Copa America 2016
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Bella vittoria della Colombia nella gara d'esordio della Copa America del centenario, con i cafeteros che si sono imposti 2-0 contro gli Stati Uniti. Tuttavia non ci sono solo belle notizie per la Colombia: preoccupano le condizioni di James Rodriguez, uscito a pochi minuti dalla fine per un infortunio alla spalla. El Diez sarà monitorato nelle prossime ore per capire meglio l'entità dell'infortunio, ma intanto la Colombia resta con il fiato sospeso in attesa di capire se il suo giocatore di maggior talento potrà continuare la sua avventura nel torneo.
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Re: Copa America 2016
Le partite in programma oggi :
04.06. 23:00 Costa Rica-Paraguay
05.06. 01:30 Haiti-Perù
05.06. 04:00 Brasile-Ecuador
04.06. 23:00 Costa Rica-Paraguay
05.06. 01:30 Haiti-Perù
05.06. 04:00 Brasile-Ecuador
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Re: Copa America 2016
Lionel Messi è atterrato questa mattina a San José, in California, per raggiungere la Nazionale argentina. "Sono contento, speriamo di vincere la Copa América", ha dichiarato la stella del Barcellona al quotidiano As una volta sceso dall'aereo. Le sue condizioni fisiche restano però da valutare, dopo il duro colpo alla schiena ricevuto nell'amichevole contro l'Honduras.
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Re: Copa America 2016
Costa Rica e Paraguay stanno sulla difensiva: nessuna rete e poco spettacolo a Orlando
Dopo il successo della Colombia sugli USA nella partita inaugurale, Costa Rica e Paraguay si affrontano a Orlando per la seconda sfida del Girone A. Una partita priva di grandi emozioni finisce 0-0.
Gran partenza del Paraguay, che schiaccia la Costa Rica fin dai primi minuti. Il primo pericolo per il Costa Rica arriva all’8′, quando Borges rischia di incappare in un clamoroso autogol deviando il traversone rasoterra di Benítez. Passano pochi minuti e da Silva sfiora il gol con un colpo di testa che termina di poco fuori. Col passare dei minuti il ritmo cala, e un primo tempo tutt’altro che indimenticabile termina 0-0; anche per colpa del caldo afoso della Florida.
Nella ripresa la musica non cambia, con la Costa Rica sempre molto chiusa che non concede praticamente niente all’undici di Ramón Díaz. La prima occasione arriva infatti solo al 70′, con Pemberton che blocca senza problemi il colpo di testa di Valdez. Tra gli uomini di Ramírez ci prova il nuovo entrato Bolañosa, ma Vilalr devia in angolo. Il risultato non si sblocca nonostante i cambi e le due squadre si spartiscono la posta in palio: il Paraguay ora affronterà la Colombia capolista, mentre i costaricani se la vedranno con gli USA senza Watson, espulso al 93′ per un brutto fallo da dietro su Nelson Valdez.
COSTA RICA-PARAGUAY 0-0 (0-0)
Costa Rica (5-4-1): Pemberton 6; Gamboa 6.5, Waston 5.5, Duarte 6.5, Acosta 6, Matarrita 6; Campbell 5.5 (67′ Venegas 6), Ruiz 6 (77′ Bolaños 6), Borges 6, Tejeda 5 (59′ Azofeifa 6); Ureña 5. A disp.: Carvajál, Moreira, Calvo, Granados, Oviedo, Saborio, Salvatierra, Umana, Woodly. All.: Ramírez 5.5.
Paraguay (4-4-2): Villar 6; B. Valdez 6, da Silva 6.5, Gómez 6.5, Samudio 6.5; González 5.5 (88′ Iturbe sv), Piris Da Motta 5.5, Ortíz 6, Romero 6 (70′ E. Benítez 5.5); Lezcano 5, J. Benítez 5 (72′ N.Valdez 5). A disp.: Barreto, Silva, Almirón, Ayala, I. Piris, Riveros, Rojas, Sanabria. All.: Díaz 5.5.
Arbitro: Loustau (Argentina).
Note – Ammoniti: 1′ Tejeda (C), 49′ Matarrita; 12′ J. Benítez, 79′ N. Valdez, 83′ González (P). Espulso: Watson (C) al 90’+3 per fallo violento.
Dopo il successo della Colombia sugli USA nella partita inaugurale, Costa Rica e Paraguay si affrontano a Orlando per la seconda sfida del Girone A. Una partita priva di grandi emozioni finisce 0-0.
Gran partenza del Paraguay, che schiaccia la Costa Rica fin dai primi minuti. Il primo pericolo per il Costa Rica arriva all’8′, quando Borges rischia di incappare in un clamoroso autogol deviando il traversone rasoterra di Benítez. Passano pochi minuti e da Silva sfiora il gol con un colpo di testa che termina di poco fuori. Col passare dei minuti il ritmo cala, e un primo tempo tutt’altro che indimenticabile termina 0-0; anche per colpa del caldo afoso della Florida.
Nella ripresa la musica non cambia, con la Costa Rica sempre molto chiusa che non concede praticamente niente all’undici di Ramón Díaz. La prima occasione arriva infatti solo al 70′, con Pemberton che blocca senza problemi il colpo di testa di Valdez. Tra gli uomini di Ramírez ci prova il nuovo entrato Bolañosa, ma Vilalr devia in angolo. Il risultato non si sblocca nonostante i cambi e le due squadre si spartiscono la posta in palio: il Paraguay ora affronterà la Colombia capolista, mentre i costaricani se la vedranno con gli USA senza Watson, espulso al 93′ per un brutto fallo da dietro su Nelson Valdez.
COSTA RICA-PARAGUAY 0-0 (0-0)
Costa Rica (5-4-1): Pemberton 6; Gamboa 6.5, Waston 5.5, Duarte 6.5, Acosta 6, Matarrita 6; Campbell 5.5 (67′ Venegas 6), Ruiz 6 (77′ Bolaños 6), Borges 6, Tejeda 5 (59′ Azofeifa 6); Ureña 5. A disp.: Carvajál, Moreira, Calvo, Granados, Oviedo, Saborio, Salvatierra, Umana, Woodly. All.: Ramírez 5.5.
