2°giornata: Inter - Catania 2-1
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STADIO GIUSEPPE MEAZZA, SAN SIRO - MILANO
Sabato 13 settembre 2008 ore 20:30
2° GIORNATA SERIE A 2008/09
PROBABILE FORMAZIONE
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Re: 2°giornata: Inter - Catania
10 settembre 2008 - Carboni e Alvarez potrebbero non giocare la partita di Milano. Anche oggi hanno lavorato in palestra. Domani le verifiche di Zenga, rigidamente a porte chiuse, riguarderanno anche gli acciaccati Izco e Biagianti che non hanno giocato la partitella in famiglia, durata poco meno di trenta minuti. In gol Morimoto e Paolucci per i verdi, Plasmati per gli arancioni. Il Catania, a proposito della trasferta negata ai tifosi rossazzurri, ha promesso il massimo impegno sul campo. Sull'argomento è stato sentito pure Antonino Speziale, uno dei due giovani indagati per la morte dell'ispettore Filippo Raciti: "Mi sembra un'ingiustizia perchè i tifosi del Catania non hanno creato problemi, comportandosi sempre correttamente".
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Re: 2°giornata: Inter - Catania
Niente Inter per Carboni e Alvarez
11 settembre 2008 - I dubbi sembrano risolti: visto che non si sono allenati in gruppo neanche stasera, Carboni e Alvarez non dovrebbero prendere parte alla trasferta di Milano. Il Catania, che partirà domani, dopo la rifinitura mattutina, ha riaccolto, però, il portiere Kosicky. Invece l'attaccante Dica rientrerà domani. A questo punto, il centrocampo potrebbe essere formato da Biagianti, Ledesma e Tedesco. In città, intanto, si è scatenata la protesta (civile, verbale) dei tifosi che non avranno il permesso di seguire la squadra a Milano per un provvedimento adottato dal ministro Maroni.
11 settembre 2008 - I dubbi sembrano risolti: visto che non si sono allenati in gruppo neanche stasera, Carboni e Alvarez non dovrebbero prendere parte alla trasferta di Milano. Il Catania, che partirà domani, dopo la rifinitura mattutina, ha riaccolto, però, il portiere Kosicky. Invece l'attaccante Dica rientrerà domani. A questo punto, il centrocampo potrebbe essere formato da Biagianti, Ledesma e Tedesco. In città, intanto, si è scatenata la protesta (civile, verbale) dei tifosi che non avranno il permesso di seguire la squadra a Milano per un provvedimento adottato dal ministro Maroni.
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Re: 2°giornata: Inter - Catania
"Facciamo la storia"
Walter Zenga sfida in trasferta la sua Inter: "Sarà impossibile non emozionarsi. Il Catania non ha mai vinto a San Siro contro i nerazzurri, proviamo l'impresa. La trasferta vietata ai tifosi? Il nostro mondo fa schifo". Out Alvarez, Carboni e Izco, pronti Sabato e Tedesco
E' la prima uscita in campionato di Josè Mourinho a San Siro, il debutto assoluto in Italia di Ricardo Quaresma, il rientro di Ivan Ramiro Cordoba dopo una lunga assenza. I motivi di interesse non mancano, ma ce n'è uno che, indiscutibilmente, spicca sugli altri.
Inter-Catania è la partita di Walter Zenga. L'ex Uomo Ragno ha trascorso 22 anni nel mondo nerazzurro. L'attuale tecnico del Catania ha difeso la porta interista dal campionato 1982/83 al 1993/94 collezionando 328 presenze in A, 71 nelle coppe europee, 74 in coppa Italia, una in Supercoppa Italiana e vincendo lo scudetto dei record nel 1988/89, una Supercoppa, due coppe Uefa e, per tre anni consecutivi, il riconoscimento quale miglior portiere del mondo.
''Sarà impossibile non emozionarsi - dice Zenga - non sarebbe umano. Tornare in quello stadio, davanti a quei tifosi, rappresenterà un momento speciale tutto mio, assolutamente personale, svincolato dalla partita. Quando entro a San Siro, anche solo per assistere a un incontro o per commentarlo, mi vengono i brividi. Figuriamoci adesso che dovrò percorrere il tunnel, incrociare gli amici, magari scambiare qualche sfottò con una vecchia conoscenza''.
