisce il colpo. Che solo con l’acqua alla gola riafferma la sua volontà e la sua forza. Era così l’anno scorso, è così ora.
L’Hellas, ci piaccia o meno, è nel bene e nel male la sintesi caratteriale del suo allenatore. Mandorlini è uomo viscerale e quindi (anche) volubile. Personalità bipolare: sicuro quasi a rasentare la superbia quando gli gira bene, questo lo porta a rilassarsi e certo i complimenti dell’esercito dei ruffiani non gli fanno bene; un tantino incerto e nervoso quando le cose non funzionano. Eppure il mister, in fondo, a differenza di Alfano il quid ce l’ha. Mi ricorda Mac Gyver, che ogni volta si salvava da eroe proprio mentre sembrava sprofondare. E’ così da un anno e mezzo (dall’arrivo di Setti) e come nel vecchio telefilm ogni puntata è così uguale, ma anche così diversa. Sai già che l’agente segreto alla fine se la caverà, ma non puoi prevedere come. Oggi Mandorlini è stato tirato fuori dalle secche da Gomez e Jorginho, due “suoi” fedelissimi finiti sul banco degli imputati della critica, domani chissà chi altro sarà. Il mister è il nostro Mac Gyver per il combattivo temperamento, ma mi piace immaginarlo anche un po’ Coliandro, lo stravagante ispettore uscito dalla penna di Carlo Lucarelli: confusionario e pasticcione, eppure tenace e intuitivo; anti-buonista e intollerante, ma in fondo buono; cinico, solitario e un po’ malmostoso col mondo, generoso cogli amici; sopportato dai capi, coi quali ha rapporti di alti e bassi, ma amato da lettori e telespettatori. Coliandro in conclusione risolve sempre i casi un po’ per c*** e un po’ per bravura, ma sai che non diventerà mai commissario (Mandorlini non allenerà mai una grande).
Il tecnico di Ravenna dividerà sempre critica e (anche se non sembra) tifosi, perché il suo Verona, non bello da vedere e tatticamente non impeccabile, non sarà mai banale. Da blogger dico per fortuna, sebbene le mie coronarie da tifoso non ci guadagnino. Questione di quid, appunto, il resto (molto) lo fa la qualità dei giocatori in rapporto alla mediocrità di questa serie A. Vujadin Boskov, al riguardo, aveva il dono della sintesi: “Squadra che gioca male e vince è squadra forte”. Non aveva torto e ciò mi conforta.
Francesco Barana
- SirPsychoSexy
- Moderatore
- Messaggi:16195
- Iscritto il:26.07.11 - 09:56 [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Pensieri e parole sull'Hellas
IL PAGELLONE DI VERONA-ATALANTA
Sono RAFAEL, GOMEZ e CACIA (per tutti voto 7,5) gli uomini copertina del successo scacciacrisi del Verona sull’Atalanta. Il portiere brasiliano perchè era già stato importante su Denis nel primo tempo (al 27′) ma nella ripresa dopo l’errore clamoroso di Iturbe ha tenuto in partita il Verona con un intervento prodigioso ancora su Denis, nell’occasione innescato da un errore di Gonzalez al limite dell’area. L’attaccante argentino perchè è entrato e ha spaccato la partita, entrando nel vivo del gioco sia quando Mandorlini lo ha messo vicino a Gomez, sia quando è andato a fare l’esterno nel 4-2-4 finale. E la rimonta parte dal suo (pesantissimo) gol del pareggio, dove è bravo a staccarsi dalla marcatura mani addosso di Canini. Daniele Cacia perchè dopo la prova incolore di Coppa, che pareva da ultimo appello, ha un’altra possibilità e allora tira fuori dal cilindro venti minuti di grandissima intensità in cui gioca con Toni, sfrutta le sue sponde, obbliga Consigli al miracolo (con la punta del piede) al 40′ e poi si procura con uno spunto di rabbia il rigore decisivo.
Ma nel Verona che vince la settima partita sulle otto giocate al Bentegodi uscendo da un momento no soffrendo, c’è la firma di un gruppo (voto di squadra 7) che ha trovato ancora una volta nel suo interno la forza di girare una partita che sembrava stregata.
Bene i due esterni difensivi. ROMULO (voto 7) ha spinto con continuità, sfondando più volte la maginot bergamasca. A volte la frenesia lo porta ad accellerare la giocata ma ha la qualità per fare bene i due ruoli in cui lo sta impiegando Mandorlini. AGOSTINI (voto 6,5) ha sbagliato un paio di palloni all’inizio ma poi è venuto fuori alla grande e si è fatto trovare spesso sulla trequarti sinistra, posizione da dove o innescava Martinho o andava al cross. Attento anche dietro, specie in una diagonale su Di Luca in area di rigore nel primo tempo.
Differente la prova dei due centrali difensivi. Su GONZALEZ (voto 5+) pesa l’errore clamoroso nell’uno contro uno con Denis sul primo gol dell’Atalanta a cui è seguito un inizio di secondo tempo ancora di grossa difficoltà (palla persa al limite dell’area sull’occasione di Denis disinnescato da un super Rafael). Peccato perchè era partito bene e tutto sommato ha finito bene. MAIETTA (voto 6,5) anche lui qualcosa ha concesso nell’uno contro uno con Denis, ma c’è stato sempre, ha spazzato l’area, ha dato due, tre sferzate delle sue in ripartenza, ha aiutato il compagno di reparto in difficoltà nella parte centrale della gara facendo anche per due. Senza voto MORAS, subentrato nei minuti finali per rinforzare la difesa.
