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da Meridiano » 15.01.16 - 11:59
Esplora il significato del termine: Non cambiava da 18 anni ma negli ultimi tempi la concorrenza dei «Gratta e Vinci» e il successo delle rendite a vita ha drasticamente diminuito il fascino del Superenalotto.
Tanto da far scendere la raccolta del 22% negli ultimi tre anni, da 1,37 miliardi del 2013 a 1,07 del 2015 (fonte Agipronews). Ecco perché dal 31 gennaio il Superenalotto cambia aumentando montepremi, jackpot e anche il prezzo della schedina.
Cosa cambia
Il primo «6» della storia fu centrato il 17 gennaio del 1998 a Poncarale, in provincia di Brescia, per una vincita superiore a 11,8 miliardi di lire. Dopo oltre due mila estrazioni e 4,3 miliardi di euro vinti, il gioco nato da un’idea di Rodolfo Molo (figlio di Geo, inventore della schedina del Totocalcio) tenta il restyling. Ecco come: se fino ad oggi si vinceva con almeno tre numeri sulla schedina, con il nuovo Superenalotto si parte da due numeri e la probabilità di vincere, stando a quanto spiega la concessionaria Sisal, aumenterà di venti volte. La vincita per due numeri azzeccati sarà di almeno cinque euro ma la schedina darà anche l’accesso ad altri premi grazie a un «quadrato magico» simile a quello che si trova oggi sui biglietti del «Gratta e vinci». Ma, cosa ancora più interessante, il valore medio del jackpot salirà (e di molto) passando dagli attuali 39 milioni di euro ai 110 milioni. Cosa significa? Quando nessuno si aggiudica il fatidico 6, il jackpot cresce ora di un milione alla settimana. Da febbraio invece aumenterà di due milioni.
La schedina
Ma a crescere, oltre al jackpot, sarà in un certo senso anche il prezzo della schedina: mentre oggi con un euro si possono fare due giocate, dal 31 gennaio con lo stesso prezzo se ne potrà fare una sola. «Ma sarà una schedina molto più ricca» ci tiene a precisare Marco Caccavale, direttore Business Unit Lottery del gruppo Sisal - e con un montepremi più alto: fatta 100 la raccolta del Superenalotto, la percentuale riservata al montepremi passerà dal 34,6% al 60%».
A discapito dello Stato: fino ad ora infatti il Superenalotto era uno dei giochi considerati più «generosi» per le casse dell’Erario, con il 53,6% della raccolta che finiva dritta dritta nelle casse statali (circa mezzo miliardo di euro nel 2015). La quota di incassi dell’erario passerà invece al 28,27% con la nuova formula mentre resteranno invariate quelle riservate alle ricevitorie (8%) e alla concessionaria Sisal (3,73%).Non cambiava da 18 anni ma negli ultimi tempi la concorrenza dei «Gratta e Vinci» e il successo delle rendite a vita ha drasticamente diminuito il fascino del Superenalotto. Tanto da far scendere la raccolta del 22% negli ultimi tre anni, da 1,37 miliardi del 2013 a 1,07 del 2015 (fonte Agipronews). Ecco perché dal 31 gennaio il Superenalotto cambia aumentando montepremi, jackpot e anche il prezzo della schedina.
Cosa cambia
Il primo «6» della storia fu centrato il 17 gennaio del 1998 a Poncarale, in provincia di Brescia, per una vincita superiore a 11,8 miliardi di lire. Dopo oltre due mila estrazioni e 4,3 miliardi di euro vinti, il gioco nato da un’idea di Rodolfo Molo (figlio di Geo, inventore della schedina del Totocalcio) tenta il restyling. Ecco come: se fino ad oggi si vinceva con almeno tre numeri sulla schedina, con il nuovo Superenalotto si parte da due numeri e la probabilità di vincere, stando a quanto spiega la concessionaria Sisal, aumenterà di venti volte. La vincita per due numeri azzeccati sarà di almeno cinque euro ma la schedina darà anche l’accesso ad altri premi grazie a un «quadrato magico» simile a quello che si trova oggi sui biglietti del «Gratta e vinci».
Ma, cosa ancora più interessante, il valore medio del jackpot salirà (e di molto) passando dagli attuali 39 milioni di euro ai 110 milioni. Cosa significa? Quando nessuno si aggiudica il fatidico 6, il jackpot cresce ora di un milione alla settimana. Da febbraio invece aumenterà di due milioni.
La schedina
Ma a crescere, oltre al jackpot, sarà in un certo senso anche il prezzo della schedina: mentre oggi con un euro si possono fare due giocate, dal 31 gennaio con lo stesso prezzo se ne potrà fare una sola. «Ma sarà una schedina molto più ricca» ci tiene a precisare Marco Caccavale, direttore Business Unit Lottery del gruppo Sisal - e con un montepremi più alto: fatta 100 la raccolta del Superenalotto, la percentuale riservata al montepremi passerà dal 34,6% al 60%».
A discapito dello Stato: fino ad ora infatti il Superenalotto era uno dei giochi considerati più «generosi» per le casse dell’Erario, con il 53,6% della raccolta che finiva dritta dritta nelle casse statali (circa mezzo miliardo di euro nel 2015). La quota di incassi dell’erario passerà invece al 28,27% con la nuova formula mentre resteranno invariate quelle riservate alle ricevitorie (8%) e alla concessionaria Sisal (3,73%).
IL TRAPIANTO E' VITA!
LFV-A-1^Div. Apertura 2010/11
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Pulvirenti & Pitino fuori dal Calcio Catania