Il clima da amarcord non sottrae a Zenga lo spirito battagliero. Anzi: ''Mai avere paura di perdere, ma cercare sempre il modo per vincere. Prepariamo ogni gara nella stessa maniera. So che rischiamo di prendere tre gol, ma dobbiamo preparare il match per tentare l'impresa. Qualche giorno fa ho detto che la mia squadra deve cercare di fare la storia, questa è una buona occasione visto che il Catania non ha mai vinto a San Siro contro l'Inter''.
Il rispetto per i campioni d'Italia resta comunque un punto fermo nelle dichiarazioni della vigilia di Zenga: ''Ho sentito dire che l'Inter potrebbe essere in difficoltà per via delle assenze o delle fatiche internazionali accumulate da molti uomini. Non ci credo neppure un po'. Gente come Zanetti e Cambiasso è capace di andare in campo con soli dieci minuti di sonno, i voli intercontinentali per loro sono uno scherzo o quasi''.
Il Catania dovrà fare a meno dei propri tifosi, ai quali è stata vietata la trasferta a Milano. Zenga riflette amaro: ''E' molto più comodo proibire una trasferta a un numero circoscritto di persone che prendere decisioni che facciano sì che tutto ciò non accada più. E' il sistema che non funziona. Il calcio non è più bello. Sempre più spesso i tifosi non possono seguire le proprie squadre fuori casa, una persona normale rischia fermandosi in un autogrill la domenica: viviamo in questo mondo ed è un mondo che fa schifo''.
A Milano, Zenga dovrà fare a meno, come previsto, degli argentini Alvarez e Carboni, ai quali si è aggiunto pure il connazionale Izco. Dica, al rientro in Italia dopo il doppio impegno con la nazionale romena, raggiungerà i compagni direttamente a Milano. In difesa, sulla sinistra, Sabato è pronto al debutto. A centrocampo Tedesco dovrebbe completare la linea mediana con Ledesma e Biagianti.
(fonte: lasiciliaweb.it)
Walter Zenga sfida in trasferta la sua Inter: "Sarà impossibile non emozionarsi. Il Catania non ha mai vinto a San Siro contro i nerazzurri, proviamo l'impresa. La trasferta vietata ai tifosi? Il nostro mondo fa schifo". Out Alvarez, Carboni e Izco, pronti Sabato e Tedesco
E' la prima uscita in campionato di Josè Mourinho a San Siro, il debutto assoluto in Italia di Ricardo Quaresma, il rientro di Ivan Ramiro Cordoba dopo una lunga assenza. I motivi di interesse non mancano, ma ce n'è uno che, indiscutibilmente, spicca sugli altri.
Inter-Catania è la partita di Walter Zenga. L'ex Uomo Ragno ha trascorso 22 anni nel mondo nerazzurro. L'attuale tecnico del Catania ha difeso la porta interista dal campionato 1982/83 al 1993/94 collezionando 328 presenze in A, 71 nelle coppe europee, 74 in coppa Italia, una in Supercoppa Italiana e vincendo lo scudetto dei record nel 1988/89, una Supercoppa, due coppe Uefa e, per tre anni consecutivi, il riconoscimento quale miglior portiere del mondo.
''Sarà impossibile non emozionarsi - dice Zenga - non sarebbe umano. Tornare in quello stadio, davanti a quei tifosi, rappresenterà un momento speciale tutto mio, assolutamente personale, svincolato dalla partita. Quando entro a San Siro, anche solo per assistere a un incontro o per commentarlo, mi vengono i brividi. Figuriamoci adesso che dovrò percorrere il tunnel, incrociare gli amici, magari scambiare qualche sfottò con una vecchia conoscenza''.
Il clima da amarcord non sottrae a Zenga lo spirito battagliero. Anzi: ''Mai avere paura di perdere, ma cercare sempre il modo per vincere. Prepariamo ogni gara nella stessa maniera. So che rischiamo di prendere tre gol, ma dobbiamo preparare il match per tentare l'impresa. Qualche giorno fa ho detto che la mia squadra deve cercare di fare la storia, questa è una buona occasione visto che il Catania non ha mai vinto a San Siro contro l'Inter''.
Il rispetto per i campioni d'Italia resta comunque un punto fermo nelle dichiarazioni della vigilia di Zenga: ''Ho sentito dire che l'Inter potrebbe essere in difficoltà per via delle assenze o delle fatiche internazionali accumulate da molti uomini. Non ci credo neppure un po'. Gente come Zanetti e Cambiasso è capace di andare in campo con soli dieci minuti di sonno, i voli intercontinentali per loro sono uno scherzo o quasi''.
