Tutto il Catania Minuto x Minuto -Lega Pro 2015/2016

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Eccola! Si avvicina. È la salvezza. Tre punti, gli stessi conquistati al cospetto del Messina, accorciano le distanze dalla meta. Mappa alla mano, tracciare l’itinerario e calcolare i chilometri è possibile. Al Catania manca meno del previsto per tagliare il traguardo.



LA MATEMATICA DICE CHE… - Lo scorso anno, nel Girone C di Lega Pro, la quota per scongiurare la retrocessione? 37 punti. Bottino racimolato dalla Paganese, a tre lunghezze dal Messina, e dunque dai playout. Ai rossazzurri, che al momento contano 29 punti, basterebbe ottenerne altri otto. A sei giornate dalla fine, però, in palio ce ne sono 18. Ergo, gli etnei hanno il tempo e l’opportunità di preservare il campionato, senza passare dagli spareggi. In particolare, alla ventottesima giornata della passata stagione, il Melfi occupava lo stesso posto attualmente abitato da Catania e Monopoli, che, al confine col baratro, si contendono la permanenza a denti stretti. 28 punti per i lucani, infine salvi a pieni voti. Solo una lunghezza di differenza rispetto agli uomini di Moriero. La speranza, quindi, si riaccende. Ancor più, se si pensa che appena un punto divide i siciliani dal Catanzaro, a quota 30. E che le dirette concorrenti stanziate nei piani bassi rallentano a vista d’occhio. Copione già ravvisato nel 2014/2015. Tanto che la Paganese con tre pareggi e due sconfitte nelle ultime cinque partite è riuscita a scacciare via gli incubi. Se l’andamento resta invariato, la salvezza per il Catania sta dietro l’angolo.


IL CASO, INVECE… - Tornare a vincere, dopo gare fatte di stenti e umiliazioni, ha sempre un sapore particolare. Rimonta, carattere, futuro: si aprono scenari rassicuranti. Si intravedono orizzonti sorridenti. Ma prima o poi tocca fare i conti con la realtà. E talvolta non è delle migliori. Pasqua è sinonimo di resurrezione. Per il Catania, quasi ogni anno. Anche nel 2013/2014, in Serie A. Prima della sosta per le festività, una squadra con pochi stimoli, ormai spacciata, reduce dal cambio allenatore (Pellegrino per Maran), vinceva inaspettatamente 2-1 contro la Sampdoria al ‘Massimino’. Fotocopia ingiallita del presente (2-1 ai danni del Messina). Se non fosse che quel campionato si concluse con la retrocessione in B degli etnei, e l’inizio di un vortice di polemiche e cadute che ancora oggi bruciano come ferite aperte.

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L'allenatore del Catania Francesco Moriero ha convocato 20 giocatori per la sfida al Foggia, in programma lunedì 4 aprile alle 20.30

Questi gli atleti a disposizione di mister Moriero:

Portieri
Bastianoni, Liverani, Logofatu.
Difensori
Bastrini, Bergamelli, Ferrario, Garufo, Nunzella, Pelagatti.
Centrocampisti
Agazzi, Castiglia, Di Cecco, Musacci, Pessina, Russotto.
Attaccanti
Calderini, Falcone, Felleca, Gulin, Lupoli.

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Notte fonda per il Catania. Il Foggia vince con merito



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Ben poco da fare per questo Catania contro il Foggia di De Zerbi. I rossazzurri perdono senza attenuanti contro i rossoneri allo Zaccheria. Finisce 3-0 per i pugliesi per una partita disputata dalla squadra di Moriero in modo troppo rinunciatario soprattutto nel primo tempo. Locali in vantaggio al 14′ con Floriano che mette dentro da pochi passi dopo traversa di Sarno. Raddoppia nella ripresa Iemmello, sempre più capocannoniere del girone (18 reti), che approfitta di un gentile cadeau di Musacci. C’è tempo anche per il 3-0 di Agnelli che beffa Liverani (non esente da colpe) con un pallonetto dai 20 metri. Un’altra sconfitta lontano dal Massimino con un pesante passivo subito. La vittoria lontano dalle mura amiche manca dal 28 novembre scorso, ma quello che manca è una precisa identità di gioco: poca convinzione, poche idee sulla trequarti. Domenica prossima contro l’ultima in classifica, la Lupa Castelli Romani, i rossazzurri (con 29 punti in classifica a pari merito con il Monopoli) cercheranno una vittoria per avvicinarsi alla salvezza. Verosimilmente basteranno tre vittorie in casa (contro Lupa Castelli, Melfi e Fidelis Andria) per mantenere la categoria senza la lotteria dei playout. Poi servirà ricominciare. Per l’ennesima volta negli ultimi tre anni della storia della società rossazzurra.