Paraguay (4-4-2): Villar 6; B. Valdez 6, da Silva 6.5, Gómez 6.5, Samudio 6.5; González 5.5 (88′ Iturbe sv), Piris Da Motta 5.5, Ortíz 6, Romero 6 (70′ E. Benítez 5.5); Lezcano 5, J. Benítez 5 (72′ N.Valdez 5). A disp.: Barreto, Silva, Almirón, Ayala, I. Piris, Riveros, Rojas, Sanabria. All.: Díaz 5.5.
Arbitro: Loustau (Argentina).
Note – Ammoniti: 1′ Tejeda (C), 49′ Matarrita; 12′ J. Benítez, 79′ N. Valdez, 83′ González (P). Espulso: Watson (C) al 90’+3 per fallo violento.
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Re: Copa America 2016
Copa América 2016, Girone A – Il riepilogo della 1° giornata
La Colombia va già in fuga grazie al successo all’esordio 2-0 contro gli USA e al pareggio 0-0 tra Costa Rica e Paraguay. Le reti di Zapata e di James Rodríguez su calcio di rigore hanno dato tre punti importantissimi alla squadra di Pekerman, che ora affronterà il Paraguay con il “coltello dalla parte del manico”. Il pareggio senza reti dell’altra sfida fa tornare invece il sorriso alla squadra a stelle e strisce, che ora dovrà assolutamente vincere contro il Costa Rica.
CLASSIFICA: Colombia 3, Paraguay 1, Costa Rica 1, USA 0.
La Colombia va già in fuga grazie al successo all’esordio 2-0 contro gli USA e al pareggio 0-0 tra Costa Rica e Paraguay. Le reti di Zapata e di James Rodríguez su calcio di rigore hanno dato tre punti importantissimi alla squadra di Pekerman, che ora affronterà il Paraguay con il “coltello dalla parte del manico”. Il pareggio senza reti dell’altra sfida fa tornare invece il sorriso alla squadra a stelle e strisce, che ora dovrà assolutamente vincere contro il Costa Rica.
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Re: Copa America 2016
BRASILE-ECUADOR: pareggio a reti bianche tra i verdeoro e la tricolor.
BRASILE - ECUADROR 0-0
Partita dal gusto particolare per Dunga che torna a Pasadena 22 anni dopo aver alzato da capitano la coppa del mondo vinta in finale ai rigori contro l'Italia: il Ct verdeoro schiera un 4-2-3-1 con Willian, Coutinho e Renato Augusto a giostrare alle spalle dell'unica punta Jonas, Quinteros risponde con un modulo speculare in cui saranno Bolanos, Antonio Valencia e Montero ad innescare Enner Valencia.
Parte subito forte l'Ecuador che al 4' sfiora il vantaggio: errore in uscita dalla difesa di Gil, palla che arriva a Bolanos che con un destro a giro lambisce il palo alla sinistra di Allison. Risponde il Brasile al 6' con una grande azione di Willian che sfonda sulla sinistra, cross basso per Coutinho che anticipa Paredes ma da due passi trova la grande parata di Dreer. Sempre i verdeoro pericolosi al 15' con il cross di Filipe Luis che trova Jonas che riesce solo a sfiorare il pallone e lo manda a lato e due minuti più tardi con una grande azione di Dani Alves che dalla destra pesca Coutinho, il cui tiro dai 25 metri non centra lo specchio della porta. Ecuador in difficoltà specialmente nel ripartire e allora è sempre il Brasile che prova a trovare varchi nella difesa dei Tricolor: al 28' Jonas serve Coutinho in area che prova il dribbling ma viene provvidenzialmente fermato da Paredes, sei minuti dopo è ancora l'attaccante del Benfica a servire il fantasista del Liverpool che però viene anticipato a pochi metri dalla porta dal provvidenziale intervento di Noboa. Ecuador che riesce finalmente a rendersi di nuovo pericoloso al 36' con un contropiede innescato da Bolanos che serve Montero: l'esterno dello Swansea però sbaglia lo stop e si fa fermare da Elias (con un fallo); la punizione susseguente viene calciata da Enner Valencia, che non riesce ad angolare il pallone e trova la facile parata di Allison.
Primo tempo che si chiude sullo 0-0 con il Brasile che probabilmente avrebbe meritato il vantaggio per il gioco espresso; Ecuador che come previsto punta tutto sul contropiede, anche se fino ad ora non è riuscito a sfruttarlo a pieno e a creare problemi alla difesa brasiliana.
Seconda frazione che ricomincia sulla falsariga della prima: al 49' cross di Dani Alves, sponda di Coutinho e colpo di testa di Gil che però non riesce a dare forza e precisione alla sua conclusione. Al 65' l'episodio che avrebbe potuto cambiare il match: Bolanos tira dalla linea di fondo e trova la clamorosa papera di Allison che spedisce il pallone nella propria porta, ma l'arbitro annulla su segnalazione del guardalinee che sostiene che la palla sia oltre la linea di fondo al momento del tiro; il replay smentisce la decisione della terna e apre le polemiche. Quattro minuti più tardi si rivede in avanti il Brasile con una classica azione di Coutinho che rientra dalla sinistra e prova il tiro a giro, ma la palla finisce in curva. Ad un quarto d'ora dal termine Lucas Moura appena entrato prova il sinistro dal limite ma manda alto da buona posizione. All'82' grande palla di Renato Augusto che pesca in area Lucas Moura il cui colpo di testa termina a lato di pochissimo. Negli ultimi otto minuti più recupero il Brasile non riesce più a rendersi pericoloso: termina quindi a reti bianche l'esordio nella Copa America Centenario di verdeoro e tricolor che ora sono appaiate al secondo posto nel girone B alle spalle del Perù (vittorioso con Haiti per 1-0).