Il Catania dovrà fare a meno dei propri tifosi, ai quali è stata vietata la trasferta a Milano. Zenga riflette amaro: ''E' molto più comodo proibire una trasferta a un numero circoscritto di persone che prendere decisioni che facciano sì che tutto ciò non accada più. E' il sistema che non funziona. Il calcio non è più bello. Sempre più spesso i tifosi non possono seguire le proprie squadre fuori casa, una persona normale rischia fermandosi in un autogrill la domenica: viviamo in questo mondo ed è un mondo che fa schifo''.
A Milano, Zenga dovrà fare a meno, come previsto, degli argentini Alvarez e Carboni, ai quali si è aggiunto pure il connazionale Izco. Dica, al rientro in Italia dopo il doppio impegno con la nazionale romena, raggiungerà i compagni direttamente a Milano. In difesa, sulla sinistra, Sabato è pronto al debutto. A centrocampo Tedesco dovrebbe completare la linea mediana con Ledesma e Biagianti.
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Re: 2°giornata: Inter - Catania
vi ricordate questo gol? :shock:
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Re: 2°giornata: Inter - Catania
Gia', gli Euro Gol tutti a San Siro, bisogna sempre provare a tirare
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Re: 2°giornata: Inter - Catania
E' possibile che Dica subentri durante la gara? Come mai non lo mette dal primo minuto?
Ultima modifica di chin8 il 12.09.08 - 15:29, modificato 1 volta in totale.
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Re: 2°giornata: Inter - Catania
E' rientrato venerdì dalla nazionalechin8 ha scritto:E' possibile che Dica subentri durante la gara? Come mai non lo mette dal primo minuto?
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Re: 2°giornata: Inter - Catania
Grande Mascarinho!!!!!!!!!!!! :DVis Pesaro ha scritto:vi ricordate questo gol? :shock:
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Re: 2°giornata: Inter - Catania
I convocati da Zenga e Mourinho
Mister Zenga ha convocato 20 giocatori per l'atteso incontro del Meazza, in programma domani alle 20.30 contro l'Inter.
Questi gli atleti a disposizione:
Portieri –
1 Bizzarri, 12 Kosicky.
Difensori –
3 Sabato, 2 Sardo, 4 Silvestre, 21 Silvestri, 6 Stovini, 23 Terlizzi.
Centrocampisti –
17 Baiocco, 27 Biagianti, 10 Dica, 8 Ledesma, 11 Llama, 19 Tedesco.
Attaccanti –
20 Antenucci, 25 Martinez, 7 Mascara, 15 Morimoto, 9 Paolucci, 16 Plasmati.
I CONVOCATI DA MOURINHO
Josè Mourinho ha convocato 20 nerazzurri per Inter-Catania, gara valida per la 2^ giornata della Serie A Tim 2008-2009 in programma sabato (ore 20.30) allo stadio "Giuseppe Meazza" in San Siro a Milano .
Portieri: 1 Francesco Toldo, 12 Julio Cesar, 22 Paolo Orlandoni.
Difensori: 2 Ivan Ramiro Cordoba, 4 Javier Zanetti, 6 Maxwell, 13 Maicon, 16 Nicolas Burdisso, 23 Marco Materazzi.
Centrocampisti: 7 Luis Figo, 14 Patrick Vieira, 19 Esteban Cambiasso, 20 Muntari, 33 Amantino Mancini, 77 Ricardo Quaresma.
Attaccanti: 8 Zlatan Ibrahimovic, 9 Julio Ricardo Cruz, 10 Adriano, 18 Hernan Crespo, 45 Mario Balotelli.
Mister Zenga ha convocato 20 giocatori per l'atteso incontro del Meazza, in programma domani alle 20.30 contro l'Inter.
Questi gli atleti a disposizione:
Portieri –
1 Bizzarri, 12 Kosicky.
Difensori –
3 Sabato, 2 Sardo, 4 Silvestre, 21 Silvestri, 6 Stovini, 23 Terlizzi.
Centrocampisti –
17 Baiocco, 27 Biagianti, 10 Dica, 8 Ledesma, 11 Llama, 19 Tedesco.
Attaccanti –
20 Antenucci, 25 Martinez, 7 Mascara, 15 Morimoto, 9 Paolucci, 16 Plasmati.
I CONVOCATI DA MOURINHO
Josè Mourinho ha convocato 20 nerazzurri per Inter-Catania, gara valida per la 2^ giornata della Serie A Tim 2008-2009 in programma sabato (ore 20.30) allo stadio "Giuseppe Meazza" in San Siro a Milano .