In mezzo CIRIGLIANO (voto 6) è stato ordinato e rispettoso delle consegne di Mandorlini che lo ha usato come arma tattica, chiedendogli di schermare la difesa dando copertura a Maietta e Gonzalez e di rompere il gioco altrui prima che impostare il proprio. Peccato per il colpo allo zigomo che lo ha sicuramente limitato; seguiranno accertamenti medici.
HALLFREDSSON (voto 6,5) ha fatto tanta legna, sbagliando qualcosa ma correndo molto (specie nel secondo tempo). JORGINHO (voto 6,5) nonostante la strategia di Mandorlini, finalizzata, con l’impiego di Cirigliano, a liberarlo dalla marcatura, non ha brillato. Però il rigore finale assume un valore inevitabilmente molto positivo perchè si tratta di un altro penalty decisivo realizzato (è il quinto, su cinque tirati) che lo colloca in testa alla classifica dei marcatori per i centrocampisti (Vidal, della Juve, è a 6…).
Infine l’attacco. Detto di Gomez e Cacia, decisivi, TONI (voto 7-) è stato una presenza costante nella metà campo dell’Atalanta. Ha fatto il lavoro sporco, è andato alla conclusione e ha mandato al tiro chiunque gli abbia giocato vicino. Solo lui poteva credere nell’errore di Consigli e riaprire l’azione poi conclusa maldestramente da Iturbe sottoporta al 10′ del s.t. Ci si poteva aspettare qualcosa di più di MARTINHO (voto 6) che è sempre un’incognita in fatto di rendimento e ITURBE (voto 5,5) maltrattato dagli avversari che per tre volte hanno commesso su di lui falli durissimi, ma sui cui pesa quell’errore incredibile sottoporta che stava costando carissimo al Verona.
Un successo che porta la firma anche di Andrea MANDORLINI (voto 7), che ha azzeccato la strategia (Cirigliano davanti alla difesa per scaricare dalla marcatura di De Luca Jorginho), i cambi di giocatori e di modulo, contro ogni pronostico la mossa Cacia e che l’ha voluta vincere sino alla fine, anche rischiando qualcosa dopo l’1-1 di Gomez. Questo Verona è saldamente nelle mani del suo allenatore e dopo una partita (e un periodo) del genere, superati appunto con il 2-1 in rimonta all’Atalanta, è anche più forte nella testa di quello che era arrivato qualche settimana fa a quota 22.
Infine l’arbitro, DE MARCO, da 5. Talmente negativo da scontentare tutti. L’Atalanta reclama per il rigore (Cacia ruba il tempo a Cazzola, è davanti, e quando sente l’abbraccio dell’avversario va a terra), che però c’è, e per il corner che porta al gol di testa di Gomez (da rivedere di chi è l’ultimo tocco tra Toni e Brivio). Il Verona per un paio di entrate da arancione su Iturbe, una, di Carmona, già ammonito, che Colantuono non a caso sostituisce all’inizio del secondo tempo, per un colpo di testa di Toni stoppato da Baselli in area con la mano, per un altro colpo da pallavolo difensivo di Giorgi, sempre in area, su un cross di Agostini, e per una serie di falli non fischiati nel secondo tempo su Toni e Gomez.
Stefano Rasulo
- MisakaMikoto
- Titolare
- Messaggi:173
- Iscritto il:26.07.13 - 15:23 [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Pensieri e parole sull'Hellas
Fonte: Hellas1903.it"SOGLIANO: "CONCENTRATO SUL VERONA"
Sean Sogliano chiarisce la propria posizione dopo le tante voci sul suo avvicinamento al Milan: "Sono concentrato sul presente. Sul Verona, sulla partita con il Catania, che è importantissima e in cui non dovremo essere vittime sacrificali. Quanto al resto, non c'è nulla di concreto, né di ufficiale".
Riconosce il ds dell'Hellas: "Non sono bugiardo, ammetto che vedersi accostati al Milan non può che far piacere. Ma qui finisce. Il futuro? Di questo parlerò con il presidente a fine stagione, non prima. Ci sederemo attorno ad un tavolo per valutare progetti ed idee, com'è già accaduto quando si è chiuso lo scorso campionato".
Un Sogliano che aggiunge: "Io insostituibile? Assolutamente no, ci mancherebbe".
E fa: "Con il Milan non ci sono stati contatti diretti. Altra cosa sono le chiamate di un giornalista, o dell'amico dell'amico. Sono al Verona e penso al Verona".
Ultima modifica di MisakaMikoto il 11.12.13 - 16:04, modificato 1 volta in totale.