IL TABELLINO DELLA GARA
BRASILE (4-2-3-1):
Allison; Dani Alves, Gil, Marquinhos, Filipe Luis; Casemiro, Elias (dal 86' Lucas Lima); Willian (dal 75' Lucas Moura), Renato Augusto, Coutinho; Jonas (dal 62' Gabriel).
A disposizione: Alves, Grohe, Fabinho, Miranda, Rodrigo Caio, Douglas Santos, Walace, Ganso, Hulk.
Allenatore: Dunga.
ECUADOR (4-2-3-1):
Dreer; Paredes, Mina, Achilier, W. Ayovi; Noboa, Gruezo; A. Valencia, Bolanos (dal 91' Gaibor), J. Montero (dal 80' Martinez); E. Valencia (dal 80' J. Ayovi).
A disposizione: Banguera, Dominguez, Erazo, Ramirez, Arroyo, Mena, Larrea, Cazares, Arboleda.
Allenatore: Gustavo Quinteros
Ammoniti: Casemiro, Elias, Gil (BRA), Paredes, Enner Valencia, J. Ayovi (ECU)
BRASILE - ECUADROR 0-0
Partita dal gusto particolare per Dunga che torna a Pasadena 22 anni dopo aver alzato da capitano la coppa del mondo vinta in finale ai rigori contro l'Italia: il Ct verdeoro schiera un 4-2-3-1 con Willian, Coutinho e Renato Augusto a giostrare alle spalle dell'unica punta Jonas, Quinteros risponde con un modulo speculare in cui saranno Bolanos, Antonio Valencia e Montero ad innescare Enner Valencia.
Parte subito forte l'Ecuador che al 4' sfiora il vantaggio: errore in uscita dalla difesa di Gil, palla che arriva a Bolanos che con un destro a giro lambisce il palo alla sinistra di Allison. Risponde il Brasile al 6' con una grande azione di Willian che sfonda sulla sinistra, cross basso per Coutinho che anticipa Paredes ma da due passi trova la grande parata di Dreer. Sempre i verdeoro pericolosi al 15' con il cross di Filipe Luis che trova Jonas che riesce solo a sfiorare il pallone e lo manda a lato e due minuti più tardi con una grande azione di Dani Alves che dalla destra pesca Coutinho, il cui tiro dai 25 metri non centra lo specchio della porta. Ecuador in difficoltà specialmente nel ripartire e allora è sempre il Brasile che prova a trovare varchi nella difesa dei Tricolor: al 28' Jonas serve Coutinho in area che prova il dribbling ma viene provvidenzialmente fermato da Paredes, sei minuti dopo è ancora l'attaccante del Benfica a servire il fantasista del Liverpool che però viene anticipato a pochi metri dalla porta dal provvidenziale intervento di Noboa. Ecuador che riesce finalmente a rendersi di nuovo pericoloso al 36' con un contropiede innescato da Bolanos che serve Montero: l'esterno dello Swansea però sbaglia lo stop e si fa fermare da Elias (con un fallo); la punizione susseguente viene calciata da Enner Valencia, che non riesce ad angolare il pallone e trova la facile parata di Allison.
Primo tempo che si chiude sullo 0-0 con il Brasile che probabilmente avrebbe meritato il vantaggio per il gioco espresso; Ecuador che come previsto punta tutto sul contropiede, anche se fino ad ora non è riuscito a sfruttarlo a pieno e a creare problemi alla difesa brasiliana.
Seconda frazione che ricomincia sulla falsariga della prima: al 49' cross di Dani Alves, sponda di Coutinho e colpo di testa di Gil che però non riesce a dare forza e precisione alla sua conclusione. Al 65' l'episodio che avrebbe potuto cambiare il match: Bolanos tira dalla linea di fondo e trova la clamorosa papera di Allison che spedisce il pallone nella propria porta, ma l'arbitro annulla su segnalazione del guardalinee che sostiene che la palla sia oltre la linea di fondo al momento del tiro; il replay smentisce la decisione della terna e apre le polemiche. Quattro minuti più tardi si rivede in avanti il Brasile con una classica azione di Coutinho che rientra dalla sinistra e prova il tiro a giro, ma la palla finisce in curva. Ad un quarto d'ora dal termine Lucas Moura appena entrato prova il sinistro dal limite ma manda alto da buona posizione. All'82' grande palla di Renato Augusto che pesca in area Lucas Moura il cui colpo di testa termina a lato di pochissimo. Negli ultimi otto minuti più recupero il Brasile non riesce più a rendersi pericoloso: termina quindi a reti bianche l'esordio nella Copa America Centenario di verdeoro e tricolor che ora sono appaiate al secondo posto nel girone B alle spalle del Perù (vittorioso con Haiti per 1-0).
IL TABELLINO DELLA GARA
BRASILE (4-2-3-1):
Allison; Dani Alves, Gil, Marquinhos, Filipe Luis; Casemiro, Elias (dal 86' Lucas Lima); Willian (dal 75' Lucas Moura), Renato Augusto, Coutinho; Jonas (dal 62' Gabriel).
A disposizione: Alves, Grohe, Fabinho, Miranda, Rodrigo Caio, Douglas Santos, Walace, Ganso, Hulk.
Allenatore: Dunga.
ECUADOR (4-2-3-1):
Dreer; Paredes, Mina, Achilier, W. Ayovi; Noboa, Gruezo; A. Valencia, Bolanos (dal 91' Gaibor), J. Montero (dal 80' Martinez); E. Valencia (dal 80' J. Ayovi).
A disposizione: Banguera, Dominguez, Erazo, Ramirez, Arroyo, Mena, Larrea, Cazares, Arboleda.
Allenatore: Gustavo Quinteros
Ammoniti: Casemiro, Elias, Gil (BRA), Paredes, Enner Valencia, J. Ayovi (ECU)
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Re: Copa America 2016
Copa America Centenario girone B, prima giornata della fase a gironi.
Basta un goal del bomber Guerrero (miglior marcatore di sempre della sua Nazionale con 27 reti realizzate) ad avere la meglio sul modesto Haiti in una gara, valida per lil gruppo B della Coppa America, letteralmente dominata dal Perù che però, in pieno recupero, rischia di subire il clamoroso pareggio-beffa.