Portieri: 1 Francesco Toldo, 12 Julio Cesar, 22 Paolo Orlandoni.
Difensori: 2 Ivan Ramiro Cordoba, 4 Javier Zanetti, 6 Maxwell, 13 Maicon, 16 Nicolas Burdisso, 23 Marco Materazzi.
Centrocampisti: 7 Luis Figo, 14 Patrick Vieira, 19 Esteban Cambiasso, 20 Muntari, 33 Amantino Mancini, 77 Ricardo Quaresma.
Attaccanti: 8 Zlatan Ibrahimovic, 9 Julio Ricardo Cruz, 10 Adriano, 18 Hernan Crespo, 45 Mario Balotelli.
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Re: 2°giornata: Inter - Catania
Catania, peccato
In vantaggio con Plasmati, i rossazzurri subiscono la rimonta dell'Inter, a segno due volte in modo fortuito. Il pari arriva con un esterno di Quaresma deviato da Mascara, il sorpasso su autorete di Terlizzi con palla che forse non aveva varcato la linea. Espulso Muntari alla fine del primo tempo, ma gli etnei non sanno sfruttare la superiorità
Una sconfitta di misura in casa dei campioni d'Italia ci può anche stare. Perdere così, però, alimenta non pochi rimpianti. Il Catania cede per 2-1 all'Inter e torna a casa con la sensazione di avere sprecato un'occasione.
In vantaggio dopo 40 minuti e in superiorità numerica 4' più tardi, gli etnei devono recriminare per due gol, in pratica due autoreti, molto casuali - uno dei quali pure molto dubbio - dei nerazzurri e per non aver saputo capitalizzare l'uomo in più per l'intera ripresa.
Per paradosso, l'undici di Zenga, grande ex acclamato dal pubblico interista, pare fare meglio a uomini pari, quando si difende con ordine e colpisce spietatamente alla prima occasione.
La malasorte, però, ribalta la situazione a cavallo delle due frazioni di gioco. A questo punto i catanesi dovrebbero far valere la superiorità numerica e aumentare la pressione. Invece Mascara e compagni restano troppo cauti, allargano poco la manovra e non trovano profondità finendo col limitarsi alle conclusioni dalla distanza.
Zenga sorprende tutti schierando una formazione inedita. In difesa non c'è spazio per Sabato: Silvestri va a sinistra, Silvestre a destra, al centro Terlizzi fa coppia con Stovini. L'altra novità è in avanti, dove Plasmati viene preferito a Paolucci. Anche Mourinho cambia qualcosa rispetto alle aspettative optando per il 4-4-2 con Balotelli accanto a Ibrahimovic in attacco e il duo portoghese Figo-Quaresma sulle fasce.
Tocca all'Inter prendere l'iniziativa. I nerazzurri si fanno vivi in area etnea soprattutto sulle palle alte, ma Bizzarri non corre seri rischi su Ibrahimovic e Balotelli. Più insidioso il tiro di Muntari, al 25', che rimbalza davanti al portiere argentino, lesto a deviare in angolo.
I padroni di casa fanno molto possesso palla, ma il Catania regge bene grazie anche ai frequenti ripiegamenti di Mascara, che spesso si aggiunge al terzetto in mediana. Alla mezz'ora l'undici di Mourinho torna a farsi insidioso con Muntari, che corregge da pochi passi un cross dalla sinistra: ottimo il riflesso di Bizzarri, che blocca a terra.
Negli ultimi cinque minuti del primo tempo succede di tutto. Al 40', alla prima vera opportunità, il Catania sblocca la partita: bella combinazione Mascara-Tedesco sulla sinistra e perfetto cross del mediano rossazzurro a trovare la testa di Plasmati, spietato nel battere Julio Cesar.
Tre minuti e l'Inter azzecca il fortunato pari: colpo d'esterno di Quaresma deviato da Mascara quanto basta per mettere fuori tempo Bizzarri. Sessanta secondi più tardi i locali restano in dieci per una manata di Muntari a Tedesco che costa il rosso al centrocampista ghanese.