- SirPsychoSexy
- Moderatore
- Messaggi:16195
- Iscritto il:26.07.11 - 09:56 [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Pensieri e parole sull'Hellas
NON E’ (ANCORA) TEMPO DI FESTEGGIARE. E FINIAMOLA CON I BRINDISI
Il 2013 è stato un anno meraviglioso per il Verona. L’Hellas è tornato in serie A ed è diventato la rivelazione del campionato. Nemmeno nei nostri sogni più rosei si poteva prevedere un cammino del genere. Siamo arrivati a 26 punti che sono tantissimi. All’obiettivo della salvezza ne mancano 14. Possono essere pochi ma anche un sacco. Nel girone di ritorno le cose si fanno molto più difficili. La lotta in testa e in coda si imbastardisce. Nessuno ti molla più niente. Imprese, come quella alla prima giornata con il Milan, diventano difficilissime. Ci sono le squadre che lottano per lo scudetto, altre per la Champions, altre per l’Europa League, le altre per la salvezza. Dando uno sguardo al calendario, tra l’altro, si vede che il Verona avrà in casa gli scontri con le grandi, fuori con quasi tutte le dirette concorrenti (Sassuolo, Livorno, Chievo, Sampdoria, Parma con l’eccezione del Bologna). Significa che, purtroppo, non è finita. Anzi: il difficile viene adesso. Abbiamo visto qualche settimana fa, come è facile finire in un piccolo tunnel e come è dura rivedere la luce. Dopo una partenza esagerata, il Verona ha avuto una fisiologica flessione. Non siamo al 100 per 100, questo mi pare evidente ed è in questo momento che i punti devi strapparli con le unghie e con i denti. E sono i punti che fanno la differenza. Dispiace che taluni osservatori, molto superficiali, non abbiano capito la valenza di alcuni punti conquistati dal Verona pur giocando non al massimo. La vittoria casalinga con il Sassuolo è un paradigma: ma anche la vittoria stra-voluta e stra-cercata con l’Atalanta e il punticino di Catania sono da impacchettare e mettere sotto l’albero di Natale. Ora per completare l’impresa manca solo un piccolo tassello. Arriva al Bentegodi la Lazio e l’occasione è troppo ghiotta. Spero davvero in una settimana di grande tensione in casa Hellas. Non mi piace l’atmosfera rilassante del Natale, non mi piacciono le cene, gli aperitivi, gli happening. Capisco le esigenze del marketing, ma prima di tutto serve la salvezza. Creare un dolce clima prenatalizio non giova. Stiamo concentrati, “sul pezzo” (Sogliano dixit), non molliamo fino a domenica. Poi canteremo tutti insieme “Tu scendi dalle stelle”… E a 29 sai come vien fuori bene la voce…
Gianluca Vighini
- SirPsychoSexy
- Moderatore
- Messaggi:16195
- Iscritto il:26.07.11 - 09:56 [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Pensieri e parole sull'Hellas
IL PAGELLONE DI CATANIA-VERONA
Contro un Catania all’ultima spiaggia, che ha inasprito tutti i contrasti e che poteva metterla solo sul piano della forza, è stato un VERONA (voto di squadra 6,5) che ha saputo soffrire, mostrando l’atteggiamento giusto.
Ribalta per RAFAEL (voto 7,5) che è stato bravissimo perchè ha negato al Catania l’episodio che poteva cambiare la partita. Come al 18′ su quel doppio rimpallo che ha messo davanti alla porta Leto. O ancora nella ripresa, alla mezzora, sul tiro cross di Spolli tolto dalla testa di almeno due catanesi con una prodigiosa deviazione, con il difensore di casa che prende palla solo perchè gli si scontrano in tre davanti (è l’azione dell’infortunio a Moras). E oltre a questo c’è la parata su Alvarez, che colpisce a un metro sulla punizione in area di Barrientos del 33′ e un altro paio di interventi su conclusioni da fuori. Presenza costante e determinante.
Con lui buona prova della difesa a partire dai due centrali che meritano un plauso speciale perchè altre volte senza un’adeguata copertura della mediana (negativo il primo tempo di Donati) erano naufraugati. D’accordo che Leto, Barrientos e Castro erano tre “falsi nueve” (la moda spagnola adottata anche dal calcio italiano di giocare senza un centravanti di ruolo ma con tre giocatori offensivi pronti a scambiarsi le posizioni per non dare punti di riferimento) ma MAIETTA (voto 7+) e MORAS (voto 7) sono stati quasi perfetti concendendo le briciole quando il Catania cercava la profondità e restando attenti, concentrati e pronti all’uscita quando i padroni di casa cercavano di sfondare con gli uno-due centrali. Buona prova difensiva di AGOSTINI (voto 6,5) che ha concesso poco o niente, concentrato e in ripresa CACCIATORE (voto 6+) che poteva dare qualcosa in più ma che comunque ha giocato con personalità, tornando ad un livello di prestazione più che accettabile. RAFAEL MARQUES (voto 6) ha fatto il suo quando è entrato al posto di Moras, senza prendersi rischi inutili.
Il centrocampo è stato invece il reparto più in difficoltà, specie nel primo tempo. DONATI (voto 5+) ha finito con i crampi, segno che l’impegno (come sempre) non è mancato. Ma ancora una volta l’ex Palermo è sembrato lento e impacciato davanti alla difesa, a volte in ritardo nelle uscite e poco efficace (soprattutto nel primo tempo) nel giro palla. Meglio nella ripresa, ma continua a non convincere. ROMULO (voto 5,5) nel primo tempo non ha mai trovato le misure giuste con Donati. Anche lui molto meglio nella ripresa in una partita dove però è stato meno decisivo di altre volte e ha fatto valere poco le sue prodigiose ripartenze. HALLFREDSSON (voto 6-) è un altro che nella ripresa è entrato come un carro armato recuperando palloni e sfiorando il gol con una sciabolata dal limite, ma anche lui come i colleghi di reparto era tra i non pervenuti dei primi 45′. DONADEL (voto 6-, subentrato a Gomez al 23′ s.t.), ha portato un po’ di freschezza al centrocampo e nel finale ha cercato di mettere ordine davanti alla difesa mentre LANER (voto 6, subentrato a Donati nel finale) si è messo a disposizione della squadra con intelligenza, pure lui senza strafare.