Già nel primo tempo infatti il Perù costruisce almeno tre chiare occasioni da rete, la più nitida delle quali ovviamente con il solito Guerrero che al 39' conclude al volo mancando di pochissimo il bersaglio.
In avvio di ripresa, invece, è Flores a sfiorare il vantaggio che arriva finalmente al 61' quando lo stesso Flores mette una palla dentro sulla quale si avventa in tutto proprio Guerrero per realizzare il goal che vale record e vittoria.
Infine, dopo aver sfiorato più volte il raddoppio, il Perù come detto rischia la beffa nel recupero ma Belfort da pochi passa grazia Gallese di testa.
HAITI - PERU' 0-1
Marcatori: 61' P.Guerrero
HAITI (4-3-3):
Placide, Jerome, Jaggy, Genevois, Goreux, Lafrance, Marcelin, Hilaire (dal 40' Alexandre), Nazon (dal 71' Belfort), Guerrier, Louis.
A disposizione: Odelus, Norde, Mustivar, Millien, Aveska, Maurice, Alcenat, Christian, Lambese, Ceus.
Allenatore: Patrice Neveu
PERU' (4-2-3-1):
Gallese, Rodriguez, Revoredo, Trauco, Tapia, Ramos, Vilchez, Hohberg (dal83' Polo), Flores (dal 91' Da Silva), Guerrero, Cueva (dal75' Yotun).
A disposizione: Abram, Caceda, Penny, Alfageme, Benavente, Ruidiaz, Balbin, Corzo, Cespedes.
Allenatore: Ricardo Gareca
Ammoniti: Marcelin, Alexandre (HAI); Rodriguez, Yotun, Guerrero (PER)
Basta un goal del bomber Guerrero (miglior marcatore di sempre della sua Nazionale con 27 reti realizzate) ad avere la meglio sul modesto Haiti in una gara, valida per lil gruppo B della Coppa America, letteralmente dominata dal Perù che però, in pieno recupero, rischia di subire il clamoroso pareggio-beffa.
Già nel primo tempo infatti il Perù costruisce almeno tre chiare occasioni da rete, la più nitida delle quali ovviamente con il solito Guerrero che al 39' conclude al volo mancando di pochissimo il bersaglio.
In avvio di ripresa, invece, è Flores a sfiorare il vantaggio che arriva finalmente al 61' quando lo stesso Flores mette una palla dentro sulla quale si avventa in tutto proprio Guerrero per realizzare il goal che vale record e vittoria.
Infine, dopo aver sfiorato più volte il raddoppio, il Perù come detto rischia la beffa nel recupero ma Belfort da pochi passa grazia Gallese di testa.
HAITI - PERU' 0-1
Marcatori: 61' P.Guerrero
HAITI (4-3-3):
Placide, Jerome, Jaggy, Genevois, Goreux, Lafrance, Marcelin, Hilaire (dal 40' Alexandre), Nazon (dal 71' Belfort), Guerrier, Louis.
A disposizione: Odelus, Norde, Mustivar, Millien, Aveska, Maurice, Alcenat, Christian, Lambese, Ceus.
Allenatore: Patrice Neveu
PERU' (4-2-3-1):
Gallese, Rodriguez, Revoredo, Trauco, Tapia, Ramos, Vilchez, Hohberg (dal83' Polo), Flores (dal 91' Da Silva), Guerrero, Cueva (dal75' Yotun).
A disposizione: Abram, Caceda, Penny, Alfageme, Benavente, Ruidiaz, Balbin, Corzo, Cespedes.
Allenatore: Ricardo Gareca
Ammoniti: Marcelin, Alexandre (HAI); Rodriguez, Yotun, Guerrero (PER)
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Re: Copa America 2016
Continuano le gare di Coppa America. Questa sera, alle 23.00, spazio a Giamaica-Venezuela e nella notte fra domenica e lunedì sarà la volta di Messico-Uruguay: fischio d'inizio ore 02.00
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Re: Copa America 2016
Copa América 2016, Girone B – Il riepilogo della 1° giornata
Guerrero conferma di non essere stato il capocannoniere delle ultime due edizioni della Copa América per caso, e con un suo gol dà i primi tre punti del torneo al Perù. L’attaccante del Flamengo con questo colpo di testa diventa anche il miglior marcatore di sempre della Blanquirroja con 27 reti all’attivo, una in più di Cubillas. Per il resto non una gran partita del Perù, se escludiamo il migliore in campo Flores (classe 1994 dell’Universitario da segnarsi sul taccuino), che, oltre a fornire l’assist a Guerrero, ha anche colpito una traversa. Buona invece la prova di Haiti, che ha lottato fino alla fine sfiorando anche il pareggio al 93′, quando Belfort si è divorato clamorosamente un gol di testa a pochi passi da Gallese. Da segnalare il momento della sostituzione per scelta tecnica al 40′ di Hilaire, che non l’ha presa proprio benissimo.
La sfida più attesa della notte era però Brasile-Ecuador, con i verdeoro falcidiati da assenze e infortuni che affrontavano una Tricolor in salute. Al Rose Bowl di Pasadena, stadio dove il Brasile vinse i Mondiali del 1994, le due squadre partono subito forte: prima Bolaños sfiora la traversa con un bel tiro da fuori area, poi Dreer compie una parata miracolosa sulla conclusione ravvicinata di Coutinho su traversone di Willian. Al 63′ Alisson fa una papera incredibile sul tiro-cross di Bolaños infilandosi il pallone nella propria porta, ma l’arbitro annulla il gol, su segnalazione del guardalinee, perché la palla era uscita in precedenza (restano forti dubbi sulla decisione però). L’ultima opportunità dell’incontro è per Lucas, il cui colpo di testa non centra però la porta. Finisce così 0-0: tra i fischi dei tifosi brasiliani, la squadra che può avere rimpianti per non aver portato a casa la vittoria è sicuramente l’Ecuador.
Nella seconda giornata il Brasile sfiderà Haiti nell’afa di Orlando con l’imperativo di vincere e convincere, mentre molto interessante sarà vedere Ecuador-Perù a Glendale.
