Serviva un punto e un punto è stato: ma che punto. Con il Ripa Fenadora, nella "tana" di Seren del Grappa, il Venezia sapeva di dover combattere e ha combattuto.
Gli arancioneroverdi sono partiti a testa bassa e si sono portati in vantaggio subito dopo il quarto d'ora. Gol di Modolo al 17', raddoppio di Acquadro al 25'.
Un uno-due che poteva mettere al tappeto anche squadre più blasonate, ma, si sa, solo vedere il Venezia scatena ambizioni sopite e la voglia di non sfigurare davanti al pubblico di casa ha caricato i bellunesi che sono andati a dimezzare lo svantaggio prima della fine del primo tempo grazie alla marcatura di Santi al 40'.
Nella ripresa il Venezia è ripartito ma più impallato: una fiammata al 18': un grande contropiede del Venezia con Luciani che va verso il fondo: cross perfetto verso l'area e testa vincente di Lattanzio che stacca e insacca d'imperio.
Scoppia la festa, ma, si sa, la cabala non vorrebbe. Appena 4' dopo la difesa s'incanta e Madiotto segna di destro riaprendo la gara e le speranze del Ripa, impegnato per evitare i playout e a due minuti dalla fine Peotta fa vedere i sorci verdi ai tifosi veneziani con il 3-3.
La partita finbisce qui e al triplice fischio i tanti supporters arancioneroverdi invadono il campo ballando e cantando. "Grazie ragazzi" il coro che accompagna i giocatori negli spogliatoi e che suggella il ritorno del Venezia tra i professionisti.