Davanti ITURBE (Voto 6,5) ha fatto un partitone. Non ha mai tirato via la gamba nei contrasti, le ha prese e le ha date, interpretando in maniera maschia la gara. Palla al piede è sempre andato via a tutti e per cinque sei volte è tornato fin sulla linea dei difensori per coprire Alvarez. Peccato per la gestione delle due occasioni finali, dove aveva sempre l’uomo libero da servire (una volta Toni, l’altra Romulo) davanti alla porta. GOMEZ (voto 6) ha lottato e si è fatto sentire, come piace a Mandorlini, mentre TONI (voto 5,5) è stato limitato dall’arbitro DAMATO (voto 4) che ha permesso alla difesa del Catania di attuare contro di lui un gioco sporco sistematico, con gomitate e randellate di ogni tipo. Surreale che alla fine sia stato anche ammonito.
MANDORLINI (voto 6,5) non ha potuto incidere come voleva nel secondo tempo, bruciandosi i cambi di Martinho e Cacia a causa dell’infortunio di Moras e dei crampi di Donati. Ma la squadra, pur non giocando la miglior partita della stagione e senza il suo faro (Jorginho) ha avuto l’approccio e l’atteggiamento giusto, per la prima volta non ha subito reti in trasferta e ha spezzato la serie di risultati negativi lontano dal Bentegodi. Peccato per i tanti errori nelle ripartenze, ma a 26 punti il bicchiere è mezzo pieno anche dopo uno 0-0 in casa dell’ultima in classifica.
Stefano Rasulo
- SirPsychoSexy
- Moderatore
- Messaggi:16195
- Iscritto il:26.07.11 - 09:56 [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Pensieri e parole sull'Hellas
LA QUESTIONE SOGLIANO
Il buon pareggio di Catania, sull'onda degli ultimi 10 minuti del Bentegodi di una settimana fa, conferma che il percorso di maturazione è in atto. Eravamo motivatissimi a non prendere goal in trasferta, hanno detto i giocatori. E così è stato. Meno fard e smalto, più trincea, terra e corpo a corpo. E poi Rafael. I siciliani sono stati un avversario pericoloso per la condizione di classifica, ma il Verona non ha ripetuto la gara da buon samaritano messa in atto con il Chievo. La Lazio, però, sarà un'altra cosa rispetto Atalanta e Catania e chiudere l'anno imbattuti rappresenterebbe il giusto premio per un 2013 straordinario. La notizia più importante della settimana (a dire il vero gira già da una ventina di giorni) è però un'altra: il più che probabile addio a fine stagione di Sogliano. Nulla è ufficiale, è vero, ma solo per non compromettere il mercato invernale che Braida e Sogliano hanno avviato e perché non è stato ancora individuato il sostituto gialloblu. Però mentre Milano, versione rossonera, attende il nostro direttore sportivo con grandi aspettative di rilancio, il Verona di Setti si trova a dover ripensare se stesso. Un po' lusingato, un po' preoccupato per il vuoto che lascia.
I meriti di Sogliano sono agli occhi di tutti. Ha dato una svolta definitiva al processo di modernizzazione societario, isolando la prima squadra (allenatore e giocatori) ad una delle componenti, sicuramente la più importante ma non l'unica. Il settore giovanile e il marchio Hellas hanno raggiunto dignità tali che non conoscevamo da anni.
Dal punto di vista organizzativo, Sogliano ha elevato il presidente ad un ruolo di sintesi, accrescendone l'autorevolezza. Questo è un passaggio fondamentale e origine di ogni successo aziendale: maggiore è la visibilità dei cosiddetti numeri due, più il capo acquista considerazione le poche volte che è costretto ad intervenire in prima persona. Il gioco delle parti sta nel fatto che Sogliano, quando parla, è di fatto espressione di Setti (indice di grande intesa e concerto tra i due) e di per sé il suo intervento basta ed avanza. Così funziona nella Juventus, ad esempio, non certo nei club dove il presidente è al centro di tutto e viene continuamente bersagliato dalle critiche in quanto sempre esposto. Chi si ricorda chi è stato il direttore sportivo ai tempi di Pastorello? Che funzioni aveva? Un fantoccio.
Un altro merito di Sogliano sta nell'esser riuscito a gestire Mandorlini. Gibellini lo subiva, gli parlava contro. Sogliano non ne ha bisogno. Lo ha tenuto sulle spine, messo in discussione, ma anche difeso apertamente in almeno un paio di circostanze. E quest'anno, l'aplomb del tecnico gialloblu nei comportamenti e nelle dichiarazioni stanno facendo un gran bene a lui e al Verona. Ma tutto funziona bene perché è il direttore sportivo che controlla il mister, e non viceversa.
Infine, Sogliano ha fornito un sacco di giocatori decisivi per la promozione in A e per il buon campionato che stiamo disputando. Forse il Milan è rimasto impressionato da quest'ultimo aspetto, anche perché la delega che riceverà a via Turati sarà sicuramente inferiore. Ma noi, che seguiamo da vicino la crescita quotidiana del Verona, ci siamo resi conto di quanto è stato fondamentale il suo contributo.
L'anno prossimo molte cose cambieranno. I tifosi, e forse anche Setti prima di loro, si erano illusi che il binomio sarebbe durato molto più a lungo. Quando è entrato in società lo ha fatto con Sogliano a suo fianco con l'obiettivo di conquistare immediatamente la serie A (raggiunto!) e di rimanerci in pianta stabile. Ma che Verona sarà senza Sogliano?