CLASSIFICA: Perù 3, Brasile 1, Ecuador 1, Haiti 0.
Guerrero conferma di non essere stato il capocannoniere delle ultime due edizioni della Copa América per caso, e con un suo gol dà i primi tre punti del torneo al Perù. L’attaccante del Flamengo con questo colpo di testa diventa anche il miglior marcatore di sempre della Blanquirroja con 27 reti all’attivo, una in più di Cubillas. Per il resto non una gran partita del Perù, se escludiamo il migliore in campo Flores (classe 1994 dell’Universitario da segnarsi sul taccuino), che, oltre a fornire l’assist a Guerrero, ha anche colpito una traversa. Buona invece la prova di Haiti, che ha lottato fino alla fine sfiorando anche il pareggio al 93′, quando Belfort si è divorato clamorosamente un gol di testa a pochi passi da Gallese. Da segnalare il momento della sostituzione per scelta tecnica al 40′ di Hilaire, che non l’ha presa proprio benissimo.
La sfida più attesa della notte era però Brasile-Ecuador, con i verdeoro falcidiati da assenze e infortuni che affrontavano una Tricolor in salute. Al Rose Bowl di Pasadena, stadio dove il Brasile vinse i Mondiali del 1994, le due squadre partono subito forte: prima Bolaños sfiora la traversa con un bel tiro da fuori area, poi Dreer compie una parata miracolosa sulla conclusione ravvicinata di Coutinho su traversone di Willian. Al 63′ Alisson fa una papera incredibile sul tiro-cross di Bolaños infilandosi il pallone nella propria porta, ma l’arbitro annulla il gol, su segnalazione del guardalinee, perché la palla era uscita in precedenza (restano forti dubbi sulla decisione però). L’ultima opportunità dell’incontro è per Lucas, il cui colpo di testa non centra però la porta. Finisce così 0-0: tra i fischi dei tifosi brasiliani, la squadra che può avere rimpianti per non aver portato a casa la vittoria è sicuramente l’Ecuador.
Nella seconda giornata il Brasile sfiderà Haiti nell’afa di Orlando con l’imperativo di vincere e convincere, mentre molto interessante sarà vedere Ecuador-Perù a Glendale.
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Re: Copa America 2016
Ore 23:00 al Soldier Field di Chicago, si sfidano Jamaica e Venezuela. A giudicare dai moduli con cui scenderanno in campo le due formazioni, ossia l’abituale 4-5-1, non si dovrebbe assistere ad una partita ricca di gol, e considerando anche le due rose non proprio ricche di talenti,
Nella notte, la seconda partita del girone C, si disputerà allo stupendo University of Phoenix Stadium, in Arizona, tra Messico e Uruguay. Match da seguire tra due squadre che stanno andando alla grande nelle qualificazioni al mondiale di Russia 2018, l’Uruguay comanda il raggruppamento del Sud America, con 13 punti in 6 partite, mentre il Messico con 4 vittorie su 4 nel Gruppo A del Nord e Centro America, ha già conquistato l’accesso alla quinta fase di qualificazione per il mondiale.
Nella notte, la seconda partita del girone C, si disputerà allo stupendo University of Phoenix Stadium, in Arizona, tra Messico e Uruguay. Match da seguire tra due squadre che stanno andando alla grande nelle qualificazioni al mondiale di Russia 2018, l’Uruguay comanda il raggruppamento del Sud America, con 13 punti in 6 partite, mentre il Messico con 4 vittorie su 4 nel Gruppo A del Nord e Centro America, ha già conquistato l’accesso alla quinta fase di qualificazione per il mondiale.
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Re: Copa America 2016
Colombia, infortunio alla spalla per James: salterà la sfida col Paraguay
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Re: Copa America 2016
Jamaica-Venezuela, prima gara del gruppo C di questa Copa America: vincono i venezuelani, rete del granata Martinez.
Inizia il match e i ritmi non sono altissimi, ma le squadre si affrontano a viso aperto. Inizia subito bene la Gamaica con Donaldson che fa partire una conclusione molto forte dal limite dell’area di rigore: la sfera è diretta verso la porta, ma è provvidenziale l’intervento di Dani Hernandez che compie un grande intervento. Dal calcio d’angolo seguente Watson salta molto in alto e con uno stacco perfetto impatta il pallone, che però si stampa sulla traversa. Il Venezuela sembra stordito e non riesce ad uscire dalla propria metà campo, così ancora Donaldson impegna l’estremo difensore venezuelano che controlla bene la conclusione dell’attaccante. Al 15′, però, è il Venezuela a passare in vantaggio con il granata Martinez che riceve palla in area di rigore e supera Blake. Continua ad attaccare la squadra di mister Dudamel, che va vicina al secondo gol con Rosales, ma il portiere avversario si oppone.
La Giamaica resta in dieci per l’espulsione di Austin. Il primo tempo si conclude con le due squadre che si alternano negli attacchi, alla ricerca di un gol che però non arriva. La ripresa parte subito forte, con la Giamaica che colpisce un altro legno, questa volta con Hector, il quale riceve palla e calcia dal limite dell’area di rigore. I ritmi sono piuttosto bassi, il Venezuela difende il vantaggio mentre la squadra di Schäfer ci prova senza troppe pretese. La migliore occasione capita sulla testa del venezuelano Wilker Ángel, che spedisce la palla alla destra del portiere, ma Blake para con grande reattività. La Giamaica resta in partita, ma non riesce ad agguantare il pareggio. Termina così la gara: Giamaica-Venezuela 0-1.
TABELLINO DEL MATCH:
Giamaica-Venezuela 0-1 (15′ Martínez)
Giamaica (4-4-2): Blake; Watson (88′ Binns), Mariappa, Taylor, Lawrence (40′ Morgan); McCleary, Austin, Hector (77′ Williamson), McAnuff; Donaldson, Barnes. All.: Schäfer
Venezuela (4-2-3-1): Hernández; Rosales, Vizcarrondo, Ángel, Feltscher; Rincón, Figuera; Guerra (90′ González), Seijas (85′ Otero), Martínez (76′ Peñaranda); Rondón. All.: Dudamel
Arbitro: Carrillo (Perù).
