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da Gabri89 » 22.09.09 - 15:43
Papadopulo: "Bologna, comincia a correre"
Mister, sotto certi aspetti la partita di domani in casa contro il Livorno richiama quella col Chievo: cosa non bisogna ripetere di quella gara?
"Sulla scorta di quanto fatto vedere nel frattempo a Milano, dovremmo avere invertito la rotta rispetto all'ultima in casa. Spero che si interpreti la partita nel modo migliore per ottenere il risultato che inseguiamo dalla prima partita di campionato".
Il Livorno ha raccolto poco ma ha attaccanti importanti e messo in difficoltà Juve e Milan.
"E anche il Napoli, per la verità. Il Livorno è una delle squadre che sin qui ha raccolto meno di quanto seminato. Questo però non ci deve intimorire: dobbiamo rispettarli, come ogni avversario che incontriamo, ma adesso ci corre l'obbligo di cominciare a correre; tradotto, vuol dire fare punti e risultati, non solo col Livorno ma anche in partite nelle quali i favori del pronostico sono contro di noi".
Quanto conta questa partita?
"Conta sempre e solo la partita che si va a giocare, in questo caso quella col Livorno: ha quindi la massima importanza per noi, guai a quantificare un'importanza minore rispetto al massimo possibile".
Ed è anche il momento di iniziare a dare un'impronta alle partite, oltre a tamponare le iniziative avversarie e stare in campo con equilibrio?
"Abbiamo necessità di questo. Le squadre che hanno difficoltà sono quelle che davanti non riescono a finalizzare. Noi abbiamo affrontato problematiche non di facile soluzione che riguardano non un solo giocatore ma un intero reparto: aver utilizzato certi attaccanti per settanta minuti a San Siro dovrebbe aumentarne la condizione. Se non puoi avere le tue bocche di fuoco al massimo, diventa difficile vincere: in ogni squadra, anche l'Inter e il Milan, a decidere sono gli attaccanti, i giocatori offensivi, il gol di Seedorf contro di noi non è certo nato da uno schema o dall'organizzazione del gioco, e lo stesso vale per quelli di Milito a Cagliari. Dobbiamo migliorare in fase possesso: il gioco offensivo è sin qui il nostro punto latente, lo sanno anche i giocatori che sono direttamente interessati e di questo sono dispiaciuti. Presto saranno proprio loro a darci soddisfazione; intanto conserviamo la nostra buona tenuta difensiva, poi completiamo l'opera".
Che Di Vaio si aspetta da questa stagione?
"Mi sembrerebbe ingiusto riversare su un giocatore solo gran parte delle responsabilità. Da lui ci aspettiamo quell'apporto che ha sempre dato negli anni e che ques'anno potrà dare, beneficiando anche dell'apporto di Zalayeta, uno che risulta molto utile al compagno d'attacco, dato che vede il gioco, sa come gestire la palla e fa salire la squadra".
Ma sin qui il miglior Bologna, in fase offensiva, s'è visto con il solo Osvando in attacco contro la Fiorentina.
"Potrebbe essere una soluzione, ma quindi dovrei lasciare fuori Di Vaio e Zalayeta? Io porto avanti il mio credo: la squadra si è espressa bene con Osvaldo ma non trascurerò mai la fortuna di avere anche Di Vaio e Zalayeta, oltre a lui. Schiererò un solo attaccante unicamente quando non avrò la possibilità di averne due".
Com'è oggi il suo stato d'animo?
"Sono sereno, nonostante qualcuno possa avere interpretato diversamente. In carriera sono passato in mari procellosi, ho affrontato difficoltà, posso aver perso qualche battaglia ma ho sempre vinto la guerra: vado avanti per la mia strada sapendo di incontrare le difficoltà che questo lavoro comporta ma per il quale probabilmente sono nato. Sono fiduciosi e convinto che raggiungeremo le soddisfazioni che ci aspettiamo: da parte mia non c'è mai stato un tentennamento, c'è la volontà feroce di fare bene e la consapevolezza che tutti devono lavorare nella stessa direzione per poter coagulare ogni forza. Nessun allenatore può escludere l'evenienza di venire sostituito e solo i risultati possono indurre le società a proseguire con la stessa guida tecnica: io stesso sono venuto qui perché gli allenatore che mi hanno preceduto non hanno avuto la fortuna di avere il conforto dei risultati. Ma gridare "al lupo" dopo una sconfitta (peraltro meritata) mi sembra prematuro; io qui non mi sono mai sentito in discussione".
Tornando alla partita di domani, pensa di confermare il modulo dell'ultima partita?
"Farò valutazioni ad ampio raggio, ma quello che di positivo abbiamo raggiunto e offerto non vedo perché ora debba sconfessarlo: se abbiamo costruito buone fondamenta e poi le distruggiamo, è difficile costruire il primo piano".
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Gabri89 il 22.09.09 - 15:44, modificato 1 volta in totale.