Anche la 15.ma giornata di Lega Pro volge al termine.
Forse il turno più equilibrato del Girone C. Confermati andamenti e prestazioni. Pochi salti in classifica, un unico colpo di scena. La sconfitta della capolista Casertana in casa dell’Andria. I falchetti si rivelano più vulnerabili del previsto. Piegati da Cortellini e Cianci, mostrano lacune che riguardano prettamente il settore difensivo, non tra i migliori, a differenza dell’attacco stellare (21 gol realizzati). Cadere al cospetto di una neopromossa è indicativo. I biancazzurri proseguono la striscia positiva di risultati che dura ormai da sei partite, e spiazzano tutti. Si portano a quota 22 insieme al Messina. I peloritani, dal canto loro, non sanno più vincere. Racimolano un pari (1-1) nel derby contro l’Akragas, altra compagine in frenata. Il Gigante dista, infatti, appena due punti dall’Ischia, che occupa l’ultimo posto utile per i play-out, e non festeggia da sei gare. Gli isolani perdono contro il Matera (0-5). Lucani che, invece, si allontanano sempre più dal baratro, portandosi in salvo e migliorando la produttività sottoporta. Altre squadre di metà classifica, appaiate con gli uomini di Padalino – o solo una lunghezza sotto – sono rispettivamente Catanzaro e Monopoli che si annullano in un 1-1 privo di emozioni.
Mantengono le stesse posizioni della scorsa giornata anche le implicate nella lotta per non retrocedere. Solito fanalino di coda: la Lupa Castelli Romani. Crolla davanti alla Juve Stabia, nonostante il momentaneo vantaggio. Crisi nera se si pensa che gli amarantocelesti sono già al sesto insuccesso di fila, fermi a quota 5, a ben sei passi dal Melfi. La formazione di Ugolotti stenta. Contro il Catania – rossazzurri ancora in fondo a 13 punti – colleziona un rocambolesco 3-3, insufficiente a risalire. Al suo fianco, il Martina Franca (11 punti). I pugliesi soccombono a Marotta e Del Pinto, abili marcatori del Benevento. Stregoni sempre più su, in piena zona play-off.
E a proposito. In alto il Lecce rischia di tornare in Salento a bocca asciutta dalla trasferta contro la Paganese. Al 90’ Lepore agguanta l’iniziale 1-0 azzurrostellato. Performance al di sotto delle aspettative. Rimane comunque col fiato sul collo delle avversarie, come il Cosenza (24 punti). I rossoblu soccombono al Foggia, secondo della classe (28 punti) e in balia di un Iemmello elevato all’ennesima potenza. Scontro tra migliori difese (8 reti subite) carico di adrenalina e motivazioni, in cui l’una guadagna un pass provvisorio per i piani superiori a scapito dell’altra.
Cominciano a delinearsi distanze significative tra i tre settori (circa quattro i punti che li separano): quelli della promozione, quelli della salvezza facile, e quelli che cercano un antidoto più efficace contro la retrocessione. Campionato spaccato. Divari, però, ancora colmabili. Le sorprese non sono state del tutto esaurite. Qualcuno non è ancora esploso. Qualcun altro sfrutterà il mercato di gennaio per riprendersi. E poi c’è chi alla partenza sprint potrebbe alternare atterraggi inaspettati.