Ammoniti: Hector, Mariappa (G); Figuera, Vizcarrondo (V).
Espulso: Austin (G).
Inizia il match e i ritmi non sono altissimi, ma le squadre si affrontano a viso aperto. Inizia subito bene la Gamaica con Donaldson che fa partire una conclusione molto forte dal limite dell’area di rigore: la sfera è diretta verso la porta, ma è provvidenziale l’intervento di Dani Hernandez che compie un grande intervento. Dal calcio d’angolo seguente Watson salta molto in alto e con uno stacco perfetto impatta il pallone, che però si stampa sulla traversa. Il Venezuela sembra stordito e non riesce ad uscire dalla propria metà campo, così ancora Donaldson impegna l’estremo difensore venezuelano che controlla bene la conclusione dell’attaccante. Al 15′, però, è il Venezuela a passare in vantaggio con il granata Martinez che riceve palla in area di rigore e supera Blake. Continua ad attaccare la squadra di mister Dudamel, che va vicina al secondo gol con Rosales, ma il portiere avversario si oppone.
La Giamaica resta in dieci per l’espulsione di Austin. Il primo tempo si conclude con le due squadre che si alternano negli attacchi, alla ricerca di un gol che però non arriva. La ripresa parte subito forte, con la Giamaica che colpisce un altro legno, questa volta con Hector, il quale riceve palla e calcia dal limite dell’area di rigore. I ritmi sono piuttosto bassi, il Venezuela difende il vantaggio mentre la squadra di Schäfer ci prova senza troppe pretese. La migliore occasione capita sulla testa del venezuelano Wilker Ángel, che spedisce la palla alla destra del portiere, ma Blake para con grande reattività. La Giamaica resta in partita, ma non riesce ad agguantare il pareggio. Termina così la gara: Giamaica-Venezuela 0-1.
TABELLINO DEL MATCH:
Giamaica-Venezuela 0-1 (15′ Martínez)
Giamaica (4-4-2): Blake; Watson (88′ Binns), Mariappa, Taylor, Lawrence (40′ Morgan); McCleary, Austin, Hector (77′ Williamson), McAnuff; Donaldson, Barnes. All.: Schäfer
Venezuela (4-2-3-1): Hernández; Rosales, Vizcarrondo, Ángel, Feltscher; Rincón, Figuera; Guerra (90′ González), Seijas (85′ Otero), Martínez (76′ Peñaranda); Rondón. All.: Dudamel
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Re: Copa America 2016
Messico-Uruguay 3-1: Márquez ed Herrera sorprendono la Celeste
Tutti in campo all’University of Phoenix Stadium di Glendale, Messico-Uruguay è la seconda gara del girone C di questa Copa America del Centenario, dopo la vittoria del Venezuela contro la Giamaica. Ad affrontarsi le squadre favorite di questo girone: la Tricolor del ct Osorio e la Celeste di Tabarez.
CHIAVE TATTICA – La gara inizia subito a ritmi elevati e dopo pochi minuti il Messico è già in vantaggio: palla lanciata sulla sinistra per Guardado, l’esterno controlla e scodella un bel cross al centro per l’inserimento di Herrera che non impatta il pallone, ma lo fa Alvaro Pereira che supera il proprio portiere. Autogol e vantaggio messicano al 3′ minuto. L’Uruguay sembra accusare il colpo e il pallino del gioco resta della Tricolor, che schiaccia nella propria metà campo la squadra di Tabarez. Grandi le difficoltà della Celeste in fase di manovra, la squadra fatica ad uscire con azioni palla a terra e spesso si affida al lancio lungo per un Cavani sempre più nervoso con il passare dei minuti. La prima vera azione dell’Uruguay arriva intorno al 20′: contropiede improvviso e palla destinata a Cavani, solo in mezzo all’area di rigore, ma intercettata in modo provvidenziale dall’ex Verona Marquez. Ottime le manovre del Messico, padrone del campo, che si affida ad un continuo possesso palla e a buone iniziative dei singoli: è Aquino a seminare il panico sulla destra, mettendo in seria difficoltà l’ex Inter Pereira. Al 29′ la retroguardia messicana si fa sorprendere da un movimento di Cavani che taglia in due la difesa, riceve palla in area e calcia a colpo sicuro, ma viene chiuso dall’ottima respinta di Talavera. La Celeste prende fiducia ed inizia ad attaccare, ma il Messico non demorde e quasi raddoppia: ennesimo cross di Aquino, Herrera salta ma non riesce a dare precisione alla deviazione, poi messa in angolo dalla difesa uruguaiana. Dal seguente corner è il Chicharito Hernandez di testa a trovare la porta, ma Muslera para. Il viola Vecino a pochi minuti dal termine del primo tempo commette un fallo sciocco e, già ammonito, riceve il secondo giallo e l’espulsione. Termina così la prima frazione di gioco.
Il secondo tempo parte subito con un’emozione, la doppia deviazione di Giménez e poi di Cavani che non riescono ad inquadrare la porta dagli sviluppi di calcio d’angolo. Tabarez inserisce sin da subito l’ex Lazio Gonzalez per rinfoltire il centrocampo, mentre Osorio richiama in panchina lo stremato Aquino per Losano. L’Uruguay alla distanza viene fuori e ci prova prima da situazioni di palla inattiva, poi con Godin che suona la carica e parte in contropiede: palla nei piedi di Cavani che serve Rolan, indisturbato, ma l’attaccante prima stoppa male e poi tira debolmente a lato. Clamoroso errore per il 23enne. Al suo posto Tabarez decide di mandare subito in campo l’ex Palermo Abel Hernadez, per cercare di sfruttare l’evidente calo del Messico.
