Appunto. A parità di sostanze assunte, ipoteticamente, se il tizio coi piedi buoni è più forte salta comunque il difensore roccioso che pure si è calato giù il mondo intero.thor01 ha scritto:
Bha, non credo sia così semplice. Il doping accentua le tue caratteristiche, ma non lo stravolge.
Nel ciclismo, ad esempio, non è che un velocista, dopandosi, vada più forte di uno scalatore non dopato.
Naturalmente stiamo facendo discorsi paradossali, non credere che io sarei contento se si fosse costretti ad arrivare a questo punto.
In realtà la regola riguarda l'incidenza nei riguardi della prestazione sportiva.Credo che la regola sia la pericolosità. L'uso di epo credo abbia rischi molto superiori a quelli della creatina. Nel senso che una dose normale di epo ti espone, in ogni caso, a determinati pericoli, una dose normale di creatina no.
Sai, tu sei sempre molto liberale nel modo di pensare, bisogna però dire che in realtà queste scelte sarebbero libere fino ad un certo punto, andrebbero considerati tanti altri aspetti che in realtà inciderebbero sull'effettiva natura di questa scelta. Ma potremmo star qui a filosofeggiare per ore.
L'effetto dell'epo è decisamente più importante, nello specifico. L'epo può avere gravi effetti collaterali, ma ti assicuro che anche la creatina in dosi massiccie e senza le dovute precauzioni può danneggiare seriamente i reni. Stiamo sempre a livello di "percentuali di rischio", dove sicuramente l'epo può fare danni maggiori, però non credo giustifichi una distinzione così netta tra demoni che prendono l'epo e santi che si limitano alla creatina.
Come non detto allora..TI assicuro, per esperienza personale, che nelle categorie giovanili i controlli funzionano ancora meno.
Sono costossissimi, e possono essere fatti solo da medici accreditati, quindi in Italia, su centinaia di manifestazioni sportive che si svolgono ogni domenica, la percentuale di atleti controllata è veramente irrisoria.
Io ho corso molti anni in bicicletta, facendo gare tutte le domeniche, e ti posso dire che ho visto i medici alle gare pochissime volte. Ci sono probabilità quasi nulle che un giovane venga sorteggiato e proprio la volta in cui viene sorteggiato per l'antidopng siano effettivamente presendi i medici accreditati.
A conti fatti, allora, l'impatto non sarebbe neanche così devastante nei confronti delle categorie giovanili.
Detto ciò, forse mi sono spiegato maluccio e non si evinceva il tono provocatorio della mia affermazione. Fatto sta che, brutalmente, c'è da decidere se lasciare le cose come stanno e accettare che probabilmente in tantissimi fanno uso di sostanze proibite e qualcuno, per scelta etica o per mancanza di possibilità, risulta essere inferiore pur avendo le stesse potenzialità di coloro che invece spiccano, oppure lasciare ad ogni atleta la libertà di trattare il suo corpo come preferisce e poi lasciare che sia soltanto il campo a parlare.
Come al solito, il problema originario riguarda la difficoltà (o impossibilità, per meglio dire) nel far rispettare le regole. E come al solito, le cause di tale disfunzione sono da ricercarsi molto più a monte, il calcio non è che la punta dell'iceberg..