Daniste ha scritto:Alexito90 ha scritto:Daniste ha scritto:
Se la metti così ti rispondo nessuno...perchè tanto se ti dicessi quali testate secondo me fanno un buon lavoro mi diresti uno per uno cosa hanno secondo te che non va...se sei convinto che non ci sia più traccia di informazione non so che dirti...a me queste affermazioni sembrano ridicole, ma magari sbaglio io...ribadisco tutto quanto detto sopra: ci sono cose ridicole, diverse, ma questo per me non significa che non ci sia buona informazione in Italia...non c'è solo buona informazione, non c'è solo cattiva informazione, c'è una scala che va dal peggio al meglio, come per qualsiasi cosa in qualsiasi paese...io sono abituato a ragionare caso per caso, e le generalizzazioni (che siano catastrofiche o ottimistiche) non mi trovano MAI d'accordo
Sono d'accordo sul fatto che non bisogna generalizzare così "d'amblè", allora ti dico anche nel dettaglio come la penso io.
Onestamente un giornale che si riesce ancora a leggere è "La Stampa" e in parte "La Repubblica".
Le altre testate, o per imposizioni dall'alto, o per un'effettiva scarsa competenza di chi ci scrive, le ritengo praticamente inguardabili/illegibili/inacquistabili, sono un velato (mica tanto poi) tentativo di lavaggio del cervello.
Se quindi in Italia dove ci sono diverse testate, con molta buona volontà ne salviamo una e mezzo, direi che non è così assurdo generalizzare è dire che la quasi totalità dell'informazione è vomitevole.
Per quanto riguarda la TV, onestamente preferisco non soffermarmi neanche perchè ritengo che qui ci sia poco da discutere. Mi è capitato per caso ultimamente di guardare la rassegna stampa di Mattino 5 (si lo so, ho già recitato le 15 Ave Maria di penitenza..) e vi giuro che ho quasi pianto per la vergogna.. robe che non si sono sentite neanche durante il ventennio..
Mi aspettavo esattamente quelle due testate...che leggo anche io...ma a differenza tua (lo dico senza polemica eh) ritengo valide anche alcune testate che magari a volte (qualcuna spesso, qualcuna meno spesso) si trovano in contrapposizione a queste...per il semplice fatto che per quanto mi riguarda penso che questi non siano le uniche testate che scrivono in maniera indipendente (nel senso che la linea su cui decidono di schierarsi è frutto di una scelta e non di un'imposizione) e con competenza, e che per quanto mi riguarda ritengo (come ho scritto all'inizio) che non esista una testata non schierata e imparziale e che riporti i fatti senza indirizzarli in qualche maniera e quindi serva fare affidamento su voci che provengono da più direzioni...lo stesso vale per le testate televisive, private, pubbliche, satellitari o no, per internet, per qualsiasi cosa dove si fa informazione...che poi ci siano diverse testate che fanno pena, concordo con te...ma un conto è dire poche o tante, un conto è dire come va di moda che l'informazione in Italia fa schifo
Partiamo dal presupposto che la parzialità totale è qualità pressochè introvabile: ma tra la parzialità e la totale imparzialità ci sono mille e mille altre possibilità di fare giornalismo.
Innanzitutto vorrei porre l'accento su una differenza che ritengo fondamentale: è ben differente leggere un articolo scritto da un giornale palesemente "corollario" di un partito (la sensazione, non così gradevole peraltro, che si riscontro nel leggere qualcosa di "Libero") da un articolo scritto da un partito che segue una certa linea ma cerca comunque di fornire un informazione che sia meno parziale possibile.
E poi: un conto è pubblicare articoli in stile articolo di fondo, dove c'è un giornalista che esprime la sua opinione (e qui logicamente si schiera: qui il lettore legge, magari essendo a conoscenza dell'argomento di cui si parla, e autonomamente decide se essere d'accordo o meno con chi l'ha scritto), un altro conto è infarcire gli articoli di cronaca, politica interna/estera e quant'altro (che dovrebbero semplicemente riportare il fatto per quello che è: morti tizio e caio, pubblicata la legge x il cui comma y dice questo, scontro Berlusconi-Fini e bla bla bla..) di riferimenti neanche troppo velati che indirizzano inevitabilmente un lettore volubile verso un certo modo di pensare.
Partiamo dal presupposto che l'informazione "pilotata" attecchisce maggiormente sulla persona meno colta o semplicemente meno informata e quindi meno "vaccinata" contro certi beceri tentativi di lavaggio del cervello: è un po' come educare un bimbo, lui naturalmente ripone in te tutta la fiducia e crede a tutto quello che dici..
Siccome continuo a ritenere il diritto all'informazione un diritto primario nella società di oggi (non lo era magari all'epoca dei servi della gleba, ma oggi direi che ci siamo un pelino evoluti..), non accetto nè questo tentativo di distorcere la realtà da parte dei mezzi di comunicazione (pilotati dai partiti) e nè ad esempio i tentativi di ingabbiare chi ancora vuole fare del sano giornalismo.. ti faccio un paio di esempi:
1) La clausoletta che ogni giornalista che firma contratti con tv o testate giornalistiche è costretto ad accettare e che lo costringe in caso di problemi giudiziari con una parte eventualmente lesa da articolo/inchiesta a NON avere l'appoggio della testata giornalistica/trasmissione TV (che in sostanza se ne lava le mani) in sede di giudizio, ANCHE nel caso in cui il giornalista abbia pienamente ragione e si sia attenuto alle regole nella sua inchiesta/articolo ----> il giornalista per non rischiare la carriera non si espone più e non va oltre certi "limiti" imposti dalla consuetudine (certe cose che devono continuare a rimanere nascoste, come ad esempio lo scempio in materia di sanità e lobby farmaceutiche che qualcuno a provato a smascherare ed è finito nel letame nonchè nel dimenticatoio.. protagonista c'è anche Report, che a detti di molti era l'unica trasmissione a fare dell'informazione seria..)
2) Tentativo più recente con la legge sulle intercettazioni: non potranno essere pubbliche neanche quelle non più coperte da segreto d'ufficio, ed i giornalisti trasgressori rischiano pene a livello di detenzione..
Riassumo in due parole: magari si ho esagerato dicendo che tutta l'informazione italiana fa cagare, ma se è così per un buon 90% direi che l'approssimazione non è un delitto.. se x cercare un articolo decente devo andare a scavare in una giungla di cattiva informazione ok, faccio lo sforzo e imparo ad evitare quello che per me va evitato, ma continuo a rivendicare il mio diritto all'informazione che SECONDO ME viene leso dal comportamento di diverse testate giornalistiche e praticamente tutte le trasmissioni televisive.. ricordiamo che agli albori della storia di quotidiani e tv c'erano altri propositi, non massificare l'opinione pubblica..