La Celeste attacca e ci prova a più riprese, ma sono i messicani al 68′ a sfiorare il raddoppio con la deviazione del Chicharito su ottima assistenza di Losano. Para Muslera. Al 73′ la svolta: espulso anche il messicano Guardado per doppia ammonizione, dalla seguente punizione Sánchez pesca Godín che di testa segna il gol del pareggio. Il Messico non vuole arrendersi e Losano crea scompiglio sulla sinistra, arrivando più volte alla conclusione. Partita avvincente e piena di colpi di scena, l’ultimo all’84’: corner per il Messico, mischia in area uruguaiana, batti e ribatti e palla scaricata all’indietro per il capitano Rafa Márquez che di destro segna la rete del 2-1 Tricolor. E non è finita qui: pochi minuti dopo l’imprendibile Losano parte in velocità e serve l’ennesima palla al centro per Jimenez, il quale alza la sfera per Herrera che stavolta di testa segna per davvero. La gara finisce così: Messico-Uruguay 3-1.
Il Messico è arrembante e Aquino è il simbolo di questa squadra: intraprendente, veloce e “fastidioso”. L’esterno è una spina nel fianco della difesa di Tabarez, con Pereira in continua difficoltà contro il classe ’90 della Tri. Aquino esce e la squadra di Osorio inizia ad andare in difficoltà, ma suo degno sostituto è Losano, imprendibile sulla sinistra e subito in partita. Buona prova anche per Herrera, obiettivo del Napoli, che gioca bene palla in mezzo al campo ed è sempre pronto all’inserimento: il gol del primo vantaggio arriva proprio grazie alla sua presenza in area di rigore, che ha portato alla deviazione di Pereira sul cross di Guardado.
Poi, però, allo scadere Herrera segna anche un gol che stavolta è tutto suo. Anche Guardado si è ben disimpegnato in questo match, prima dell’espulsione, così come il capitano Rafa Márquez: importantissimo in difesa e decisivo in attacco. Tra le fila dell’Uruguay spicca l’impegno di Cavani, che lotta su tutti i palloni, ma viene mal servito dai compagni e per questo si lascia andare al nervosismo. Non bene Arevalo Rios, male Vecino che viene espulso nel corso del primo tempo. Da rivedere anche l’ex Inter Pereira: per lui un autogol e in continua difficoltà contro un avversario veloce come Aquino. Immenso Godín, che è sempre insuperabile in fase difensiva e una sentenza in fase offensiva: suo il gol del pareggio.
– Dopo l’espulsione di Vecino, anche Guardado riceve la seconda ammonizione e viene allontanato dal campo al 73′. Dal calcio di punizione seguente, Sánchez mette al centro un bel traversone che Godín raccoglie di testa e trafigge così Talavera per il gol del pareggio. Dopo questo episodio la gara si riaccende, con la Celeste che conquista prima il pareggio, ma deve poi arrendersi ad un Messico più gagliardo.
Il gol del capitano di mille battaglie Rafa Márquez, che riceve lo scarico dietro da parte di un suo compagno dopo la battuta del calcio d’angolo e di destro fa partire una conclusione forte e precisa che vale il vantaggio del Messico. Pochi minuti più tardi il gol di Herrera chiuderà il match sul 3-1 per gli uomini di Osorio.
Tutti in campo all’University of Phoenix Stadium di Glendale, Messico-Uruguay è la seconda gara del girone C di questa Copa America del Centenario, dopo la vittoria del Venezuela contro la Giamaica. Ad affrontarsi le squadre favorite di questo girone: la Tricolor del ct Osorio e la Celeste di Tabarez.
CHIAVE TATTICA – La gara inizia subito a ritmi elevati e dopo pochi minuti il Messico è già in vantaggio: palla lanciata sulla sinistra per Guardado, l’esterno controlla e scodella un bel cross al centro per l’inserimento di Herrera che non impatta il pallone, ma lo fa Alvaro Pereira che supera il proprio portiere. Autogol e vantaggio messicano al 3′ minuto. L’Uruguay sembra accusare il colpo e il pallino del gioco resta della Tricolor, che schiaccia nella propria metà campo la squadra di Tabarez. Grandi le difficoltà della Celeste in fase di manovra, la squadra fatica ad uscire con azioni palla a terra e spesso si affida al lancio lungo per un Cavani sempre più nervoso con il passare dei minuti. La prima vera azione dell’Uruguay arriva intorno al 20′: contropiede improvviso e palla destinata a Cavani, solo in mezzo all’area di rigore, ma intercettata in modo provvidenziale dall’ex Verona Marquez. Ottime le manovre del Messico, padrone del campo, che si affida ad un continuo possesso palla e a buone iniziative dei singoli: è Aquino a seminare il panico sulla destra, mettendo in seria difficoltà l’ex Inter Pereira. Al 29′ la retroguardia messicana si fa sorprendere da un movimento di Cavani che taglia in due la difesa, riceve palla in area e calcia a colpo sicuro, ma viene chiuso dall’ottima respinta di Talavera. La Celeste prende fiducia ed inizia ad attaccare, ma il Messico non demorde e quasi raddoppia: ennesimo cross di Aquino, Herrera salta ma non riesce a dare precisione alla deviazione, poi messa in angolo dalla difesa uruguaiana. Dal seguente corner è il Chicharito Hernandez di testa a trovare la porta, ma Muslera para. Il viola Vecino a pochi minuti dal termine del primo tempo commette un fallo sciocco e, già ammonito, riceve il secondo giallo e l’espulsione. Termina così la prima frazione di gioco.
Il secondo tempo parte subito con un’emozione, la doppia deviazione di Giménez e poi di Cavani che non riescono ad inquadrare la porta dagli sviluppi di calcio d’angolo. Tabarez inserisce sin da subito l’ex Lazio Gonzalez per rinfoltire il centrocampo, mentre Osorio richiama in panchina lo stremato Aquino per Losano. L’Uruguay alla distanza viene fuori e ci prova prima da situazioni di palla inattiva, poi con Godin che suona la carica e parte in contropiede: palla nei piedi di Cavani che serve Rolan, indisturbato, ma l’attaccante prima stoppa male e poi tira debolmente a lato. Clamoroso errore per il 23enne. Al suo posto Tabarez decide di mandare subito in campo l’ex Palermo Abel Hernadez, per cercare di sfruttare l’evidente calo del Messico.