Il secondo anno, di per sé, è il più difficile perché perde la spinta propulsiva dell'entusiasmo che deriva dalla promozione, e della novità. I giocatori si adattano alla categoria, alcuni credono si sentono arrivati, gli avversari ci conoscono. Nessuno sorprende più nessuno. E la difesa dei risultati diventa in questo modo più difficile.
Senza Sogliano cambieranno molte cose. Innanzitutto Setti dovrà trovare un nuovo direttore sportivo. La decisione, non facile, si giocherà tutta sul ruolo che si vuole trovare. Il presidente potrebbe scegliere un dirigente alla Sogliano, oppure uno di gradimento del tecnico, che ha già lavorato con lui. Nel primo caso si espone all'incognita del confronto e alla necessità urgente di creare una nuova intesa inossidabile ed efficace. Nel secondo di mettere in una posizione troppo centrale Mandorlini, personaggio amatissimo e di grande spessore tecnico, ma anche ingombrante. C'è poi una terza soluzione, anch'essa plausibile, che è quella di cambiare contemporaneamente direttore sportivo e allenatore e proseguire il progetto su basi completamente nuove. Anche qui con tutti i rischi del caso.
Comunque la si voglia mettere, la partenza di Sogliano non è una buona notizia per noi. Per adesso non ci pensiamo, ci accontentiamo delle dichiarazioni generiche ed attendiste, degli attestati di stima, e pensiamo al comportamento della squadra in campo. Setti è una persona pratica e giudiziosa, quando ha preso il Verona avrà immaginato in anticipo le difficoltà alle quali sarebbe andato incontro. Anche quelle di restare solo e di doversi reinventare.
Massimo
- SirPsychoSexy
- Moderatore
- Messaggi:16195
- Iscritto il:26.07.11 - 09:56 [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Pensieri e parole sull'Hellas
Il Verona distrugge la Lazio: finisce 4-1
Mandorlini conferma il 4-3-3 per la gara casalinga contro la Lazio. Rafael in porta, Cacciatore a destra e Agostini a sinistra con Moras e Maietta centrali in difesa. A centrocampo Romulo, Jorginho e Hallfredsson; in avanti Gomez, Toni e Iturbe. Al 4' punizione di Jorginho per Toni che di testa non sbaglia. Al 12' Iturbe ha una buona occasione davanti a Marchetti da posizione defilata ma il portiere della Nazionale si oppone. Al 21' Onazi, su una respinta della difesa gialloblù, ci prova dalla distanza: Rafael blocca. Al 25' Ederson mette in mezzo per Klose che si fa respingere il tiro sulla linea di porta da Maietta a Rafael battuto. Al 27' su azione da calcio d'angolo di Candreva ci arriva di testa Biglia che batte Rafael Al 44' pazzesca punizione di Iturbe che da trenta metri inganna Marchetti facendo rimbalzare la palla poco prima della linea di porta. Al 47' miracolo di Rafael sul tentativo di Cana. Al 51' altro grande intervento di Rafael, sempre su azione da calcio d'angolo con la palla che era rimbalzata su Hallfredsson. Al 53' Toni servito da Gomez prova un gran tiro di sinistro che sbatte sull'esterno della rete. Al 61' gran cross di Agostini per Toni che mette in difficoltà Marchetti. Al 63' contropiede da manuale del Verona con Iturbe che avanza, serve Toni che a sua volta mette in mezzo per Romulo che non sbaglia. Al 78' poker dell'Hellas: altro contropiede fantastico orchestrato da Jorginho che entra in area e serve Toni che evita Marchetti e fa esplodere il Benteogodi. Al 90' Keita entra in area e spara di sinistro, Rafael mette in angolo. Al 92' Toni, liberissimo prova a superare Marchetti ma il tentetivo termina di poco alto. Il Verona festeggia una vittoria strepitosa e sale a quota 29 in classifica.
HELLAS VERONA 4-1 LAZIO
RETI: 4' Toni (V), 27' Biglia (L), 44' Iturbe (V), 63'
AMMONITI: Ledesma (L), Maietta (V)
ESPULSI: Nessuno.
HELLAS VERONA (4-3-3): Rafael; Cacciatore, Moras, Maietta, Agostini; Romulo, Jorginho (87' Laner), Hallfredsson (75' Donati); Gomez, Toni, Iturbe (69' Donadel).
A disposizione: Nicolas, Albertazzi, Martinho, Longo, Cacia, Jankovic, Gonzalez, Marques, Sala.
All. Mandorlini
LAZIO (4-1-4-1): Marchetti; Konko, Dias, Cana, Lulic; Ledesma; Candreva (76' Perea), Onazi, Biglia (62' Keita), Ederson (65' Floccari); Klose.
A disposizione: Guerrieri, Strakosha, Ciani, Anderson, Biava, Vinicius, Cavanda, Novaretti.
All. Petkovic.
Alessandro Betteghella
- SirPsychoSexy
- Moderatore
- Messaggi:16195
- Iscritto il:26.07.11 - 09:56 [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Pensieri e parole sull'Hellas
Serie A: poker gialloblù, Lazio ko
VERONA - Non poteva finire meglio il 2013 dell'Hellas Verona che asfalta 4 a 1 la Lazio in una strepitosa partita, ennesima vittoria al Bentegodi. Apre le danze Toni, col solito gran colpo di testa in apertura. La Lazio reagisce e trova il pari con Biglia alla mezzora. Pazzesca la punizione di Iturbe che riporta in vantaggio i gialloblù allo scadere di tempo. Nella ripresa dilaga il Verona con Romulo e la doppietta personale di Toni. I minuti finali non sono altro che una grande festa gialloblù, sugli spalti e sul campo, per il più bel Natale che si ricordi in riva all'Adige.