In avvio di ripresa, però, un altro episodio sfortunato (e dubbio) castiga il Catania: su un fallo laterale battuto da Maicon dalla destra, Terlizzi colpisce di testa all'indietro mandando la sfera a sbattere sul palo, Bizzarri la blocca all'altezza della linea, ma a giudizio del guardalinee D'Agostini, in posizione tutt'altro che ottimale, quando la palla era ormai entrata.
I rossazzurri, complice pure la superiorità numerica, avrebbero tutto il tempo di riequilibrare i conti, ma non sfruttano a dovere l'uomo in più. Al contrario, sono gli interisti a sfiorare ancora la rete con Burdisso, che da pochi passi devia alto in acrobazia togliendo a Viera una conclusione a botta sicura. Zenga butta nella mischia Paolucci e Dica per Plasmati e Martinez, ma le sostituzioni non sortiscono l'effetto sperato.
Il Catania non riesce ad avvicinarsi seriamente a Julio Cesar e ci prova solo da lontano con Biagianti e Ledesma, autori di conclusioni fuori dallo specchio. L'Inter, al contrario, agendo di rimessa chiama due volte alla parata importante Bizzarri, in entrambi i casi su Ibrahimovic. L'ultimo tentativo etneo, ancora da lontano, è di Silvestri, il cui potente destro dai venti metri sorvola pericolosamente l'incrocio.
INTER-CATANIA 2-1
Inter (4-4-2): Julio Cesar 6, Maicon 6.5, Burdisso 6, Materazzi 6, Maxwell 6, Figo 6 (1' st Zanetti 6.5), Vieira 5.5, Muntari 5, Quaresma 6.5 (33' st Mancini 6.5), Ibrahimovic 5.5, Balotelli 5.5 (21' st Cambiasso 6). (1 Toldo, 2 Cordoba, 9 Cruz, 10 Adriano). All.: Mourinho 5.5.
Catania (4-3-2-1): Bizzarri 6, Silvestre 6, Stovini 6, Terlizzi 5.5, Silvestri 6, Ledesma 6, Gia. Tedesco 6 (29' st Antenucci sv), Mascara 6, Biagianti 6, Martinez 5 (17' st Dica 5), Plasmati 6.5 (16' st Paolucci 5.5). (12 Kosicky, 2 Sardo, 3 Sabato, 17 Baiocco). All.: Zenga 6.
Arbitro: Damato di Barletta 6.
Reti: nel pt 42' Plasmati, 43' Quaresma; nel st 3' Terlizzi autorete.
Note: angoli: 8-5 per l'Inter. Recupero: 2' e 3'. Espulso nel pt 45' Muntari per comportamento non regolamentare. Ammoniti: Gia. Tedesco, Vieira, Ledesma, Biagianti, Dica e Paolucci per gioco falloso, Maicon per comportamento non regolamentare. Spettatori: 45.809.
(fonte: lasiciliaweb.it)
In vantaggio con Plasmati, i rossazzurri subiscono la rimonta dell'Inter, a segno due volte in modo fortuito. Il pari arriva con un esterno di Quaresma deviato da Mascara, il sorpasso su autorete di Terlizzi con palla che forse non aveva varcato la linea. Espulso Muntari alla fine del primo tempo, ma gli etnei non sanno sfruttare la superiorità
Una sconfitta di misura in casa dei campioni d'Italia ci può anche stare. Perdere così, però, alimenta non pochi rimpianti. Il Catania cede per 2-1 all'Inter e torna a casa con la sensazione di avere sprecato un'occasione.
In vantaggio dopo 40 minuti e in superiorità numerica 4' più tardi, gli etnei devono recriminare per due gol, in pratica due autoreti, molto casuali - uno dei quali pure molto dubbio - dei nerazzurri e per non aver saputo capitalizzare l'uomo in più per l'intera ripresa.
Per paradosso, l'undici di Zenga, grande ex acclamato dal pubblico interista, pare fare meglio a uomini pari, quando si difende con ordine e colpisce spietatamente alla prima occasione.
La malasorte, però, ribalta la situazione a cavallo delle due frazioni di gioco. A questo punto i catanesi dovrebbero far valere la superiorità numerica e aumentare la pressione. Invece Mascara e compagni restano troppo cauti, allargano poco la manovra e non trovano profondità finendo col limitarsi alle conclusioni dalla distanza.