Inizio combattuto con le due squadre che si affrontano a viso aperto. Il Foggia fa la partita, il Catania si difende con ordine. Al primo tiro in porta della gara arriva il vantaggio dei pugliesi. Tiro di Sarno che termina sulla traversa, Liverani si fa anticipare da Floriano che deposita in rete. Sul gol, però, pesa un presunto fallo su Di Cecco all’inizio dell’azione d’attacco del Foggia.
Il Catania fa dignitosamente la fase difensiva, ma i trequartisti faticano a servire palloni giocabili per Lupoli, centravanti della serata in casa rossazzurra. La reazione della squadra di Moriero è pressochè inesistente. Il Foggia, con i calciatori che si conoscono a memoria, prova a giocare a calcio, preferendo il fraseggio al lancio lungo. Tutt’altra musica in casa Catania: spioventi alla ricerca degli attaccanti, facili prede per i difensori rossoneri. In tutto il primo tempo il portiere locale non deve compiere un intervento. E il Foggia sfiora il raddoppio con Iemmello, Floriano e Chiricò. La difesa rossazzurra regge, ma la mediana fatica a fronteggiare il maggior dinamismo dei pugliesi.

Nella ripresa subito una novità per i rossazzurri: entra Musacci, esce Lupoli, poco servito e mai pericoloso. Si passa dal 4-2-3-1 al 4-3-3 con l’ex Parma in regia e Castiglia e Di Cecco intermedi. Calderini è il centravanti. I pugliesi gestiscono il match, i rossazzurri provano a rendersi pericolosi, ma precisione e idee latitano. Il Foggia sfiora la rete al 56′ con Sarno: palla fuori di poco.
La squadra di De Zerbi si specchia troppo e il gol della sicurezza non arriva. Ci pensa Musacci a regalare il raddoppio ai rossoneri. Brutta palla persa in mediana, rapido contropiede con Iemmello che fulmina Liverani. La partita finisce qui per il Catania. Anzi, prima c’è tempo per il 3-0 di Agnelli che beffa Liverani con un morbido pallonetto. Finale con il Foggia che fa accademia e sfiora più volte il quarto goal. Fischio finale per l’ennesima sconfitta di questa stagione disgraziata.




FOGGIA – CATANIA 3-0

MARCATORI: 14′ Floriano, 73′ Iemmello, 77′ Agnelli

FOGGIA (4-2-3-1): Narciso; Loiacono, Coletti, Gigliotti, Di Chiara; Agnelli, Vacca; Chiricò, Sarno (dal 66′ Sainz-Maza), Floriano (dal 52′ Gerbo); Iemmello. A disp.: Micale, Lauriola, Agostinone, Riverola, Quinto, Lodesani, Arcidiacono, De Gennaro. All.: De Zerbi

CATANIA (4-2-3-1): Liverani; Pelagatti (dal 62′ Garufo), Bergamelli (dal 77′ Nunzella), Ferrario, Bastrini; Di Cecco, Castiglia; Falcone, Russotto, Calderini; Lupoli (dal 46′ Musacci). A disp.: Bastianoni, Agazzi, Pessina, Felleca, Gulin. All.: Moriero

ARBITRO: Giua della sezione di Pisa

AMMONITI: Lupoli, Coletti, Gigliotti, Bergamelli

RECUPERO: 0′, 3′

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Come comunicato pochi minuti fa dal Catania, la Lega Italiana Calcio Professionistico ha definito il calendario completo degli ultimi tre turni del Campionato Lega Pro 2015/16, specificando che le nove gare di ogni girone si svolgeranno contemporaneamente.


Ecco il calendario delle ultime tre partite del Catania:
Trentaduesima giornata
Domenica 24 aprile, ore 15.00: Catania-Melfi
Trentatreesima giornata
Sabato 30 aprile, ore 17.30: Paganese-Catania
Trentaquattresima giornata

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Al termine della seduta odierna di rifinitura, seguita dalla conferenza stampa, mister Moriero ha diramato la lista dei 22 convocati per la gara contro la Lupa Castelli, in programma al Massimino domenica 10 aprile alle 15.
All’andata i rossazzurri si imposero per 1-2 sul campo della Lupa grazie alla doppietta di Calil.

Ecco la lista dei 22 giocatori:

Portieri
Bastianoni, Liverani, Logofatu.
Difensori
Bastrini, Ferrario, Garufo, Nunzella, Pelagatti.
Centrocampisti
Agazzi, Bombagi, Castiglia, Di Cecco, Di Stefano, Pessina, Russotto.
Attaccanti
Calderini, Calil, Falcone, Felleca, Gulin, Lupoli, Plasmati.

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Plasmati “azzanna” la Lupa. Catania vince con sofferenza contro l’ultima

I rossazzurri vincono nel finale contro l’ultima in classifica. Decide il centravanti subentrato a Calil.