HELLAS VERONA-LAZIO 4-1
Marcatori: 4' pt e 33' st Toni, 27' pt Biglia, 44' pt Iturbe, 18' st Romulo.
Primo tempo
1' Partiti
4' GOL Punizione di Jorginho a servire Toni in area che la mette di testa dove Marchetti non può arrivare
12' Iturbe ha una buona chance davanti a Marchetti da posizione defilata, ma spara sul portiere
21' Onazi, su una respinta della difesa gialloblù, ci prova dalla distanza: Rafael blocca
25' Ederson mette in mezzo per Klose che si fa respingere il tiro sulla linea di porta da Maietta a Rafael battuto
27' GOL Su angolo di Candreva ci arriva di testa Biglia che batte Rafael
44' GOL Pazzesca punizione di Iturbe che da 30 metri inganna Marchetti facendo rimbalzare la palla poco prima della linea di porta
45' Termina il primo tempo
Secondo tempo
1' Partiti
2' Miracolo di Rafael sul tentativo di testa di Cana nato un calcio d'angolo del solito Candreva
6' Altro grande intervento di Rafael, sempre su calcio d'angolo, con la palla che era rimbalzata su Hallfredsson
8' Toni servito da Gomez prova un gran tiro di sinistro che sbatte sull'esterno della rete
16' Gran cross di Agostini per Toni che svirgola a mezzaria e mette in difficoltà Marchetti
18' GOL Contropiede da manuale del Verona con Iturbe che avanza, serve Toni che a sua volta mette in mezzo per Romulo che non sbaglia
33' GOL Poker dell'Hellas: altro contropiede fantastico orchestrato da Jorginho che entra in area e serve Toni che evita Marchetti e fa esplodere il Benteogodi
45' Keita entra in area e spara di sinistro, Rafael mette in angolo
47' Toni, liberissimo, prova a superare Marchetti ma il tentetivo termina di poco alto
48' Termina qui la partita
HELLAS VERONA (4-3-3): Rafael; Agostini, Maietta, Moras, Cacciatore; Hallfredsson (dal 30' st Donati), Jorginho (dal 42' st Laner), Romulo; Gomez, Toni, Iturbe (dal 24' st Donadel).
A disposizione: Nicolas, Albertazzi, Martinho, Longo, Cacia, Jankovic, Gonzalez, Marques, Sala.
All.: Mandorlini.
LAZIO (4-1-4-1): Marchetti; Konko, Dias, Cana, Lulic; Ledesma; Candreva (dal 31' st Perea), Onazi, Biglia (dal 17' st Keita), Ederson (dal 25' st Floccari); Klose.
A disposizione: Guerrieri, Strakosha, Ciani, Anderson, Biava, Vinicius, Cavanda, Novaretti.
All.: Petkovic.
Arbitro: Calvarese di Teramo.
Assistenti: Giachero e De Pinto.
NOTE. Ammoniti: Ledesma, Maietta. Spettatori: 19.300 (abbonati: 16.129; paganti 3.171).
Ufficio Stampa
- SirPsychoSexy
- Moderatore
- Messaggi:16195
- Iscritto il:26.07.11 - 09:56 [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Pensieri e parole sull'Hellas
Pagelle: Toni super, grande Iturbe
Rafael 6,5 Il veterano di questo Verona offre ancora una volta una prova di grande qualità. Nonostante qualche indecisione iniziale, si rifà a suon di interventi magistrali
Cacciatore 6 Svolge il compito assegnatogli senza sbavature. Poco appariscente ma utile alla causa di questo grande Verona.
Maietta 6,5 Pulito ed efficace in ogni intervento. Prova di grande spessore per il capitano gialloblù.
Moras 6 Il centrale greco conferma di essere l'uomo giusto da affiancare a capitan Maietta. La sua presenza da molta sicurezza, soprattutto sulle palle alte.
Agostini 6,5 Nella strepitosa giornata del Verona l'ex Torino entra di diritto nella schiera dei sufficienti, anzi merita qualcosina di più. Infonde tranquillità e positività a tutto il reparto arretrato.
Romulo 7 Altra grande prova per il centrocampista di proprietà della Fiorentina, divenuto pedina fondamentale nello scacchiere tattico di Mandorlini. Il campione del Verona segna il terzo gol, a coronamento di una grande azione offensiva.
Jorginho 7 Come al solito il metronomo della mediana gialloblù detta i tempi di gioco a tutta la squadra. Per lui passaggi precisi e pochissimi errori in fase di impostazione. I gol di Toni portano anche la sua firma grazie ai due assist serviti alla perfezione. (86' Laner s.v.)
Hallfredsson 6,5 Parte a rilento ma cresce col passare dei minuti. L'islandese esce fra gli applausi, segno di una prestazione più che positiva. Anche per lui un buon apporto in questa giornata storica a tinte gialloblù. (75' Donati s.v.)
Iturbe 7,5 Le voci di mercato non interferiscono in alcun modo sul suo strepitoso rendimento. Imprendibile in accelerazione, imprevedibile nei movimenti, pericolosissimo sui tiri da fuori. Per lui gol, assist e tanta grinta. Oggi il vero trascinatore di questo Verona. (68' Donadel 6 Metà tempo di buon livello per il centrocampista veneto arrivato in estate dal Napoli)
Toni 8 Prova da migliore in campo per il bomber gialloblù che raggiunge Jorginho (7) nella classifica dei migliori marcatori del Verona. Lo fa grazie ad una splendida doppietta, che per poco non diventa tripletta. Fondamentale anche nel terzo gol con lo splendido assist per Romulo. Immenso.