Zenga sorprende tutti schierando una formazione inedita. In difesa non c'è spazio per Sabato: Silvestri va a sinistra, Silvestre a destra, al centro Terlizzi fa coppia con Stovini. L'altra novità è in avanti, dove Plasmati viene preferito a Paolucci. Anche Mourinho cambia qualcosa rispetto alle aspettative optando per il 4-4-2 con Balotelli accanto a Ibrahimovic in attacco e il duo portoghese Figo-Quaresma sulle fasce.
Tocca all'Inter prendere l'iniziativa. I nerazzurri si fanno vivi in area etnea soprattutto sulle palle alte, ma Bizzarri non corre seri rischi su Ibrahimovic e Balotelli. Più insidioso il tiro di Muntari, al 25', che rimbalza davanti al portiere argentino, lesto a deviare in angolo.
I padroni di casa fanno molto possesso palla, ma il Catania regge bene grazie anche ai frequenti ripiegamenti di Mascara, che spesso si aggiunge al terzetto in mediana. Alla mezz'ora l'undici di Mourinho torna a farsi insidioso con Muntari, che corregge da pochi passi un cross dalla sinistra: ottimo il riflesso di Bizzarri, che blocca a terra.
Negli ultimi cinque minuti del primo tempo succede di tutto. Al 40', alla prima vera opportunità, il Catania sblocca la partita: bella combinazione Mascara-Tedesco sulla sinistra e perfetto cross del mediano rossazzurro a trovare la testa di Plasmati, spietato nel battere Julio Cesar.
Tre minuti e l'Inter azzecca il fortunato pari: colpo d'esterno di Quaresma deviato da Mascara quanto basta per mettere fuori tempo Bizzarri. Sessanta secondi più tardi i locali restano in dieci per una manata di Muntari a Tedesco che costa il rosso al centrocampista ghanese.
In avvio di ripresa, però, un altro episodio sfortunato (e dubbio) castiga il Catania: su un fallo laterale battuto da Maicon dalla destra, Terlizzi colpisce di testa all'indietro mandando la sfera a sbattere sul palo, Bizzarri la blocca all'altezza della linea, ma a giudizio del guardalinee D'Agostini, in posizione tutt'altro che ottimale, quando la palla era ormai entrata.
I rossazzurri, complice pure la superiorità numerica, avrebbero tutto il tempo di riequilibrare i conti, ma non sfruttano a dovere l'uomo in più. Al contrario, sono gli interisti a sfiorare ancora la rete con Burdisso, che da pochi passi devia alto in acrobazia togliendo a Viera una conclusione a botta sicura. Zenga butta nella mischia Paolucci e Dica per Plasmati e Martinez, ma le sostituzioni non sortiscono l'effetto sperato.
Il Catania non riesce ad avvicinarsi seriamente a Julio Cesar e ci prova solo da lontano con Biagianti e Ledesma, autori di conclusioni fuori dallo specchio. L'Inter, al contrario, agendo di rimessa chiama due volte alla parata importante Bizzarri, in entrambi i casi su Ibrahimovic. L'ultimo tentativo etneo, ancora da lontano, è di Silvestri, il cui potente destro dai venti metri sorvola pericolosamente l'incrocio.
INTER-CATANIA 2-1
Inter (4-4-2): Julio Cesar 6, Maicon 6.5, Burdisso 6, Materazzi 6, Maxwell 6, Figo 6 (1' st Zanetti 6.5), Vieira 5.5, Muntari 5, Quaresma 6.5 (33' st Mancini 6.5), Ibrahimovic 5.5, Balotelli 5.5 (21' st Cambiasso 6). (1 Toldo, 2 Cordoba, 9 Cruz, 10 Adriano). All.: Mourinho 5.5.
Catania (4-3-2-1): Bizzarri 6, Silvestre 6, Stovini 6, Terlizzi 5.5, Silvestri 6, Ledesma 6, Gia. Tedesco 6 (29' st Antenucci sv), Mascara 6, Biagianti 6, Martinez 5 (17' st Dica 5), Plasmati 6.5 (16' st Paolucci 5.5). (12 Kosicky, 2 Sardo, 3 Sabato, 17 Baiocco). All.: Zenga 6.
Arbitro: Damato di Barletta 6.
Reti: nel pt 42' Plasmati, 43' Quaresma; nel st 3' Terlizzi autorete.
