Da povero ignorante quale sono, io una piccola spiegazione di questa differenza ce l'avrei anche..potino78 ha scritto:Più che cercare di capire la sostanza di ciò che dico, ti (vi) preoccupi di di girare la frittata in modo che sembrano tutte vaccate quelle dico.
Mi spiace per questo attegiamento veramente poco costruttivo.
Appena leggete 2 cosine che non vi piacciono sklerate e non andate di mezzo centimetro in profondità nel ragionamento esposto, tant'è che mi viene risposto in modo antitetico (così me la tiro un po' pure io con l'itaGliano, visto che bisogna scrivere per forza "antitetico" ed "assioma" per sembrare fighi ) e paradossale con le mie stesse parole usate in precedenza.
OGGI FENOMENI CHE FANNO MAGIE E VINCONO NEL MODO IN CUI HANNO FATTO MAGIE E HANNO VINTO MARADONA O VA BASTEN, NON CE NE SONO.
I fenomeni di oggi sono gente come Ibra e Kakà etc... che vi piaccia o no.
Il calcio nel quale hanno fatto faville Maradona e Van Basten era un calcio molto più tecnico e meno fisico (più che meno fisico direi meno "intenso" agonisticamente): giocatori del calibro dei due succitati riuscivano ad avere un impatto decisamente superiore, proprio perchè molto spesso la loro spiccata superiorità tecnica, comandando su ogni altro fattore, risultava essere la vera chiave di volta di ogni match.
Oggi, la fisicità ha decisamente sorpassato il fattore tecnico: quindi, è molto difficile riuscire a fare la differenza in senso assoluto, perchè il 99% delle volte ti trovi di fronte difese arcigne, fisiche, molto molto difficili da superare, e centrocampi che applicani pressing asfissianti senza possibilità di replica. Ecco perchè oggi vince la squadra, vince il collettivo che riesce a proporre la migliore organizzazione di gioco, abbinandoci quei 2-3 elementi che comunque fanno la differenza.
Con questo non voglio dire che Maradona è da considerarsi alla stregua di ognuno dei "top player" attualmente sulla piazza, ma intendo dire che questo tipo di calcio incentiva molto meno la nascita di stelle assolute del calibro di Maradona, a favore di tanti onesti gregari disposti a metterci corsa e polmoni (certo, il concetto non va estremizzato altrimenti si finisce a parlare di Molinaro, che podisticamente è un fenomeno, ma ha dimenticato di imparare tutto il resto..)