Gomez 6,5 Juanito non tradisce Mandorlini che lo preferisce a Jankovic e Martinho. Tanta grinta e grande sacrificio per l'esterno argentino, a Verona dai tempi della Lega Pro.
Mandorlini 7 Il suo Verona è una macchina che gira alla perfezione. Con questo Hellas gioco, spettacolo e gol sono garantiti. E gran parte del merito è anche suo.
tuttohellasverona.it
- SirPsychoSexy
- Moderatore
- Messaggi:16195
- Iscritto il:26.07.11 - 09:56 [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Pensieri e parole sull'Hellas
SMS PER GLI INFELICI
Setti, Mandorlini, Sogliano: l’sms del Verona arriva diretto nei cellullari di chi, roso dall’invidia, impotente e anche un po’ sfigato non si capacita dei 29 punti della squadra scaligera.
Brutti scherzi tira l’Hellas. Ma pensa te: quella squadra che doveva sparire, che é stata vittima di giochi di potere, che era quella sbagliata, é tornata in serie A. Non solo. E si permette anche di essere la rivelazione del campionato, di spazzare via una Lazietta che neppure lo tsunami in Giappone é stato così dirompente…
Gne gne gne… Sembra di sentirli frignare i viziati bambinetti che volevano far sparire l’Hellas Verona. E mai sul campo vi fu risposta migliore a codesti figli di papà che in combutta con qualche saccente finanziere teorizzavano una sola squadra per la nostra città. E oggi tentano di seminare zizzania piantando gramigna. Peccato per loro che hanno sbattuto addosso al trio sms. E prima ad un omino, esile come i giunchi che si piegano ma non si spezzano, che ci ha ridato la nostra dignità. E mi basta un momento così per essere ripagato di mille provocazioni piccole e grandi che per undici anni mi hanno tormentato e solo per la mia coerenza. Una squadra non si cambia, signori miei. Si ama e basta. Buon Natale gialloblù a tutti voi… Noi ci stiamo divertendo, questo é il nostro sms. Voi continuate pure a invidiarci e a piantare gramigna. Tanto alla fine chi semina vento, raccoglie tempesta.
Gianluca Vighini
- SirPsychoSexy
- Moderatore
- Messaggi:16195
- Iscritto il:26.07.11 - 09:56 [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Pensieri e parole sull'Hellas
IL PAGELLONE DI VERONA-LAZIO
29 punti in classifica, la salvezza matematica distante solo 11 punti (e facendo due conti forse anche qualcosa di meno) a 21 giornate dalla fine. E ancora 8 vittorie su 9 al Bentegodi, 31 gol fatti (6° miglior attacco), 68 punti conquistati nell’intero 2013. Il VERONA e ANDREA MANDORLINI sono da 9 in pagella, anche per l’ultima del 2013, con l’Hellas che asfalta e fa apparire la squadra vincitrice dell’ultima Coppa Italia una matricola qualsiasi. Verona padrone del campo che non hai mai rinunciato al fraseggio, nemmeno su un campo ignobile (voto 2), impresentabile per un match di serie A.
Palma del migliore (voto otto) che va divisa tra un immenso Luca TONI (7 gol con la doppietta di oggi), sempre più punto di riferimento davanti e un altrettanto immenso ITURBE, che qualcosa lascia per frenesia, ma è devastante quando parte palla al piede ed è il giocatore che ha fatto fare un ulteriore salto di qualità ad un gruppo che era già buono in partenza. Nella punizione del 2-1 forse Marchetti poteva fare qualcosa in più perchè il nostro calcia veramente da lontano, ma è una palla che gira, bassa, forte, piazzata all’angolino, che rimbalza davanti al portiere…
Sette pieno agli altri, con qualche distinguo. GOMEZ (voto 7+) è stato concreto, ci ha messo sempre la gamba, è ripartito, è entrato nell’azione di due gol, procurandosi sulla punizione del primo anche il giallo a Ledesma. E poi, quando un attaccante sul 4-1 nel finale di partita è ancora attento alla fase difensiva e ad aiutare dietro vale il plauso che gli ha fatto Moras nelle interviste di fine gara.
In mezzo JORGINHO (voto 7-) ha sbagliato qualcosina in fase di palleggio, ma giocare a un tocco su un campo del genere era impresa ardua anche per i migliori. E poi ha pennellato il primo gol sulla testa di Toni, gli ha smazzato l’assist per la doppietta, ha diretto il gioco. Benissimo anche ROMULO (voto 7,5) che non ha solo segnato, ma è ripartito mille volte, è andato negli spazi con la stessa facilità con cui ha fatto recuperi di 50 metri per riconquistare palla.
Infine HALLFREDSSON (voto 7,5). Se è stato un addio, è stato un bellissimo addio. Ma sarebbe un vero peccato, dopo averlo aspettato (e qualche volta “sopportato”) così tanto, vederlo uscire adesso dal progetto per la questione del contratto. Che però o si risolve adesso, prima di gennaio, o non si risolve più.