Note: angoli: 8-5 per l'Inter. Recupero: 2' e 3'. Espulso nel pt 45' Muntari per comportamento non regolamentare. Ammoniti: Gia. Tedesco, Vieira, Ledesma, Biagianti, Dica e Paolucci per gioco falloso, Maicon per comportamento non regolamentare. Spettatori: 45.809.
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Re: 2°giornata: Inter - Catania
Mourinho: "Partita da 5-1. Tedesco senza fair play"
MILANO - "Muntari ha due occhi, non tre. Nessuno parla della reazione di Tedesco, è uno di quei giocatori che in Inghilterra si dice senza "fair play", in Portogallo, in Spagna e in Italia si dice invece un giocatore 'intelligentè ".
Così il tecnico dell'Inter Josè Mourinho ha commentato l'episodio che ha portato all'espulsione di Muntari nel primo tempo di Inter-Catani. "Lui - ha proseguito Mourinho - è stato, nella nostra cultura, un giocatore 'intelligente'. Muntari paga il prezzo della fama. Se lo stesso fallo l'avessero fatto Zanetti o Cambiasso, che sappiamo tutti essere dei giocatori 'super puliti', magari non avrebbero preso neanche un giallo".
"Pensavo poi che Tedesco fosse morto e non rientrasse nel secondo tempo. Invece è tornato per giocare. Muntari deve essere più intelligente perchè sa che paga per il prezzo della fama. I miei giocatori nell'intervallo avevano la fiducia fisica e mentale per giocare per vincere nel secondo tempo. E così è stato".
Mourinho parla poi della partita. "Nel primo tempo, in parità numerica, abbiamo giocato bene e abbiamo avuto molte occasioni da gol. Dopo il gol del Catania c'è stata una reazione immediata della squadra. Una volta rimasti in dieci, è stata una partita più difficile, ma nel secondo tempo abbiamo avuto una voglia molto grande e potevamo anche fare gol in contropiede. Il Catania ha fatto la sua partita. Il risultato giusto sarebbe stato 4-1 o 5-1 ma abbiamo avuto il dubbio fino all'ultimo. Sono tre punti importanti per noi. Così si vincono i campionati, qualche volta si vince 4-0, qualche volta si vince come oggi".
(fonte: lasiciliaweb.it)
MILANO - "Muntari ha due occhi, non tre. Nessuno parla della reazione di Tedesco, è uno di quei giocatori che in Inghilterra si dice senza "fair play", in Portogallo, in Spagna e in Italia si dice invece un giocatore 'intelligentè ".
Così il tecnico dell'Inter Josè Mourinho ha commentato l'episodio che ha portato all'espulsione di Muntari nel primo tempo di Inter-Catani. "Lui - ha proseguito Mourinho - è stato, nella nostra cultura, un giocatore 'intelligente'. Muntari paga il prezzo della fama. Se lo stesso fallo l'avessero fatto Zanetti o Cambiasso, che sappiamo tutti essere dei giocatori 'super puliti', magari non avrebbero preso neanche un giallo".
"Pensavo poi che Tedesco fosse morto e non rientrasse nel secondo tempo. Invece è tornato per giocare. Muntari deve essere più intelligente perchè sa che paga per il prezzo della fama. I miei giocatori nell'intervallo avevano la fiducia fisica e mentale per giocare per vincere nel secondo tempo. E così è stato".
Mourinho parla poi della partita. "Nel primo tempo, in parità numerica, abbiamo giocato bene e abbiamo avuto molte occasioni da gol. Dopo il gol del Catania c'è stata una reazione immediata della squadra. Una volta rimasti in dieci, è stata una partita più difficile, ma nel secondo tempo abbiamo avuto una voglia molto grande e potevamo anche fare gol in contropiede. Il Catania ha fatto la sua partita. Il risultato giusto sarebbe stato 4-1 o 5-1 ma abbiamo avuto il dubbio fino all'ultimo. Sono tre punti importanti per noi. Così si vincono i campionati, qualche volta si vince 4-0, qualche volta si vince come oggi".
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Re: 2°giornata: Inter - Catania
Il tributo di San Siro all'Uomo Ragno
MILANO - Accolto da un tripudio di applausi, Walter Zenga è tornato nelle vesti di allenatore del Catania al Meazza, dove per undici anni ha difeso la porta dell'Inter.