La Celeste attacca e ci prova a più riprese, ma sono i messicani al 68′ a sfiorare il raddoppio con la deviazione del Chicharito su ottima assistenza di Losano. Para Muslera. Al 73′ la svolta: espulso anche il messicano Guardado per doppia ammonizione, dalla seguente punizione Sánchez pesca Godín che di testa segna il gol del pareggio. Il Messico non vuole arrendersi e Losano crea scompiglio sulla sinistra, arrivando più volte alla conclusione. Partita avvincente e piena di colpi di scena, l’ultimo all’84’: corner per il Messico, mischia in area uruguaiana, batti e ribatti e palla scaricata all’indietro per il capitano Rafa Márquez che di destro segna la rete del 2-1 Tricolor. E non è finita qui: pochi minuti dopo l’imprendibile Losano parte in velocità e serve l’ennesima palla al centro per Jimenez, il quale alza la sfera per Herrera che stavolta di testa segna per davvero. La gara finisce così: Messico-Uruguay 3-1.
Il Messico è arrembante e Aquino è il simbolo di questa squadra: intraprendente, veloce e “fastidioso”. L’esterno è una spina nel fianco della difesa di Tabarez, con Pereira in continua difficoltà contro il classe ’90 della Tri. Aquino esce e la squadra di Osorio inizia ad andare in difficoltà, ma suo degno sostituto è Losano, imprendibile sulla sinistra e subito in partita. Buona prova anche per Herrera, obiettivo del Napoli, che gioca bene palla in mezzo al campo ed è sempre pronto all’inserimento: il gol del primo vantaggio arriva proprio grazie alla sua presenza in area di rigore, che ha portato alla deviazione di Pereira sul cross di Guardado.
Poi, però, allo scadere Herrera segna anche un gol che stavolta è tutto suo. Anche Guardado si è ben disimpegnato in questo match, prima dell’espulsione, così come il capitano Rafa Márquez: importantissimo in difesa e decisivo in attacco. Tra le fila dell’Uruguay spicca l’impegno di Cavani, che lotta su tutti i palloni, ma viene mal servito dai compagni e per questo si lascia andare al nervosismo. Non bene Arevalo Rios, male Vecino che viene espulso nel corso del primo tempo. Da rivedere anche l’ex Inter Pereira: per lui un autogol e in continua difficoltà contro un avversario veloce come Aquino. Immenso Godín, che è sempre insuperabile in fase difensiva e una sentenza in fase offensiva: suo il gol del pareggio.
– Dopo l’espulsione di Vecino, anche Guardado riceve la seconda ammonizione e viene allontanato dal campo al 73′. Dal calcio di punizione seguente, Sánchez mette al centro un bel traversone che Godín raccoglie di testa e trafigge così Talavera per il gol del pareggio. Dopo questo episodio la gara si riaccende, con la Celeste che conquista prima il pareggio, ma deve poi arrendersi ad un Messico più gagliardo.
Il gol del capitano di mille battaglie Rafa Márquez, che riceve lo scarico dietro da parte di un suo compagno dopo la battuta del calcio d’angolo e di destro fa partire una conclusione forte e precisa che vale il vantaggio del Messico. Pochi minuti più tardi il gol di Herrera chiuderà il match sul 3-1 per gli uomini di Osorio.
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Re: Copa America 2016
TABELLINO E PAGELLE DEL MATCH:
Messico-Uruguay 3-1 (3′ aut. A.Pereira, 74′ Godin, 85′ Marquez, 92′ Herrera)
Messico (3-4-3): Talavera 6; Araujo 6.5, Márquez 7, Moreno 6; Layún 6.5, Herrera 7, Reyes 6, Guardado 6; Aquino 7 (53′ Losano 7), Chicharito 6.5 (82′ Jimenez 6), Corona 6 (59′ Duenas 6). All. Osorio
Uruguay (4-3-1-2): Muslera 5.5; M.Pereira 5.5, Godín 7, Giménez 6, A.Pereira 4.5; Sánchez 5.5 (83′ G.Ramirez s.v.), Vecino 4, Arevalo Rios 5.5; Lodeiro 5 (46′ A.Gonzalez 5.5); Cavani 6, Rolan 5 (59′ Abel Hernandez 5.5). All. Tabárez
Arbitro: Caceres E. (Par)
Ammoniti: Guardado, Jimenez (M); Vecino, Gimenez, M.Pereira, Godin (U).
Espulso: Vecino, Guardado (doppia ammonizione).
Messico-Uruguay 3-1 (3′ aut. A.Pereira, 74′ Godin, 85′ Marquez, 92′ Herrera)
Messico (3-4-3): Talavera 6; Araujo 6.5, Márquez 7, Moreno 6; Layún 6.5, Herrera 7, Reyes 6, Guardado 6; Aquino 7 (53′ Losano 7), Chicharito 6.5 (82′ Jimenez 6), Corona 6 (59′ Duenas 6). All. Osorio
Uruguay (4-3-1-2): Muslera 5.5; M.Pereira 5.5, Godín 7, Giménez 6, A.Pereira 4.5; Sánchez 5.5 (83′ G.Ramirez s.v.), Vecino 4, Arevalo Rios 5.5; Lodeiro 5 (46′ A.Gonzalez 5.5); Cavani 6, Rolan 5 (59′ Abel Hernandez 5.5). All. Tabárez
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Espulso: Vecino, Guardado (doppia ammonizione).
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Re: Copa America 2016
Leo Messi non ci sarà per il debutto in Copa America dell'Argentina contro il Cile. La nazionale del Tata Martino giocherà la sua prima gara della Copa America nella notte tra il 6 e il 7 giugno ma l'attaccante del Barcellona non ha ancora recuperato colpo alla coscia nell'amichevole contro l'Honduras. In conferenza stampa il Tata Martino ha rivelato infatti che nella formazione titolare anti-Cile ci sarà Nicolas Gaitan, sostituto naturale di Messi che dunque non sarà della gara.
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