Dietro RAFAEL (voto 7,5) ha regalato un quasi gol a Klose e qualcosina ha lasciato sul gol della Lazio (Biglia colpisce solo, ok, ma nell’area piccola). Ma è stato strepitoso nei primi 5 minuti del secondo tempo con due parate decisive (una su Cana e una di piede, di riflesso, in mischia) e poi ancora nel finale nel non far rientrare mai in partita la Lazio. CACCIATORE (voto 7+) è tornato a grandi livelli e nel primo tempo la catena di destra ha disintegrato Lulic. Forse, ma non si capisce bene, è lui che si perde Biglia nel gol Lazio, ma resta una prestazione favolosa. MORAS (voto 7,5) è stato perfetto. Nel primo tempo ha chiuso ogni diagonale, ogni corridoio, ogni pallone che è arrivato in area in rigore. MAIETTA (voto 7) ha avuto un paio di incertezze nel primo tempo, ma è sempre uscito su Klose, ed ha messo via un’altra prestazione maiuscola. Su ottimi livelli anche AGOSTINI (voto 7+) che ha sofferto Candreva nel primo tempo (ma il laziale cifre alla mano è il miglior esterno del campionato e anche oggi è stato di gran lunga il più attivo e più pericoloso) e nel secondo tempo è uscito alla distanza attaccandolo. Sei di stima a Donadel, Laner e Donati, entrati a partita già saldamente in mano del Verona.
Stefano Rasulo
- SirPsychoSexy
- Moderatore
- Messaggi:16195
- Iscritto il:26.07.11 - 09:56 [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Pensieri e parole sull'Hellas
QUANDO GIRA IL CENTROCAMPO…
Il Verona ha battuto la Lazio grazie ad una prestazione da squadra tosta, capace di soffrire e sempre pronta a ripartire. E’ stata una bella partita, divertente, piena di gol e occasioni. I meriti di questo successo vanno come al solito divisi, però vorrei puntare l’attenzione sul centrocampo, che è il settore nevralgico di ogni formazione. Nell’ultimo periodo il Verona aveva balbettato un po’ troppo in mezzo. Questa volta è stato magistrale, grazie soprattutto a Romulo e Hallfredsson con un Jorginho in ripresa rispetto al recente passato, anche se non ancora al top.
Dal centrocampo sono arrivate risposte importanti, ma va sottolineata anche la crescita di Cacciatore e Agostini, bravissimi a dare una mano in fase di spinta, e la prova super della prima linea. Toni è a dir poco sorprendente per tenuta, volontà, grinta. Iturbe è un’arma micidiale. Gomez è l’affidabilità fatta a persona. Tutto perfetto? Quasi. C’è sempre qualcosa da limare, qualche difettuccio da migliorare. Sui calci d’angolo il Verona paga dazio. Ci vuole più attenzione, certo, però (come dice Mandorlini) la squadra in generale concede qualcosa in fisicità e gli avversari spesso ne approfittano. Puoi essere furbo e attento quanto vuoi, ma se gli altri sono giganti, non puoi fare miracoli. L’importante è rispondere con altre tue specialità: contropiedi veloci, accelerate, ma anche le punizioni di Iturbe e qualche nuovo schema su palla inattiva. L’Hellas lo ha fatto in modo perfetto e redditizio.
11 punti all’obiettivo principale e poi ci sarà da divertirsi. Lo scoglio Lazio non era semplice da superare, il Verona ce l’ha fatta con abilità, guidato dal solito concreto e intelligente condottiero Mandorlini. Ora il Natale, un po’ di pausa e poi la ripresa sul campo dell’Udinese quando saremo in pieno calcio mercato, ma questa è un’altra storia da trattare in separata sede.
Auguri a tutti i lettori del mio blog e ai frequentatori del sito tggialloblu.it.
Luca Fioravanti
- Meridiano
- Moderatore Globale
- Messaggi:170276
- Iscritto il:31.08.05 - 11:11
- Nome:Francesco
- Skype:ciccioarcidiacono
- Località:Catania [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Pensieri e parole sull'Hellas
Verona: 31 gol in 17 gare
E’ neopromossa da record
E’ neopromossa da record
IL TRAPIANTO E' VITA!
LFV-A-1^Div. Apertura 2010/11
LFV-A-1^Div. Apertura 2011/12
LFV-A-1^Div. Clausura 2012/13
Pulvirenti & Pitino fuori dal Calcio Catania
LFV-A-1^Div. Apertura 2010/11
LFV-A-1^Div. Apertura 2011/12
LFV-A-1^Div. Clausura 2012/13
Pulvirenti & Pitino fuori dal Calcio Catania
- SirPsychoSexy
- Moderatore
- Messaggi:16195
- Iscritto il:26.07.11 - 09:56 [phpBB Debug] PHP Warning: in file [ROOT]/vendor/twig/twig/lib/Twig/Extension/Core.php on line 1275: count(): Parameter must be an array or an object that implements Countable
Pensieri e parole sull'Hellas
Verona: 31 gol in 17 partite. Hellas da record e primato
Miglior prestazione di sempre per l'attacco dei gialloblù guidati dal mister Mandorlini. La vittoria sulla Lazio 4-1 l'ultima conferma. Toni e Jorginho cecchini a 7 reti
Mai così prolifico, il Verona in formato Serie A: 31 i gol nelle prime diciassette giornate. Tabellino marcatori che per i gialloblù si traduce nella sesta posizione in classifica con 29 punti. Primato ottenuto grazie all’attacco: Luca Toni e Jorginho, 7 gol a testa, con il supporto di Juan Manuel Iturbe e Romulo, arrivati a 4. Anche se, a onor di cronaca, l’Hellas concede molto: 26 le reti subite.
gazzetta.it