Il capitano nerazzurro Javier Zanetti gli ha regalato una maglia dell'Inter con il suo nome e il numero 473, quante sono state le presenze dell'ex portiere della nazionale con la beneamata. Zenga, visibilmente emozionato, ha abbracciato Zanetti e ha ricambiato gli applausi del pubblico.
Intanto la curva nord gli dedicava la sua coreografia: tre enormi lettere gialle, la W e Z con in mezzo il numero 1, stese su un tappeto di bandierine nerazzurre. Sotto un enorme striscione con scritto: 'La nord non dimentica i suoi eroi, Walter Zenga uno di noi'.
(fonte: lasiciliaweb.it)
MILANO - Accolto da un tripudio di applausi, Walter Zenga è tornato nelle vesti di allenatore del Catania al Meazza, dove per undici anni ha difeso la porta dell'Inter.
Il capitano nerazzurro Javier Zanetti gli ha regalato una maglia dell'Inter con il suo nome e il numero 473, quante sono state le presenze dell'ex portiere della nazionale con la beneamata. Zenga, visibilmente emozionato, ha abbracciato Zanetti e ha ricambiato gli applausi del pubblico.
Intanto la curva nord gli dedicava la sua coreografia: tre enormi lettere gialle, la W e Z con in mezzo il numero 1, stese su un tappeto di bandierine nerazzurre. Sotto un enorme striscione con scritto: 'La nord non dimentica i suoi eroi, Walter Zenga uno di noi'.
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Re: 2°giornata: Inter - Catania 2-1
Zenga: "Troppo remissivi nella ripresa"
MILANO - "Mourinho ha detto che l'Inter avrebbe potuto vincere anche 5-1? Credo che sia un'esagerazione molto forte, anche perchè le palle-gol dell'Inter si sono concretizzate solo alla fine della partita, quando la situazione per noi era un po' disperata e siamo andati in contropiede".
L'allenatore del Catania Walter Zenga commentato così quanto detto dal suo collega dell'Inter sul risultato più giusto del match giocato questa sera al Meazza. "Il Catania, tra l'altro, - aggiunge Zenga - ha subito due gol su autorete, di cui una anche difficile da giudicare. Da interista, mi sembra un po' esagerato, comunque io me ne sto bravo nel mio orticello, sono un giovane allenatore che non ha esperienza e me ne sto in Italia tranquillamente".
"Il Catania ha dimostrato di stare in campo molto bene. Possiamo solo recitare noi il "mea culpa". Abbiamo fatto quello che potevamo fare, se potevamo fare di più vuol dire che c'è qualche allenatore più bravo di me che allenando il Catania può fare meglio. Il portiere Bizzarri - conclude il tecnico del Catania - è stato bravissimo. L'unica cosa che posso rimproverare ai ragazzi è che quando siamo rientrati in campo, in 11 contro 10, siamo stati un po' troppo remissivi, un po' troppo bassi".
(fonte: lasiciliaweb.it)
MILANO - "Mourinho ha detto che l'Inter avrebbe potuto vincere anche 5-1? Credo che sia un'esagerazione molto forte, anche perchè le palle-gol dell'Inter si sono concretizzate solo alla fine della partita, quando la situazione per noi era un po' disperata e siamo andati in contropiede".
L'allenatore del Catania Walter Zenga commentato così quanto detto dal suo collega dell'Inter sul risultato più giusto del match giocato questa sera al Meazza. "Il Catania, tra l'altro, - aggiunge Zenga - ha subito due gol su autorete, di cui una anche difficile da giudicare. Da interista, mi sembra un po' esagerato, comunque io me ne sto bravo nel mio orticello, sono un giovane allenatore che non ha esperienza e me ne sto in Italia tranquillamente".
"Il Catania ha dimostrato di stare in campo molto bene. Possiamo solo recitare noi il "mea culpa". Abbiamo fatto quello che potevamo fare, se potevamo fare di più vuol dire che c'è qualche allenatore più bravo di me che allenando il Catania può fare meglio. Il portiere Bizzarri - conclude il tecnico del Catania - è stato bravissimo. L'unica cosa che posso rimproverare ai ragazzi è che quando siamo rientrati in campo, in 11 contro 10, siamo stati un po' troppo remissivi, un po' troppo bassi".
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Re: 2°giornata: Inter - Catania 2-1
Mi è sembrata una buona prova del Catania...ci saranno partite + abbordabili...