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da 19angelo85 » 20.08.08 - 18:37
Milan, per Sheva manca solo l'annuncio
Manca solo l'ufficialità, ma Andriy Shevchenko è sulla strada del ritorno al Milan, a due anni da un addio particolarmente doloroso, e dopo un'esperienza deludente al Chelsea. E ancora una volta l'ucraino dovrà ringraziare il patron rossonero Silvio Berlusconi, intervenuto in prima persona per sbloccare la trattativa, e ha realizzato il suo secondo sogno, dopo quello di Ronaldinho. L'accordo con il patron russo del Chelsea Roman Abramovich è arrivato a Ferragosto, durante un incontro in Sardegna. Carlo Ancelotti ha letto la notizia sui giornali di oggi. "Mi ha sorpreso, ma finché non arriva l'ufficialità è inutile che dica qualcosa. Non ho sentito Sheva al telefono, se ci incontreremo ci parleremo", ha tagliato corto. Ma il presidente del Consiglio coltivava da parecchi mesi l'idea di riportare a Milano l'attaccante a cui più si era affezionato negli ultimi dieci anni, tanto da averne battezzato il primogenito Jordan. E Shevchenko, 32 anni a settembre, dal canto suo, non ha mai nascosto il rammarico per essersi trasferito a Londra due anni fa, quando ne aveva altri due di contratto con il Milan. All'epoca, per l'ucraino era "il momento di pensare alla famiglia e ai figli", che la moglie Kristen, ex modella americana, voleva far crescere in un ambiente anglosassone. "E' una scelta sofferta, spero che l'accettiate", assicurò al popolo rossonero che lo volle in curva per l'ultima partita di campionato, e lui abbracciò tutti come a chiedere perdono a chi faticava a capire perché andasse via dopo sette stagioni in cui aveva segnato 173 reti (secondo solo a Nordhal nella storia del club) e vinto tutto in Italia e in Europa, Pallone d'oro incluso. Così, nell'estate 2006, il Milan lo lasciò andare, incassando dal Chelsea 45 milioni di euro, il doppio di quanto lo pagò dalla Dinamo Kiev quando aveva solo 23 anni.
Passano due anni, in cui Shevchenko è un calciatore sempre più frustrato dalle molte panchine a cui lo hanno condannato i tre allenatori succedutisi alla guida del Chelsea, da Mourinho a Grant, fino all'ultimo, Scolari, che lo ha mandato in tribuna domenica all'esordio in Premier League. Ora invece, il Milan se lo riprende a costo zero, in prestito con diritto di riscatto, e realisticamente l'attaccante accetterà anche una riduzione d'ingaggio. Stasera l'ucraino giocherà con la sua nazionale in amichevole, e già domani potrebbe essere a Milano. Una insipida minestra riscaldata, o un ritorno trionfale? Se lo chiedono i tifosi rossoneri, che di simili flash back, carichi di speranze e dubbi, ne hanno già visti, da Ruud Gullit a Roberto Donadoni, da Marco Simone a Cristian Abbiati: "Siamo abituati a queste sfide - conferma Ancelotti - qualche volta è andata bene, altre meno, dipende dalle motivazioni del giocatore".