Inguardabile. Il Catania vince 1-0 contro l’ultima in classifica, la Lupa Castelli Romani, ma latita dal punto di vista del gioco. I rossazzurri vincono grazie alla rete al 85′ di Plasmati dopo un incontro difficilmente commentabile. In un contesto ambientale difficile (tifosi in aperta contestazione), i rossazzurri faticano più del dovuto ad avere la meglio di un avversario che con grande dignità scende matematicamente in Serie D. L’emblema della situazione in casa Catania è l’incredibile involuzione di Calil, trascinatore nella prima parte di stagione, adesso l’ombra di se stesso.

Il Catania parte con piglio deciso e sfiora la rete con Russotto e Falcone, la Lupa Castelli Romani gioca una partita essenzialmente difensiva e per gli attaccanti rossazzurri è dura riuscire a scardinare il bunker. Dopo i primi minuti di assedio prende il sopravvento la paura di non segnare e gli etnei si incartano preda delle proprie paure e del deciso attacco del pubblico che fischia sia all’inizio che alla fine del primo tempo. Poco da annotare a parte la verve in panchina di Palazzi, tecnico della Lupa.

Nel secondo tempo, solito copione: Catania in avanti, Lupa sulla difensiva. Al 51′ Moriero effettua il primo cambio: fuori un evanescente Calil, dentro Plasmati. I rossazzurri insistono, ma sbattono contro il muro dei romani: errori di mira e poca fortuna non consentono ai giocatori siciliani di esultare. Quando il pareggio sembrava inevitabile, ecco il gol di Plasmati che consegna al Catania tre punti, fondamentali per il raggiungimento dell’obiettivo minimo: la salvezza senza i playout.


CATANIA-LUPA CASTELLI ROMANI 1-0

MARCATORI: 85′ Plasmati

CATANIA (4-2-3-1): Liverani; Garufo, Bastrini, Ferrario, Nunzella; Di Cecco, Agazzi; Russotto, Bombagi (dal 66′ Calderini), Falcone (dal 89′ Castiglia), Calil (dal 52′ Plasmati). All: Moriero

LUPA CASTELLI (3-5-2): Tassi; Rosato, Aquaro, Di Bella; Colantoni, Falasca (dal 73′ Prutsch), Kosovan, Scicchitano, Maiorano; Mastropietro, Morbidelli. All: Palazzi

ARBITRO: Volpi della sezione di Arezzo

AMMONITI: Ferrario, Calderini, Proietti, Rosato

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Quota salvezza: 38/39 punti per evitare i playout.

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C'è chi assicura che basteranno 37-38 punti, altri optano per 39, qualcuno si spinge sino a 40. A quattro giornate dalla conclusione della stagione regolare, la probabile quota salvezza nel girone C di Lega Pro ha ormai oscillazioni limitate.

La volata per evitare i play out è lanciata e il Catania, in questo momento, sarebbe proprio l'ultima squadra a garantirsi la permanenza diretta. I rossazzurri hanno 32 punti proprio come il Monopoli ma possono contare sul vantaggio negli scontri diretti con i biancoverdi, decisivo in caso di arrivo ex aequo. Attenzione anche al Melfi, quart'ultimo a quota 28 e rilanciatosi grazie al colpo esterno sul campo del Matera.

Tre formazioni, inclusa quella etnea, che nel prossimo fine settimana saranno impegnate in un triplo testacoda con avversarie in piena corsa per la promozione o i play off: il Catania renderà visita al Benevento, il Monopoli riceverà la Casertana, il Melfi ospiterà il Cosenza.

A voler guardare avanti e non alle proprie spalle, il primo riferimento degli uomini guidati da Moriero è invece il Catanzaro, a +2 su Catania e Monopoli e atteso sabato dalla gara esterna con la Fidelis Andria, tranquilla a metà classifica eppur reduce da un successo per nulla scontato sul campo del Martina e forte della migliore difesa in assoluto del calcio professionistico italiano (solo 15 gol al passivo).

Turno significativo, ma probabilmente non quanto quello seguente, che opporrà - come mostra la grafica in allegato - i quattro club in questione in due scontri diretti fondamentali: Catania-Melfi e Catanzaro-Monopoli. A seguire, i rossazzurri incroceranno due avversarie senza obiettivi particolari: Paganese in trasferta e Andria in casa. La sensazione è che con sette punti nelle ultime quattro giornate ci si possa mettere al sicuro

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A conclusione della seduta d’allenamento odierna, svolta in mattinata a Torre del Grifo e seguita dalla conferenza pre-gara, l’allenatore del Catania Francesco Moriero ha convocato 21 giocatori per la partita in programma domenica pomeriggio a Benevento.

Prima convocazione in prima squadra per il difensore della Berretti David Biancola, classe 1998.

Assenti lo squalificato Ferrario, Parisi e Musacci.

Portieri: Bastianoni, Liverani, Logofatu.

Difensori: Bastrini, Bergamelli, Biancola, Garufo, Nunzella, Pelagatti.

Centrocampisti: Agazzi, Bombagi, Castiglia, Di Cecco, Pessina, Russotto.

Attaccanti: Calderini, Calil, Falcone, Gulin, Lupoli, Plasmati.

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